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Le differenze tra Nord e Sud implicherebbero un modo diverso di fare politica?

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  • Le differenze tra Nord e Sud implicherebbero un modo diverso di fare politica?

    Proprio ieri sono stato al sindacato per andare a trovare alcuni amici.
    Conosco personalmente il gestore, persona seria in materia di
    lavoro ecc..., che mi ha confidato che le leggi dovrebbero farle
    tenendo conto della situazione sociale ed economica che c'è nel Sud
    atte a non far rubare soldi pubblici e a produrre lavoro.
    Invece continuano a legiferare lasciando le cose così come stanno,
    perchè molti ne usufruiscono.
    Mi pare chiaro il concetto: dalla Toscana in su le cose potrebbero restare
    così come sono, mentre nel Sud ci vorrebbe un cambiamento non potendo
    ovviamente restare con la disoccupazione più alta d'Europa.

    Detto questo vi chiedo se una legiferazione differenziata tra Nord e Sud potrebbe
    giovare ad entrambe le parti, senza che il Sud o il Nord sia una palla al piede per l'uno
    o per l'altro(chiaro no? Anche il Nord può essere una palla al piede per la sua caratteristica
    di essere considerato... un paese ricco)

    Grazie

  • #2
    non ho capito bene la sua idea... propone leggi diverse nel senso più severe al sud o viceversa?

    Io ritengo che le LEGGI di uno stato unitario debbano essere le stesse, qui stiamo a tentare una armonizzazione con l'Europa intera e c'è chi pensa di differenziare nord e sud?

    Inoltre alcuni strumenti legislativi e non solo possono essere "uguali" ma portare risultati diversi, es le leggi e decreti su disoccupazione e dintorni hanno un effetto maggiore al sud ma non per moivi geografici ma perchè la situazione appunto è diversa.
    I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
    https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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    • #3
      Leggi particolari al sud se ne sono fatte spesso. Specie nel campo dell'occupazione.
      Questo però ha spesso avuto l'unico risultato di far lucrare chi può fingere un impegno per poco tempo per poi sparire. E spargere un pò di assistenza mascherata da 'occupazione'.
      Ma il sud è di fatto un territorio troppo poco appetibile per insediamenti produttivi. A causa primariamente di carenze su servizi e infrastrutture.
      Se non si interviene pareggiando adeguatamente altri costi è pura fantascienza illudersi che le aziende aprano al sud.
      Quindi o si investe in infrastrutture e servizi (ma è troppo tardi! Andava fatto 30 anni fa al posto di fingere che fosse possibile assumere tutti nella scuola!) o, convengo anc'io, non resta che concedere delle zone di franchigia normativa dove imposte e soprattutto contributi siano minori e dove il costo del lavoro sia minore.
      Insomma, sarà poco "politically correct" ma un pensiero a qualche forma di salario differenziato andrebbe fatto!
      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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      • #4
        Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
        non ho capito bene la sua idea...
        Vi faccio un esempio.

        Nel Sud ci sono tante teste di ***** che non sapendo cosa fare, per la mancanza di lavoro, vanno a rafforzare la mala
        con il risultato di avere un blocco fisico alle attività produttive(a causa di estorsioni, intimidazioni, uccisioni).
        La prima cosa da fare è quella di trovare un impiego sicuro a questi disoccupati, un modo per vivere onestamente, ed è quello di dividersi il lavoro: se adesso in un azienda ci sono 50 operai che fanno 40 ore a settimana, la soluzione sarebbe quella di impiegare più di 50 operai(fino a 100) lavorando 30 ore a settimana(5 ore x sei giorni a settimana, raccolti nel turno di mattina o di pomeriggio. Ovviamente dove sono d'accordo operai e datore di lavoro).
        Qeuesta soluzione nel Sud sarebbe quasi un obbligo per risolvere il problema della mala col lavoro, ma non so se al Nord converrebbe. Qualora non convenisse al Nord, questo sarebbe un caso in cui una legiferazione diversa sia l'unica cosa per favorire lo sviluppo economico del Sud...

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        • #5
          ma no chiaro che si possono fare leggi diverse ma...soldi per assistenzialismo non ce n'è più, e soprattutto le leggi secondo me devono valere per tutti (potenzialemnte), cioè come già succede si possono fare leggi per aree depresse, crisi industriali ecc ecc

          Sul dividere il lavoro..il punto è che l'operaio pretenderebbe di guadagnare il 100% lavorando il 50%, altrimenti con l'egoismo che ci attanaglia col cavolo un operaio a tempo pieno rinuncerebbe allo stipendio per solidarietà.

          Le differenze tra nord e sud ci sono già, i salari sono già mediamente diversi, specie nel poco privato che c'è al Sud.

          L'evasione (fuorilegge ovunque) al Sud è più diffusa, un po' per necessità un po' per mentalità.

          Il Sud ha bisogno di infrastrutture ma non per l'industria, ma per tentare di sfruttare le risorse che ha, principalmente turismo e agricoltura
          I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
          https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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          • #6
            Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
            Sul dividere il lavoro..il punto è che l'operaio pretenderebbe di guadagnare il 100% lavorando il 50%, altrimenti con l'egoismo che ci attanaglia col cavolo un operaio a tempo pieno rinuncerebbe allo stipendio per solidarietà.
            Comunque passare da 40 a 30 ore significherebbe perdere solo 1/4(30 ore su 40 sono i 3/4 del lavoro a 40 ore) del proprio stipendio. In più c'è una mezza giornata libera, in cui qualcuno riuscirebbe a fare qualcos'altro(bar, agricoltura, ecc...)


            Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
            Le differenze tra nord e sud ci sono già, i salari sono già mediamente diversi, specie nel poco privato che c'è al Sud.

            L'evasione (fuorilegge ovunque) al Sud è più diffusa, un po' per necessità un po' per mentalità.

            Il Sud ha bisogno di infrastrutture ma non per l'industria, ma per tentare di sfruttare le risorse che ha, principalmente turismo e agricoltura
            Si parla sempre di agricoltura, ma nel Sud è poco meccanizzata se confrontata con i paesi civilizzati. Per un confronto, la raccolta dell'uva in paesi come la Francia è quasi completamente meccanizzata mentre nel Sud molti la raccolgono ancora a mano. Per cui credo che con la meccanizzazione l'agricoltura meridionale potrebbe ridurre molta manodopera agricola!
            Per il turismo, se parliamo di quello balneare nel Sud dura 2 mesi come a Rimini. Qualche settimana in più in Sicilia, poi arriva la stagione delle piogge...
            Sicuramente meglio va la montagna, che ha 3-5 mesi di stagione bianca e 2 mesi estivi. In questo caso le montagne meridionali sono molto meno attrezzate delle Alpi e si potrebbe fare molto di più ma gli ambientalisti stanno bloccando la realizzazione di nuovi impianti, soprattutto sulle montagne meridionali. Ad esempio manca il collegamento tra le stazioni sciistiche di Passo Lanciano e Majelletta(basta davvero poco), ma soprattutto c'è l'assoluta mancanza di impianti di risalita sul Pollino(max vetta dell'Appennino Meridionale, circa 2260 m.). Qui c'era in progetto intorno al 1980 una funivia tipo quella di Campo Imperatore(partiva dall'autostrada Salerno-Reggio Calabria), che doveva servire la più grande stazione sciistica dell'Appennino Meridionale. Non se ne fece più niente ed oggi c'è il parco più esteso d'Italia che blocca industrie e turismo bianco(Qui poteva esserci un altra legiferazione differente. Non sono possibili parchi di questa estensione dove la disoccupazione giovanile è al 60%!)

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            • #7
              Originariamente inviato da Solarfranco Visualizza il messaggio
              Comunque passare da 40 a 30 ore significherebbe perdere solo 1/4(30 ore su 40 sono i 3/4 del lavoro a 40 ore) del proprio stipendio. In più c'è una mezza giornata libera, in cui qualcuno riuscirebbe a fare qualcos'altro(bar, agricoltura, ecc...)!)
              Sono d'accordo con te. In Russia mi risulta che si fa cosi . Poco lavoro ma per tutti .Ma qui siamo democratici nel senso buono e cattivo del termine ,come dittatura o non equità.

              Originariamente inviato da Solarfranco Visualizza il messaggio
              Si parla sempre di agricoltura, ma nel Sud è poco meccanizzata se confrontata con i paesi civilizzati. Per un confronto, la raccolta dell'uva in paesi come la Francia è quasi completamente meccanizzata mentre nel Sud molti la raccolgono ancora a mano. Per cui credo che con la meccanizzazione l'agricoltura meridionale potrebbe ridurre molta manodopera agricola!!)
              Per i terreni del sud poco si adatta la meccanizzazione spinta o solo parzialmente , veri raccolta olive . Questo handicap dovrebbe essere considerato detassando i prodotti del sud , che vengono penalizzati dal costo più alto , avendo una qualità superiore ,dalla tassazione più alta e dal trasporto.


              Per il turismo, se parliamo di quello balneare nel Sud dura 2 mesi come a Rimini. Qualche settimana in più in Sicilia, poi arriva la stagione delle piogge...
              Sicuramente meglio va la montagna, che ha 3-5 mesi di stagione bianca e 2 mesi estivi. In questo caso le montagne meridionali sono molto meno attrezzate delle Alpi e si potrebbe fare molto di più ma gli ambientalisti stanno bloccando la realizzazione di nuovi impianti, soprattutto sulle montagne meridionali. Ad esempio manca il collegamento tra le stazioni sciistiche di Passo Lanciano e Majelletta(basta davvero poco), ma soprattutto c'è l'assoluta mancanza di impianti di risalita sul Pollino(max vetta dell'Appennino Meridionale, circa 2260 m.). Qui c'era in progetto intorno al 1980 una funivia tipo quella di Campo Imperatore(partiva dall'autostrada Salerno-Reggio Calabria), che doveva servire la più grande stazione sciistica dell'Appennino Meridionale. Non se ne fece più niente ed oggi c'è il parco più esteso d'Italia che blocca industrie e turismo bianco(Qui poteva esserci un altra legiferazione differente. Non sono possibili parchi di questa estensione dove la disoccupazione giovanile è al 60%!)
              Totalmente d'accordo , si tiene i sud come una riserva naturale impedendo lo sviluppo come si fa in Africa .
              Leggi e leggine che impediscono la libertà individuale di abita al sud peggio del nord . Al nord si consente di fabbricare con più larga mano , al sud no.
              Ultima modifica di experimentator; 17-02-2017, 03:50.
              Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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              • #8
                Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                .
                Quindi o si investe in infrastrutture e servizi (ma è troppo tardi! Andava fatto 30 anni fa..!
                Si dice non è mai troppo tardi o meglio tardi che mai .

                non resta che concedere delle zone di franchigia normativa dove imposte e soprattutto contributi siano minori e dove il costo del lavoro sia minore.
                Insomma, sarà poco "politically correct" ma un pensiero a qualche forma di salario differenziato andrebbe fatto!
                Per una volta i trovi d'accordo. Ma non sarà mai fatto .
                Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                • #9
                  premesso che sono di Potenza e per quanto emigrato un po' la situazione la conosco...

                  Voi parlate di riduzione d'orario...ma capite che imporla sarebbe molto impopolare? Conoscete molti che lo accetterebbero anzi si proporrebbero?
                  A me risulta ci siano (o almeno c'erano) tanti casi di secondo lavoro "nero", è chiaro che chi lo fa altro che condividere...toglie lavoro ad altri pur non avendone stretto bisogno?

                  Riguardo le infrastrutture...se sperate nelle piste da sci vivete su un altro pianeta.

                  La realtà è che a causa del cambiamento climatico le piste sotto i 2000 m se la passano male pure al nord...figuriamoci al sud.

                  E poi c'è una grave incapacità imprenditoriale al sud, questa è la verità e lo dico io lucano, non un padano.

                  Vicino Pz c'è un comprensorio, Pierfaone - La Sellata. Poche piste, ma sempre affollate perchè ci vengono (venivano) anche da Napoli e Bari.

                  A parte che ormai la neve arriva poco, ma SEMPRE, nonostante io immagino avessero contributi notevoli, si arrivava a Natale che mancava il collaudo degli impianti.
                  Poi si somma il vandalismo estivo dei ragazzotti del luogo, e tanti altri fattori.

                  Solo chi non è stato sul Pollino può pensare che debba puntare allo sci OGGI. Queste sono idee malsane che andavano di moda 40 anni fa, aggiornatevi
                  I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                  https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                  • #10
                    Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
                    premesso che sono di Potenza e per quanto emigrato un po' la situazione la conosco...

                    Voi parlate di riduzione d'orario...ma capite che imporla sarebbe molto impopolare? Conoscete molti che lo accetterebbero anzi si proporrebbero?
                    A me risulta ci siano (o almeno c'erano) tanti casi di secondo lavoro "nero", è chiaro che chi lo fa altro che condividere...toglie lavoro ad altri pur non avendone stretto bisogno?
                    Non un imposizione. Parlo di una libera scelta su cui operai e datore di lavoro
                    devono essere entrambi d'accordo.
                    Si tratta anche di una questione di coscienza verso parenti, conoscenti e figli
                    che sono senza lavoro e che hanno famiglie da mantenere.

                    Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
                    Riguardo le infrastrutture...se sperate nelle piste da sci vivete su un altro pianeta.

                    La realtà è che a causa del cambiamento climatico le piste sotto i 2000 m se la passano male pure al nord...figuriamoci al sud.

                    E poi c'è una grave incapacità imprenditoriale al sud, questa è la verità e lo dico io lucano, non un padano.

                    Vicino Pz c'è un comprensorio, Pierfaone - La Sellata. Poche piste, ma sempre affollate perchè ci vengono (venivano) anche da Napoli e Bari.

                    A parte che ormai la neve arriva poco, ma SEMPRE, nonostante io immagino avessero contributi notevoli, si arrivava a Natale che mancava il collaudo degli impianti.
                    Poi si somma il vandalismo estivo dei ragazzotti del luogo, e tanti altri fattori.

                    Solo chi non è stato sul Pollino può pensare che debba puntare allo sci OGGI. Queste sono idee malsane che andavano di moda 40 anni fa, aggiornatevi
                    La neve al Sud non manca. Il Molise(Capracotta, circa 1450 m.) ha il record mondiale di neve caduta nell'arco di 18 ore(anno 2015), ed anche quest'anno le abbondanti nevicate in zona hanno fatto notizia.
                    La verità è che nel Sud(includendo Sirino e Pollino, zone conosciute perchè meglio esposte alle correnti umide) la neve abbonda, ma bisogna cercare le quote migliori(le zone più fredde) per via delle scaldate che ogni tanto arrivano dall'Africa e che fanno danni. Il Pollino è la zona più fredda e ben si presta ad ospitare stazioni sciistiche alle quote migliori dell'Appennino Meridionale. Se vogliamo il turismo non si può tralasciare questa opportunità in una zona che non ha grandi stazioni sciistiche. Si tratta soprattutto di turismo interno nel Sud, ma è la stessa cosa...
                    Aggiungo che dalla Calabria o dal Salento già per raggiungere le grandi stazioni abruzzesi(es. Roccaraso, Campo Felice) ci vogliono molte ore di viaggio!!!!

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                    • #11
                      ma dai... ma scusa di dove sei?

                      Il Pollino è un ambiente molto particolare, pini loricati e natura selvaggia.

                      Sono montagne alte solo in cima, ma senza valloni profondi e ombreggiati.

                      Certo, ogni tanto al sud fa grosse nevicate, ma sempre meno e poi bastano 1-2 giorni di sole e si scioglie tutto...guarda quanto è durata la montagna di neve che ha spazzato l'albergo.

                      Al nord si riesce a fare sci solo sparando neve artificiale, al sud la temperatura per farlo non c'è. Non parliamo di fantasie personali, i risultati sono sotto gli occhi di tutti, impianti sciistici al sud ci sono già e fanno fatica (anche per il comportamento di chi li gestisce) non parliamo neanche per scherzo di impianti da discesa sul Pollino.

                      Se fosse vero che c'è tanta neve come dici tu si potrebbe puntare su sci di fondo al limite, ciaspolate e cose così.

                      Non mi fate sembrare razzista, sono solo obiettivo
                      I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                      https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                      • #12
                        PS: a Potenza (comprensorio di Pierfaone) mi dicono gli amici che ha nevicato oggi, giusto in tempo per salvare una iniziativa prevista per oggi.

                        L'unica credo, comunque sono ANNI che SE aprono lo fanno ben dopo Natale, per mancanza di neve e/o di capacità organizzativa
                        I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
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                        • #13
                          Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
                          ma dai... ma scusa di dove sei?

                          Il Pollino è un ambiente molto particolare, pini loricati e natura selvaggia.

                          Sono montagne alte solo in cima, ma senza valloni profondi e ombreggiati.
                          Sono di Pescara, ma conosco il Pollino.
                          A Pescara in cantina di solito trovi ombrelloni e sci,
                          essendoci la possibilità di andare al mare d'estate ed
                          a sciare d'inverno, a meno di un ora da casa.
                          Sul Pollino ogni tanto vado a fare trekking in proprio con
                          alcuni amici lucani. Ci sono grandi piani a 1700/1800 m. di quota(Acquafredda,
                          Jannace, Gaudolino e l'esteso piano interno posto tra Ciavole, Crispo, Dolcedorme
                          e Pollino), inoltre la cima di Serra Del Prete(2180 m. circa) è sciabilissima
                          e si presta per piste anche facili.
                          Questa ostruzione da parte di chi vuole il turismo al Sud sarebbe davvero fuori luogo
                          e puzzerebbe d'inganno...

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                          • #14
                            Ma non credo che si debba per forza pensare a opere di "ostruzione"! Al sud ci sono imprenditori. Se lo sfruttamento delle piste da sci è produttivo... basta adeguare la normativa e qualcuno che investe ci sarà!
                            Io resto convinto che sia cmq un settore marginale e quello che serve al sud sia una pesante opera di ribaltamento di certi carichi che si è sognato si potesse appioppare alle aziende. Al nord questo regge (male!), ma al sud è pura fantascienza pensare che un imprenditore possa fare utile pagando tutto il carico che i sindacati sono riusciti a scaricare negli anni d'oro.
                            E' evidente che il vero serbatoio di occupazione produttiva del sud è ormai dato dagli immigrati e dal nero. E' una resa evidente di uno stato che ha presuntuosamente pensato di poter parificare due zone del paese senza fare i conti con l'oste investitore. Ora nessuno dovrebbe illudersi che la stagione degli investimenti statali possa tornare. E' anche questa pura fantascienza!
                            Il sud ha pagato molto più del nord la crisi, ma non perchè gli imprenditori del nord fossero più bravi, ma semplicemente perchè l'imprenditoria del sud era basata perlopiù su una fragile consuetudine di rivolo di denaro dallo stato centrale che andava a creare un benessere fittizio, garantito da norme e regolamenti.
                            Il crollo delle disponiblità statali ha devastato la fragilissima economia servoassistita del sud. Tolti i sussidi più o meno mascherati le aziende del sud si sono trovate in fortissima difficoltà a competere, a causa di costi normativi identici, costi infrastrutturali molto più alti e rigidità sociale più elevata.

                            Purtroppo le notizie che si leggono sui giornali non depongono per un ottimismo a breve. Ma il sud in realtà si trova verso l'Italia nelle stesse condizioni in cui si trova l'Italia verso il resto d'Europa. Prima di bussare ad ulteriore solidarietà è ovvio che servirà aver dimostrato un netto miglioramento dal punto di vista dell'efficienza interna!
                            “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                            • #15
                              è anche il fatto di essere considerato un paese ricco che il Sud si trova male.
                              Nel Sud s'importano per solidarietà prodotti da paesi poveri allo stesso modo della Germania!
                              Se considerassimo la reale ricchezza del Sud, in base ad una condizione sociale ed economica,
                              sarebbe assurdo che un paese inguaiato come il Sud debba contribuire allo sviluppo economico della Cina

                              Commenta


                              • #16
                                Ma d'accordo su tutti i punti di vista , ma la efficienza interna non si acquisisce cosi dall'oggi al domani e non per virtù dello spirito santo .
                                Come dire ad un povero in canna disoccupato di darsi da fare per cercarsi un lavoro o di essere efficiente senza avere nulla da efficientare .

                                Ripeto a me non interessa tanto, sono pensionato, la mia carriera l'ho fatta , ho un buon stipendio ,solo che diviso 5 diventa poco, essendo monoreddito , l'unica cosa che debbo fare è cercare di trovare il lavoro ai miei figli che si stanno preparando e sono prossimi alla laurea .
                                L'efficienza la sto facendo imparare ora nel corso di studi ed i risultati sono buoni .
                                Voglio dire che come un padre di famiglia aiuta i suoi figli ad essere efficienti , utili e preparati , al mondo in competizione che ci aspetta fuori , cosi lo Stato sovrano dovrebbe fare con i suoi cittadini per rimuovere gli ostacoli della disparità , sia culturale che regionale , che economica .

                                Il suddividere il lavoro tra più occupati mi sembra sia una buona soluzione diminuendo l'orario di lavoro , in modo che tutti possono avere un minimo per sopravvivere e non pesino sulle spalle degli altri .
                                In questo caso deve essere lo Stato a legiferare , non l'imprenditore o il lavoratore . Tutto per tutti . SE l'economia va bene , ne godiamo tutti , se va male ne soffriamo tutti e ci dobbiamo dare una smossa .

                                Non va bene dire a me non me frega niente , però dopo dobbiamo pagare più tasse per pagare i disoccupati e inoccupati .
                                Allora poi non lamentiamoci dell'assistenzialismo e del lavoro in nero .

                                Riducendo l'orario di lavoro probabilmente conviene di più all'industriale , in quanto si trova operai sempre freschi , non stanchi e non stressati e più produttivi .

                                Io probabilmente quando lavoravo facendo straordinari e stressandomi , per mancanza personale ,potevo lavorare di meno , ma mia moglie avrebbe potuto lavorare part time compensando la perdita di stipendio ed i miei figli oggi avrebbero potuto trovare almeno un lavoro part time .Parlo del sud.
                                Tutto alla fine si pareggia .
                                Dante : " Fatti non foste a viver come bruti .... "

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                                • #17
                                  Dunque..

                                  Impianti da sci...io ho scritto in base a qualche notizia sentita e perchè sono sciatore...ma basta cercare per esempio:
                                  Adnkronos

                                  parla di impianti che sotto i 1500m non sono sostenibili..al NORD! Dai su non fate finta di non sapere com'è il clima al sud...che il pollino ha solo le cime altre, si riuscirebbero a fare 2-3 piste aperte un mese l'anno.

                                  Questo è un forum ambientalista e volete proporre di devastare un parco meraviglioso per portare un po' di macchine e qualche sciatore, IN PERDITA?

                                  Fatevi un giro a vedere come se la passano i piccoli impianti AL NORD, al sud sarebbe l'ennesima attività imprenditoriale sbagliata in partenza.

                                  Per il "lavorare meno lavorare tutti"...ve lo dice uno di sinistra che lavora in una fabbrica (anche se in lab io vado in officina e in collaudo tutti i giorni).

                                  Ai datori di lavoro da fastidio perfino il part time, la storia degli operai che lavorando meno sarebberop più produttivi oltre che da dimostrare non sarebbe gradita ai datori... complicherebbe ancora di più la gestione, e dove serve ci sono già norme e viene già fatto (part time, contratti di solidarietà, ora perfino donazione ferie per colleghi bisognosi, ecc ecc)

                                  Per non parlare degli ultimi orrendi contratti atipici che hanno precarizzato il lavoro giovanile...più divisione di quello... poche ore date per periodi brevi approfittando del bisogno dei giovani.

                                  Abbiamo già troppe leggi e normative, e sono già differenziate. Gli stipendi al sud sono già più bassi che al nord e nonostante questo la disoccupazione è più alta.

                                  Forse bisogna cambiare visione di sviluppo
                                  I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                  https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                                  • #18
                                    Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
                                    Dunque..

                                    Impianti da sci...io ho scritto in base a qualche notizia sentita e perchè sono sciatore...ma basta cercare per esempio:
                                    Adnkronos

                                    parla di impianti che sotto i 1500m non sono sostenibili..al NORD! Dai su non fate finta di non sapere com'è il clima al sud...che il pollino ha solo le cime altre, si riuscirebbero a fare 2-3 piste aperte un mese l'anno.

                                    Questo è un forum ambientalista e volete proporre di devastare un parco meraviglioso per portare un po' di macchine e qualche sciatore, IN PERDITA?
                                    Se si parlasse di mettere delle pale eoliche in un parco ventoso questo forum dovrebbe essere d'accordo, giusto?
                                    Sul Pollino può esserci una grande stazione sciistica nella zona più fredda dell'Appennino Meridionale, a quote oltre i 1700 m.. Non solo. Su Del Prete ci sono canaloni sciabili che potrebbero avere una quota a valle di 1900 m. partendo da oltre 2100 m. di quota con una lunghezza di oltre 1 km di pista! Da sogno per le altre stazioni sciistiche meridionali.
                                    Lo sci alpino nel Sud è anch'esso da tutelare, come viene tutelato in tutte le parti del mondo così come nel Nord Italia !!!

                                    Allego un immagine presa da Google Earth di Serra Del Prete. L'immagine satellitare, per puro miracolo, ha lasciato scie bianche di neve dove ci sono questi canaloni sciabili oltre i 1900 m.
                                    Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                    • #19
                                      e TU CREDI SI POSSA SCIARE SU QUELLE STRISCETTE DI NEVE? mA SEI SCIATORE?

                                      vAI A VEDERE LE WEBCAM...OGGI A 930 M CI SONO STATI 3 GRADI DI MINIMA...COME QUI A pESSANO A 300M...

                                      E sulle cime non si vede praticamente neve.

                                      Ma di che stiamo parlando, di sbancare il pollino e i suoi pini? O credi che le piste si facciano sui 200m di cocuzzolo?

                                      Le piste da sci ci sono già, negli anni di vacche grasse sono state fatte ovunque fossero un minimo ragionevoli, ora c'è crisi anche nello sci ed è ora di dismettere le più impattanti e energivore, altro che aprirne di nuove.

                                      E poi ruipeto, sono in crisi economica al nord....se proprio si vogliono spendere soldi al sud sarebbe ora di attrezzare decentemente sentieristica (cartelli divelti sul pollino l'anno scorso) e incentivare altri sport meno devastanti ambientalmente.

                                      Comunque...questo 3d dimostra che se arriva adecidere gente con i preconcetti si possono fare disastri.

                                      In questo caso i preconcetti sono pensare di fare lo sviluppo stravolgendo parchi naturali e buttando cemento
                                      I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                      https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                                      • #20
                                        Da parte datoriale avere 2 operai a 20 ore non è come averne 1 a 40 ore. A parte alcuni costi che raddoppiano e le complicazioni legate alle diverse competenze, il vero obbiettivo è ormai la flessibilità della forza lavoro.
                                        Questo esula dal discorso nord-sud, anche se è vero che al nord resiste meglio una visione industriale più regolare, che permette di reggere meglio gli alti e i bassi del mercato.
                                        A mio parere, seppure capisco benissimo la poca simpatia per le norme di precarizzazione, non esiste in realtà alcuna strada alternativa che non sia pura utopia.
                                        Invece di combattere una, lievemente patetica, battaglia di retroguardia per rimettere in funzione norme e meccanismi ormai totalmente aggirabili sarebbe ora di ammettere la sconfitta su tutta la linea e partire da quello che ora è la priorità per l'economia! E cioè il garantire alle aziende TUTTE le facilitazioni normative e di carichi fiscali-previdenziali per attirarle.
                                        Un pò come si fa in Irlanda, rinunciando ai sogni di imposizione esagerata. Anche perchè la realtà italiana è li a dimostrare che fruttano di più due aziende esistenti tassate al 10% che 100 tassate al 80%, ma attive solo sulla carta e delocalizzate o esternalizzate per il 99%!
                                        Contemporaneamene occorre spostare la, doverosa, azione di supporto assistenziale dalla responsabilità delle aziende a quella fiscale!
                                        Per quanto riguarda il sud questo a mio parere significa che occorre finirla con una situazione dove l'intervento statale è mirato a garantire stipendi medio-alti e garanzie di privilegio a relativamente pochi, sfruttando i meccanismi automatici del passato, illudendosi che un sistema del genere crei autoaticamente le condizioni per lo sviluppo delle aziende "sane".
                                        Occorrerebbe invece ribaltare la legislazione in modo emergenziale, riservando i comunque abbondanti capitalia pubblici nazionali per il supporto assistenziale (sussidio generalizzato su base familiare) e creando una specie di zona franca imprenditoriale con carichi bassissimi a livello locale.

                                        E' una proposta molto, molto, radicale. Che ad esempio potrebbe essere utilizzata nelle produzione di energia rinnovabile o agricoltura. E che sicuramente creerebbe un "paese nel paese" con valori di ricchezza molto differenti. E capisco perfettamente che possa essere vista con molto sospetto.
                                        Ma io sono convinto che l'alternativa sia peggiore e senza qualche radicale intervento il sud dell'Italia sia destinato a un declino molto rapido, man mano che la finora dominante classe di "pubblica occupazione" verrà taglieggiata da tagli, ristrutturazioni e risparmi. Oltre che dalla prevedibilissima invasione di immigrazione disperata che solo i più ingenui possono pensare che verrà distribuita con criteri oggettivi nel resto del paese!
                                        Con tutto il rispetto per le prospettive di un paio di stazioni sciistiche (che non conosco e su cui non dò giudizi) temo però che i problemi del sud siano molto più gravi di cosa appaiano al momento.
                                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                        • #21
                                          Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
                                          e TU CREDI SI POSSA SCIARE SU QUELLE STRISCETTE DI NEVE? mA SEI SCIATORE?

                                          vAI A VEDERE LE WEBCAM...OGGI A 930 M CI SONO STATI 3 GRADI DI MINIMA...COME QUI A pESSANO A 300M...

                                          E sulle cime non si vede praticamente neve.

                                          Ma di che stiamo parlando, di sbancare il pollino e i suoi pini? O credi che le piste si facciano sui 200m di cocuzzolo?

                                          Le piste da sci ci sono già, negli anni di vacche grasse sono state fatte ovunque fossero un minimo ragionevoli, ora c'è crisi anche nello sci ed è ora di dismettere le più impattanti e energivore, altro che aprirne di nuove.

                                          E poi ruipeto, sono in crisi economica al nord....se proprio si vogliono spendere soldi al sud sarebbe ora di attrezzare decentemente sentieristica (cartelli divelti sul pollino l'anno scorso) e incentivare altri sport meno devastanti ambientalmente.

                                          Comunque...questo 3d dimostra che se arriva adecidere gente con i preconcetti si possono fare disastri.

                                          In questo caso i preconcetti sono pensare di fare lo sviluppo stravolgendo parchi naturali e buttando cemento

                                          Innanzitutto voi avete seguito troppo i governi. Dico TROPPO. Voi non avete
                                          la minima idea di quanto non sia stato applicato l'art.1 della Costituzione nel Sud dai governi che si sono succeduti.
                                          Fare un parco anti-lavoro, il più esteso d'Italia, in una zona con la più alta disoccupazione giovanile d'Europa
                                          significa prendersi gioco dell'art.1 della Costituzione e del Sud. Dico semplicemente di riflettere sulle cose
                                          che fanno, perchè loro DEVONO essere i primi a rispettare il primo articolo, fondamentale, della Costituzione
                                          a prescindere se sia Nord o Sud!!!!!!!
                                          Quindi facciamo gli onesti e i Costituzionalisti almeno per una volta! Essere contro la costruzione della più grande stazione sciistica meridionale che ci sia mai stata, contro lavoro e sport, in una zona a forte disoccupazione significa essere clamorosamente INCOSTITUZIONALISTI e non amanti dello sport.

                                          Le vacche nel Sud non sono mai state grasse, e voi lo dovreste ammettere senza nemmeno discutere...

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                                          • #22
                                            Ma voi chi scusa? Hai capito di dove sono? Hai capito che io sono al nord perchè non mi sono voluto adeguare, nonostante qualche parente che avrebbe potuto sistemarmi? Anzi proprio per quello...

                                            Li ricordo i pochi compagni "impegnati" in politica andare alle feste della DC...

                                            Parco anti lavoro..ma dai....

                                            Ma ricordi quanto tempo ci hai messo ad arrivare sul Pollino, capisci cosa vorrebbe dire farci arrivare lo sci da discesa, un turismo frettoloso e mordi e fuggi?

                                            SPERO proprio che certe idee siano l'eccezione perchè ripeto, le piste che c'erano se la sono sempre passata male per colpa di chi le gestiva, cioè gente del posto.

                                            E così in tutti i settori. Qui a Pessano mi innervosisco per il sale butatto a vanvera prima che neanche spunti una nuvola, a Potenza a Natale ha fatto DUE cm (di numero) di neve e si è bloccato e ghiacciato tutto, non ho visto UN addetto o UN mezzo spargisale all'opera prima di quasi VENTIQUATTRO ore dalla nevicata.

                                            Il sud ha posti bellissimi da sfruttare, ma con criterio. Qualche infrastruttura da fare (magari senza metterci secoli come la Sa-RC) e soprattutto le teste da cambiare.
                                            E le industrie che siano poche e ben posizionate...che altrimenti visto lo svantaggio geografico durano poco e male. E tra l'altro è tardi, chiudono anche al nord.

                                            Ci vorrebbe una politica diversa certo... visto che a parte la terra dei fuochi e Taranto il sud è meno devastato di molte parti del centro e del nord...vediamo di sfruttare le potenzialità per un turismo sostenibile e di qualità. Altro che piste da sci. Leggi più severe a tutelare e valorizzare parchi e coste, il contrario di quello che vorresti fare tu

                                            La Lucania qualcosa sta facendo, anche se molto a fatica. E credo anche la Puglia e altre regioni. Ma per favore non immaginiamo lo sviluppo sotto forma di asfalto e cemento... e piste da sci...
                                            I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                            https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                                            • #23
                                              Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio

                                              Parco anti lavoro..ma dai....
                                              Per favore...
                                              La dimostrazione sta proprio nella riluttanza alla costruzione di una stazione
                                              sciistica, che sarebbe la migliore in tutto l'Appennino Meridionale.
                                              E ci sarebbe anche lo sport di mezzo.

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                                              • #24
                                                Qui in Valle d'Aosta si comincia a pensare all'innevamento programmato a 2000-2500 metri, le piste/stazioni/seggiovie sotto i 2000 sono un debito, nel senso che per farle funzionare si spende di più dei soldi incassati. Un conto è la neve che cade in un prato e rimane li, un altro é una pista sciabile dove servono almeno 40-50 cm di neve battuta per poterci sciare senza avere i sassi che escono alle due del pomeriggio.
                                                Le stagioni si stanno accorciando, investire sul turismo invernale ora come ora è abbastanza tirata come cosa. E non è questione di nord o sud, di vacche grasse o magre, è questione che il clima sta cambiando

                                                (canalone neve e pista da sci messe insieme butta male... Molto male )
                                                Ultima modifica di leaza; 19-02-2017, 09:55.
                                                Zona climatica F 3396 gradi/giorno
                                                Caldaia guntamatic synchro 31, 2 puff da 1500 lt, centralina mhcc sorel, termosifoni,4 collettori solari a circolazione forzata.

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                                                • #25
                                                  Esatto, ma in questo caso il sud è un'aggravante proprio e solo per le condizioni climatiche, credo sia ovvio che andando verso l'equatore il caldo aumenta.

                                                  Se al nord sparare neve sotto i 2000 non ha senso (dura poco) al sud manca proprio la temperatura...

                                                  Infatti la neve che fa sull'appenino lucano o sul pollino si scioglie in pochi giorni di bel tempo, anche se tanta.
                                                  I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                                  https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                                                  • #26
                                                    Ricredetevi gente!
                                                    Lo sci alpino è seguito e produce introiti, anche nel Sud.
                                                    Guardate un pò a Roccaraso oggi che folla c'è

                                                    WebCam live – Roccaraso Ski Pass Alto Sangro

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                                                    STAZIONE DI CAMIGLIATELLO SILANO APERTA(SILA) - QUOTA A VALLE 1350 M., IN CIMA 1700 CIRCA
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                                                    L'UNICA STAZIONE DEL SUD A NON AVERE NEVE, GUARDA CASO, E' IL SELLATA(1400 M.)!!!
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                                                    Ultima modifica di Solarfranco; 19-02-2017, 12:11.

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                                                    • #27
                                                      Una seggiovia costa dai 5 milioni in su, per ammortizzarla deve fare tipo 150000 passaggi all'anno.. Per 20 anni almeno.. Se la stagione dura 5 mesi ok, se ne dura lasciamo stare. Se fosse fattibile lo farebbero (anche con capitali privati) se non lo fanno un motivo ci sarà

                                                      Qui da me le grandi stazioni faticano à fare profitto, le piccole sono in passivo
                                                      Zona climatica F 3396 gradi/giorno
                                                      Caldaia guntamatic synchro 31, 2 puff da 1500 lt, centralina mhcc sorel, termosifoni,4 collettori solari a circolazione forzata.

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                                                      • #28
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                                                        Una seggiovia costa dai 5 milioni in su, per ammortizzarla deve fare tipo 150000 passaggi all'anno.. Per 20 anni almeno.. Se la stagione dura 5 mesi ok, se ne dura lasciamo stare. Se fosse fattibile lo farebbero (anche con capitali privati) se non lo fanno un motivo ci sarà

                                                        Qui da me le grandi stazioni faticano à fare profitto, le piccole sono in passivo
                                                        Ma..ha visto quanta gente c'è a Roccaraso?
                                                        Dare almeno un occhiata non ti costerebbe nulla...
                                                        C'è di mezzo il bar, l'albergo, la società di gestione
                                                        degli impianti, la società di trasporto(autobus), e tanto
                                                        altro.
                                                        Voi non state dando al lavoro l'importanza
                                                        che merita. Il lavoro è tutto per chi lavora, un sogno per
                                                        chi lo cerca! Evidentemente bisogna perderlo per scoprirne
                                                        il valore...

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                                                        • #29
                                                          Io ci lavoro alle funivie, se mi dici che c'è quella gente tutti i giorni della settimana per 6 ore al giorno e per 4 mesi di fila non ci credo per il semplice motivo che se così fosse quelle zone sarebbero piene di seggiovie.

                                                          Se pensi sia sostenibile come cosa vai alla società di gestione e chiedi se hanno dei progetti di espansione con relativi previsioni di rientro, ti assicuro che se così fosse i finanziamenti saltano fuori.

                                                          Più se invece quella gente c'è la domenica che fa bello, se quella neve c'è tre mesi... Sarebbe un buco nell'acqua. (dove sono io il direttore piange se la domenica staccano meno di 4000 biglietti)
                                                          Zona climatica F 3396 gradi/giorno
                                                          Caldaia guntamatic synchro 31, 2 puff da 1500 lt, centralina mhcc sorel, termosifoni,4 collettori solari a circolazione forzata.

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                                                          • #30
                                                            Se aprono non sono in perdita, su questo puoi essere certo.
                                                            Tornando alla seggiovia, per tutto il lavoro che c'è dietro
                                                            risulta un ottima infrastruttura, per promuovere
                                                            il turismo(lavoro) e lo sport...

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