Ciao a tutti, forse il tema è già stato trattato ma, mi sembra, solo incidentalmente. Ho una caldaia Tatano manuale da 40kw che ho preso l'anno scorso insieme ad un collettore solare e brucio vinaccia di uva (gratis ma bisogna farla asciugare) e sansa (esausta) o nocciolino di olive.<br>Sono molto soddisfatto del funzionamento del sistema:<br>circa 80 ql/anno di consumo (riscaldamento e acs d'per 6 mesi l'anno) per una casa isolata di circa 250 mq su due piani indipendenti a 500sm, sicilia ma zona interna. La casa è per il momento solo parzialmente coibentata (50% dei tetti e buona parte delle pareti a nord) e infissi con doppi vetri.<br>Il riscaldamento è acceso a 21 gradi per circa 9/10 ore al giorno.<br>Faccio la pulizia e riempo il silos una volta alla settimana.<br>Veniamo al punto: ho impostato la temperatura del termostato della caldaia a 60 gradi. Mi chiedo se sia la migliore dal punto di vista del rendimento visto che quello dei radiatori dipende proprio dal salto termico e mi sembra che anche la condensa sia un fattore e mi sembra che anche la canna fumaria renda in funzione di questo (comunque la mia non è coibentata).<br>D'altro canto con l'aumentare della temperatura aumentano le dispersioni di calore.<br>Per il resto non posso che rilevare che i termosifoni scaldano bene e riscaldano bene l'ambiente e anche che il tecnico mi diceva che a volte la caldaia, specialmente usando legna, può "sfiammare" e superare la temperatura critica dell'impianto (e tra l'altro io ho un vaso di espansione chiuso perchè comunque utilizzerò sempre combustibile semi-polverizzato). E devo dire che un paio di volte, pure essendo la caldaia impostata a 60 gradi e utilizzando solo vinaccia e sansa, una volta è pure andata in blocco e a volte mi accorgo che la lancetta, a caldaia spenta, indica anche 70 gradi.<br>Che ne pensate?<br>Ciao<br>Gianni<br>
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temperatura di lavoro caldaia a sansa
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