21 Dicembre 2016 - “Se centomila giovani all’anno lasciano l’Italia non è che qui restino solo i ‘pistola’. Molti di quei giovani stanno bene dove stanno, meglio non averli fra i piedi“. Ha suscitato un vespaio di polemiche l’improvvida uscita del ministro del Lavoro Giuliano Poletti sui ragazzi che lasciano l’Italia in cerca di opportunità all’estero. Polemiche che non possono che rinfocolarsi nel momento in cui si scopre che il figlio del ministro, Manuel Poletti, non è affatto un ‘pistola’, e non emigra perchè negli ultimi tre anni ha incassato quasi mezzo milione di euro in contributi pubblici editoriali.
Manuel Poletti, infatti, si è inserito bene nel mondo del lavoro, traducendo la sua passione per il giornalismo in una brillante carriera; è già direttore poco più che trentenne. Dopo un’esperienza a come corrispondente, Manuel Poletti è passato a guidare alcuni settimanali locali controllati da cooperative associate a Legacoop, la potente associazione che proprio suo padre ha presieduto per più di dieci anni, dal 2002 al 2014, prima di essere chiamato a Roma dal premier Renzi. Attualmente Poletti jr è presidente di Media Romagna soc.coop., una cooperativa che fa parte di LegaCoop Romagna. La coop del figlio del ministro si occupa di comunicazione, ed edita un giornale di cui è direttore lo stesso Manuel Poletti, SetteSereQui, nato dalla fusione di tre precedenti testate della provincia di Ravenna. Come cooperativa editoriale, il gironale di Poletti jr ha ottenuto i contributi pubblici all’editoria. Parecchi: 191mila euro nel 2015, 197mila nel 2014, e 133mila nel 2013. Più di mezzo milione di euro in tre anni. “In questa veste di imprenditore-cooperatore, oltre che di socio e lavoratore della sua cooperativa, Manuel Poletti sta seguendo in parte le orme del padre muovendo passi importanti all’interno di Legacoop Romagna – scriveva Italia Oggi -. È lui infatti a guidare il neonato network ribattezzato Treseiuno, una rete di cooperative romagnole attive nei settori della comunicazione e dell’informatica nata con lo scopo di fare massa critica e intercettare nuovi mercati e possibilità di sviluppo”.Insomma, come nel caso della figlia del ministro Padoan assunta da cassa Depositi e Prestiti, il Jobs act vale per noi, mentre in politica continua a piacere il posto fisso, magari pubblico...
- Quello sopra Tratto dalla rete.
C'è da stupirsi se poi le cose vanno in malora come succede da alcuni decenni a questa parte?...
Parliamo di costituzione ma a molti di questo forum sfugge il fatto che a gestire l'esattoria in Sicilia era uno dei mafiosi ( una intera famiglia di mafiosi) più avidi che siano mai nati sulla faccia della terra e... volevo lanciare qualche riflessione ma sento che sarei frainteso quindi, propongo solo questo scritto giusto per "spezzare" una lancia in favore dei giovani d'oggi, da mandare in pensione senza mai aver lavorato perché quel poco di lavoro che le istituzioni "creano", lo fanno solo per foraggiare il figlio o il figliastro.
Se i moderatori ritengono di dover cancellare questo mio sfogo... lo facciano pure, ma mi piacerebbe che lo lasciassero al "godimento" del lettore.
f.sco
Manuel Poletti, infatti, si è inserito bene nel mondo del lavoro, traducendo la sua passione per il giornalismo in una brillante carriera; è già direttore poco più che trentenne. Dopo un’esperienza a come corrispondente, Manuel Poletti è passato a guidare alcuni settimanali locali controllati da cooperative associate a Legacoop, la potente associazione che proprio suo padre ha presieduto per più di dieci anni, dal 2002 al 2014, prima di essere chiamato a Roma dal premier Renzi. Attualmente Poletti jr è presidente di Media Romagna soc.coop., una cooperativa che fa parte di LegaCoop Romagna. La coop del figlio del ministro si occupa di comunicazione, ed edita un giornale di cui è direttore lo stesso Manuel Poletti, SetteSereQui, nato dalla fusione di tre precedenti testate della provincia di Ravenna. Come cooperativa editoriale, il gironale di Poletti jr ha ottenuto i contributi pubblici all’editoria. Parecchi: 191mila euro nel 2015, 197mila nel 2014, e 133mila nel 2013. Più di mezzo milione di euro in tre anni. “In questa veste di imprenditore-cooperatore, oltre che di socio e lavoratore della sua cooperativa, Manuel Poletti sta seguendo in parte le orme del padre muovendo passi importanti all’interno di Legacoop Romagna – scriveva Italia Oggi -. È lui infatti a guidare il neonato network ribattezzato Treseiuno, una rete di cooperative romagnole attive nei settori della comunicazione e dell’informatica nata con lo scopo di fare massa critica e intercettare nuovi mercati e possibilità di sviluppo”.Insomma, come nel caso della figlia del ministro Padoan assunta da cassa Depositi e Prestiti, il Jobs act vale per noi, mentre in politica continua a piacere il posto fisso, magari pubblico...
- Quello sopra Tratto dalla rete.
C'è da stupirsi se poi le cose vanno in malora come succede da alcuni decenni a questa parte?...
Parliamo di costituzione ma a molti di questo forum sfugge il fatto che a gestire l'esattoria in Sicilia era uno dei mafiosi ( una intera famiglia di mafiosi) più avidi che siano mai nati sulla faccia della terra e... volevo lanciare qualche riflessione ma sento che sarei frainteso quindi, propongo solo questo scritto giusto per "spezzare" una lancia in favore dei giovani d'oggi, da mandare in pensione senza mai aver lavorato perché quel poco di lavoro che le istituzioni "creano", lo fanno solo per foraggiare il figlio o il figliastro.
Se i moderatori ritengono di dover cancellare questo mio sfogo... lo facciano pure, ma mi piacerebbe che lo lasciassero al "godimento" del lettore.
f.sco
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