Originariamente inviato da zagami
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Ecco! I tuoi contributi se l'è fumati quella persona! Se lo vedi, salutalo!
Inoltre permettimi, ma quel calcolo è un pelo ottimistico. Anche nel caso che decidessimo di restituirti i contributi versati, questi sarebbero nell'ordine:
1) limitati a 1/4 circa delle cifre che fai. Cioè la quota cosiddetta "a carico" del lavoratore. Gli altri 3/4 sono a carico del datore. Nel tuo caso lo stato, cioè tutti noi. È una cifra quindi fiscale che non è uscita dalle tue tasche, ma su cui si basa il calcolo della pensione. E se le cose restano così, meglio per te. Ma non ci giurerei.
2) senza alcuna rivalutazione. Infatti trattandosi di cifre immediatamente usate per pagare altre pensioni non hanno avuto alcun tipo di rivalutazione da investimento. Devi prendere la cifra esatta da te versata nel 1990 e trasformarla in euro. Senza alcuna rivalutazione, poi sommarla a quella del 91, 92, 93, ecc. Ed alla fine avrai il tuo totale 'tornato indietro'. Il calcolo che serve a calcolare il rendimento pensionistico NON ha alcun valore se vuoi "indietro" i tuoi (e SOLO i tuoi, ribadisco...) contributi.
3) una tantum. Come succede per i fondi pensione il totale ti viene riconosciuto una volta. Poi se con quello ci acquisti bond greci, ci vai a donnine o te li metti sotto il materasso... fatti tuoi! Quando finiscono... finiscono! No minima, no reversibilità....nulla. trasformarli in una pensione adeguata non è banale come si crede eh!
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