Dato che sono le sanzioni che fanno muovere il deretano agli Italiani, e non una sana motivazione, chi è obbligato avrà già provveduto.
Di certo non sarà stato facile, e visto il totale menefreghismo di chi verrebbe maggiormente tutelato, verrebbe voglia di mandare tutti a fanbagno.
Mia moglie ha fatto una fatica della malora solo per far firmare la consegna della informativa clienti, insomma non frega nulla a nessuno.
Dopo averci speso una cifra è una delizia, bisognerebbe che lo sapessero i cervelloni che hanno inventato sta omissis.
D'altronde è sempre stata cosi, basta guardare quante app scaricate sui cellulari che spiano modificano diventano proprietari dei tuoi dati, che si ha la risposta, della serie chi se ne frega, robe da matt.
Detto ciò mi addentro nel GDPR, e specificatamente nella parte Disaster Recovery, cioè la procedura di verifica sull'efficienza del sistema di backup.
Procedura che deve specificare, in caso di blocco causato da qualsiasi evento, il modo di riattivare il tutto.
Bè è semplice, basta dire come si fa il Backup… è no! qui sta l'inghippo perché questa procedura deve contenere anche come recuperi il tutto in caso d'incendio, non meno la disinfestazione in caso di una contaminazione ecc.
Il problema sono proprio le ultime due procedure, come .azzo si fa ad aver un backup cartaceo lo sa solo il relatore, per quanto riguarda la mia metà se succedesse un incendio probabilmente non chiamerebbe neppure i pompieri, dato che una volta chiusa l'attività deve tenere un garage pieno di carta, sono quasi sicuro che se la spasserebbe come Nerone.
Non parliamo poi della contaminazione, qui siamo davvero al top del top, non riesco neppure ad immaginare che .azzo vuol dire e come fare.
Il bello è che c'è tanto di modello da compilare, dove va indicato la data, procedura di verifica, esito verifica, incaricato, e la frequenza… ciò vuol dire che devo fare delle prove, cioè dovrei Incendiare il garage per vedere se riesco poi a recuperare il cartaceo, e subito dopo con un contatore Geiger o similare, vedere se c'è contaminazione, e se c'è ???
incredibile.
Di certo non sarà stato facile, e visto il totale menefreghismo di chi verrebbe maggiormente tutelato, verrebbe voglia di mandare tutti a fanbagno.
Mia moglie ha fatto una fatica della malora solo per far firmare la consegna della informativa clienti, insomma non frega nulla a nessuno.
Dopo averci speso una cifra è una delizia, bisognerebbe che lo sapessero i cervelloni che hanno inventato sta omissis.
D'altronde è sempre stata cosi, basta guardare quante app scaricate sui cellulari che spiano modificano diventano proprietari dei tuoi dati, che si ha la risposta, della serie chi se ne frega, robe da matt.
Detto ciò mi addentro nel GDPR, e specificatamente nella parte Disaster Recovery, cioè la procedura di verifica sull'efficienza del sistema di backup.
Procedura che deve specificare, in caso di blocco causato da qualsiasi evento, il modo di riattivare il tutto.
Bè è semplice, basta dire come si fa il Backup… è no! qui sta l'inghippo perché questa procedura deve contenere anche come recuperi il tutto in caso d'incendio, non meno la disinfestazione in caso di una contaminazione ecc.

Il problema sono proprio le ultime due procedure, come .azzo si fa ad aver un backup cartaceo lo sa solo il relatore, per quanto riguarda la mia metà se succedesse un incendio probabilmente non chiamerebbe neppure i pompieri, dato che una volta chiusa l'attività deve tenere un garage pieno di carta, sono quasi sicuro che se la spasserebbe come Nerone.
Non parliamo poi della contaminazione, qui siamo davvero al top del top, non riesco neppure ad immaginare che .azzo vuol dire e come fare.
Il bello è che c'è tanto di modello da compilare, dove va indicato la data, procedura di verifica, esito verifica, incaricato, e la frequenza… ciò vuol dire che devo fare delle prove, cioè dovrei Incendiare il garage per vedere se riesco poi a recuperare il cartaceo, e subito dopo con un contatore Geiger o similare, vedere se c'è contaminazione, e se c'è ???
incredibile.

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