Buonasera,
in una villetta a schiera (Pavia, 150mq totali, 2 piani, costruzione anni 50, mediamente isolata in epoche recenti) che da Legge 10 ha bisogno di 7.000 w di radiatori, si è progettato l'impianto per funzionare a bassa temperatura (delta T 30°, ovvero mandata 55° ritorno 45°). Di conseguenza i radiatori sono stati dimensionati su tali valori e pertanto risultano sovradimensionati rispetto allo standard
Stante l'intenzione di installare una stufa a pellet al piano terra (solo ventilazione zona giorno), è saltata fuori la "solita argomentazione" del fare una idrostufa collegata ai termosifoni.
Soluzione A "radiatori bassa temperatura + idrostufa":
Il problema; mandando nei radiatori l'acqua proveniente dalla stufa a pellet (ipotiziamo 70°?) si rischia che l'abitazione diventi una fornace dopo solo poche ore di accensione...
Vi è un modo, non oneroso e semplice da realizzare, per ovviare il problema?
Non so', si può impostare una temperatura massima per ciascun radiatore con valvole termostatiche elettroniche?
Soluzione B "radiatori bassa temperatura + stufa canalizzata":
L'alternativa è quella di tirare, dalla stufa a pellet da 14 kw, due condotte ventilate sino alle due camere.
Controindicazioni; sgià in un'altra occasione mi è stata sconsigliata per le enormi perdite di rendimento.
Anche se, bisogna anche ammettere, che se una canalizzazione dovesse "perdere" calore prima di arrivare ad una delle due stanze da letto, il calore rimarrebbe comunque in casa...
Soluzione C "radiatori tradizionali + idrostufa":
E... Se dimensionassimo i termosifoni per andare alla temperatura dell'idrostufa a pellet? Solo nelle mezze stagioni, l'acqua a bassa temperatura della caldaia a condensazione (che circola all'interno di termosifoni non sovradimensioanti) potrebbe bastare a scaldare l'ambiente di quel tanto che basta. Sostanzialmente la stufa a pellet diventerebbe l'impianto primario, per poi essere sostituita dalla caldaia solo nelle mezze stagioni.
Controindicazioni; ogni giorno inserire il pellet... Ogni giorno pulire... Ogni giorno controllare che vada tutto bene... No, non la ritengo una soluzione "per vivere sereni"
A voi l'ardua sentenza!
P.S.:
So' che non piacerà a NESSUNO, ma per assurdo il miglior compromesso mi sembra la B...
Una stufa da 14 kw scalda abbondantemente sia la zona giorno (75 mq.) sia le due camere (16 mq. caduna). La perdita di temperatura durante il percorso (che si potrebbe limitare con i giusti isolamenti che vorrete consigliarmi) potrebbe risultare "limitata" stante le piccole superfici da scaldare. Le due camere distano dalla stufa, considerando il percorso delle tracce nei muri, una 4 metri e l'altra 10 metri...
in una villetta a schiera (Pavia, 150mq totali, 2 piani, costruzione anni 50, mediamente isolata in epoche recenti) che da Legge 10 ha bisogno di 7.000 w di radiatori, si è progettato l'impianto per funzionare a bassa temperatura (delta T 30°, ovvero mandata 55° ritorno 45°). Di conseguenza i radiatori sono stati dimensionati su tali valori e pertanto risultano sovradimensionati rispetto allo standard
Stante l'intenzione di installare una stufa a pellet al piano terra (solo ventilazione zona giorno), è saltata fuori la "solita argomentazione" del fare una idrostufa collegata ai termosifoni.
Soluzione A "radiatori bassa temperatura + idrostufa":
Il problema; mandando nei radiatori l'acqua proveniente dalla stufa a pellet (ipotiziamo 70°?) si rischia che l'abitazione diventi una fornace dopo solo poche ore di accensione...
Vi è un modo, non oneroso e semplice da realizzare, per ovviare il problema?
Non so', si può impostare una temperatura massima per ciascun radiatore con valvole termostatiche elettroniche?
Soluzione B "radiatori bassa temperatura + stufa canalizzata":
L'alternativa è quella di tirare, dalla stufa a pellet da 14 kw, due condotte ventilate sino alle due camere.
Controindicazioni; sgià in un'altra occasione mi è stata sconsigliata per le enormi perdite di rendimento.
Anche se, bisogna anche ammettere, che se una canalizzazione dovesse "perdere" calore prima di arrivare ad una delle due stanze da letto, il calore rimarrebbe comunque in casa...

Soluzione C "radiatori tradizionali + idrostufa":
E... Se dimensionassimo i termosifoni per andare alla temperatura dell'idrostufa a pellet? Solo nelle mezze stagioni, l'acqua a bassa temperatura della caldaia a condensazione (che circola all'interno di termosifoni non sovradimensioanti) potrebbe bastare a scaldare l'ambiente di quel tanto che basta. Sostanzialmente la stufa a pellet diventerebbe l'impianto primario, per poi essere sostituita dalla caldaia solo nelle mezze stagioni.
Controindicazioni; ogni giorno inserire il pellet... Ogni giorno pulire... Ogni giorno controllare che vada tutto bene... No, non la ritengo una soluzione "per vivere sereni"

A voi l'ardua sentenza!

P.S.:
So' che non piacerà a NESSUNO, ma per assurdo il miglior compromesso mi sembra la B...
Una stufa da 14 kw scalda abbondantemente sia la zona giorno (75 mq.) sia le due camere (16 mq. caduna). La perdita di temperatura durante il percorso (che si potrebbe limitare con i giusti isolamenti che vorrete consigliarmi) potrebbe risultare "limitata" stante le piccole superfici da scaldare. Le due camere distano dalla stufa, considerando il percorso delle tracce nei muri, una 4 metri e l'altra 10 metri...
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