Buongiorno a tutti. Sto per modificare il mio impianto, che attualmente è composto da una caldaia D'Alessandro csi34 con una a legna a fiamma rovescia atmos dc 25 s. Secondo voi la valvola anticondensa è meglio dn25 kvs 9 o dn32 kvs14.
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beh, se pensi di riuscire a gestire una fiamma inversa senza puffer, non serve che io ti dica che VAC mettere
metti quella che vuoi, tanto i problemi che avrai senza puffer saranno gli stessi
da esperto che sono, se ti dicessi che VAC mettere su un'impianto sbagliato, sarebbe come un dottore che ti da l'aspirina per il mal di testa, vedendo che hai il collo spezzato.... (prima si preoccupa del collo, non dell'aspirina)
scusa la franchezza, ma risposta alla tua domanda su un'impianto sbagliato io non posso dartela; vedrai che qualcuno te la darà.... ma ti faccio tanti auguri.
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Ciao.. sembra ovvio.. se mi propongono due auto della stessa cilindrata allo stesso prezzo, ma una anzichè avere 90 cv ne ha 110, scelgo quella che ne ha 110 di cv.,
stesso discorso per la vac, meno perdite di carico e meno problemi.. credo poi che la gran parte delle caldaie a legna abbiano uscite più grandi di 1", ma anche se fosse
solo da 1" non cambia nulla.Caldaia red compact 24 easy clean - Termocamino 30 kW - puffer 1300 Lt., scambiatore 40 + 12 piastre acs - centralina climatica HCC5 Sorel - zona climatica "C" - 1384 gradi giorno - casa 360 MC - temperatura interna 22° h 18/24..
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.... angelino, "prova" ad installare la caldaia come ci fosse già il puffer, ovvero un circuito dal lato caldaia costituito dalla VAC + circolatore e dal lato impianto una valvola miscelatrice regolabile fra 50-65 gradi sempre con il circolatore che spinge l' acqua nei termosifoni.
Per ora il termostato di minima che fa partire il circolatore lato termosifoni sarà installato sul tubo/caldaia e impostato a 60-70 gradi (in seguito lo metterei sul puffer), e non collegato al termostato ambiente!!
Altre indicazioni per far funzionare il tutto (forse benino!)
1-regolare la potenza massima della caldaia su medio bassa (ovvero che la ventola aspirazione fumi o dell' aria primaria funzioni tanto da riuscire a generare nella camera di combustione bassa appena una fiamma sufficiente, ovvero se la caldaia non ha una regolazione continua della ventola, strozzare il canale di immissione aria o se sull' aspirazione regolarne i giri tramite un piccolo regolatore per ventole a 230 volt....)
2- in casa tenere sempre 2 o forse 3 termosifoni aperti, qualunque sia la T ambiente, di solito bagno ed entrata della zona giorno, si potrebbe pensare alle valvole termostatiche sugli altri, ce ne sono ormai anche con programma settimanale....
3- utilizzare solo legna molto secca, di solito almeno 2 anni di stagionatura!
Per il discorso VAC, meglio sempre quella piu' grossa, in quanto i limiti del kvs sono in alto ovvero per potenze maggiori serve una VAC dalle prestazioni maggiori, non al contrario. Poi credo sia inutile mettere una VAC di una certa dimensione, con tubazioni dal diametro ridicolo, lunghezza assurda o 8 curve a 90 gradi in 2 mt di tubo.
Come sempre l' idraulica non è un' opinione, e gli impianti termoidraulici andrebbero fatti progettare da un "buon" termotecnico e non dal solito venditore di turno o amico giratubi del pianerottolo sottostante.
Buon lavoro e buona fortuna!
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ciao scresan, l'idea mia è appunto quella che dici tu. il mio impianto attuale ha gia una pompa di ricircolo lato caldaia e pompe per le zone di riscaldamento collegate tramite un separatore idrauilco. quest'anno vorrei montare la sola caldaia con centralina plum ecomax 800D che è anche climatica e con potenza modulabile e poi montare l'anno prossimo il puffer e il servocomando per la miscelatrice. Lo sò che senza il puffer lavora male però non posso investire altri soldi. secondo te allora come anticondensa posso prendere una esbe vtc511 dn32 kvs14 e come miscelatrice una esbe vrg131 da 1" o 1"1/14.
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Originariamente inviato da scresan Visualizza il messaggio.... angelino, "prova" ad installare la caldaia come ci fosse già il puffer, ovvero un circuito dal lato caldaia costituito dalla VAC + circolatore e dal lato impianto una valvola miscelatrice regolabile fra 50-65 gradi sempre con il circolatore che spinge l' acqua nei termosifoni.
non sono d’accordo nel consigliare soluzioni, anche se solo temporanee, che siano tecnicamente discutibili (nella descrizione manca una pompa a valle della miscelatrice e di conseguenza un separatore idraulico, funzione che verrebbe svolta dal puffer) e soprattutto in contrasto con le norme.
Come vedi dal sito Atmos la caldaia è conforme alla norma di prodotto EN 303-5 che chiede espressamente l’installazione del puffer, come confermato dal produttore stesso.
ATMOS :: Caldaie a legna
“Caldaia conforme alla norma EN 303-5 classe 3.
E‘ consigliabile di installare le caldaie con serbatoi d’accumulo.”
Angelino, hai comperato la caldaia risparmiando qualche soldino, ti invito a spenderne qualcuno di questi in un termotecnico che ti dimensioni bene l’impianto, a partire dall’accumulo (puffer) usando l’apposita formula fornita dalla norma EN 303-5.
R.
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Angelino, come dice Scresan, si può fare. Avrai consumi alti e depositi in caldaia ma casa calda. Il vero problema è quante volte devi caricare e il controllo costante della caldaia. Partendo dal principio che le caldaie rendono bene quando funzionano al massimo e accumulano l'extra calore nel puffer, puoi ben capire che la tua potrebbe dover funzionare al 50% sempre, con i problemi menzionati.Je suis Charlie e amo mamma e papà.
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Normalmente il "trucco" utilizzato dalle caldaie piu' evolute (a fiamma rovesciata) per funzionare a potenza ridotta (di solito si intende il 50% della massima, anche se tutto è molto relativo alle reali misure della fessura di gasificazione e sottostante camera, vedi regola della 3 T...) è quello di aumentare la T di "lavoro " della caldaia, ovvero quando la sonda a metà puffer e quella bassa indicano alla caldaia che il puffer sta per "riempirsi" l' elettronica di controllo della stessa modifica la posizione della VAC motorizzata in modo che in caldaia entri acqua a T piu' elevate del normale (ad esempio a 70 gradi invece che a 60).
Questo impone alla caldaia di limitare la potenza istantanea perchè deve garantire che la T in uscita impostata .......
A metà potenza la Turbolenza della camera di combustione viene ridotta, ma la T ed il Tempo di permanenza aumentano....
L' elettronica di controllo utilizza delle "strategie" per ottimizzare la resa della caldaia.
Ora tutto questo è possibile e molto efficace con la presenza di un bel puffer, direi un grosso puffer.
In questo caso, senza puffer, ci sono pochi metodi per ottimizzare la combustione della caldaia, ma uno di questi, sicuramente, è quello di impostare una T di lavoro della stessa molto elevata, quindi una VAC tarata a T di 72-78 gradi con 83-87 gradi in uscita.
E' evidente che dall' altra parte (lato termosifoni) serve una valvola miscelatrice per riportare la T di lavoro dei termosifoni a 55-65 gradi massimo, altrimenti tutto l' esperimento diventa molto pericoloso.
Idem per far funzionare il tutto devono esserci delle buone portate sia nel circuito caldaia anticondensa, che termosifoni miscelatrice per impedire o limitare i periodi di mantenimento della caldaia il piu' possibile.
Come dicevo, se utilizzi la centralina per il controllo della ventola della caldaia devi regolare il tutto in modo da ottenere una fiamma decente ma non troppo potente. Se sei un po' smanettone! potresti anche inserire dei pezzi anche di metallo ai lati della fessura di gasificazione per limitarne l' area (la parte aperta) in questo modo riduci un po' la potenza della caldaia, mantenendo una buona turbolenza della fiamma....
Tutto si puo' fare, ma occhio..... a giocare con il fuoco!
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Originariamente inviato da angelino75 Visualizza il messaggiocome anticondensa posso prendere una esbe vtc511 dn32 kvs14 e come miscelatrice una esbe vrg131 da 1" o 1"1/14.
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