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PDC pura o Ibrida in impianto misto su minicondominio

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  • PDC pura o Ibrida in impianto misto su minicondominio

    Ciao a tutti,

    chiedo la vostra esperienza al riguardo, stiamo per sostituire in una palazzina di 3 piani (3 unità abitative, un minicondominio) la caldaia, e stiamo valutando se mettere un sistema solo a pompa di calore o ibrido.

    Il dubbio è dato dal fatto che solo un alloggio effettuerà internamente dei lavoro di ristrutturazione per sostituzione dei termosifoni con un impianto radiante, le altre due unità abitative rimarranno con i termosifoni a ghisa, quindi si dovranno gestire due flussi a differenti temperature in mandata, tipo 35 sul radiante e minimo 50 sulle altre due strutture

    i consumi attuali allo stato di fatto

    Consumo EC stato di fatto: 9055 mc
    (Intero edificio) 196 kWh
    Fabbisogno energia primaria
    Piano Terreno 31058 kWh
    Piano Primo 19275 kWh
    Piano Secondo 44556 kWh
    Intero edificio 94890 kWh
    Consumo reale stimato: 5269 mc
    (Intero edificio) 114 kWh

    come opere si procederà alla coibentazione del soffitto e dello scantinato e cappotto esterno e cambio dei serramenti, e dei pannelli fotovoltaici per pa PDC da calcoli dovremmo arrivare a:

    Consumo reale stimato: 5100 kWh

    L'edificio è in provincia di Torino zona climatica E
    Vorrei staccarmi dal gas, soprattutto perchè il prezzo nel medio lungo periodo non ho idea di quanto possa arrivare.

    Consigli ?
    Grazie


  • #2
    Gestire 2 temperature di mandata con una sola pdc non è soluzione ottimale, ma è fattibile. La pdc lavorerà a mandata 50°, e sull'unità con radiante l'acqua tecnica verrà miscelata con acqua fredda.
    La cosa migliore sarebbe rendere indipendenti gli impianti delle tre unità e/o fare tutto a radiante. Con l'ibrido dal gas non ti stacchi: visto anche che ci sono i pannelli FV, la pdc sarebbe la scelta ideale.
    FV: 7,8 kWp, Deye Inverter, batteria BT 5 kW

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    • #3
      La risposta ricevuta dal termotecnico.

      La possibilità di usare solo una pompa di calore al posto del sistema ibrido da noi modellizzato, nel caso in esame, non sussiste, per i seguenti motivi:

      a) le pompe di calore di più facile ed economico impiego (acquisto e posa), del tipo aria/acqua, non hanno la possibilità di superare i 55°C di temperatura all'acqua tecnica prodotta, in condizioni di freddo intenso; con questi limiti, dovendo usare i radiatori esistenti che son dimensionati per temperature più elevate, non c'è la possibilità di riscaldare adeguatamente i locali perchè l'acqua prodotta e circolante non è abbastanza calda;
      b) il solo alloggio dell'ultimo piano potrebbe esser adatto alla pompa di calore perchè si prevede di eliminare i radiatori e di installare impianto radiante a bassa temperatura; la cosa però richiede di disporre lo stesso di acqua a temperatura più elevata per i radiatori che rimarrebbero attivi ai piani inferiori;
      c) la possibilità di separare gli impianti c'è, ma diventa assolutamente necessario isolare tutto il solaio di sottotetto ed il pavimento su cantinato, perchè separando gli impianti non si ha più la condizione di impianto come trainante, pertanto i costi dell’impianto andrebbero sui massimali dei trainati (55.000 € a U.I.) e si rischierebbe di farvi pagare una parte di extra costo, in quanto tale importo ci serve per pagare infissi/tapparelle/tende oltre a manodopera/oneri sicurezza/oneri professionali/iva
      d) il sistema ibrido ha un grande vantaggio sulla pompa di calore: sarà sempre possibile usare questa o quella fonte energetica secondo la convenienza tariffaria, disponendo solo della pompa di calore ci si espone al rischio di aumenti tariffari senza alternative; per non parlare del freddo intenso contro il quale la pompa di calore ad oggi può fare poco.
      Pertanto come progettisti vi sconsigliamo l’utilizzo della solo PdC.

      quello che non mi torna è il punto d. quale convenienza avrei nel gas, con gli attuali prezzi e un COP inferiore oltre al costo aggiuntivo della prova fumi ogni anno ?

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