Io spero che in futuro ci sia un mondo migliore in cui i ragazzini finita la quinta elementare vanno alla prima media.
Quando si presentano il primo giorno, il professore dice ai ragazzini quali libri i loro genitori dovrebbero acquistare.
In particolare il professore dello spaziotempo dice ai ragazzini di acquistare un libro intitolato "Le regole dello spaziotempo semplificate", che poi sarebbero semplicemente la "fisica classica" di oggi.
Cose semplici come spazio = velocità x tempo eccetera eccetera.
Poi quel ragazzino diventa ragazzo e va alle scuole superiori e poi diventa uomo adulto e va all'università.
Supponendo che quella persona vorrebbe diventare ingegnere, il docente universitario dice all'allievo di acquistare un libro intitolato "Le regole dello spaziotempo".
Manca la parola "semplificate" e quindi in quel libro c'è scritto che c'è tenere conto del limite della velocità della luce, attualmente è chiamata "fisica relativistica" o "fisica della relatività speciale".
Ma quelle frasi non vanno bene: meglio che il libro sarebbe intitolato "Le regole dello spaziotempo" e li è spiegato il limite della velocità della luce eccetera eccetera.
Poi quell'allievo universitario dovrà acquistare anche un altro libro intitolato "Le regole dello spaziotempo avanzate" e li viene spiegato perché l'elettrone non cade nel nucleo eccetera eccetera.
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Potrebbe succedere che l'allievo domanda al docente universitario come si è avverato il BIG BANG già avvenuto circa 13,7 miliardi di anni fa, in quel caso la risposta sarebbe facile "prima del BIG BANG non c'era lo spaziotempo e quindi è impossibile spiegare mediante equazioni matematiche".
Attualmente quel docente è in imbarazzo perché si usano ancora termini sbagliati medioevali come "fisica classica", "fisica relativistica", "relatività speciale", "fisica quantistica".
Secondo me sono tutte terminologie sconvenienti perché non permettono di capire in modo facile l'origine della creazione dell'universo.
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Tutto è sottoposto alle regole dello spazio tempo e la fisica NON esiste.
Quando si presentano il primo giorno, il professore dice ai ragazzini quali libri i loro genitori dovrebbero acquistare.
In particolare il professore dello spaziotempo dice ai ragazzini di acquistare un libro intitolato "Le regole dello spaziotempo semplificate", che poi sarebbero semplicemente la "fisica classica" di oggi.
Cose semplici come spazio = velocità x tempo eccetera eccetera.
Poi quel ragazzino diventa ragazzo e va alle scuole superiori e poi diventa uomo adulto e va all'università.
Supponendo che quella persona vorrebbe diventare ingegnere, il docente universitario dice all'allievo di acquistare un libro intitolato "Le regole dello spaziotempo".
Manca la parola "semplificate" e quindi in quel libro c'è scritto che c'è tenere conto del limite della velocità della luce, attualmente è chiamata "fisica relativistica" o "fisica della relatività speciale".
Ma quelle frasi non vanno bene: meglio che il libro sarebbe intitolato "Le regole dello spaziotempo" e li è spiegato il limite della velocità della luce eccetera eccetera.
Poi quell'allievo universitario dovrà acquistare anche un altro libro intitolato "Le regole dello spaziotempo avanzate" e li viene spiegato perché l'elettrone non cade nel nucleo eccetera eccetera.
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Potrebbe succedere che l'allievo domanda al docente universitario come si è avverato il BIG BANG già avvenuto circa 13,7 miliardi di anni fa, in quel caso la risposta sarebbe facile "prima del BIG BANG non c'era lo spaziotempo e quindi è impossibile spiegare mediante equazioni matematiche".
Attualmente quel docente è in imbarazzo perché si usano ancora termini sbagliati medioevali come "fisica classica", "fisica relativistica", "relatività speciale", "fisica quantistica".
Secondo me sono tutte terminologie sconvenienti perché non permettono di capire in modo facile l'origine della creazione dell'universo.
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Tutto è sottoposto alle regole dello spazio tempo e la fisica NON esiste.