Buongiorno a tutti,
mi presento brevemente, sono un appassionato di automazione, meccanica e un po' di idraulica, ho qualche competenza in tuttii campi e sono piuttosto bravo nel trovare soluzioni…..a volte funzionano, a volte no…. c'est la vie!
Sono invece un maestro nel complicare le cose, quindi un buon consiglio lo accetto sempre!
Prima di scrivere ho cercato in molti forum una risposta, ma non l'ho mai trovata….. quindi provo a sottoporvi il quesito direttamente.
Attualmente ho un termo-camino a vaso aperto da 11 kW (resa all’acqua nominale), collegato in “parallelo” alla caldaia a gas (Immergas mini nike camera aperta), il termo-camino è solo per il riscaldamento (no ACS).
Il sistema è semplice e funziona alternandosi alla caldaia (che viene esclusa con un relè collegato alla pompa primaria del camino, questo mi assicura che i due circolatori non entrino in funzione simultaneamente).
A corroboro delle info, ho dei bellissimi termosifoni in alluminio e in questa condizione il termo lavora bene a 70°, scaldando la casa quanto basta (20° negli ambienti giorno e 18° nelle camere).
Il suo lavoro lo fa e sono abbastanza soddisfatto.
Lo schema "attuale" è quello della Figura 1
Vorrei aggiungere un Puffer poiché il sistema configurato in questo modo è limitato nell’accumulo del surplus energetico eventualmente prodotto dal camino e devo controllare spesso quello che succede.
Ho due idee.
La prima è di realizzare un circuito parallelo e intraporre il puffer. La logica di questo sistema è del tutto simile all’attuale. Quando prelevo acqua calda dal puffer la caldaia deve starsene quieta.
Vedi Figura 2
La seconda è di utilizzare il puffer come serbatoio di “preriscaldo” della caldaia. Questa si prenderà in carico l’acqua calda del puffer ed eventualmente la manda in circolo (se già a temperatura) o la riscalda ancora un po’ se non a temperatura.
Vedi Figura 3
Ci vedo pro e contro in tutti e due.
Nella prima soluzione devo comunque fare un gioco per decidere quale circolatore va ed escludere quello della caldaia. Il sistema risulta poco “automatizzato” per i miei gusti.
Il secondo mi sembra di dover scaldare una massa di acqua per nulla ( il camino va quasi tutti i giorni, almeno 2/3 ore al giorno, stavo comunque pensando di integrare con una resistenza e un pannello fotovoltaico, dedicato, da qualche Watt)…..e forse il circolare della caldaia potrebbe risentire della temperatura di mandata del puffer che dovrebbe arrivare a 70° senza troppi problemi.
Infine se dovessi cambiare la caldaia con una a condensazione….chi sa che casino con la mandata così calda…..
Vi ringrazio in anticipo per le risposte (sempre ben accette).
Fabry


mi presento brevemente, sono un appassionato di automazione, meccanica e un po' di idraulica, ho qualche competenza in tuttii campi e sono piuttosto bravo nel trovare soluzioni…..a volte funzionano, a volte no…. c'est la vie!
Sono invece un maestro nel complicare le cose, quindi un buon consiglio lo accetto sempre!
Prima di scrivere ho cercato in molti forum una risposta, ma non l'ho mai trovata….. quindi provo a sottoporvi il quesito direttamente.
Attualmente ho un termo-camino a vaso aperto da 11 kW (resa all’acqua nominale), collegato in “parallelo” alla caldaia a gas (Immergas mini nike camera aperta), il termo-camino è solo per il riscaldamento (no ACS).
Il sistema è semplice e funziona alternandosi alla caldaia (che viene esclusa con un relè collegato alla pompa primaria del camino, questo mi assicura che i due circolatori non entrino in funzione simultaneamente).
A corroboro delle info, ho dei bellissimi termosifoni in alluminio e in questa condizione il termo lavora bene a 70°, scaldando la casa quanto basta (20° negli ambienti giorno e 18° nelle camere).
Il suo lavoro lo fa e sono abbastanza soddisfatto.
Lo schema "attuale" è quello della Figura 1
Vorrei aggiungere un Puffer poiché il sistema configurato in questo modo è limitato nell’accumulo del surplus energetico eventualmente prodotto dal camino e devo controllare spesso quello che succede.
Ho due idee.
La prima è di realizzare un circuito parallelo e intraporre il puffer. La logica di questo sistema è del tutto simile all’attuale. Quando prelevo acqua calda dal puffer la caldaia deve starsene quieta.
Vedi Figura 2
La seconda è di utilizzare il puffer come serbatoio di “preriscaldo” della caldaia. Questa si prenderà in carico l’acqua calda del puffer ed eventualmente la manda in circolo (se già a temperatura) o la riscalda ancora un po’ se non a temperatura.
Vedi Figura 3
Ci vedo pro e contro in tutti e due.
Nella prima soluzione devo comunque fare un gioco per decidere quale circolatore va ed escludere quello della caldaia. Il sistema risulta poco “automatizzato” per i miei gusti.
Il secondo mi sembra di dover scaldare una massa di acqua per nulla ( il camino va quasi tutti i giorni, almeno 2/3 ore al giorno, stavo comunque pensando di integrare con una resistenza e un pannello fotovoltaico, dedicato, da qualche Watt)…..e forse il circolare della caldaia potrebbe risentire della temperatura di mandata del puffer che dovrebbe arrivare a 70° senza troppi problemi.
Infine se dovessi cambiare la caldaia con una a condensazione….chi sa che casino con la mandata così calda…..
Vi ringrazio in anticipo per le risposte (sempre ben accette).
Fabry
Commenta