Per chi resta come va a finire?

[vince1948]

Personalmente prima della mia dipartita aspetto che se ne vada B, è giusto cosi lui se ne andrà a 110 anni io a 111.
Da questo discorso del cavolo è nata la discussione se l'eredità conviene? con salame e clinto ovviamente.
L'esempio è questo, ditemi dove sbaglio: la signora anziana e sola se ne va, gli eredi sono i due figli, Giuseppe e Maria, la Maria è anche mia moglie indi eredita una seconda casa, assieme al fratello, e dal momento che nessuno l'acquista ereditare è una ciullata, perché Maria il denaro per il mantenimento ecc. lo pesca nella nostra comune cassa, però io non c'azzecco nulla, perché come si sa con Maria non sono neppure parente, però me tocca cacciare moneta.
Andiamo avanti... se ne va anche la Maria, questa casa resta al fratello Giuseppe ed eventuali nipoti, io non sborso più nulla, è ok?
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Secondo caso... io e Maria sposati senza la separazione dei beni, viviamo in una casa che è intestata solo a Maria che ne è proprietaria prima del nostro matrimonio.
Maria se ne va, bè non ce l'ho con Maria mica posso fare il discorso se me ne vado io... cosa succede, la casa chi la eredità?
Sembra, e qui è la questione, che l'unica figlia, non mia, ma di Maria avuta da un precedente matrimonio, sia l'erede ed a me resta l'usufrutto a vita, qui ho qualche dubbio.
Comunque se è vero che è la figlia l'erede della casa di Maria diventa per lei una seconda casa, più un pezzo della casa della nonna, mo son azzi sua per via delle tasse.
Allora io che non crepo, perché aspetto B, e ho il solo usufrutto cosa pago?
Ovviamente ogni riferimento è puramente casuale.

[bravo666]

Primo caso: lei essendo sposato con Maria eredita insieme ai figli quota parte della casa,quindi continua a sborsare quanto le è dovuto in percentuale.
Anche nel secondo caso lei è e rimane erede della defunta moglie,e come tale ha la quota parte di eredità quindi una percentuale della casa, e su quella si pagano le tasse.
Quindi la figlia pagherà come seconda casa per la quota di spettanza.
Se per volontà testamentaria la casa rimane tutta alla figlia l'atto è impugnabile affinchè lei entri in possesso della quota spettante.
La questione dell'usufrutto non sussiste, se la proprietà non è sua e non ha fatto prima della dipartita della signora un atto di usufrutto deve lasciare la casa.

[vince1948]

E bravo, bravo666... la cosa è totalmente diversa, nel primo caso ho sbagliato nel secondo non mi sono espresso bene.
Mi è dato sapere che esistono due "diritti" del vedovo, l'usufrutto oppure diritto di abitazione e uso dei beni mobili, mi sbaglio?
Le due cose alla fin fine per il vedovo non cambiano, dato che è anche erede della metà con la figlia della Maria, nessuno lo può cacciare, a meno che la figlia citata non acquisti la metà ereditata dal vedovo, o viceversa, esatto?
Morale l'usufrutto è un atto notarile il diritto di abitazione è un atto ereditario, però dimmelo tu, grazie.

[bravo666]

Non sono un notaio, ma ci sono passato da poco con la dipartita di mio padre, il diritto di abitazione a quanto ne sappia segue la proprietà, non altro.
esempio stupido, Maria cede la nuda proprietà della casa alla figlia, mantenendone l'usufrutto.
Dopo questo Maria si sposa, il marito va a vivere in quella casa.
Se Maria muore il marito rimarrà in quella che è riconosciuta come casa coniugale, non serve un atto di usufrutto.
Mi sa che prima mi sono confuso nel rispondere parlando di proprietà non tenendo conto dei diritti del matrimonio, estesi a quanto pare anche alle coppie di fatto

[vince1948]

Perfetto grazie.