Serra riscaldata - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Serra riscaldata

Comprimi
Questa è una discussione evidenziata.
X
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Serra riscaldata


    Note di Moderazione:

    In questo 3d verranno raggruppate tutte le discussioni riguardanti un tipo particolare di immobile riscaldato: le SERRE AGRICOLE e le relative scelte di isolamento termico ed impianti di riscaldamento.



    Ciao Riccardo
    intanto grazie della tua risposta.


    Allora per far capire meglio vi spiegherò tutta la situazione.
    Spero dio essere chiaro e di non annoiare nessuno.


    Avevo parlato di capannoni in cemento per semplificare il discorso ma in realtà non è di questi che si tratta.




    Nella realtà ho delle serre a Modena..non capannoni.
    Queste serre sono del tipo in Nylon in doppio film con all'interno una camera d'aria come isolante.
    Per tutta una serie di motivi che vi evito (se no vien notte) ho intenzione di aprire una nuova struttura, ma non a Modena, bensì in una zona montana classificata come fascia F con quasi 4000 GG (pazzoide ?....probabile).


    In progetto ci sarebbe una struttura delle stesse identiche dimensioni di una che già ho a Modena.
    E proprio partendo dai dati “reali” di questa serra cerco di risalire ai presunti consumi di una analoga strutturra però portata in zona da 4000 GG.


    Partiamo dalla struttura esistente a cui mi riferisco per i confronti e lo sviluppo dei dati.
    La serra in questione è 36 mq x 27 mq per un totale di 1000mq, alta 4 mt in gronda e 5,5 in colmo.
    La serra, come già detto, è composta al 80 % ( colmo e metà delle fiancate) da doppio film gonfiato in Nylon coestruso 200 micron, per un complessivo di K 3,2, mentre per un rimanente 20 % e costiutita parte da policarbonato da 0,8 mm (7 K) e in parte vetro da 4 mm (5 K).
    Quei 1000 mt di serra nella configurazione di cui sopra unita alle mie esigenze di riscaldamento mi porta ad avere a Modena (in fascia E con 2249 GG)un costo energetico 85200000 Kcal (10000 lt di gasolio).


    Partendo da questi dati inizio a fare una stima di quanto potrebbe costarmi la stessa serra (stesse dimensioni, stessi materiali) se spostata in montagna in fascia F con quasi 4000 GG.


    Abbiamo quindi stabilito che “spannetricamente” il consumo raddoppia a causa del raddoppio dei GG:
    circa 150.000.000.
    85.200.000 : 2249 = X : 3959 150000000 Kcal


    Bene....ora veniamo al nocciolo della questione


    Attualmente le serre possono essere costruita principamente con 2 differenti tipologie di materiali:
    il doppio nylon oppure il vetro camera.


    Ed eccoci al problema !


    Ho 2 preventivi che comportano investimenti iniziali molto diversi e spese fisse annuali ancor più differenti.


    OPZIONE 1 serra economica esattamente come quella a Modena:


    serra al 80 % in doppio nylon 200 micron con K complessivo 3,2 e rimanente 20% parte policarbonato da 0,8 mm (7 K) e in parte vetro da 4 mm (5 K).
    praticamente un K medio di 3,5
    Costo di costruzione serra 100 K€ con un costo di riscaldamento stimabile sui 150.000.000




    OPZIONE 2 serra performante con isolamento paragonabile ad una casa:


    3\4 della struttura con vetrocamera spessore 26mm (Ug=1,2 W/m2K ca.) 5 5. 2/14/4 temp
    1\4 opertura opaca con pannello sandwich spessore ca. 120 mm (80+40 mm) K = 0,28 W/m2K,
    Quindi un K medio di circa 1.
    Costo di produzione serra 400 K€ con un costo di riscaldamento stimabile sui 45.000.000
    ( 150.000.000 : 3,5 = X : 1 )




    Come si può vedere i costi sono estremamente diversi.
    Entrambe le due aziende che propongono le due offerte fanno leva una sulla economicità della prima e l'altra sulla performance termica della seconda.


    Mi sono messo a fare 2 conti sul lungo periodo (20 anni) prendendo come riferimento l'alimentazione a gasolio agricolo agevolato (8500 kal/litro) ad un costo di 1 euro mi viene fuori questo:


    OPZIONE 1:
    invest. Iniziale 100 K€ + 20 x (150.000.000 / 8500 X 1€) + (4 x 8000 €) (spese complessive per cambio teli quinquennale)
    Totale dopo 20 anni 482.000 €


    OPZIONE 2
    invest. Iniziale 400 K€ + 20 x (45.000.000 / 8500 X 1€)
    (nessuna spesa di manutenzione)
    Totale dopo 20 anni 505.000 €


    Praticamente la serra in vetrocamera sembrerebbe diventare economicamente interessante rispetto al doppio nylon solo dopo il 22 anno.


    Se poi anziché scaldare a gasolio (che personalmente odio) si scaldasse a pellet (4000 kal kg a 30 cent al kg) occorrerebbero oltre 26 anni prima che la serra in vetro camera diventi redditizia rispetto a quella di nylon.


    Secondo voi ho fatto dei conti campati per aria ?
    Spero di non avervi annoiato.
    Ultima modifica di richiurci; 28-06-2015, 18:12.

  • #2
    Confronto tra serra tradizionale e serra isolata

    i conti sono più o meno giusti, a me più precisamente vengono in 20 anni 452000 e 500000 euro (col gasolio agricolo)

    verissimo che se scegli un carburante meno costoso i tempi di rientro diventano ancora più lunghi..MA... non hai risposto alla mia domanda fatta nell'altro 3d!

    Per il gasolio consideri il prezzo agevolato, ma possibile che sul costo della serra non recuperi niente? Anche il pellet e altro carburante in realtà immagino li detrai dalle tasse.. per stimare meglio la convenienza non puoi non considerare l'eventuale (immagino ci sia) possibilità di detrarre anche il costo della strutture.

    PS: non annoi nessuno tranquillo... magari interessa meno persone delle soluzioni in casa, ma almeno ogni tanto cambiamo argomento!
    Ultima modifica di richiurci; 06-01-2014, 16:20.
    I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
    https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

    Commenta


    • #3
      lo so, sono stato un pò abbondante con i conti a sfavore della versione economica al fine di avere un pò di tolleranza.

      Dal punto di vista fiscale credo che tu ti riferisca alla possibilità di scaricare le spese di costruzione per mezzo dello scalare dalle tasse annuali.
      Se c'è un argomento su cui non sono ferrato è proprio il fisco....
      Io regolarmente dò fatture acquisti, incassi, contributi e ore dipendenti alla mia associazione e loro mi dicono quanto devo pagare....devo ammettere che mi annoia talmente tanto la parte fiscale che neppure mi metto a discutere con quelli della contabilità se e quale strada sciegliere (mi devo vergognare...lo so)
      A dire il vero loro che non sono dei veri commercialisti ed hanno a che fare prevalentemente con la microrealtà agricola emiliana forse non sono neppure particolarmente ferrati.

      Comunque, io attualemte sono in fiscalità agricola agevolata, in un settore in cui il 70\80% di quello che vendo è costituito da ciò che produco, vendendolo con iva al 10%.
      L'iva che dovrei versare allo stato (il 10 % del venduto) viene decurtato degli imponibili al 4 % delle fatturedi acquisto (mi pare) quindi difatto non pago imponibili astronomici (neppure dovrei dirlo in un momento storico come questo in cui le aziende sono strozzate dal fisco) per cui scalare i 400 mila euro dai pagamenti iva annuali diventa impossibile se non in un arco di tempo lunghissimo, tipo 40 anni.
      Mi è stato suggerito proprio su questo argomento di abbandonare la tassazione agevolata ed avere quindi più iva per poter scontare più agevolmente il pappone della serra da 400 K€....è una ipotesi da valutare.

      Francamente tutto questo maloppo non c'è l'ho (anche perchè oltre alla serra c'è da fare tutto il resto...il fondo, l'attrezzatura, area cortiliva ecc ecccon una stima di altri 300 K€) e nel caso facessi la serra più isolante dovrei chiedere un mutuo di 300 k€.
      Ecco che allora la versione ECO diventa allettante...sicuramente più brutta, assolutamente non performante (un forno a cielo aperto) ma capace di permettermi un investimento meno gravoso e il ricorso alle banche per un importo esiguo (o forse neppure necessario).

      C'è poi da dire che il costo del carburante (pellet o gasolio che sia) anch'esso funge da detrazione delle tasse in quanto fattura di acquisto da detrarre dagli incassi annuali....no ? Sbaglio ?

      Commenta


      • #4
        guarda...anch'io non sono appassionato di tasse e detrazioni, parlavo solo in generale...

        era per fare una valutazione un po' più completa, andrebbe fatta meglio appunto da chi ti gestisce la fiscalità. Immagino sia verissimo che detrai anche il carburante!
        Il problema dei rientri lunghi non è una novità, diciamo che scoraggia anche molti interventi in casa...

        Dai, tanto per complicarti le idee aggiungo 2-3 ulteriori considerazioni

        Andrebbe considerato anche il probabile aumento del costo del carburante negli anni a venire (a favore della serra isolata) e l'aumento del costo per la sostituzione teli.

        A favore della economica... toccando ferro, nell'ipotesi che interrompessi l'attività montana forse la serra costosa sarebbe più difficile da piazzare?

        Però ora ci aggiungo una cavolata delle mie.... mica vale solo per le persone... e del confort delle piante ce ne freghiamo?

        Cioè scherzi a parte non so, magari non ha senso, ma non è che nella sera meno isolata avresti più moti convettivi e disuniformità di temperatura, e quindi resa agricola minore e/o meno specie coltivabili?
        I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
        https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

        Commenta


        • #5
          non hai detto cavolate...purtoppo....c'hai preso in tutto...

          La serra in vetro è sicuramente molto più bella, molto ma molto più ecocompatibile, mette al riparo dai continui aumenti di costi dei carburanti, poca condensa interna, struttura più robusta e resistente alle intemperie e grazie alle proprietà del vetro di non fermare i raggi ultravioletti (cosa a che al nylon riesce benissimo) i colori dei fiori e delle foglie è più intenso.
          Purtoppo però hai detto anche un'altra cosa giusta...
          Una serra a prescindere da quello che costa (che sia 100, 400 o 1000) non è un immobile....vale solo al momento derll'acquisto, poi il giorno dopo non vale più nulla, è solo una struttura atta alla produzione di qualcosa. Non è smontabile è solo demolibile ed è pure difficile da smaltire.
          Acquistare una serra usata per spostarla non è mai un affare...ed infatti non c'è commercio.

          Poi purtroppo hai colto di nuovo nel segno....chi mi dice che economicamente funzioni ?
          Ho quasi 20 anni di esperienza nel settore ma sono il primo a dire che in questa avventura ci sono anche le premesse per non riuscire (cioè non vendere abbastanza per coprire le spese).
          E in quel caso che si fà ?
          Se ho speso 100 potrei far finta di aver comprato una maserati ed averla distrutta in un fosso....ma un buco da 400 K€ con le banche alle calcagna pur avendo già una attività collaudata e funzionante a Modena è roba da annali di storia.

          Commenta


          • #6
            eh si in questi tempi bisogna muoversi coi piedi di piombo....

            che dirti, qui andiamo OT alla grande ma non riesco a trattenermi...

            A parte che a 'sto punto mi incuriosisce sia dove vorresti metterla sia il perchè... terra/acqua migliore? Poter scrivere una provenienza diversa sui prodotti?

            Poi ti tocca sperare nei consumatori un po' più attenti, io sono una via di mezzo... mai (praticamente) prodotti di altri continenti, sempre roba di stagione e possibilmente italiana.
            Purtroppo ho il vizziaccio di andare al Carrefour e premono troppo su prodotti spagnoli, ogni tanto sgarro ma sono europei e in crisi anche loro... invece da quando hanno messo anche li i bancali con i prodotti 'locali' guardo sempre prima li se c'è cosa cerco.

            Fine OT...

            Beh se scegli la serra risparmiosa... magari diventi utente supporter e pubblicizzi sul forum i tuoi prodotti a risparmio energetico!
            I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
            https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

            Commenta


            • #7
              niente verdure....
              produco fiori da giardino: gerani, annuali, stelle di Natale, primule e viole.
              La zona in cui ci sarebbe la struttura è Vipiteno...solo 300 km da Modena, in pieno Sudtirol !!!!!
              Perchè ? forse perchè devo farmi visitare da uno bravo...ma molto bravo.

              L'azienda che ho ora è arrivata ad un punto che non è più ampliabile o migliorabile.
              Sono in una zona dispersa in mezzo alle campagne modenesi, piuttosto scomodo dalle strade di passaggio.
              Per 20 ci ho campato, e neppure ora in tempo di crisi và male...tuttosommato vado meglio della media.
              Però data la posizione e la struttura ormai obsoleta per migliorare ulteriormente dovrei sbaraccare tutto e rifare tutto da nuovo.
              Francamente qui dove sono ora non ho le motivazioni per un simile e costoso rinnovamento...ma l'alternativa poco piacevole è invecchiare insieme alla struttura senza più fare ulteriori investimenti.

              3 o 4 anni fà un mediatore mi propose un terreno agricolo piano (una rarità da quelle parti) a Vipiteno vicino al paese e su una strada di primaria importanza. Comprai il terreno.
              Ora sono al punto di dover decidere se imbarcarmi o meno.

              Commenta


              • #8
                Bè, esiste anche il policarbonato alveolare sicuramente più economico del vetro ha un buon isolamento che si avvicina al vetrocamera!
                Prova a valutare!

                Commenta


                • #9
                  il policarbonato alveolare potrebbe essere una buona soluzione.

                  Per esperienza sul lungo termine ha dei difetti: ingiallisce, perde elasticità diventando fragile e sopratutto tende a fare muffe o alghe negli interstizi interni nel caso passasse umidità dal lato del taglio.

                  però ha dalla sua il prezzo minore del vetro\camera e la leggerezza che non impone strutture mastodontiche come quelle per il vetrocamera.

                  Dopo un primo approccio mesi tra poco riiniziero una via crucis tra i vari produttori di serre\garden alla ricerca del miglior compromesso prezzo\prestazioni\consumi.

                  Ecco perchè chiedevo se i miei calcoli sulle calorie necessarie fosse corretto, così per riuscire a capire quanto mi possano convenire le varie soluzioni proposte.

                  Commenta


                  • #10
                    efficenza differenti tipi distribuzione del calore capannone.....quale il più conveniente come costi\benefici

                    ciao a tutti

                    sono a chiedervi un consiglio

                    nel titolo parlo di capannone ma in relatà io parlo di una serra, quindi con una dispersione paragonabile al cemento, più esattamente con una dispersione media di 2,3 W mq.

                    Devo scaldare una serra di 1500 mq con un altezza media di 4,5 mt in cui mi serviranno circa 200 kw di picco.
                    Serra ancora da costruire e quindi ancora da progettare l'impianto di riscaldamento.

                    Ora io sono a chiedere a voi esperti un consiglio sul metodo di distribuzione del calore e sulla sua efficenza.
                    Mi sono rivolto a varie aziende ed in generale ho sempre avuto risposte riconducibili a 2 filosofie di pensiero:

                    1) ottimizzare le prestazioni al massimo usando prevalentemente il riscaldamento a pavimento (quindi con acqua a basse temperature) con l'aggiunta di tubi aerei radianti (acqua ad alta temperatura) per compensare l'inerzia termica del pavimento nelle rapide escursioni termiche tra giorno e notte.

                    2) impianto economico costituito da solo aereotermi. Poco costosi, veloci a scaldare l'aria. Il tipico impianto da capannone.

                    La differenza è ovviamente nei costi di relaizzo, il primo impianto costa estattamente il triplo del secondo (80 mila contro 25 mila).
                    E' ovvio che la seconda tipologia consumerà di più, ma la domanda è:
                    il costo triplo dell'investimento iniziale della prima ipotesiè realmente giustificato ?
                    E' vero che nel pavimento l'acqua và a 40 anzichè 80 ma il risparmio creato compenserà in tempi decenti il costo di realizzo triplo ?

                    Ho posto questa domanda anche alle ditte realizzatrici, e quella degli areotermi mi ha risposto che il concetto del pavimento caldo ha poco senso in una struttura con una simile dispersione.
                    Che ne pensate ?

                    dimentivavo di dire che entrambi gli impianti sono alimentati da una caldaia a pelet dotata di 4000 lt di accumulo
                    Ultima modifica di settantasei; 25-06-2015, 13:51.

                    Commenta


                    • #11
                      ma coltivi nei vasi? A che T devi scaldare e a che altezza da terra?
                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                      Commenta


                      • #12
                        si.
                        coltivo nei vasetti su bancali alti circa 1 mt.
                        Temperatura sui 13\15 gradi con il riscaldamento che andrà tutta la notte (di giorno ci pensa il sole) per 3\4 mesi all'anno.

                        Quelli della 1 offerta con il pavimento riscaldato infatti proposero il pavimento caldo più tubi radianti sotto ai banchi.
                        A parte qualche dubbio sull'inerzia termica del pavimento (in un ambiente come una serra estremamente dispersiva e sensibile all'irraggiamento del sole) avevano fatto una zuppa veramente costosa.
                        Certo, il calore era obbligato a passare in mezzo alle piante prima di vanificarsi in alto e quindi maggiore efficenza.

                        Commenta


                        • #13
                          Ma visto che sei in ambito agricolo, come produci energia..con biomassa? Sento che molti fanno così.... Comunque io metterei solo dei tubi sotto i bancali ....e poi metti isolante sotto i tubi, in modo che non disperdano verso basso....ma solo verso le piantine....la zona della pianta sarà sempre stemperata....mentre aria in alto verso vetro resterà più fredda.....se non bastasse potrai un domane aggiungere qualche fancoil in qualche punto per stemperare anche aria, ma onestamente per arrivare a 13 gradi basta poco...
                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                          Commenta


                          • #14
                            non ho posto per produrre biomassa.
                            Per i tubi sotto il banco ho avuto un offerta ma anche lì si è dimostrata una spesa molto alta, molto simile a quella a pavimento.
                            In una serra di 1500 mq ci sono quasi 100 banchi da 8 mq ciascuno.
                            Pensa al casotto di tubi e gruppi di distribuzione.

                            Commenta


                            • #15
                              Originariamente inviato da settantasei Visualizza il messaggio

                              e quella degli areotermi mi ha risposto che il concetto del pavimento caldo ha poco senso in una struttura con una simile dispersione.
                              Che ne pensate ?
                              Che cavolaggine assurda!!!!

                              GLi impianti radianti hanno maggior ragione proprio in contesti con alta e altissima dispersione.
                              Competenza zero chi ti ha detto questa cosa..

                              Io in questo caso metterei tubo radiante del tip DUO di Rotex che ha il vantaggio di richiedere poca acqua nella cicolazione e fino a 600 mq. di zona radiante basta la semplice pompa di distribuzione di una normale caldaietta a metano con evidenti vantaggi nei costi energetici x la distribuzione ( che in un impianto molto grande se male progettato incidono moltissimo ).

                              Il sistema ad areotermi è un assurdo nella tua applicazione.

                              Ciao,
                              F.
                              Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                              Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

                              Commenta


                              • #16
                                Ciao fcattaneo

                                considera però che io non devo scaldare una casa che ha il cappotto+muri da 40 cm+doppi vetri e che quindi ha necessità di poco calore se ben immagazzinato.

                                Io ho una serra che ha un coefficente di dispersione spaventoso, 2,3 w mq e quindi è estremamente energivora.
                                Considera inoltre un altro grosso problema delle serre che non è presente nell'edilizia classica:
                                di notte c'è freddo e diciamo servae un certo valore di energia, poi di giorno nel giro di poche ore arriva il sole e la necessità di enrgia si dimezza o addirittura si azzera in caso di giornata molto soleggiata. Tutto nel giro di 2 o 3 ore.
                                Poi alla sera ecco si ripresenta il problema esattamente contrario.
                                Finchè c'è il sole al pomeriggio la richiesta di energia è minima poi il sole tramonta e nel giro di 2 o 3 ore las richiesta di energia può tornare al massimo.


                                Ho cioè un sitema ad inerzia zero.
                                Il pavimento radiante al contrario è un impiuanto per sistemi a costante necessità di calore in cui non ci siano sbalzi.

                                Ecco spiegato perchè l'areotermo potrebbe essere la soluzione più efficace.

                                Un alternativa sarebbe un sistema ibrido con pavimento+areotermi.
                                Il pavimento dovrebbe fornire una percentuale fissa di calore (tipo un 20%) giorno e notte e poi gli areotermi dovrebbero sopperire alle oscillazioni Sistema costoso difficile da gestire.



                                Un altra alternativa è il tubo aereo radiante (il classico tubo alettato) più areotermi.
                                Ma entrambi necessitano di acqua a 60\80 gradi quindi non è che si risparmi tantissimo.


                                L'unica alternativa all'areotermo che vedo possibile è un connubbio tubo radiante sottobanco più areotermi.
                                Ma è costoso quanto un pavimento radiante.
                                Da li capire se conviene o no questa soluzione.

                                Commenta


                                • #17
                                  sgombriamo il primo equivoco..cioè che CONSUMO sia legato alla T di Ricircolo ell'acqua..cioè se pensi che mandare a 40 invece che 70 sia la fonte del risparmio, sbagli.
                                  La massimo produrre acs a 40 gradi puo essere PIU EFFICIENTE che farlo a 70..ma vero specialmente con PDC e caldaie a condensazione..tu cosa userai non l'hai ancora detto...e comuqnue se usi metano a condensazione, la T che ti interessa è del RITORNO e non della mandata, per cui amche mandando 70 su aerotermi potresti avere ritorno abbastanza basso, ovvio mai come un radiante, però..

                                  Altra errore..pensare che radiante sia meno efficiente ove esiste grande dispersione. Come dice Fcattaneo. è vero il contrario..perche se scaldi aria nela serra, in pratica scaldi il vetro in alto e lui scambia con esterno..se scaldi pavimento, e lui irraggia, scaldi bancali e loro contenuto (terra, vasi, pinate), sebbene aria resti anche meno "calda"

                                  Se fosse roba mia, farei una dorsale di distribuzione esterna ben coibentata, da cui derivo per ogni bancale una mandata e un ritorno in parallelo...e poi farei sotto ogni bancale il radiante. basta prendere i pannelli isolanti che si usano pe ril pavimento..ci metti il tubo..e li fissi al bancale..poi ci metti attacchi alla dorsale..e aprendo a mano un rubinetto decidi quali bancali scaldare..in tal modo scaldi solo quello che sono pieni, risaprmiando eenrgia..non solo, ma mettendo dei regolatori di flusso, potretsi al bisogno, scaldare anche in modo differenziato i bancali...al limite mettendo una termocopia in un vaso, potresti anche mettere una valvola on off e "termoregolare" in automatico ogni bancale.

                                  Se non ti serve tanta precisione, allora metti un termostato in un vaso..oppure in ambiente...che ti fa partire caldaia quando il sole non basta...cercando di usare la curva climatica della caldaia..esempio la sonda sente 12 gradi e capische che deve mandare a 32 gradi...se la T ambiente scende, la caldaia aumenta piano piano la T di mandata..se la T va oltre 15, la T di mandata scende

                                  Non dovesse bastare...sul lato Nord della serra metti qualche pannello radiante verticale..sempre esterno e autocostruito...fai un telaio..ci metti i pannelli raianti e il tubo e li posizioni dove servono.

                                  Siccome non hai massetto, non hai inerzia..appena li spegni , cessa effetto radiante..idem sui bancali, hai inerzia dle bancale, che però essendo di metallo, è minima...se la vuoi aumentare (e magari è anche utile) devi mettere uno strato di mattoni pieni sotto i vasi..in modo che il radiante scaldi quelli e poi quelli a loro volta scaldano bancale..ma con una inerzia maggiore.
                                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                                  Commenta


                                  • #18
                                    Marcober grazie per la tua risposta estremamente dettagliata e ricca di spunti.
                                    Non l'ho detto, ma scaldo con un tandem di 2 caldaie, da 100 kw ciascuna, alimentate a pellet.
                                    Il sistema a cascata delle 2 caldaie è corredato di un accumulo (puffer) da 4000 lt.

                                    Commenta


                                    • #19
                                      sgombriamo il primo equivoco..cioè che CONSUMO sia legato alla T di Ricircolo ell'acqua..cioè se pensi che mandare a 40 invece che 70 sia la fonte del risparmio, sbagli.
                                      effettivamente da caprone ignorante pensavo che il problema fosse proprio questo.


                                      pensare che radiante sia meno efficiente ove esiste grande dispersione. Come dice Fcattaneo. è vero il contrario..perche se scaldi aria nela serra, in pratica scaldi il vetro in alto e lui scambia con esterno..se scaldi pavimento, e lui irraggia, scaldi bancali e loro contenuto (terra, vasi, pinate), sebbene aria resti anche meno "calda"
                                      questo purtroppo lo sapevo....per questo si parlava con un installatore anche di "de-stratificatori" per spingere in basso il calore che altrimenti si ammucchierebbe in alto.

                                      Comunque a parte tutto il mio ragionamento sulla scarsa efficacia del pavimento causa inerzia termica è però giusta no ?

                                      Ok. quella dei tubi radianti "volanti" sapevo che era la soluzione più efficiente in quanto obbligo il calore nel suo passaggio verso l'alto ad attraversare i banchi con le piante. Nelle varie offerte mi fu proposto tubo nero allettato da Ø 2”.



                                      Quindi mi dici che secondo te con i tubi sotto banco non ho necessità di areotermi ?

                                      Perchè il progettista che mi ha proposto il riscaldamento con tubo alettato ha si previsto il riscaldamento sotto i banchi ma ha anche previsto l'uso di 8 areotermi complementari.
                                      Infatti mi ha fatto un zuppone di 39 mila euro di tubi sotto banco + 23 mila di areotermi.

                                      Nel caso fosse sufficiente solo il sottobanco allora il tubo alettato diventa competitivo contro l'areotermo.
                                      Ultima modifica di settantasei; 26-06-2015, 14:29.

                                      Commenta


                                      • #20
                                        Originariamente inviato da settantasei Visualizza il messaggio

                                        Comunque a parte tutto il mio ragionamento sulla scarsa efficacia del pavimento causa inerzia termica è però giusta no ?
                                        Assolutamente no.

                                        Tu devi produrre una certa quantita di energia termica per tenere caldi i vasi e questo avviene benissimo, anzi molto meglio, per via radiante.
                                        Il ventilconvertttore non ha sicuramente questa funzione.. forse lo vogliono mettere per stemperare l'aria e renderla piacevole anche agli ''umani''.. ma x la funzione serra sono assolutamente inutili.

                                        Meglio degli areotermi il tubo radiante alettato.. ma è comunque meno efficiente del tubo sotto banco.. forse potrebbe essere utile metterlo al posto degli areotermi per migliorare il comfort ai visitatori nelle girnate particolarmente fredde..

                                        la temperatura dell'acqua con il risparmio non ci azzecca un'HH come ti ha gia detto marcober... in un ambiente dove c'e' molta dispersione e' fonte di risparmio enorme scaldare quel tanto che basta, SOLO il destinatario del calore e questo avviene meglio x via radiante.

                                        Ciao,
                                        F.

                                        PS.. per una funziona radiante 200 Kw in 1500 M. sono una pura follia...
                                        Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                                        Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

                                        Commenta


                                        • #21
                                          si si
                                          mi è chiaro il discorso del tubo radiante.
                                          Chiedevo se però è come ho inteso io che il riscaldamento nel massello ha una inerzia inaccettabile con le necessità di una serra.

                                          Sul riscaldamento sotto i banchi a mezzo di tubi sono daccordo.
                                          Lo si capisce anche solo usando la logica.

                                          fcattaneo
                                          cosa intendi quando dici:
                                          PS.. per una funziona radiante 200 Kw in 1500 M. sono una pura follia...
                                          ?
                                          non l'ho capita

                                          parli di tubo radiante o pavimento radiante ?

                                          Commenta


                                          • #22
                                            Originariamente inviato da settantasei Visualizza il messaggio
                                            non l'ho capita

                                            parli di tubo radiante o pavimento radiante ?
                                            Entrambi...
                                            200 Kw è una potenza esagerata x scaldare 1500 Mt in radiante...Per farti un esempio io ho visto un canile di 600 mq scaldato a 12 gradi tramite pavimento radiante e usavano SOLO una PDC a bassa T da 16 Kw

                                            La struttura era in calcestruzzo non isolata, tuttavia la dispersione incide poco nei calcoli se non scaldi tutta la cubatura ( .. come fanno gli areotermi ).

                                            In radiante su strutture poco isolate le potenze in gioco e i consumi crollano.

                                            Ciao,
                                            F.
                                            Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                                            Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

                                            Commenta


                                            • #23
                                              Ciao Fcattaneo

                                              Non avevo specificato però che la serra con i suoi 2,5 w mq di dispersione con è a 1000 mt di altezza in fascia climatica F con temperatura di calcolo di -15 (o forse -17 non ricordo).

                                              Il termotecnico che aveva stimato i 200 kw di picco non aveva specificato con quale forma di distribuzione ottenere i 13\15 gradi di cui ho bisogno, però ha messo semplicemente i dati dentro al pc che gli ha restituito il risultato dei 200 kw.

                                              Effettivamente ragionando il pc ha calcolato di scaldare tutto il volume (1500 mq x 4 mt di altezza) in modo uniforme a 15° ,
                                              Cioè un volume di 6000 metri cubi in un involucro da 2,5 wmq in fascia climatica F.

                                              Ovvio che se però a me interessa portare a 15° solo il primo metro e mezzo di altezza da terra il conto si riduce almeno della metà.

                                              Giusto ?

                                              Fcattaneo sai che forse mi hai aperto un mondo ?
                                              che debba cambiare termotecnico ?
                                              Ultima modifica di settantasei; 28-06-2015, 09:22.

                                              Commenta


                                              • #24
                                                A quella quota come si fa a serra? Coi vetri doppi? Comunque io proverei a fare due conti di cosa costa fare il bancale radiante "fai da te".... Secondo me riesci a risparmiare dei bei soldi in impianto. Ma serra e caldaie a pallet già esistono? Cosa coltivi a quella quota?
                                                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                                                Commenta


                                                • #25
                                                  non c'è nulla.

                                                  La serra è da costruire e con essa ovvimante impianto e caldaia.
                                                  La caldaia verrà alimentata a pellet.

                                                  La serra per metà è adibita a coltivazione fiori e per metà è una zona di vendita al cliente.
                                                  Verranno prodotti fiori da giardino (è un garden, quindi gerani e similare).

                                                  I doppi vetri sarebbero la soluzione migliore ma è purtroppo anche la più costosa.
                                                  Ho ripiegato sul policarbonato alveolare da 16 mm che ha un 2,3 \ 2,5 w mq
                                                  Ultima modifica di settantasei; 28-06-2015, 10:26.

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    Se la fai la prossima primavera, quest'inverno potresti fare una prova. Fai una serra grande come un bancale e provi...generi calore con uno scaldabagno così misuri esattamente il consumo....e lo fai gestire da un termostato posizionato ad altezza foglie piante...segni il consumo di ogni giorno....e la T alle 7 di mattina...e poi tiri le somme...e vedi che potenza ha bisogno
                                                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                                                    Commenta


                                                    • #27
                                                      ciao a tutti e ciao settantasei.

                                                      Scusate il ritardo, ho unito il tutto ad altro 3d iniziato tempo fa che parlava di involucro, se volete leggete i primi post.

                                                      Non ho letto molto attentamente, e ricordiamo tutti che si tratta di una applicazione particolare. Alcune affermazioni mi sono sembrate discutibili, ma forse sbaglio io:

                                                      Originariamente inviato da fcattaneo Visualizza il messaggio
                                                      Che cavolaggine assurda!!!!

                                                      GLi impianti radianti hanno maggior ragione proprio in contesti con alta e altissima dispersione.
                                                      Competenza zero chi ti ha detto questa cosa..
                                                      ...
                                                      Il sistema ad areotermi è un assurdo nella tua applicazione.
                                                      Di solito invece è proprio vero, gli impianti radianti si usano in contesti molto isolati proprio per la notevole inerzia!
                                                      Qui però si sta ipotizzando una stratificazione di temperatura, tutta da dimostrare, che avvantaggerebbe il radiante!

                                                      Provo ad argomentare dal basso della mia ignoranza.

                                                      Anzitutto va ripetuto che l'isolamento viene prima degli impianti "speciali", e qui mi sembra qualcosa sia stato fatto.

                                                      Poi, mi sembra abbastanza illusorio pensare che banchi "caldi" non inneschino i classici moti convettivi e che quindi si riesca ad avere una stratificazione "inversa", cioè caldo in basso e freddo sui vetri.

                                                      Ma se questo pure avvenisse, a che livello? Quanto verrebbero scaldati i vasi? Non potrebbe essere nocivo alle piante?
                                                      Mi sto dedicando ai bonsai, che hanno problemi di temperatura per i vasi piccoli. Di solito le piante "si aspettano" un terreno relativamente fresco e a temperatura costante, il rischio scaldando dal basso è che si trovino le radici sempre calde rispetto alla chioma. Magari non fa niente ma è da valutare.

                                                      Altra cosa inadatta è l'inerzia dell'impianto radiante, che si può ridurre in parte ma resta sempre ben maggiore degli aerotermi.
                                                      Infatti gli hanno consigliato un impianto misto mica per niente.... ci sarebbe il rischio che una giornata soleggiata e improvvisa (come un sole che si libera di colpo delle nubi, in montagna capita) provochi un arrostimento delle piante.

                                                      Mi sembra di capire che la serra c'è e l'impianto no..io inizierei con aerotermi in basso, da far lavorare a bassa velocità in modo da non smuovere troppo l'aria. E poi eventualmente radiante in aggiunta, anche se non vedo come possa far risparmiare un radiante usato in ON/OFF e per giunta parzialmente ad alta temperatura.
                                                      I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                                      https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

                                                      Commenta


                                                      • #28
                                                        Riccardo...per quel che vale....casa mia ...Misure con termostato infrarossi....che può essere poc preciso ma qui non interessa precisione assoluta quanto il Delta T. Pavimento 25 gradi (la mandata in quel momento era 27)...parete via via più fredda sino a soffitto a 3,8 metri a 17,5...direi molto stratificato...
                                                        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

                                                        Commenta


                                                        • #29
                                                          Buondì a tutti,Anche io floricultore, anche io in cerca di soluzioni.Alcune considerazioni sulla discussione attuale:76 non hai preso in considerazione un problema molto importante nel tuo caso, la NEVE che in quella zona cade copiosa.Secondo me ti stai affidando a dei termotecnici con poca esperienza nel campo della floricoltura.Quanti ambienti ha la serra? Come li separerai l'uno dall'altro? I bancali sono fissi o mobili? Di che materiale? Hai teli coibentanti?La pratica del riscaldamento a pavimento è molto diffusa nel nostro settore come pure il bancale a "letto caldo" proposta giustamente da MarcoBer.La destratificazione dell'aria è sempre necessaria.io sto valutando un'altra soluzione in un'ambiente più piccolo del tuo: utilizzare dei tubi alluminio a due alette (quelli che si usano nelle stalle) all'altezza della gronda per tutta la superficie della serra alimentati ad acqua calda (t.80 gradi) e destratificare verticalmente con delle pale grandi e a bassi giri.Vantaggi: costi ragionevoli (circa €10 al m. Lineare) ottima distribuzione del calore e facilità di realizzazione dell'impianto.Contro: bassa resa termica per metro lineare.Lascia perdere i termoconvettori (anche questi molto usati nelle serre) disconfort per te e per le piante con continui attacca/stacca, vero che hai costi iniziali inferiori (la mia serra è riscaldata così. 4 da 100.000 calorie) però tra consumo superiore di elettricità, rese netta,ente inferiori, necessità di destratificazioni maggiore ecc. Ecc. Secondo me al giorno d'oggi non ne vale piu la pena.Ultima cosa valuta bene l'apporto solare di cui avrai bisogno. Se dovessi fare un'impianto nuovo non farei una superficie totalmente "trasparente" ma solo dove serve. Per il resto (pareti verticali, pareti a nord, magazziono di stoccaggio, uffici e compagnia bella) tutto in sandwich, costa poco è leggero e isola bene.Grazie, Marcello
                                                          impianto 10 pannelli mono 300w, inverter Huawei 3kw con meter

                                                          Commenta


                                                          • #30
                                                            P.s. Visto che scaldi a biomassa occhio ai certificati bianchi, hanno un ritorno (o almeno avevano fino a un paio di anni fa) convenientissimo.
                                                            impianto 10 pannelli mono 300w, inverter Huawei 3kw con meter

                                                            Commenta

                                                            Attendi un attimo...
                                                            X