Ciao atutti,
è il mio primo post, ho cercato di sintetizzare il tutto in una discussione e per non perdermi nulla ho cominciato a prendere appunti... questo è il risultato
Abito inPiemonte, termine pianura padana, in provincia di Torino (zona E, 2838 Gradigiorno).
Vivo inmezza bifamigliare (lati nord-sud-ovest), messa su 2 piani (9mX10m, quindisaranno un 80-85 m^2 a piano, l'ultimo ovviamente mansardato ), più garage/tavernetta/cantinaattualmente non riscaldati.
Attualmentesiamo in 4 e con le due infanti occupiamo il primo piano.
Casaterminata nel 2015 in classe B (o almeno, così omologata, 70 kWh/m^2 per 152m^2 sup. utile), con vetrocamera, cappotto inframuro (poroton 20 + isolante 12+ mattone 8cm) e tetto coibentato.
Per ilriscaldamento, abbiamo una stufa a legna economica da 8 Kw (reduce dalprecedente alloggio, na ciofeca che però fa il suo mestiere), più caldaia acondensazione a metano su impianto a termosifoni . Anche a gennaio, avendo la moglie a casa riusciamoad usare 2-3h la caldaia (termosifoni, al mattino h6-7, e alla sera 19-21 perscaldare le camere), e tutto il giorno la stufa (dalle 9 di mattina alle 22 disera). La stufa è una ciofeca, e anchecon i tiraggi tutti chiusi esaurisce la carica in un paio d'ore. Inoltre, anchein pieno inverno secondo me non la sfruttiamo in potenza, mettendo dentro 1-2pezzi per volta e lasciandoli arrivare alla brace. E ci ritroviamo con metàcasa a 23°, e l'altra metà a 19° (che essendo camere andrebbe anche bene, madurante il giorno le infanti di fatto hanno freddo).
Così,consumo 35 quintali di legna all'anno, e 280 metri cubi di metano (dati2016-2017).
Il pianosopra è aperto, e di fatto sta a 20 gradi solo per il calore che sale dalgiroscale (50% del piano però ha delle stanze chiuse, che d'inverno simantengono a 15-16°).
Scrivo quiper farmi un'idea della soluzione migliore per la mia situazione, in quanto hoin mente cosa vorrei ma ho anche una serie di dubbi tecnici/pratici/economiciche vorrei sottoporvi.
La mia ideaè di mettere una temostufa, che vorrei capire come dimensionare e comecollegare all'impianto, non sapendo bene anche se vale la pena un'interfacciaverso l'acqua sanitaria (al momento non ho i pannelli solari, ma in un futurovorrei provvedere...). Vorrei anche un'idea dei costi totali, al fine di vederese riuscirò a realizzare il tutto entro o dopo il termine della mia vitaterrena
Primopunto: dimensionamento
Ho fatto unpo' di conti con i poteri calorifici, incrociandoli con la classe B della casae mi risulta:
Legna:35q.li a 12 MJ/kg con rendimento 85%, ipotizzando 6 mesi x 25gg mese x 10h/gg--> potenza utile 6.6 kW (35700 MJ in tutto) [già non quadra perché sembrache io stia utilizzando la stufa al 90% della sua potenza, a me non sembraproprio così]
Gas: 280 m^3(solo riscaldamento) --> 9620 MJ intutto
TOT. 45000MJ (da certificazione energetica sarebbero 38000, ma credo di aver overstimatoil reale rendimento della stufa ciofeca, che farebbe scendere la potenza utile ulteriormente).
-->quindi sembrerebbe che se caricassi anche la quota gas sulla termostufa,utilizzandola sempre 10h/gg, mi basterebbero 8.3 kW utili
Ancheguardando gennaio, che se ne vanno 4 m^3/gg di metano in 3h di funzionamento,la potenza arriva a circa 12 kW
Daplanimetria, la somma dei termosifoni installati vale 17 kW.
Parrebbequindi, che una termostufa da 14 kW in tutto (acqua + calore scambiato conl'ambiente) possa adempiere agli scopi,sovradimensionata per scaldare entrambi i piani completamente, considerato ilpicco di gennaio, non contando che immagino abbia una capacità termica chepossa andare avanti anche di notte, piano piano… potrebbe avere senso questapotenza?
Secondopunto: Funzionamento termostufa in parzializzato
Nelle mezzestagioni, noi siamo abituati a far andare la stufa pianissimo, al limite dellospegnimento (un pezzo alla volta, con un minimo di brace per non far morire ilfuoco…); è l'unico modo per non avere 25 gradi nel locale stufa (cucina +living). Non vorrei che installando una stufa ancora più grossa come potenza,nonostante ovviamente la potenza scambiata con l'ambiente possa essere minore oequivalente, mi ritrovo poi con lo stesso problema. Il quesito è: è secondo voisolo una questione di tiraggi (con l'attuale lavoriamo tutto l'anno con tuttochiuso, anche la farfalla fumi all'uscita), oppure la potenza"minima" di una stufa a legna non può scendere più di tanto? Non stoparlando di rendimento, è chiaro che sarà basso, sto parlando solo dicombustione realizzabile in maniera stabile o meno. Ovvio che dipende dallaqualità e dalle dimensioni del ceppo inserito…
Altraquestione, nelle suddette mezze stagioni, immagino che la pompa farà circolareacqua nei termosifoni non appena la temperatura supererà una certa soglia, eallo stesso modo si spegnerà sotto una certa temperatura…. In un funzionamentoa bassa potenza, riuscirà comunque a far circolare un po' d'acqua da tenere itermosifoni tiepidi (per dire), oppure non si arriverà mai a tale condizione?
Terzo punto:Impianto
Non so se èsolo per risparmiare sulla canna fumaria o ci sono altri motivi, ma la caldaiaè piazzata al secondo piano, in cima al giroscale. In fase di costruzione sonostati tirati due tubi da 1 pollice, da zona caldaia a zona termostufa. In zonatermostufa è presente l'allacciamento acqua calda e fredda + scarico (oltrealla presa elettrica e a una canna per eventuali cavi di segnale etc.). Preciso questo perchénon so quanto sia una buona idea mettere qualche tonnellata di bollitore inmansarda (oltre ai problemi di farcelp emtrare, il bollitore…)!
Come dicevoal momento non c'è un impianto solare per l'acqua sanitaria, che prevederei infuturo… ha senso pensare, per l'inverno un utilizzo della termostufa anche perscaldare l'acqua sanitaria?
E perquestioni estetiche della zona living, secondo voi si potrebbe mettere tutto ilgruppo di controllo e regolazione (tranne valvole di sicurezza passive, senecessario) a 10m dalla termostufa, avendo quindi tutto in zona caldaia?
Consideratoche una termostufa a legna, come per la stufa a legna pura, ha bisogno diun'alimentazione esterna continua (io omia moglie), che quindi autoregolerà la portata di combustibile in funzione diquanto calore la casa necessita… cosa considerate come configurazione?
Attualmentela caldaia monosorgente è pilotata da due termostati (uno per piano), chepilotano direttamente le due valvole di zona: queste, una volta aperte,"chiamano" la caldaia. Ovviamente la caldaia dovrà rimanere (comesorgente secondaria in caso di necessità, o durante la notte/mattino prestoinsomma), ma non saprei come configurareal meglio l'impianto.
Un puffercon acqua tecnica del riscaldamento + termostufa in cui circola direttamente l'acqua tecnica + serpentina perla caldaia (a supporto) potrebbe essere la soluzione lato riscaldamento? Daconsiderare che essendo termostufa a legna, la caldaia potrebbe ritrovarsi afunzionare come sorgente primaria, quindi non è da considerarsi proprio propriodi emergenza… ipotizzando un puffer da 500l di acqua lasciato alla sera a 70°C(è una temperatura sensata?), nell'ipotesi di avere 20°C di calore disponibile,mi garantirebbe circa 10 kW per 1h di calore, forse riuscirebbe ad evitarel'accensione mattiniera della caldaia, prima della ripartenza della termostufa.
E se volessiun giorno avere acqua sanitaria che prende calore da caldaia + pannelli(estate) + termostufa (inverno), cosa potrei fare? Mi servirebbe un secondobollitore? Da considerare che dovrei piazzare il tutto in mansarda, e anche sea ridosso di qualche parete/pilastro, ho paura che il carico sia notevole…oltre al fatto che come dimensioni sono vincolato da dover far passare il tuttodalle porte (o dalla finestra del bagno del piano sopra). Ho visto che esistonoi bollitori combinati, però se già mi servono 500l di acqua tecnica, più quasialtrettanti di acqua sanitaria, le dimensioni cominciano ad essere notevoli….
Se invecescaldassi l'acqua sanitaria usando il puffer (tramite serpentina quindi), avreicomunque bisogno di una pompa e di un secondo bollitore (senza considerare il"reinvio" del calore…).
Da ottobre amarzo sfruttare i pannelli dell'acqua sanitaria per tenere calda l'acquatecnica (oltre a provvedere forse all'acqua sanitaria) avrebbe un senso (ovviamente come minimaleintegrazione della termostufa), oppure non conviene minimamente pensarci? Aorecchio direi di no.
Per ora, come quesiti sono arrivato qui... scusate!
E grazie se avete letto tutto....

Alessio
è il mio primo post, ho cercato di sintetizzare il tutto in una discussione e per non perdermi nulla ho cominciato a prendere appunti... questo è il risultato

Abito inPiemonte, termine pianura padana, in provincia di Torino (zona E, 2838 Gradigiorno).
Vivo inmezza bifamigliare (lati nord-sud-ovest), messa su 2 piani (9mX10m, quindisaranno un 80-85 m^2 a piano, l'ultimo ovviamente mansardato ), più garage/tavernetta/cantinaattualmente non riscaldati.
Attualmentesiamo in 4 e con le due infanti occupiamo il primo piano.
Casaterminata nel 2015 in classe B (o almeno, così omologata, 70 kWh/m^2 per 152m^2 sup. utile), con vetrocamera, cappotto inframuro (poroton 20 + isolante 12+ mattone 8cm) e tetto coibentato.
Per ilriscaldamento, abbiamo una stufa a legna economica da 8 Kw (reduce dalprecedente alloggio, na ciofeca che però fa il suo mestiere), più caldaia acondensazione a metano su impianto a termosifoni . Anche a gennaio, avendo la moglie a casa riusciamoad usare 2-3h la caldaia (termosifoni, al mattino h6-7, e alla sera 19-21 perscaldare le camere), e tutto il giorno la stufa (dalle 9 di mattina alle 22 disera). La stufa è una ciofeca, e anchecon i tiraggi tutti chiusi esaurisce la carica in un paio d'ore. Inoltre, anchein pieno inverno secondo me non la sfruttiamo in potenza, mettendo dentro 1-2pezzi per volta e lasciandoli arrivare alla brace. E ci ritroviamo con metàcasa a 23°, e l'altra metà a 19° (che essendo camere andrebbe anche bene, madurante il giorno le infanti di fatto hanno freddo).
Così,consumo 35 quintali di legna all'anno, e 280 metri cubi di metano (dati2016-2017).
Il pianosopra è aperto, e di fatto sta a 20 gradi solo per il calore che sale dalgiroscale (50% del piano però ha delle stanze chiuse, che d'inverno simantengono a 15-16°).
Scrivo quiper farmi un'idea della soluzione migliore per la mia situazione, in quanto hoin mente cosa vorrei ma ho anche una serie di dubbi tecnici/pratici/economiciche vorrei sottoporvi.
La mia ideaè di mettere una temostufa, che vorrei capire come dimensionare e comecollegare all'impianto, non sapendo bene anche se vale la pena un'interfacciaverso l'acqua sanitaria (al momento non ho i pannelli solari, ma in un futurovorrei provvedere...). Vorrei anche un'idea dei costi totali, al fine di vederese riuscirò a realizzare il tutto entro o dopo il termine della mia vitaterrena

Primopunto: dimensionamento
Ho fatto unpo' di conti con i poteri calorifici, incrociandoli con la classe B della casae mi risulta:
Legna:35q.li a 12 MJ/kg con rendimento 85%, ipotizzando 6 mesi x 25gg mese x 10h/gg--> potenza utile 6.6 kW (35700 MJ in tutto) [già non quadra perché sembrache io stia utilizzando la stufa al 90% della sua potenza, a me non sembraproprio così]
Gas: 280 m^3(solo riscaldamento) --> 9620 MJ intutto
TOT. 45000MJ (da certificazione energetica sarebbero 38000, ma credo di aver overstimatoil reale rendimento della stufa ciofeca, che farebbe scendere la potenza utile ulteriormente).
-->quindi sembrerebbe che se caricassi anche la quota gas sulla termostufa,utilizzandola sempre 10h/gg, mi basterebbero 8.3 kW utili
Ancheguardando gennaio, che se ne vanno 4 m^3/gg di metano in 3h di funzionamento,la potenza arriva a circa 12 kW
Daplanimetria, la somma dei termosifoni installati vale 17 kW.
Parrebbequindi, che una termostufa da 14 kW in tutto (acqua + calore scambiato conl'ambiente) possa adempiere agli scopi,sovradimensionata per scaldare entrambi i piani completamente, considerato ilpicco di gennaio, non contando che immagino abbia una capacità termica chepossa andare avanti anche di notte, piano piano… potrebbe avere senso questapotenza?
Secondopunto: Funzionamento termostufa in parzializzato
Nelle mezzestagioni, noi siamo abituati a far andare la stufa pianissimo, al limite dellospegnimento (un pezzo alla volta, con un minimo di brace per non far morire ilfuoco…); è l'unico modo per non avere 25 gradi nel locale stufa (cucina +living). Non vorrei che installando una stufa ancora più grossa come potenza,nonostante ovviamente la potenza scambiata con l'ambiente possa essere minore oequivalente, mi ritrovo poi con lo stesso problema. Il quesito è: è secondo voisolo una questione di tiraggi (con l'attuale lavoriamo tutto l'anno con tuttochiuso, anche la farfalla fumi all'uscita), oppure la potenza"minima" di una stufa a legna non può scendere più di tanto? Non stoparlando di rendimento, è chiaro che sarà basso, sto parlando solo dicombustione realizzabile in maniera stabile o meno. Ovvio che dipende dallaqualità e dalle dimensioni del ceppo inserito…
Altraquestione, nelle suddette mezze stagioni, immagino che la pompa farà circolareacqua nei termosifoni non appena la temperatura supererà una certa soglia, eallo stesso modo si spegnerà sotto una certa temperatura…. In un funzionamentoa bassa potenza, riuscirà comunque a far circolare un po' d'acqua da tenere itermosifoni tiepidi (per dire), oppure non si arriverà mai a tale condizione?
Terzo punto:Impianto
Non so se èsolo per risparmiare sulla canna fumaria o ci sono altri motivi, ma la caldaiaè piazzata al secondo piano, in cima al giroscale. In fase di costruzione sonostati tirati due tubi da 1 pollice, da zona caldaia a zona termostufa. In zonatermostufa è presente l'allacciamento acqua calda e fredda + scarico (oltrealla presa elettrica e a una canna per eventuali cavi di segnale etc.). Preciso questo perchénon so quanto sia una buona idea mettere qualche tonnellata di bollitore inmansarda (oltre ai problemi di farcelp emtrare, il bollitore…)!
Come dicevoal momento non c'è un impianto solare per l'acqua sanitaria, che prevederei infuturo… ha senso pensare, per l'inverno un utilizzo della termostufa anche perscaldare l'acqua sanitaria?
E perquestioni estetiche della zona living, secondo voi si potrebbe mettere tutto ilgruppo di controllo e regolazione (tranne valvole di sicurezza passive, senecessario) a 10m dalla termostufa, avendo quindi tutto in zona caldaia?
Consideratoche una termostufa a legna, come per la stufa a legna pura, ha bisogno diun'alimentazione esterna continua (io omia moglie), che quindi autoregolerà la portata di combustibile in funzione diquanto calore la casa necessita… cosa considerate come configurazione?
Attualmentela caldaia monosorgente è pilotata da due termostati (uno per piano), chepilotano direttamente le due valvole di zona: queste, una volta aperte,"chiamano" la caldaia. Ovviamente la caldaia dovrà rimanere (comesorgente secondaria in caso di necessità, o durante la notte/mattino prestoinsomma), ma non saprei come configurareal meglio l'impianto.
Un puffercon acqua tecnica del riscaldamento + termostufa in cui circola direttamente l'acqua tecnica + serpentina perla caldaia (a supporto) potrebbe essere la soluzione lato riscaldamento? Daconsiderare che essendo termostufa a legna, la caldaia potrebbe ritrovarsi afunzionare come sorgente primaria, quindi non è da considerarsi proprio propriodi emergenza… ipotizzando un puffer da 500l di acqua lasciato alla sera a 70°C(è una temperatura sensata?), nell'ipotesi di avere 20°C di calore disponibile,mi garantirebbe circa 10 kW per 1h di calore, forse riuscirebbe ad evitarel'accensione mattiniera della caldaia, prima della ripartenza della termostufa.
E se volessiun giorno avere acqua sanitaria che prende calore da caldaia + pannelli(estate) + termostufa (inverno), cosa potrei fare? Mi servirebbe un secondobollitore? Da considerare che dovrei piazzare il tutto in mansarda, e anche sea ridosso di qualche parete/pilastro, ho paura che il carico sia notevole…oltre al fatto che come dimensioni sono vincolato da dover far passare il tuttodalle porte (o dalla finestra del bagno del piano sopra). Ho visto che esistonoi bollitori combinati, però se già mi servono 500l di acqua tecnica, più quasialtrettanti di acqua sanitaria, le dimensioni cominciano ad essere notevoli….
Se invecescaldassi l'acqua sanitaria usando il puffer (tramite serpentina quindi), avreicomunque bisogno di una pompa e di un secondo bollitore (senza considerare il"reinvio" del calore…).
Da ottobre amarzo sfruttare i pannelli dell'acqua sanitaria per tenere calda l'acquatecnica (oltre a provvedere forse all'acqua sanitaria) avrebbe un senso (ovviamente come minimaleintegrazione della termostufa), oppure non conviene minimamente pensarci? Aorecchio direi di no.
Per ora, come quesiti sono arrivato qui... scusate!
E grazie se avete letto tutto....

Alessio
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