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la mia potatura che cos'è???????

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  • la mia potatura che cos'è???????

    prendo spunto da una discussione precedente relativa ad una caldaia a noccioli di pesca.... ora io vorrei sapere chi va ha nocciolo , sansa, tritato o meno , o quantaltro derivi da una lavorazione industriale che problemi ha (se li ha..) per recuperare tale prodotto... io vado a noccioli di pesco , ma me li devo portare a casa di sotterfugio perche qui da me sono considerati rifiuti, addirittura la mia stessa potatura di campagna non la potrei neanche trasportare perche è un rifiuto, ora a me non mi hanno mai fermato , ma quando vado a prendere i noccioli devo fare i salti mortali per portarmeli a casa . esiste qualche regolamento , legge , accidente da poter oppore a tale soppruso (perche per me è un soppruso), se volessi andare alla valfrutta per vie legali dovrei fare il formulario apposito per i rifiuti , senza considerare il fatto che comunque sarei fuorilegge perche I RIFIUTI NON SI POSSO BRUCIARE
    Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
    cosa ne pensate?...https://www.energeticambiente.it/agr...ansgenico.html

  • #2
    decreto 18/12/2008 pubblicato gennaio 2009 su GU
    riscaldamento a biomassa e PDC
    Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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    • #3
      Originariamente inviato da giuggiolo0107 Visualizza il messaggio
      I RIFIUTI NON SI POSSO BRUCIARE
      Comincia da questo per avere un'infarinatura su cosa si sta parlando...

      Nuove disposizioni sui biocombustibili

      Poi divertiti con questi...
      Download | Biocarburanti | Disposizioni settore agricolo | Normativa Statale | Normativa

      e finisci in bellezza...
      Biomasse Europa s.r.l. - Coltiviamo l'energia
      con gli stanziamenti Cip6 dati ai rifiuti assimilati alle rinnovabili..

      per poi dire: non ci ho capito nulla.....concordo!.....
      Ultima modifica di biomassoso; 13-02-2009, 00:18.
      OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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      • #4
        Ergo è carburante finchè resta nella tua azienda !
        La mia "Bimba":

        http://www.dr-energierinnovabili.it/index.php?option=com_content&view=article&id=44%3A 2203e-bd&catid=2%3Aultimi-lavori-eseguiti&Itemid=21〈=it

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        • #5
          ultimo aggiornamento:
          Gazzetta Ufficiale N. 1 del 2 Gennaio 2009
          MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
          DECRETO 18 dicembre 2008
          Incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ai sensi dell'articolo 2, comma 150, della legge 24 dicembre 2007, n. 244.

          ragazzi, non scherziamo su certe cose, sono argomenti delicati. Finchè si tratta di scarti vegetali per così dire "casalinghi", dai, si chiude un occhio.... Per grossi volumi, lo si chiude un pò meno.
          Io costruisco impianti anche per la coogenerazione, e mi trovo spesso di fronte a queste domande.
          Cerchiamo di dare informazioni esatte: filiera corta.
          Ultima modifica di Dott Nord Est; 13-02-2009, 14:07.
          riscaldamento a biomassa e PDC
          Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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          • #6
            allora filiera corta..... io ho la potatura, qual'è l'impianto più piccolo per produrre elettricità? di che spesa si parla? di che quantita di legna si parla? chi è che va a fare a botte con il vicino per i fumi? MA SOPRATTUTTO FACCIO UN NOVI POST?
            Faccio il contadino....ma... Www.attoripersbaglio.it :dev::dev:
            cosa ne pensate?...https://www.energeticambiente.it/agr...ansgenico.html

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            • #7
              Originariamente inviato da DR Nord Est Visualizza il messaggio
              Cerchiamo di dare informazioni esatte: filiera corta.
              Appunto, se le sai dalle....ma la domanda primaria del GIUGGIOLO era come essere in regola per portar via i noccioli di pesca da un'azienda di trasformazione per poi bruciarseli in caldaia e non specificava che vuol fare elettricità o cogenerazione....

              La legge di cui parli riguarda l'incentivazione alla produzione di energia elettrica da biomasse, e la filiera corta è solo uno degli aspetti, e non vincolante...infatti c'è "oppure"....

              Dall'Art.2
              q) biomasse da filiera sono le biomasse e il biogas derivanti da?prodotti agricoli, di allevamento e forestali, ivi inclusi i?sottoprodotti, ottenuti nell'ambito di intese di filiera o contratti?quadro ai sensi degli articoli 9 e 10 del decreto legislativo 27?maggio 2005, n. 102, oppure di filiere corte, cioe' ottenuti entro un?raggio di 70 chilometri dall'impianto che li utilizza per produrre?energia elettrica, di cui all'art. 382 della legge finanziaria 2007;
              OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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              • #8
                secondo me, bisogna vedere il nocciolo in questione come esce dall'azienda produttrice.
                cioè, sotto che classificazione.
                sò per certo, perchè trovato il caso da un cliente, che per bruciare il nocciolo di pesca servivano sempre bollla di trasporto e autorizazzione per bruciarlo nella caldaia (da 1 mw).
                quindi, secondo il buon senso, penso che in una caldaia diciamo "casalinga", il nocciolo nessuno lo controllerà. Altro discorso se parliamo di impianti di una certa misura....
                Questo è una mia ipotesi, eh.
                riscaldamento a biomassa e PDC
                Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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                • #9
                  Il problema non è tanto l'autorizzazione per bruciarlo come piccolo consumatore o grande impianto di cogenazione ma come fiscalmente, e quindi con relativa procedura, il produttore vuole conferire a chi ed in cambio o in pagamento di quale cifra ciò che sarebbe a tutti gli effetti una biomassa o anche un rifiuto e come tale normata.

                  Le strade da percorrere sono sostanzialmente 2 e mi fa strano che una grande azienda si comporti in stile "carbonaio" con carichi notturni e quant'altro.

                  Prima ipotesi: se non ha altri sbocchi l'azienda può trattarlo come un rifiuto e come tale lo classifica e lo conferisce ad un gestore autorizzato che, a fronte di un pagamento, si occupa del suo smaltimento a termini di legge.... .
                  Ed in questo caso i fogli da compilare son una caterva!

                  Seconda ipotesi: lo tratta come prodotto e se lo fa ritirare contro il pagamento di un corrispettivo da qualcun altro (come GIUGGIOLO) che lo adopera in un altro ciclo (in questo caso combustione)....la base è che serva , senza ulteriori trasformazioni, a fare o generare qualcos'altro ed obbligatoriamente sia stato conferito avendogli specificato un "valore" di mercato........
                  E qui le scartoffie al seguito son molte di meno e quindi l'interesse sarebbe di seguire questa seconda ipotesi che porta anche alla fatturazione di una voce aggiuntiva di bilancio aziendale.......

                  Poi se in questo frattempo qualcosa sia nuovamente cambiato....beh.....getto la spugna!
                  OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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