Ciao,
sto valutando varie opzioni per l'impianto di riscaldamento in una bifamiliare che coprirebbe 2 appartamenti di 100 e 60 mq circa, con impianto a termosifoni "classici" in alluminio. Al momento c'è solamente un vecchio termocamino, che va discretamente usato sul 100mq ma fatica quando ci sono entrambi gli impianti collegati
Volevo quindi mettere nel 60mq una termostufa sui 30kW in "presa diretta" su entrambi gli impianti, e collegare il termocamino con scambiatore a piastre oppure se è troppo complicato, scollegarlo dall'acqua ed usarlo come caminetto tradizionale: si rovinerebbe ma la sua vita l'ha fatta.
Per la regolazione potrei installare delle valvole termostatiche, in modo che la stufa veda tutto come "impianto unico" ma allo stesso tempo sia possibile personalizzare le temperature
Da quanto vedo i produttori di termostufe consigliano il puffer ma indicano che è possibile anche usarle senza, vorrei sapere da chi ha un impianto con configurazione simile quanti e quali problemi al sistema di accensione si sono ritrovati nel tempo, e se la termostufa ha sufficiente modulazione per l'eventuale carico variabile nel momento in cui una o più termovalvole iniziano a chiudersi
chiedo questo perché non avrei spazio per un accumulo in casa
Alternativa a quanto sopra sarebbe una caldaia a pellet (o legna + pellet) in cantina con puffer in cui far confluire anche il termocamino, magari usando la serpentina "bassa" solitamente dedicata al solare termico e facendolo girare sui 40/50°c in questo modo non ha bisogno di carica di legna continua, ma per questa configurazione (ben più onerosa) farei una trattazione separata
infine: avete un progettista esperto di impianti a biomasse da raccomandare in Liguria?
sto valutando varie opzioni per l'impianto di riscaldamento in una bifamiliare che coprirebbe 2 appartamenti di 100 e 60 mq circa, con impianto a termosifoni "classici" in alluminio. Al momento c'è solamente un vecchio termocamino, che va discretamente usato sul 100mq ma fatica quando ci sono entrambi gli impianti collegati
Volevo quindi mettere nel 60mq una termostufa sui 30kW in "presa diretta" su entrambi gli impianti, e collegare il termocamino con scambiatore a piastre oppure se è troppo complicato, scollegarlo dall'acqua ed usarlo come caminetto tradizionale: si rovinerebbe ma la sua vita l'ha fatta.
Per la regolazione potrei installare delle valvole termostatiche, in modo che la stufa veda tutto come "impianto unico" ma allo stesso tempo sia possibile personalizzare le temperature
Da quanto vedo i produttori di termostufe consigliano il puffer ma indicano che è possibile anche usarle senza, vorrei sapere da chi ha un impianto con configurazione simile quanti e quali problemi al sistema di accensione si sono ritrovati nel tempo, e se la termostufa ha sufficiente modulazione per l'eventuale carico variabile nel momento in cui una o più termovalvole iniziano a chiudersi
chiedo questo perché non avrei spazio per un accumulo in casa
Alternativa a quanto sopra sarebbe una caldaia a pellet (o legna + pellet) in cantina con puffer in cui far confluire anche il termocamino, magari usando la serpentina "bassa" solitamente dedicata al solare termico e facendolo girare sui 40/50°c in questo modo non ha bisogno di carica di legna continua, ma per questa configurazione (ben più onerosa) farei una trattazione separata
infine: avete un progettista esperto di impianti a biomasse da raccomandare in Liguria?
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