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Nuove fonti da cui estrarre energia

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  • Nuove fonti da cui estrarre energia

    Buon giorno. Come alcuni di voi sapranno sono un'appassionato ricercatore per quanto riguarda metodi per la produzione di energia e in questi ultimi tempi che non ho frequentato il forum ho pensato a diversi modi diciamo così TEORICAMENTE (ma non so se convenientemente) fattibili per produrre energia usando fonti non convenzionali. Vorrei proporvene alcuni per adesso e spero che sarete entusiasti come me che scrivo nell'analizzarli e valutarne le reali potenzialità.

    1° Questa è forse la più semplice concettualmente che permetterebbe di produrre energia giorno e notte in maniera continua.
    L'idea è la seguente. Costruisco una torre di un materiale molto leggero alta parecchi chilometri in cui all'interno sia fatto il vuoto. Pongo al suo interno un contenitore chiuso pieno di gas che a contatto con la parete alla base si riscalda. Lo faccio salire di quota attraverso un contrappeso all'altezza di 10 chilometri dove lo pongo a contatto con la parete della torre e per mezzo di un motore stirling produco energia. Quando il gas si sarà raffreddato (potrebbe essere benissimo un liquido) lo riporterò alla base con pochissimo attrito dato che il contenitore chiuso viaggia nel vuoto e produrrò altra energia con lo sbalzo termico. Da notare che di giorno in media ci sono sulla superficie terrestre 15-20 ° mentre a 10 chilometri di altezza -50°... si tratta di uno sbalzo termico non indifferente. Si potrebbe produrre energia sia di giorno che di notte indipendentemente che ci sia il sole o che sia nuvoloso

    2° Questo forse è la più interessante ed è ancora oggetto di studio da parte mia. Il concetto è questo: Prendo un contenitore chiuso dotato di stantuffo riempito di due gas che possano combinarsi mediante innesco. Supponendo di riuscire a calcolare una miscela pesante come l'aria,si potrebbe alzare di quota il contenitore e vederlo espandersi mano a mano che sale,dato che la pressione esterna diminuisce.
    Immaginiamo ora averlo alzato ad una quota di 10000 metri. Incendiamo il contenuto,assorbiamo energia dal calore emesso e noteremo che il volume diminuirà in quanto le moli di gas per esempio in questo monossido di carbonio e ossigeno dimezzano ovvero il CO reagisce con L'ossigeno per produrre Co2. Attraverso la formula PxV=nxrxT notiamo che la diminuzione delle moli dei gas contenuti nel contenitore provoca una diminuzione del volume. E' chiaro che aumenterà anche la temperatura,ma noi quella possiamo usarla per muovere uno stirling o un'altro tipo di motere che sfrutti differenze di temperatura per muoversi e ottenere che quando la temperatura interna sarà uguale a quella esterna,un contenitore più piccolo di quando era prima dell'innesco. Avendo sempre lo stesso peso al suo interno ma una spinta di archimede più piccola da parte dell'aria che lo circonda a causa del suo volume minore,potremmo estrarre energia dalla sua caduta verso il basso,in quanto al suo interno ci sara ora CO2 e non più O2 e CO. Questo è quanto.
    Sto ricercando un modo ancora più efficiente per ricavare energia da questa idea,utilizzando ad esempio il Difloruro di Xeno che è un solido ma che si disgrega in acqua producendo due gas,lo xeno e il fluoro. In questo caso avrei un esponenziale variazione di volume del contenitore in quanto avrei prima due gas poi un solido. Lo si potrebbe fare anche con l'idrogeno e l'ossigeno,generando acqua attraverso una pila a combustibile ma suppongo che per separarli e ricombinarli ci voglia parecchia energia. L'ideale sarebbe trovare due gas che si leghino e che siano facilmente separabili fra loro,sempre per il fatto che andrei ad aumentare il numero di moli di gas nel contenitore.

    3° Questa è più una curiosità che ho scoperto studiando il comportamento dell'acqua. E vorrei chiedervi se si possa definirlo un Diavoletto.
    Sapete bene che nel range tra i 4 e i 0 gradi l'acqua diminuisce di densità aumentando di volume. Immaginate ora di porla in un contenitore in cui una parete orizzontale sia vincolata ad una molla che la mantiene ferma. Ora io vado a sottrarre calore all'acqua dal range che porta a i 0 gradi,senza arrivare al punto di congelamento. Il livello dell'acqua è chiaro che aumenterà. Se misuro il peso sul fondo del recipiente sarà uguale a prima che sottraessi calore. Ma se osservo la pressione sulla parete,noterò un aumento di pressione! In questo caso togliendo energia all'acqua essa ha guadagnato energia potenziale. Vi spiego perchè con dei semplici calcoli. Supponiamo di avere un contenitore pieno d'acqua come prima ad una quota di 100 cm. La pressione sulla parete mobile bilanciata dalla molla sarà data da metà altezza della colonna d'acqua per l'altezza,quindi 50gx100cm. Se vado a TOGLIERE calore all'acqua, e immaginando che la colonna d'acqua aumenti di 10 cm,avrò ora 50gx110.Quindi un aumento del 10% della forza applicata paradossalmente al fatto che sono andato a togliere energia all'acqua raffreddandola. Si potrebbe quindi cedere energia alla molla, reriscaldare l'acqua e riportare la parete al punto iniziale.

    Passo a voi la palla

    Gabriele

  • #2
    Forza! Prima di brevettare qualcosa (se dovessi brevettare qualcosa,con qualcuno di voi magari) vorrei sapere se tali idee hanno qualche potenzialità...non lasciatemi con un palmo di naso...

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    • #3
      Dato che nessuno accenna ancora ad una risposta,vorrei sottolineare una cosa in merito la terza idea,ovvero il diavoletto(imp in inglese n.d.r.). Il motivo per cui penso possa verificarsi una violazione del primo principio della termodinamica è per il fatto che l'evento "del diminuire di densità,aumentare di volume e dilatarsi" si verifichi sequendo regole inverse rispetto le altre sostanze. Ovvero l'acqua è l'unica sostanza che aumenta di volume se viene raffreddata(almeno per un certo range). Mi piacerebbe parlare con un'esperto in modo da analizzare insieme il comportamento del sistema. Stà di fatto che se comunque applicassimo delle tecniche ingegneristiche alla proprietà di un liquido di espandersi se variamo la temperatura possiamo ricavare un bel pò d'energia.Ho calcolato che nell'arco di pochi minuti da un metro cubo d'acqua con uno sbalzo di 4 gradi (dai 4 °C ai 0 °C) possiamo ottenere ciclicamente 10.000 J di energia meccanica alla botta (che secondo me non sono pochi).

      Per quanto riguarda la prima idea,ho immaginato di utilizzare l'ammoniaca come gas,dato che ad una quota di 5000m,alla temperatura di -34 °C e 1 bar di pressione diventa liquida,quindi se immaginassimo di farle occupare 1m3 salendo,discendendo occuperebbe poco più di 1 dm3. Capite che la spinta di archimede sui due volumi è diversa.

      Mi fermo qui,sperando di aver solleticato la vostra mente. Un saluto, Gabriele

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      • #4
        Gabriele, le tue idee mi sembrano interessanti, ma io , che sono duro di comprendonio,
        ho bisogno di disegni per capire meglio....

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        • #5
          Buon giorno

          @ Gabriele permettimi , non ci provo neanche a verificare il tuo calcolo , non vorrei smontarti

          possiamo ottenere ciclicamente 10.000 J


          10000 J sono esattamente 2,4 Kcal , tradotto in termini maggiormente comprensibili sarebbe l'energia che fornisce un tic tac (in ambito nutrizionale), oppure se preferisci ,
          questa energia fornita ad 1 litro di acqua , innalzerebbe la sua temperatura di 2,4 °C , esempio da 15 a 17,4 °C .

          non mi sembra gran che

          saluti
          Ultima modifica di innominato; 13-03-2015, 06:51.

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          • #6
            Forse ho sbagliato a dimensionare le misure

            Quello che si potrebbe ricavare corrisponde almeno ad una forza di 100.000 kg per 10 cm di spostamento

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            • #7
              Buon giorno

              potresti rendere noti i calcoli effettuati?

              poi

              -hai calcolato anche quanto tempo ci vuole per portare 1 m3 di acqua da 4 a 0 °C ?
              -hai una idea di come fornire le frigorie al sistema? non dirmi .." con un freezer "
              -e una volta portata a 0°C hai una idea di come fornire calorie per riportarla a 4 °C
              -hai calcolato quanto tempo impiega a tornare a 4 °C
              -hai considerato il punto di sopraffusione

              saluti

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              • #8
                Per quanto riguarda fornire o togliere calore,si potrebbe piazzare l'apparato a certe quote e farlo scendere,salire per 400metri grazie ad unn contrappeso

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                • #9
                  @Gabriele perdonami ma ... mi sa che le stai dicendo grosse

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                  • #10
                    ........infatti io mi tengo basso......si sa mai.......

                    Saluti
                    Il dono della fantasia è stato per me più importante della mia capacità di assimilare conoscenze (A.Einstein)

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                    • #11
                      Non capisco le vostre illazioni. Sapete bene che esistono le montagne. Se io piazzo l'apparato ad una quota per esempio di 3000 metri all'esterno ci sarà una temperatura di 4°C per fare un esempio. Basta far salire di quota un medium per lo scambio termico,ad esempio un fluido che non congeli a basse temperature e il gioco è fatto. In ogni caso non è l'unico metodo.
                      Si potrebbe racchiudere il contenitore in una camera con un gas ad alta pressione,far espandere le pareti del contenitore per assorbire calore e ricomprimerle per rifornirlo. Questo in quanto il calore viene conservato e non concorre direttamente alla generazione di energia da parte dell'acqua che aumentando di volume muove un peso. Io sono dell'idea che se potessi isolare per bene in maniera perfetta l'apparato,facendo espandere molto lentamente il gas in maniera che abbia il tempo di assorbire il calore,non dovrei assolutamente usare energia per raffreddare e riscaldare l'acqua in quanto: nella fase di raffreddamento dovrei immettere circa 0,nella fase di riscaldamento dovrei ottenere qualcosa in quanto l'acqua per via degli attriti dovuti al movimento coadiuvato dall'energia potenziale dell'acqua che si è mossa sotto un peso,dicevo l'acqua si sarà riscaldata e dovrò fornire quindi meno calore di quello che è stato tolto.Questo escludendo la grande quantità di energia che viene a crearsi per mezzo della gravità a parte. Questo in soldoni, ma ho fede che sia così. Vi ripeto che il calore che viene tolto e rimesso ha il solo scopo di far aumentare di volume l'acqua,di aumentare la superficie laterale su cui può agire un peso. Quando il peso agisce attraverso la pressione sulla nuova superficie su cui può ora agire,lo fà generando movimento,senza togliere calore all'acqua,ma fornendoglielo,questo nel momento in cui l'acqua si trova a una bassa temperatura,quindi ne consegue che dovrò reimmettere meno calore all'acqua in seguito per farla comprimere. Sono sempre a vostra disposizione. Gabriele

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                      • #12
                        ...Ho calcolato che ... da un metro cubo d'acqua con uno sbalzo di 4 gradi (dai 4 °C ai 0 °C) possiamo ottenere ciclicamente 10.000 J di energia ....
                        Hai calcolato anche quanto ti costa in energia questo sbalzo di 4°C su 1mc d'acqua?
                        ... in cui all'interno sia fatto il vuoto. ...di 10 chilometri...
                        ... Incendiamo il contenuto...
                        ...Immaginiamo ora averlo alzato ad una quota di 10000 metri...
                        ...Basta far salire di quota un medium per lo scambio termico...
                        ...far espandere le pareti del contenitore per assorbire calore...
                        ... L'ideale sarebbe trovare due gas che si leghino e che siano facilmente separabili fra loro...
                        Dove la prendi l'energia per tutti questi passaggi?
                        Aggiungo un ulteriore cosa.... visto che conosci l'equazione dei gas perfetti (PV=nRT) e parli di muovere gas o acqua tra pianura e montagna, hai provato a controllare, sostituendo i valori di P e T a seconda delle altezze, quanto varia V?
                        Ultima modifica di Lupino; 16-03-2015, 11:05.
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                        • #13
                          Ciao Lupino!
                          Hai calcolato anche quanto ti costa in energia questo sbalzo di 4°C su 1mc d'acqua?
                          Circa 1.000.000 di calorie...ripeto però,che a mio modo di vedere,questo milione di calorie si forniscono 1 sola volta,in quanto attraverso un pistone in una camera che si espande potrei far espandere e comprimere il gas compresso che funge da medium per lo scambio termico. Come ripeto l'espansione e la compressione dovrebbe avvenire molto lentamente in modo da far assorbire il calore dell'acqua al gas...

                          Per quanto riguarda il vuoto di 10 kilometri,anche quello lo si fa una volta sola ,in quanto il vuoto serve ad evitare gli attriti

                          Per quello che riguarda il motore che dovrebbe funzionare a spinta di archimede nell'atmosfera,ho già aggiornato il metodo di sviluppo,in quanto lo si potrebbe fare benissimo con l'ammoniaca,una gas più leggero dell'aria in fase di salita e più pesante dell'aria in forma liquida in discesa,dato che a -34°C diventa liquida. Agli albori della terra,vi ricordo che pioveva ammoniaca! (almeno da quello che ricordo dalle scuole medie...)

                          E riguardo la variazione di volume del contenitore di quest'ultimo caso,ho analizzato la tabella di stato dell'ammoniaca,così mi pare si chiami,non mi ricordo,quella tabella dove si indica tramite grafico le temperature di fusione congelamento ed ebollizione della sostanza,e,come si dice,i calcoli per la pressione e la temperatura mi sembrava stassero dentro i parametri di funzionamento. Dico sembravano,perchè ho dovuto darle una scala in cad,e non sò quanto preciso possa essere il risultato.. In ogni caso l'ammoniaca diventa liquida a 1atm e -34°C,se a 6000 metri ci sono 0,8 atm basta mettere una molla che comprima un pò di più il contenitore a quota del livello del mare in modo che a 5-6-7 mila metri si trovi a 1 bar di pressione. Li diventa liquida e pesando più dell'aria fa muovere una catena,una cinghia,che alimenta una dinamo.... Se la cosa funzionava milioni di anni fa,con i giusti aggiustamenti perchè non possiamo sfruttare il sistema oggi mi chiedo?

                          Spero di essere stato esaustivo.

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                          • #14
                            Non circa 1000000 di calorie ma 4.000.000 di calorie pari a 16,7 MJ circa
                            ...attraverso un pistone in una camera che si espande potrei far espandere e comprimere il gas ...
                            e l'energia per questo dove la prendi?
                            ...più leggero dell'aria in fase di salita e più pesante dell'aria in forma liquida in discesa....
                            Quindi, essendo un sistema chiuso, raggiunta la quota x in cui parte è liquida e parte è gassosa si fermerebbe .... nei sommergibili si chiama assetto neutro. Che sia ammoniaca o vapor d'acqua non cambia nulla .... hai presente le nuvole?
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                            • #15
                              Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
                              Non circa 1000000 di calorie ma 4.000.000 di calorie pari a 16,7 MJ circa

                              e l'energia per questo dove la prendi?

                              Quindi, essendo un sistema chiuso, raggiunta la quota x in cui parte è liquida e parte è gassosa si fermerebbe .... nei sommergibili si chiama assetto neutro. Che sia ammoniaca o vapor d'acqua non cambia nulla .... hai presente le nuvole?

                              Si potrebbe immaginare di collegare le pareti ad un peso in modo che per ogni cm di spostamento si bilanci attraverso il peso. E l'energia per riscaldare l'acqua verrebbe fornita una sola volta.

                              Per quello che riguarda l'ammoniaca invece,io do per scontato che se comprimo a 1 bar e -34°C TUTTO il gas si trasformi in liquido,perchè non dovrebbe fare altrimenti? E diventando TUTTO il gas liquido il contenitore diciamo così ,imploderebbe,e occuperebbe meno spazio. non vedo dove sia l'errore

                              P.S.Ahhh,adesso ho capito cosa intendevi per assetto neutro! Beh,basterebbe bloccare il pistone all'altezza massima,che poi che si scaldi e ridiventi gas non ci sono problemi....il volume molto piccolo viene mantenuto....alla quota 0 s.l.d.m faccio espandere il pistone guadagnando tralaltro un mucchio di energia! A quota 0 avrebbe una pressione di mi sembra 7-8 bar,che se fai il calcolo esprimerebbe un'energia di 7kg x10000cm2 x circa un metro diviso 2 (così alla grande,bisognerebbe usare quella con il logaritmo,ma non me la ricordo.( +1kgcirca per 6-7mila metri) Il tutto a costo 0

                              E se immagini di collegare più serbatoi contigui, avrai che ogni metro di rotazione della cinghia si muoverà un peso di 5 tonnellate piu l'energia data dalla decompressione e compressione....sarebbe un bel pò d'energia ogni secondo....
                              Ultima modifica di GabrieleCito; 16-03-2015, 21:22.

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                              • #16
                                ohi ohi, sarà che questa sera sono particolarmente "cotto" ma non riesco proprio a seguirti .... mi sembra che stai mescolando un po' tutto e non capisco dove finisce un argomento ed inizia l'altro, scusami.
                                Facciamo che si discute di un idea per volta e magari con disegni annessi ... sai com'è, "un immagine vale più di mille parole".
                                Partiamo dalla nr. 1, discussa la quale (non prima per favore il mio cervello è mono-tasking), si passa alla prossima
                                ....Costruisco una torre di un materiale molto leggero alta parecchi chilometri in cui all'interno sia fatto il vuoto....
                                Tecnologicamente (per quanto ne sappia) irrealizzabile ... ma supponiamo lo sia
                                ...Pongo al suo interno un contenitore chiuso pieno di gas che a contatto con la parete alla base si riscalda...
                                Di che materiale è fatto il contenitore? Che gas contiene?
                                ... Lo faccio salire di quota attraverso un contrappeso all'altezza di 10 chilometri....
                                Supponendo che all'inizio il contenitore sia a quota 0 e il contrappeso a quota 10 km, è necessario inizialmente "spendere" un energia (fornire al sistema) almeno uguale a quella necessaria a sollevare il contrappeso alla quota indicata.
                                ... lo pongo a contatto con la parete della torre....
                                Lo era già a contatto quindi: o lo stacchi (fornendo energia) o questo rimane a contatto per tutta la durata della salita perdendo energia per attrito.
                                ... e per mezzo di un motore Stirling produco energia....
                                Sfruttando che differenza di temperatura? Il contenitore avrà la medesima temperatura presente alla quota d'arrivo visto che la tua torre non è isolata (o almeno non lo è alla base e alla sommità e quindi ... non lo è in toto)
                                In ogni caso, anche immaginando una salita talmente veloce da non permettere al contenitore una dispersione "sensibile" di calore, tieni comunque conto che uno Stirling non ha un rendimento del 100% ma (se non sbaglio) di circa il 30% o poco più.
                                ... lo riporterò alla base con pochissimo attrito...
                                Si, ma fornendo di nuovo energia per ri-sollevare il contrappeso

                                ... di giorno in media ci sono sulla superficie terrestre 15-20 ° mentre a 10 chilometri di altezza -50°... si tratta di uno sbalzo termico non indifferente...
                                e che centra lo sbalzo termico o, meglio, la temperatura con il calore? Non facciamo a confondere le due cose né!
                                Bò?!? Avrò poca fantasia ma sin ora ci vedo solo spreco di energia e non guadagno ... oltre naturalmente all'idea fantasiosa di poter costruire una torre alta 10000 metri (1152 metri più dell'Everest) leggera, robusta e ricrearvi il vuoto internamente.
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                                • #17
                                  Ok,ti rispondo punto per punto(comunque non disprezzo suggerimenti,sia mai che si possa brevettare qualcosa insieme)...

                                  Per quanto riguarda la torre alta parecchi chilometri,la si potrebbe piazzare su una montagna,ad esempio le alpi,credo che così sarebbe fattibile.

                                  Di che materiale è fatto il contenitore? Che gas contiene?
                                  Il contenitore potrebbe benissimo essere fatto di alluminio,e contenere un liquido...questa entità dovrebbe essere usata esclusivamente come scambiatore di calore, per trasferire il "caldo" della base della torre fino in cima e poi per portare il "freddo" dalla cima alla base. Poi collego uno stirling al contenitore e alla parete della torre e voilà,il generatore produce corrente(non sò quanta ma ne produce)... e nella fase di salita e discesa è chiaro che il contenitore deve essere staccato dalla parete della torre altrimenti produrrebbe una marea di attrito. E comunque il contenitore viaggerebbe nel vuoto e sarebbe isolato dall'esterno in quanto il vuoto isola parecchio bene.

                                  (il mio non voleva essere un sistema a moto perpetuo,solo un sistema per attingere energia dalla differenza di temperatura da una bassa quota a un'alta quota,certo è che energia non ne immetto,a parte quella a vincere gli attriti)

                                  Mi è balenata in mente una quarta idea,ma quella aspetto ancora a rivelarvela. Finiamo di discutere queste prima

                                  Solo la terza voleva essere un metodo diciamo così,coercitivo per i principi della termodinamica...Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                  • #18
                                    Bé, in parte ti sei risposto da solo
                                    ... il contenitore viaggerebbe nel vuoto e sarebbe isolato dall'esterno...
                                    Se è isolato né si scalda, né si raffredda, né in cima, né alla base, né durante il perscorso ... non puoi avere due condizioni "fisiche", diametralmente opposte, contemporaneamente, anche se a quote diverse.
                                    Non solo...
                                    ... il vuoto isola parecchio bene...
                                    Il calore si trasferisce per conduzione, convezione e irraggiamento; la mancanza di contatto blocca la conduzione, il vuoto blocca la convezione ma l'irraggiamento.... non solo non è bloccato dal vuoto ma anzi, per certi versi, ne riceve beneficio
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                                    • #19
                                      ...certo è che le pareti del tubo sono in contatto con l'esterno...è da li che preleverei il calore

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                                      • #20
                                        Perfetto, vedo che inizi a capire... aggiungo una cosa: si è detto che il contenitore è collegato ad un contrappeso quasi equivalente giusto? Già ma non hai considerato il cavo. Con il contenitore alla base del tubo ed il contrappeso in cima, per farlo salire, avrai bisogno di fornire una forza pari almeno a metà del peso del cavo e viceversa per farlo scendere.... altro spreco.
                                        Domotica: schemi e collegamenti
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                                        • #21
                                          Il cavo potrebbe essere benissimo circolare,cioè collegato non solo alle sommità,ma anche sotto. Quei tre puntini di sospensione all'inizio della frase rappresentavano una pausa,non per me,ma per te,dato che ho ribadito più volte nei messaggi precedenti che il contenitore "si carica" a ridosso della parete. Comunque sia,non mi va adesso di litigare per una leggerezza. Adesso vado a dormire che domani lavoro...buona notte. Spero che ti sia chiaro però che questo sistema possa definirsi di tipo free energy,ovvero come il solare,l'eolico,il geotermico ecc.,diciamo rinnovabile.

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                                          • #22
                                            ...non mi va adesso di litigare...
                                            Litigare?!? E perché? Guarda io sto solo cercando di farti capire perché i tuoi sistemi non possono funzionare, sto cercando di usare passaggi semplici e logici senza scomodare equazioni o leggi fisiche, se per te questo è litigare....
                                            ad esempio...
                                            ...il contenitore "si carica" a ridosso della parete...
                                            Quindi la parete conduce (o disperde a secondo del punto) calore... quindi il tubo non è isolato .... altrimenti spiega come fai ad avere una parete conduttiva e, nel contempo, mantenere il calore, all'interno del contenitore, costante.
                                            ...Il cavo potrebbe essere benissimo circolare...
                                            E allora! Non cambiamo le carte in tavola! Siamo partiti con un tubo verticale di 10 km, siamo passati a quello diagonale di 4 km (Alpi ... Monte Bianco(?)), ora è circolare, e il contenitore, in tutti sti passaggi, continua ad essere "fluttuante" nel vuoto eccezion fatta per la partenza e l'arrivo?!?
                                            Non ti offendere Gabriele ma per me questo sistema non è free energy ma wasted energy.
                                            ...buona notte
                                            Grazie, anche a te.
                                            Domotica: schemi e collegamenti
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                                            • #23
                                              Il tubo non serve sia circolare,ho pensato un pò, e basterebbe usare una carrucola. Non ti offendere,ma le mie non sono descrizioni di apparati perfettamente plasmati,ma solo descrizioni di idee che a me sembrano realizzabili. E' appunto una mano che cerco per definire l'idea e portarla sulla carta

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                                              • #24
                                                Una carrucola? E che cambierebbe? L'energia necessaria a sollevare il contenitore sarebbe sempre la stessa.
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                                                • #25
                                                  E' chiaro che dovrebbero esserci 2 contenitori

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                                                  • #26
                                                    Cioè? In che senso?
                                                    Domotica: schemi e collegamenti
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                                                    • #27
                                                      Uno alto e uno basso, è logico.
                                                      Quello alto pesante, quello basso leggero
                                                      quando si sono invertite le posizioni, in quello alto condensi in quello basso vaporizzi e ricomincia il ciclo

                                                      Per fare il tunnel verticale è facile, basta un acido che corrode la roccia, e poi un antidoto per neutralizzare l'acido quando il buco è abbastanza profondo

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                                                      • #28
                                                        Ciao Al.... giusto!! Come ho fatto a non pensarci prima! In fondo un litro d'acqua (ad esempio) se trasformato in vapore pesa di meno del corrispettivo in bottiglia. Un momento..... e se si avvolgesse il tubo con una spirale di filo di rame smaltato e montassimo sul contenitore dei magneti!?! Come con le torce ad induzione magnetica, free energy assicurata!
                                                        Ultima modifica di Lupino; 19-03-2015, 10:23.
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                                                        • #29
                                                          Bella l'idea dell'avvolgimento in rame con dei magneti! Solo che penso sarebbe molto molto costoso
                                                          Ultima modifica di GabrieleCito; 19-03-2015, 12:43.

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                                                          • #30
                                                            Perché, tutto il resto viene via con un tozzo di pane?
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