Salve a tutti, premetto che sono un ignorante in materia di coefficenti termici delle abitazioni ..ignoro completamente le unità di misura convenzionali per stabilire il grado di benessere sotto il profilo dell'umidità e del calore, sono un volgare turbinaro per induzione diretta e indiretta per esperienza.<br>Ho un dilemma non essendo in grado di stabilire il grado legale di isolamento termico delle camere, visto che tutto il reparto notte è interamente costruito in legno proveniente da una ditta di Salisburgo mi pare di capire che detenga anche il brevetto per costruire pannelli dello spessore di 10.. 8.. 16 centimetri.<br>Vorrei capire se i 16 centimetri di muro in legno rientrino nel coefficente termico stabilito per legge o meno.. non datemi formule matematiche ditemi solo se i 16 centimetri sono sufficenti o meno naturalmente parlo di legno di abete rosso.<br>Altro quesito senza risposte, se isolo ulteriormente la casa come la mettiamo con il ricambio d'aria?<br>Attualmente le tre camere e bagno in legno sono sprovviste di riscaldamento, eppure ci sono dai 17 ai 19 gradi costanti.. oltre all'ottimo profumo di pino <img src="http://codeandmore.com/vbbtest/images/customimages/da9cc154ba5a20fbae2099270645ee13.gif" alt="
"><br>Nel pianterreno costruito interamente in pietra a vista, ci sono due ventilconvettori aermec e un antico ma efficente termo in ghisa di 20 elementi, alimentati da una idrostufa a pellet 18 kw complessivi che mi consuma a meno tre gradi esterni poco meno di 30 kg di pellet nelle 24 ore con la potenza a 1, mantenendo la temperatura in pianterreno 23 24 gradi di sano calore..che per induzione filosofica mi ha riscaldato tutte le pietre a vista, e me lo rilascia sempre per induzione filosofica a stufa spenta per circa 24 ore.<br>Quindi quello che non riesco a capire sono le misure quantistiche espresse dalla legge .. a riguardo se volete illuminarmi vi ringrazio..<br>Meccatronico

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