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impianto combinato con termocamino

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  • impianto combinato con termocamino

    Buongiorno a tutti,
    sono nuovo del forum, mi chiamo Daniele e vivo nelle campagne del Padovano.
    Sto completando la costruzione della mia abitazione, tirata su dal nuovo, e volevo alcune info riguardo alla fattibilità sul montaggio di un termocamino (posso dire marca e modello o è vietato?) su un impianto idraulico nuovo formato da caldaia a condensazione, impianti a pavimento, 4 pannelli solari e accumulo di 800 litri (o scelta alternativa 600 litri visto che lo devo ancora montare).
    Premetto che l'abitazione è di 160 mq in 2 piani di cui 60 open-space (salone unico) dove andrei ad applicare il termocamino. Sono stati inoltre seguiti tutti gli accorgimenti necessari a rendere l'abitazione il più possibile coibentata attraverso l'uso di rivestimenti e vetrature a doppia camera e il pavimento del piano terra è tutto in terrazzo alla veneziana, che oltre ad essere stato scelto perchè piaceva sembra sia il migliore pavimento da abbinare all'impianto a pavimento.
    La canna fumaria predisposta è alta circa 7 metri e ha diametro di 180mm.
    Premesso ciò la mia intenzione, dopo essere stato a lungo indeciso se scegliere una idrostufa a pellets per la sua praticità (è praticamente automatica a parte il carico e la manutenzione) e per la sua migliore predisposizione ad essere allegata ad un accumulo di 800 litri, sarebbe di installare un camino che riscaldi anche l'acqua quando funziona, in modo da unire utile a dilettevole, visto che si adatta meglio all'arredamento e che personalmente è più bello da vedere quando è in funzione rispetto ad una stufa (vedere la legna ardere è un altra cosa rispetto al pellet) e di farlo scambiare con l'acqua contenuta nell'accumulo.
    Non ho scelto un camino ventilato perchè nella casa dove vivo ora noto la grande quantità di polvere da togliere ogni settimana dai mobili quando è in funzione, anche se aver la possibilità di farci una grigliata è un gran comodo..
    Ora vi chiedo, ha senso ciò che ho intenzione di fare o è una spesa inutile che non renderà ciò che mi aspetto?
    Praticamente lo userei anche tutte le sere visto che a me piace il camino, ma qualcuno mi ha detto che accendendolo alle 7 di sera e lasciandolo andare fino alle 11 non faccio in tempo a scaldare l'acqua come penso io.
    Credo che portare l'acqua che è all'interno dell'accumulo dai 25-30° che mi arrivano dai pannelli solari a 40-45° non sia poi così difficile, o mi sbaglio? La caldaia vorrei che funzionasse il meno possibile...e il caminetto potrebbe andare per 10 ore di file solo di sabato e domenica, quando cioè ho il tempo di stargli dietro..
    Poi mi è stato detto che tenendolo acceso per così poco tempo rischio che si sporchi e che faccia ruggine, è vero tutto ciò?
    Grazie in anticipo delle risposte e scusate del post lungo!

  • #2
    Per un'abitazione di 160 mq, ben coibendata come la tua, due sono le cose: o un termocamino è veramente scadente oppure la deve riscaldare esattamente come la riscalda la caldaia a gas. Oggi esistono termocamini ad acqua in grado di riscaldare abitazioni fino a 300 mq. Esistono termocamini che con una sola carica di legna hanno un'autonomia di oltre 6 ore. Termocamini che si possono adoperare sia a porta aperta che chiusa. Termocamini in cui si può cucinare come un barbecue ecc. Pertanto la scelta non va fatta su termocamino si o termocamino no. A mio avviso la scelta va fatta su quale termocamino garantisce le prestazioni e l'utilità che a te servono.

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    • #3
      Grazie mille della risposta! per caso avresti qualche nominativo di termocamini del genere, in primis quelli che con una carica di legna vanno avanti un bel po? conosci il termocamino "Focolare 80 Crystal Idro DSA" della nordica? è nuovo, presumo sia efficente e funzionale...

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      • #4
        E' vero, come dice il Sig.Savino, che esistono termocamini in grado di far tante belle cose. Vedo però una difficoltà da non sottovalutare per un termocamino: il diametro della canna fumaria che, nel Suo caso, è di 18. La maggior parte dei termocamini hanno un diametro minimo di 25 cm.

        Ricordiamoci che il motore dei caminetti è rappresentato dalla canna fumaria!

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        • #5
          giusta osservazione...........
          riscaldamento a biomassa e PDC
          Se mi cercate, ho cambiato nic. Ora sono: GiuseppeRG

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          • #6
            Ripeto quanto già scritto in precedenza. Se intendi installare un termocamino ad acqua, devi solo cercare il termocamino adatto alle tue necessità senza farti influenzare da costruttori, rivenditori, installatori ecc. Ogn'uno di loro cercherà di elogiare il termocamino che tratta, Chi tratta prodotti scadenti cercherà di convicerti che i termocamini sono tutti uguali. Io ti assicuro al 100% che esistono termocamini ad acqua alimentati a legna che possono riscaldare la tua abitazione esattamente come una caldaia a gas ed avere contemporaneamente tutte le caratteristiche espresse nel post precedente. Lo stesso vale per la canna fumaria che essendo 7 metri di altezza andrà benissimo un diametro di 180 mm. Per correttezza non posso dirti la marca di questi termocamini ma se cerchi non avrai difficoltà a trovarli. Di mio posso darti un consiglio. Fai domande specifiche sulle cose di tuo interesse e pretendi risposte precise. Tipo: io ho una casa di 160 mq. il tuo termocamino me la riscalda come una caldaia a gas? con una carica di legna quante ore di autonomia avrò? quanti kg di legna consumerò in un giorno? posso adoperare il termocamino anche a porta aperta senza rischio di fumo? la mia canna fumaria e da 180 e alta 7 metri andrà bene per il tuo termocamino? ecc ecc. Se la persona a cui fai le domande comincerà da dire che ogni cosa dipende da tanti fattori e non sarà in grado di darti risposte certe vuol dire che non ha il prodotto adatto per te. Spero di esserti stato di aiuto. Luigi Savino

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            • #7
              Grazie infinite per le risposte, siete gentilissimi!
              un ultima domanda, non ho nessun problema a far scambiare il termocamino all'interno dell'accumulo?

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              • #8
                Nessun problema. Anzi, è fondamentale. Considera che nell'impianto a pavimento, manderai acqua a 27-30°. Il termocamino non manderà acqua sotto i 60°, altrimenti condensa. Devi quindi "buttare" l'energia del camino in un accumulatore, energia che si andrà poi a miscelare in maniera controllata con quella di ritorno dell'impianto.
                Ti consiglio di prendere un accumulo con serpentino interno di dimensioni adeguate (il serpentino) a smaltire la potenza del termocamino, a cui andrà quindi allacciato, a vaso aperto.
                La caldaia, invece, sarà allacciata direttamente al puffer, a vaso chiuso.
                Per quanto riguarda le dimensioni del puffer, specie con la legna, più grande è, meglio lavora. Se riesci ad installare addirittura un 1000 o ancora meglio un 1500 lt, farai un ottimo lavoro.
                Per quanto riguarda il discorso della canna fumaria, chiedi conferme al costruttore o al rivenditore. Resta comunque valido quello che ho scritto nel post precedente. In effetti, la maggior parte delle schede tecniche riportano un diametro di 25 per una lunghezza minima di 5 mt. Questo, per il semplice fatto che, in un termocamino H2O efficiente, i fumi sono più freddi rispetto ad un camino ad aria. Necessita quindi di una depressione maggiore.
                Per il solare, valuta bene quello che vuoi fare ed ottenere. Senti il parere di un buon termotecnico.

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                • #9
                  accumulo?...il giusto

                  Si nota spesso consigliare accumuli surdimensionati "che più grande è meglio è".......permettetemi di dissentire: un accumulo si calcola in base alle potenze delle caldaie ed al fluido vettore che circola nell'impianto, infatti anche se l'involucro perde pochissimo nelle 24h che senso avrebbe tenere per assurdo in T° 5.000 litri per una normale abitazione?

                  Il volano termico serve "anche" ad evitare continui attacchi-stacchi della caldaia, ma lasciandola troppo a lunga inattiva non è che gli si faccia "termicamente" del bene o si possa poi parlare di risparmio, che ciò che non serve dopo come calorie dalla caldaia è perchè è stato immesso in precedenza!
                  OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                  • #10
                    Sì, hai ragione Biomassoso. La mia risposta è stata approssimativa... Direi che è bene calcolare la capacità del puffer in base alla quantità di energia stoccabile (quantità legna) nella caldaia con una carica. Il puffer deve poter accumulare tutta l'energia.
                    E possibilmente, per sfruttare i benefici del puffer già caricato, all'accensione dell'impianto, l'acqua miscelata, non deve scendere sotto i 55°....
                    La ragiono così di solito e cerco di applicarla sugli impianti che propongo (disponendo di spazio a sufficienza ovviamente).
                    Non so se è giusto applicare questa valutazione anche per i termocamini, dato che il fattore carica è molto variabile....

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                    • #11
                      I termocamini, come già scritto in precedenza non sono tutti uguali. Ogni costruttore ha la sua filosofia e i suoi abbiettivi di mercato. Chi è interessato alla sola funzione estetica, chi predilige l'efficienza, chi cerca una via di mezzo ecc. I costruttori che hanno considerato il loro termocamini, generatori di calore a tutti gli effetti, ne hanno curato l'efficienza per: prestazioni, consumi, autonomia ecc. Esattamente come fanno i costruttori delle caldaie a gas e a gasolio. Allo stesso modo hanno tenuto in considerazione il loro volano termico. Pertanto, come non è necessario alcun volano aggiuntivo alle caldaie a gas o a gasolio, altrettanto non occorre volano aggiuntivo a quei termocamini che hanno un proprio volano calcolato.

                      Oggi, specialmente nell'Italia del nord, dove il termocamino ad acqua non è ancora molto diffuso, viene considerato un oggetto in cui la legna brucia velocemente producendo una tale quantità di calore che l'impianto termico non riesce ad assorbire e pertanto bisogna stoccarlo. Se un termocamino dovesse funzionare davvero in questo modo, vuol dire che si è scelto quanto di peggio si potesse scegliere.

                      Come già specificato, oggi ci sono termocamini efficienti sotto tutti i punti di vista che oltre a fornire riscaldamento e acqua calda a volontà si possono installare e gestire in modo estremamente semplice. Riguardo al un volano termico aggiuntivo, sarà il progettista o l'installatore a decidere se in quell'impianto potrà essere utile o meno. Ma certamente non sarà una necessità del termocamino. Saluto tutti cordialmente. Luigi Savino

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