Ciao a tutti.
Vivo in zona lago Maggiore (sponda lombarda), a circa 350 m slm, in zona climatica E, in una casa vecchia di 100 anni con mura spesse circa 50-60 cm e non isolate e tetto non isolato della dimensione di circa 270m3, divisi su due piani. Ora, posto che non possiamo isolare per via dei costi, stiamo valutando di sostituire il caminetto Montegrappa di 30 anni fa che abbiamo in casa con una stufa a legna o pellet. E qui viene il bello, in quanto vogliamo per forza accedere al Conto Termico (visto che siamo anche in una zona particolarmente fredda tanto vale sfruttarlo, no?). Abbiamo già valutato diverse soluzioni, ognuna con pro e contro.
Soluzione 1 - L'installazione di un inserto a pellet ad aria nel vano del camino
Ci permetterebbe di evitare lavori di muratura, di chiudere il vano (fonte di dispersione di calore enorme). Il rivenditore Nordica che c'è vicino a casa, ci ha mostrato alcuni modelli, che non sono proprio economici per la potenza che offrono. Inoltre, dovremmo rispettare le misure dell'attuale camino, rischiando di prendere un prodotto sottodimensionato. Il grosso vantaggio è che la canna fumaria è soltanto da intubare e i costi sono molto minori.
Soluzione 2 - L'installazione di una stufa ad aria nella stessa stanza
Questa soluzione ci è venuta in mente in quanto le stufe costano meno degli inserti (infatti, il rivenditore ci ha mostrato modelli sugli stessi prezzi degli inserti ma con potenze superiori). La stufa verrebbe installata senza sfruttare la canna fumaria attualmente esistente, che verrebbe chiusa per accedere al Conto Termico (è giusta la mia interpretazione?). I vantaggi sono una potenza decisamente superiore per un costo identico, gli svantaggi sono legati ai lavori in muratura e della canna fumaria.
Soluzione 3 - L'installazione di una stufa ad acqua nella stessa stanza
Questa soluzione ci è venuta in mente perché nella posizione in cui verrebbe installata la stufa della soluzione 2, c'è la caldaia. E' la soluzione sicuramente più costosa (i prezzi delle stufe sono comunque in linea con quelle sopra) ma anche quella più praticabile ed efficiente per come è disposta la nostra casa.
I problemi principali che dobbiamo affrontare sono questi:
1) Quale combustibile? La legna è economica (10€/q, in più possediamo alcuni boschi), il pellet comodo.
La Edilkamin ha delle stufe a legna che rientrano nel Conto Termico ed il costo (su internet) è più basso di circa 200 euro di quelle proposte in negozio). Il problema è che dovremmo installare un accumulo, giusto? Ma non abbiamo il posto dove metterlo, a meno che non possa essere messo all'esterno (tra la caldaia e l'esterno c'è solo un muro di mattoni).
Le stufe a pellet idro sono infinite, sono splendide e ci permetterebbero di gestire il riscaldamento come più ci piace.
2) Se l'accumulo deve essere installato, è possibile installarlo all'esterno? O il freddo provocherebbe troppe dispersioni e non ne varrebbe la pena? Se così fosse, c'è qualche soluzione per coibentarlo?
Grazie a tutti.
Vivo in zona lago Maggiore (sponda lombarda), a circa 350 m slm, in zona climatica E, in una casa vecchia di 100 anni con mura spesse circa 50-60 cm e non isolate e tetto non isolato della dimensione di circa 270m3, divisi su due piani. Ora, posto che non possiamo isolare per via dei costi, stiamo valutando di sostituire il caminetto Montegrappa di 30 anni fa che abbiamo in casa con una stufa a legna o pellet. E qui viene il bello, in quanto vogliamo per forza accedere al Conto Termico (visto che siamo anche in una zona particolarmente fredda tanto vale sfruttarlo, no?). Abbiamo già valutato diverse soluzioni, ognuna con pro e contro.
Soluzione 1 - L'installazione di un inserto a pellet ad aria nel vano del camino
Ci permetterebbe di evitare lavori di muratura, di chiudere il vano (fonte di dispersione di calore enorme). Il rivenditore Nordica che c'è vicino a casa, ci ha mostrato alcuni modelli, che non sono proprio economici per la potenza che offrono. Inoltre, dovremmo rispettare le misure dell'attuale camino, rischiando di prendere un prodotto sottodimensionato. Il grosso vantaggio è che la canna fumaria è soltanto da intubare e i costi sono molto minori.
Soluzione 2 - L'installazione di una stufa ad aria nella stessa stanza
Questa soluzione ci è venuta in mente in quanto le stufe costano meno degli inserti (infatti, il rivenditore ci ha mostrato modelli sugli stessi prezzi degli inserti ma con potenze superiori). La stufa verrebbe installata senza sfruttare la canna fumaria attualmente esistente, che verrebbe chiusa per accedere al Conto Termico (è giusta la mia interpretazione?). I vantaggi sono una potenza decisamente superiore per un costo identico, gli svantaggi sono legati ai lavori in muratura e della canna fumaria.
Soluzione 3 - L'installazione di una stufa ad acqua nella stessa stanza
Questa soluzione ci è venuta in mente perché nella posizione in cui verrebbe installata la stufa della soluzione 2, c'è la caldaia. E' la soluzione sicuramente più costosa (i prezzi delle stufe sono comunque in linea con quelle sopra) ma anche quella più praticabile ed efficiente per come è disposta la nostra casa.
I problemi principali che dobbiamo affrontare sono questi:
1) Quale combustibile? La legna è economica (10€/q, in più possediamo alcuni boschi), il pellet comodo.
La Edilkamin ha delle stufe a legna che rientrano nel Conto Termico ed il costo (su internet) è più basso di circa 200 euro di quelle proposte in negozio). Il problema è che dovremmo installare un accumulo, giusto? Ma non abbiamo il posto dove metterlo, a meno che non possa essere messo all'esterno (tra la caldaia e l'esterno c'è solo un muro di mattoni).
Le stufe a pellet idro sono infinite, sono splendide e ci permetterebbero di gestire il riscaldamento come più ci piace.
2) Se l'accumulo deve essere installato, è possibile installarlo all'esterno? O il freddo provocherebbe troppe dispersioni e non ne varrebbe la pena? Se così fosse, c'è qualche soluzione per coibentarlo?
Grazie a tutti.
Commenta