A mio parere (e preciso che è del tutto personale seppure da una persona del "ramo" che però fa tutt'altro rispetto a virologi e esperti di sistema immunitario) non è senza dubbio da scartare a priori che, in rare persone con particolari condizioni che ancora non conosciamo, ci possa essere una reazione su base autoimmune. Del resto già lo si è visto con la malattia vera e propria, specie nella primavera scorsa.
Però, come dice giustamente anche oggi la rappresentante EMA in conferenza stampa, la gente tende a scordare che il RISCHIO lo abbiamo TUTTI! Ed è forse centinaia di volte (a leggere i dati) se becco il Covid che se faccio il vaccino.
Qui, purtroppo, entra in ballo la percezione del rischio che tutti noi abbiamo. E che ci spinge, del tutto naturalmente, a chiederci se "vale la pena" assumerci un rischio concreto, visibile, immanente più basso rispetto a un rischio che razionalmente accettiamo sia più alto, ma una parte ancestrale di noi ci dipinge come "lontano, che tocca gli altri".
In sostanza è difficile fare capire al singolo il processo decisionale medico che porta a valutare come molto più accettabile un rischio minimo (peraltro nemmeno certo) di effetto collaterale rispetto a un rischio grave di complicanza.
Eh... è dura avere una posizione certa. Purtroppo questa è una guerra. E nessuno ci garantisce che la bomba domani cadrà più in là!
P.S. Expy, continui a uscire dal seminato razionale!
I 15 min sono previsti per fare fronte a eventuali crisi allergiche gravi. E sono più che adeguati. Non ti viene uno shock anafilattico a distanza di ore!
La tua proposta di controllare tutti i vaccinati o le corsie preferenziali è ridicola! Semmai è il medico curante a cui viene riferita la sintomatologia a valutare che fare.
Tuttalpiù si potrebbe tenere più controllate le persone che fanno parte di quei sottoinsiemi che si riveleranno (sempre se li riveleranno...) più sensibili a episodi del tipo che citi.
E' possibile che l'EMA ridia il via libera alla somministrazione consigliando di escludere alcune tipologie di patologie passate o esistenti alla fine.
Quindi chi ha avuto episodi di trombosi i coagulopatie o certe malattie autoimmuni potrebbe essere trasferito ad altre tipologie di vaccinazione, o escluso.
Una soluzione elegante e relativamente facile da mettere in atto senza creare un rallentamento vaccinale che sarebbe disastroso.
Però, come dice giustamente anche oggi la rappresentante EMA in conferenza stampa, la gente tende a scordare che il RISCHIO lo abbiamo TUTTI! Ed è forse centinaia di volte (a leggere i dati) se becco il Covid che se faccio il vaccino.
Qui, purtroppo, entra in ballo la percezione del rischio che tutti noi abbiamo. E che ci spinge, del tutto naturalmente, a chiederci se "vale la pena" assumerci un rischio concreto, visibile, immanente più basso rispetto a un rischio che razionalmente accettiamo sia più alto, ma una parte ancestrale di noi ci dipinge come "lontano, che tocca gli altri".
In sostanza è difficile fare capire al singolo il processo decisionale medico che porta a valutare come molto più accettabile un rischio minimo (peraltro nemmeno certo) di effetto collaterale rispetto a un rischio grave di complicanza.
Eh... è dura avere una posizione certa. Purtroppo questa è una guerra. E nessuno ci garantisce che la bomba domani cadrà più in là!
P.S. Expy, continui a uscire dal seminato razionale!
I 15 min sono previsti per fare fronte a eventuali crisi allergiche gravi. E sono più che adeguati. Non ti viene uno shock anafilattico a distanza di ore!
La tua proposta di controllare tutti i vaccinati o le corsie preferenziali è ridicola! Semmai è il medico curante a cui viene riferita la sintomatologia a valutare che fare.
Tuttalpiù si potrebbe tenere più controllate le persone che fanno parte di quei sottoinsiemi che si riveleranno (sempre se li riveleranno...) più sensibili a episodi del tipo che citi.
E' possibile che l'EMA ridia il via libera alla somministrazione consigliando di escludere alcune tipologie di patologie passate o esistenti alla fine.
Quindi chi ha avuto episodi di trombosi i coagulopatie o certe malattie autoimmuni potrebbe essere trasferito ad altre tipologie di vaccinazione, o escluso.
Una soluzione elegante e relativamente facile da mettere in atto senza creare un rallentamento vaccinale che sarebbe disastroso.
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