Buongiorno a tutti, vorrei chiedervi un consiglio riguardo a un integrazione al mio impianto di riscaldamento(senza quindi la produzione di ACS).
Il mio appartamento, posto in una palazzina da 8 immobili, è di 95mq, altezza media h 2,70, classificazione D
in un comune sempre in zona climatica D (Genova - entroterra). Valore attuale 76,50 Kwh/m2 anno.
Il mio impianto attuale è composto da un sistema misto, ovvero una caldaia a condensazione da 25kw alimentata a GPL
che fornisce acqua dapprima a 3 termosifoni : due radiatori tubolari a 4 colonne delle misure di 1800mm x 12 elementi (uno) e 1800mm
per 14 elementi (il secondo), e un portasalviette in bagno per un totale di fornitura di calore di circa 20mq.
In parallelo, vi è posta una valvola miscelatrice elettrica con valvola termostatica (attualmente impostata a 40°)
a monte del sistema radiante a pavimento che riscalda i restanti 75mq.
In pratica, il mio impianto potrebbe funzionare ad alta temperatura per la prima parte, e in bassa per la seconda.
Dico potrebbe (e qui entro nel nocciolo della questione), perchè io sono realmente terrorizzato dal fatto che, in caso di
guasto della termostatica, possa andare nell'impianto radiante l'acqua ad alta temperatura e creare danni ingenti.
Per questo motivo, ho impostato a 40 gradi anche la mandata dell'acqua della caldaia.
Non potendo optare per il metano, ho studiato varie tipologie di alternativa, o meglio, di integrazione, vedi pompa di
calore, valutandone tutti gli aspetti (consumi, installazione, rumore, ecc).
Il risparmio migliore che potrei avere, è dato dall'integrazione con una termostufa a pellet.
Il problema non sussisterebbe con l'inserimento di un puffer a valle della termostufa ma sfortunatamente non ho
lo spazio dove poterlo mettere, se non facendo costruire una struttura portante per posizionarlo sopra la termostufa,
soluzione che mi lascia molto perplesso, anche per l'enorme peso che si andrebbe a creare in uno spazio molto
ridotto (puffer da 200 litri + peso puffer + peso termostufa).
A detta dei tre termoidraulici che hanno fatto un sopraluogo, con l'impianto che ho, sarebbe possibile installare la
termostufa a pellet direttamente all'impianto, con tutti gli accorgimenti e norme necessarie (vedi collettore a piastre),
senza quindi ricorrere all'ausilio del puffer.
Detto questo non sono per niente convinto.
Ho letto molte discussioni su questo forum ma non mi sembra di aver visto argomenti che trattassero un impianto "misto" come il mio,
con in abbinata una termostufa a pellet.
C'è qualcuno che mi può dare un' opinione o un consiglio ?
Vi ringrazio molto, Renzo
Il mio appartamento, posto in una palazzina da 8 immobili, è di 95mq, altezza media h 2,70, classificazione D
in un comune sempre in zona climatica D (Genova - entroterra). Valore attuale 76,50 Kwh/m2 anno.
Il mio impianto attuale è composto da un sistema misto, ovvero una caldaia a condensazione da 25kw alimentata a GPL
che fornisce acqua dapprima a 3 termosifoni : due radiatori tubolari a 4 colonne delle misure di 1800mm x 12 elementi (uno) e 1800mm
per 14 elementi (il secondo), e un portasalviette in bagno per un totale di fornitura di calore di circa 20mq.
In parallelo, vi è posta una valvola miscelatrice elettrica con valvola termostatica (attualmente impostata a 40°)
a monte del sistema radiante a pavimento che riscalda i restanti 75mq.
In pratica, il mio impianto potrebbe funzionare ad alta temperatura per la prima parte, e in bassa per la seconda.
Dico potrebbe (e qui entro nel nocciolo della questione), perchè io sono realmente terrorizzato dal fatto che, in caso di
guasto della termostatica, possa andare nell'impianto radiante l'acqua ad alta temperatura e creare danni ingenti.
Per questo motivo, ho impostato a 40 gradi anche la mandata dell'acqua della caldaia.
Non potendo optare per il metano, ho studiato varie tipologie di alternativa, o meglio, di integrazione, vedi pompa di
calore, valutandone tutti gli aspetti (consumi, installazione, rumore, ecc).
Il risparmio migliore che potrei avere, è dato dall'integrazione con una termostufa a pellet.
Il problema non sussisterebbe con l'inserimento di un puffer a valle della termostufa ma sfortunatamente non ho
lo spazio dove poterlo mettere, se non facendo costruire una struttura portante per posizionarlo sopra la termostufa,
soluzione che mi lascia molto perplesso, anche per l'enorme peso che si andrebbe a creare in uno spazio molto
ridotto (puffer da 200 litri + peso puffer + peso termostufa).
A detta dei tre termoidraulici che hanno fatto un sopraluogo, con l'impianto che ho, sarebbe possibile installare la
termostufa a pellet direttamente all'impianto, con tutti gli accorgimenti e norme necessarie (vedi collettore a piastre),
senza quindi ricorrere all'ausilio del puffer.
Detto questo non sono per niente convinto.
Ho letto molte discussioni su questo forum ma non mi sembra di aver visto argomenti che trattassero un impianto "misto" come il mio,
con in abbinata una termostufa a pellet.
C'è qualcuno che mi può dare un' opinione o un consiglio ?
Vi ringrazio molto, Renzo
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