Vista la situazione e l'andazzo preso da altre discussioni, provo a riproporre un tema che penso sarà sempre più importante in futuro.
E cioè "COSA FARE" a ogni livello, normativo, sociale, medico, ecc. per affrontare al meglio una eventuale nuova pandemia o anche una ri-proposizione di questa tragedia.
Dal punto di vista medico a me è sempre stato insegnato che di fronte a una malattia che è innocua per la grande maggioranza, ma letale per pochi occorre che quei pochi siano accuratamente isolati e protetti. Soprattutto se non esistono ancora terapie efficaci. Ma vabbè l'argomento è ormai sviscerato e sicuramente uscirà ancora fuori.
Io partirei invece da riflessioni economiche!
Oggi viviamo una specie di dicotomia fra due interessi, apparentemente inconciliabili, che secondo me è molto pericoloso e riduttivo cercare di risolvere col machete!
Da una parte la necessità di ridurre al minimo i contagi (la Salute!). Dall'altra la necessità di non fare precipitare il complessissimo sistema economico nazionale in un baratro al cui confronto le crisi del passato sembrerebbero sciocchezze!
ENTRAMBI questi aspetti sono FONDAMENTALI! Non è affatto vero che "senza salute anche l'economia non esiste" ecc. ecc. O meglio è verissimo in una situazione in cui l'epidemia falcidi anche le classi che producono. Non è così reale in un'epidemia che perlpiù falcia gli anziani!
OVVIO che ridurre tutto a questo ragionamento è incivilmente cinico ed ingiusto! Ma è un aspetto che va preso in considerazione, se si vuole evitare che, di fronte alla prospettiva di rovina familiare e povertà, diventi poi una posizione "robusta"!
Per semplificare. E' ovvio e banale che se l'epidemia fa ammalare e blocca per mesi o uccide anche solo il 10% della forza lavoro l'economia ne ha un danno gigantesco! Ma se l'epidemia tocca lo 0,5% della forza lavoro e si porta via anche il 70% della popolazione che non lavora... ci sarà certo una cauta di domanda di alcuni beni, ci sarà la mancanza delle rendite pensionistiche necessarie per molte famiglie... ma è innegabile che il 99% delle aziende non si accorgerà nemmeno della strage!
Ovviamente sono entrambe ipotesi estreme ed irrealistiche. Ma rendono il senso della polarizzazione di interessi.
Come affrontarla?
Al momento ci sono due grandi ipotesi di comportamento:
A) l'ipotesi "economia di gregge". In pratica quella che propongono un paio di gruppuscoli fanatici USA. E cioè lasciare che il virus si diffonda liberamente, anzi magari incentivarne la diffusione, ma solo nelle fasce giovani. Isolando gli anziani. Così si salverebbe l'economia, trainata dai giovani e la vita degli anziani, che una volta che si fosse raggiunta una immunità di gregge adeguata (almeno 60% per una malattia come il Covid19) sarebbero anche meno a rischio.
Questa è anche l'ipotesi che mi viene più contestata quando parlo di "isolamento delle fasce a rischio". Anche se in realtà io la ritengo errata.
b) L'ipotesi "tutti assieme". In pratica l'idea è di ottenere da tutti un comportamento assolutamente maniacale nell'evitare contatti, socialità, ecc in modo da proteggere noi e chi ci sta vicino. Ma di evitare assolutamente alcuna differenziazione su base di età. Anche se poi la differenziazione si fa eccome, perchè si pesano ben diversamente il "diritto" del giovane a ballare in discoteca ed il "diritto" dell'anziano a prendere la metro. Anche questa per me è un'ipotesi sbagliata, in quanto scommette, pericolosamente, su un comportamento virtuoso che l'uomo da sempre ha dimostrato di non saper minimamente adottare. Però è il comportamento scelto in Italia.
A mio parere occorre una TERZA ipotesi. Che sia un compendio delle due!
Nessuna, dissennata, ricerca di una "immunità di gregge" che si trasformerebbe in una strage, perchè come è ovvio non c'è un comportamento univoco dell'infezione anche nelle fasce giovanili e un contagio esponenziale incontrollato porterebbe velocemente alla paralisi del SSN, con crollo di ogni assistenza.
Misure mirate, anche dure in certe condizioni, per VIETARE alle fasce a rischio comportamenti suicidi.
Ma il vero punto di svolta dovrebbe essere sulla GESTIONE DEI LOCKDOWN!
Questi sono, ormai l'abbiamo capito, inevitabili. Ma ora occorre anche capire che "inevitabile" non significa che qualsiasi imposizione inventata in quattro e quattrotto in una sala di ministero debba essere considerata comunque accettabile con un "taci e chiudi"! Anche chi lavora ha diritti precisi! Anche COSTITUZIONALI! La Costituzione è CHIARA nell'indicare che chiunque non ha i mezzi per tirare avanti ha il diritto che gli altri si prendano cura di lui!
D'altronde qui sorge un altro problema! Le risorse non sono infinite! La CIG non può essere espansa a vita, i ristori non possono sostituire il fatturato!
La mia proposta è semplice e drastica. Rileggendola davvero drastica! Ma mi piace!
Anzitutto la partenza! Tutto deve partire con un semplice "ordine" del PcM. Il DPCM è lo strumento perfetto, ma tutto deve essere già pianificato!
Da quando si decide il LD totale... TUTTE le attività interessate chiudono a far data dalla mezzanotte del giorno stesso non solo le saracinesche, ma QUALSIASI forma di impegno finanziario verso terzi! Affitti, Rate bancarie, RID, Assegni emessi... TUTTO viene CONGELATO! Nessuno ha diritto, formale, legale o morale di RICHIEDERE alcuna prestazione monetaria all'attività sospesa. Nessuno ha diritto, anche futuro, di richiedere danni, risarcimenti, ricompense, interessi, multe, sanzioni, ecc. TUTTO viene in pratica congelato!
Ogni rapporto di lavoro esistente per l'azienda chiusa viene, ugualmente, congelato. Nessuno stipendio, contributo, ecc. può essere richiesto. Da nessuno, stato compreso.
Ogni forma di canone su bollette è sospeso.
Qualsiasi forma di calcolo di interessi viene altresì sospesa.
Passiamo ai "ristori".
Ogni persona interessata nell'attività sospesa ha diritto al ristoro su base personale standard. Sia dipendente che datore di lavoro hanno diritto al versamento immediato in conto senza ISEE o altre necessità di certificazione della STESSA CIFRA! La mia proposta è per chiunque lavori 800€/mese esentasse. Il ristorante con un cuoco, due coniugi proprietari e due camerieri riceverebbe 4000€ divisi in misura identica per ognuno al mese.
Stesso, identico trattamento per chiunque venga posto in CIG o come vorremo chiamarla.
Il discorso si applica a TUTTE le forme di contratto. Indipendentemente da ogni clausola, accordo ecc. TUTTI coloro che vengono sospesi dal lavoro entrano in questo meccanismo. Ed a TUTTI viene sospeso, per il periodo di LD ogni rata, mutuo, canone in bolletta, ecc. Sono escluse dalle sospensioni SOLO coloro che continuano a lavorare e quindi percepire lo stipendio pieno. Sia in presenza che in smartworking.
La cifra è in pratica un sussidio temporaneo, quindi non ha alcuna importanza che prima uno lavorasse in part-time, avesse uno stipendio da 4000 netti o lavorasse in nero. TUTTI ricevono la stessa, identica, cifra sussidiaria!
Anche le rendite subiscono lo stesso destino. TUTTE le pensioni vengono uniformate temporaneamente al minimo. TUTTE! Anche quelle di chi ha versato i contributi per la vita, chi ha un ente diverso dall'INPS, ecc. Ovviamente anche ai pensionati, di ogni ordine e grado, si applica automaticamente il blocco totale ed immediato di mutui, canoni, rate, ecc. Anche i farmaci passano per tutti in fascia gratuita.
Se si decide che il rischio giustifica una misura assolutamente abnorme come la serrata delle industrie queste devono essere poste immediatamente nello stesso stato di animazione "sospesa". Senza ALCUNA spesa! Ogni impegno verso l'estero deve essere sussidiato dalla garanzia statale che si fa carico della spesa eventualmente non altrimenti sospendibile.
In questo modo CHIUNQUE possa dimostrare di avere un'attività sarebbe tutelato nei bisogni essenziali. I risparmi sarebbero importanti per le casse dello stato e potrebbero essere in gran parte girati a coprire le uscite assistenziali.
Ovviamente chi è in LD e percepisce il ristoro NON ha alcuna necessità di spese considerate "essenziali" stando in casa. Niente carburante, niente manutenzione auto, niente divertimenti (esterni)... in pratica resta il cibo. E la cifra proposta è sufficiente per vivere dignitosamente.
A questo punto facciamo pure un LD di 4 mesi, se serve!
E cioè "COSA FARE" a ogni livello, normativo, sociale, medico, ecc. per affrontare al meglio una eventuale nuova pandemia o anche una ri-proposizione di questa tragedia.
Dal punto di vista medico a me è sempre stato insegnato che di fronte a una malattia che è innocua per la grande maggioranza, ma letale per pochi occorre che quei pochi siano accuratamente isolati e protetti. Soprattutto se non esistono ancora terapie efficaci. Ma vabbè l'argomento è ormai sviscerato e sicuramente uscirà ancora fuori.
Io partirei invece da riflessioni economiche!
Oggi viviamo una specie di dicotomia fra due interessi, apparentemente inconciliabili, che secondo me è molto pericoloso e riduttivo cercare di risolvere col machete!
Da una parte la necessità di ridurre al minimo i contagi (la Salute!). Dall'altra la necessità di non fare precipitare il complessissimo sistema economico nazionale in un baratro al cui confronto le crisi del passato sembrerebbero sciocchezze!
ENTRAMBI questi aspetti sono FONDAMENTALI! Non è affatto vero che "senza salute anche l'economia non esiste" ecc. ecc. O meglio è verissimo in una situazione in cui l'epidemia falcidi anche le classi che producono. Non è così reale in un'epidemia che perlpiù falcia gli anziani!
OVVIO che ridurre tutto a questo ragionamento è incivilmente cinico ed ingiusto! Ma è un aspetto che va preso in considerazione, se si vuole evitare che, di fronte alla prospettiva di rovina familiare e povertà, diventi poi una posizione "robusta"!
Per semplificare. E' ovvio e banale che se l'epidemia fa ammalare e blocca per mesi o uccide anche solo il 10% della forza lavoro l'economia ne ha un danno gigantesco! Ma se l'epidemia tocca lo 0,5% della forza lavoro e si porta via anche il 70% della popolazione che non lavora... ci sarà certo una cauta di domanda di alcuni beni, ci sarà la mancanza delle rendite pensionistiche necessarie per molte famiglie... ma è innegabile che il 99% delle aziende non si accorgerà nemmeno della strage!
Ovviamente sono entrambe ipotesi estreme ed irrealistiche. Ma rendono il senso della polarizzazione di interessi.
Come affrontarla?
Al momento ci sono due grandi ipotesi di comportamento:
A) l'ipotesi "economia di gregge". In pratica quella che propongono un paio di gruppuscoli fanatici USA. E cioè lasciare che il virus si diffonda liberamente, anzi magari incentivarne la diffusione, ma solo nelle fasce giovani. Isolando gli anziani. Così si salverebbe l'economia, trainata dai giovani e la vita degli anziani, che una volta che si fosse raggiunta una immunità di gregge adeguata (almeno 60% per una malattia come il Covid19) sarebbero anche meno a rischio.
Questa è anche l'ipotesi che mi viene più contestata quando parlo di "isolamento delle fasce a rischio". Anche se in realtà io la ritengo errata.
b) L'ipotesi "tutti assieme". In pratica l'idea è di ottenere da tutti un comportamento assolutamente maniacale nell'evitare contatti, socialità, ecc in modo da proteggere noi e chi ci sta vicino. Ma di evitare assolutamente alcuna differenziazione su base di età. Anche se poi la differenziazione si fa eccome, perchè si pesano ben diversamente il "diritto" del giovane a ballare in discoteca ed il "diritto" dell'anziano a prendere la metro. Anche questa per me è un'ipotesi sbagliata, in quanto scommette, pericolosamente, su un comportamento virtuoso che l'uomo da sempre ha dimostrato di non saper minimamente adottare. Però è il comportamento scelto in Italia.
A mio parere occorre una TERZA ipotesi. Che sia un compendio delle due!
Nessuna, dissennata, ricerca di una "immunità di gregge" che si trasformerebbe in una strage, perchè come è ovvio non c'è un comportamento univoco dell'infezione anche nelle fasce giovanili e un contagio esponenziale incontrollato porterebbe velocemente alla paralisi del SSN, con crollo di ogni assistenza.
Misure mirate, anche dure in certe condizioni, per VIETARE alle fasce a rischio comportamenti suicidi.
Ma il vero punto di svolta dovrebbe essere sulla GESTIONE DEI LOCKDOWN!
Questi sono, ormai l'abbiamo capito, inevitabili. Ma ora occorre anche capire che "inevitabile" non significa che qualsiasi imposizione inventata in quattro e quattrotto in una sala di ministero debba essere considerata comunque accettabile con un "taci e chiudi"! Anche chi lavora ha diritti precisi! Anche COSTITUZIONALI! La Costituzione è CHIARA nell'indicare che chiunque non ha i mezzi per tirare avanti ha il diritto che gli altri si prendano cura di lui!
D'altronde qui sorge un altro problema! Le risorse non sono infinite! La CIG non può essere espansa a vita, i ristori non possono sostituire il fatturato!
La mia proposta è semplice e drastica. Rileggendola davvero drastica! Ma mi piace!
Anzitutto la partenza! Tutto deve partire con un semplice "ordine" del PcM. Il DPCM è lo strumento perfetto, ma tutto deve essere già pianificato!
Da quando si decide il LD totale... TUTTE le attività interessate chiudono a far data dalla mezzanotte del giorno stesso non solo le saracinesche, ma QUALSIASI forma di impegno finanziario verso terzi! Affitti, Rate bancarie, RID, Assegni emessi... TUTTO viene CONGELATO! Nessuno ha diritto, formale, legale o morale di RICHIEDERE alcuna prestazione monetaria all'attività sospesa. Nessuno ha diritto, anche futuro, di richiedere danni, risarcimenti, ricompense, interessi, multe, sanzioni, ecc. TUTTO viene in pratica congelato!
Ogni rapporto di lavoro esistente per l'azienda chiusa viene, ugualmente, congelato. Nessuno stipendio, contributo, ecc. può essere richiesto. Da nessuno, stato compreso.
Ogni forma di canone su bollette è sospeso.
Qualsiasi forma di calcolo di interessi viene altresì sospesa.
Passiamo ai "ristori".
Ogni persona interessata nell'attività sospesa ha diritto al ristoro su base personale standard. Sia dipendente che datore di lavoro hanno diritto al versamento immediato in conto senza ISEE o altre necessità di certificazione della STESSA CIFRA! La mia proposta è per chiunque lavori 800€/mese esentasse. Il ristorante con un cuoco, due coniugi proprietari e due camerieri riceverebbe 4000€ divisi in misura identica per ognuno al mese.
Stesso, identico trattamento per chiunque venga posto in CIG o come vorremo chiamarla.
Il discorso si applica a TUTTE le forme di contratto. Indipendentemente da ogni clausola, accordo ecc. TUTTI coloro che vengono sospesi dal lavoro entrano in questo meccanismo. Ed a TUTTI viene sospeso, per il periodo di LD ogni rata, mutuo, canone in bolletta, ecc. Sono escluse dalle sospensioni SOLO coloro che continuano a lavorare e quindi percepire lo stipendio pieno. Sia in presenza che in smartworking.
La cifra è in pratica un sussidio temporaneo, quindi non ha alcuna importanza che prima uno lavorasse in part-time, avesse uno stipendio da 4000 netti o lavorasse in nero. TUTTI ricevono la stessa, identica, cifra sussidiaria!
Anche le rendite subiscono lo stesso destino. TUTTE le pensioni vengono uniformate temporaneamente al minimo. TUTTE! Anche quelle di chi ha versato i contributi per la vita, chi ha un ente diverso dall'INPS, ecc. Ovviamente anche ai pensionati, di ogni ordine e grado, si applica automaticamente il blocco totale ed immediato di mutui, canoni, rate, ecc. Anche i farmaci passano per tutti in fascia gratuita.
Se si decide che il rischio giustifica una misura assolutamente abnorme come la serrata delle industrie queste devono essere poste immediatamente nello stesso stato di animazione "sospesa". Senza ALCUNA spesa! Ogni impegno verso l'estero deve essere sussidiato dalla garanzia statale che si fa carico della spesa eventualmente non altrimenti sospendibile.
In questo modo CHIUNQUE possa dimostrare di avere un'attività sarebbe tutelato nei bisogni essenziali. I risparmi sarebbero importanti per le casse dello stato e potrebbero essere in gran parte girati a coprire le uscite assistenziali.
Ovviamente chi è in LD e percepisce il ristoro NON ha alcuna necessità di spese considerate "essenziali" stando in casa. Niente carburante, niente manutenzione auto, niente divertimenti (esterni)... in pratica resta il cibo. E la cifra proposta è sufficiente per vivere dignitosamente.
A questo punto facciamo pure un LD di 4 mesi, se serve!
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