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  • NOVITA' DA BARCELLONA

    L'Expo di Barcellona è stato interessante, tutti gli operatori principali nel settore fotovoltaico erano presenti.
    Non ci sono grosse novità.
    A me sono piaciute le celle della Sunpower, completamente NERE SENZA CONNESSIONI E SERIGRAFIE NELLA PARTE A VISTA !
    Tra le novità, in uno stand piuttosto nascosto, era presente un modulo costruito da una società australiana con celle innovative.
    La documentazione dice che le celle utilizzano il 90% in meno di silicio. Purtroppo quando ho visto lo stand non avevo più tempo e non mi sono potuto soffermare a chiedere delucidazioni. Il rendimento delle celle è indicato come 19%, il prezzo del modulo non lo so. Potete vedere il modulo al sito :

    www.SLIVER.com.au

    Furio, appena puoi dammi un tuo parere.
    Ciao.

  • #2
    l'indirizzo del sito sembra sbagliato...

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    • #3
      No, se lo digiti così è giustissimo, lo rimanda ad un altro indirizzo ma fa tutto da solo.

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      • #4
        sembra essere solo piu sottile il die.

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        • #5
          No in realtà il vantaggio deriva dal fatto che tagliano una fetta di wafer da 2 mm scaratando una minima parte. Normalmente si taglia la cella dal wafer di 0,25 micorn con uno scarto pressapoco uguale. ALtri metodi di taglio per superficie estesa non esistono. Loro tagliando la cella da 2 mm scartano un gran poco silicio e poi lo affettano con il laser in striscioline da 0,2 mm e assemblano la cella con queste striscioline una opposta all'atra facendo le opportune saldature.
          Il risparmio è derivato dal poco spreco di silicio.

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          • #6
            CITAZIONE (fede29 @ 18/6/2005, 22:09)
            No in realtà il vantaggio deriva dal fatto che tagliano una fetta di wafer da 2 mm scaratando una minima parte. Normalmente si taglia la cella dal wafer di 0,25 micorn con uno scarto pressapoco uguale. ALtri metodi di taglio per superficie estesa non esistono. Loro tagliando la cella da 2 mm scartano un gran poco silicio e poi lo affettano con il laser in striscioline da 0,2 mm e assemblano la cella con queste striscioline una opposta all'atra facendo le opportune saldature.
            Il risparmio è derivato dal poco spreco di silicio.

            non capisco? cosa intendi da 2 mm.
            e con striscioline da 0,2 ecc. ecc?
            mi sfugge qualcosa.
            bello usare il 90% di silicio in meno, ma se il costo di lavorazione va su, cosa casso abbiamo capito?

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            • #7
              Cerco di spigarmi meglio, il lingotto di silicio cristallino deve essere affettato per generare la cella.

              Solitamente si usano macchine a filo d'acciao molto sofisticate che tramite un pasta fangosa tagliano il lingotto di siligio in panetti della dimensione della cella, poi la stessa amcchian provvede a tagliare a fette dello spessore della cella (0,2-0,3 mm). Purtroppo questa lavorazione comporta una perdita di silicio pari alla dimensione del filo di acciaio che esegue il taglio (0,2 mm) e quindi per ogni cella prodotta, una viene scartata. Poi avviene il drogaggio si crea i poli pos. e neg. e poi via via con i punti di contatto ect.

              GLi austrialiani hanno invece deciso di non tagliare più il pane di silicio con spessore da 0,2 mm ma di tagliarlo a 2 mm, drogarlo e quindi creare una cella con spessore da 2 mm con polo positivo e negativo.

              Quindi hai una cella di 125x125x2 mm già drogata.

              A questo punto con il laser questa cella viene tagliata (con pochissimo spreco di materaile) nell'altro senso a 0,2 mm e quindi mi ritrovo delle striscioline larghe 2mm lunghe 125 e con spessore 0,2 mm con i due polo positivo e negativo già pronti. A questo punto le striscioline vengono accostate e saldate.

              Se vedi le foto del pannello sembra proprio così.

              Il sito internet è silver technology
              Saluti.

              Edited by fede29 - 20/6/2005, 15:52

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