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Concessione a scopo idroelettrico e irriguo

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  • Concessione a scopo idroelettrico e irriguo

    Buongiorno,

    un committente vorrebbe costruire una centrale idroelettrica su un canale in Emilia Romagna sfruttando un salto esistente. Purtroppo il consorzio che gestisce il canale non ha ancora terminato l'iter per il rinnovo della concessione idraulica a scopo irriguo. Può questo committente, che non fa parte del consorzio ed è quindi un terzo, presentare domanda per ottenere la concessione a scopo idroelettrico prima che l'iter della precedente sia concluso?

    Saluti a tutti.

  • #2
    Non ho ben capito il problema..... in ogni caso se devi utilizzare il canale del consorzio "e' evidente" che deve essere il consorzio a darti l'uso del canale , e di conseguenza e' il consorzio che dandoti l'uso del canale e' obbligato a cambiare l'uso della risorsa "acquia" ( la concessione ) da irrigua ad Promiscua-idroelettrica.
    Attenzione perche' mentre l'acqua sara' pagata dalla concessione , l'utilizzo del canale lo dovrai pagare al consorzio ... e non poco... sempreche' il consorzio non stia temporeggiando per realizzare lui l'impianto idroelettrico....
    Ciao,


    -Illo41100-

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    • #3
      Si è parlato con il presidente del canale e questi sarebbe d'accordo a sottoscrivere un accordo con il committente per lo sfruttamento della risorsa idroelettrica. Il committente pagherebbe al consorzio una percentuale sulla energia prodotta (5-6-7%) da stabilire, oltre a ciò eseguirebbe i lavori annuali di manutenzione dell'opera di presa (il canale preleva l'acqua da un torrente). Io ho predisposto questa bozza di accordo che verrà poi sottoposta ai membri del consorzio. Lo scoglio però che si è presentato è quello amministrativo in quanto per rinnovare la concessione a scopo irriguo dall'ente preposto è stata chiesto un canone annuale rilevante ed i consorziati non sarebbero intenzionati a pagare e vorrebbero modificare il tipo di concessione tipo bonifica o qualcosa di simile se ho ben capito. Ad ogni buon conto è per questo che chiedo se il consorzio non riesce ad ottenere la concessione a scopo irriguo, il committente, che ripeto non fa parte del consorzio può agire autonomamente, previo assenso del consorzio stesso e chiedere la concessione a scopo idroelettrico? Secondo alcuni parrebbe di si. Grazie per i vostri contributi

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      • #4
        In teoria puoi chiedere la concessione a scopo idroelettrico, senza aver la proprieta' delle opere. Ma come appena detto diventa poi un problema ..... il problema e' che se utilizzi il canale a scopo irriguo , ammesso ma non concesso che ti diano l'uso , la concessione sarebbe a questo punto ad uso "promiscuo" che per forza di cose deve essere in capo al proprietario del canale, poi c'e' il discorso della gestione dell'acqua , prima viene l'uso Irriguo e poi se avanza della risorsa quello idroelettrico . Come fai a separare le due portate e rendere prioritario l'uso Irriguo ?
        Quindi per rispondere alla tua domanda , si puoi richiederla , ma non puoi usare il canale.
        Ciao,


        -Illo41100-

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        • #5
          Grazie per la tua risposta. Non ho evidenziato un particolare: lo sfruttamento dell'energia avverrebbe sfruttando un salto esistente e dirottando l'acqua in un altro canale. L'acqua dirottata su questo secondo canale sarebbe solo una quota parte della portata del canale irriguo nel periodo estivo consentendo quindi l'irrigazione per i campi a valle, mentre si prevederebbe la derivazione dell'intera portata nel periodo invernale quando non vi è necessità di irrigazione a valle. Se ho ben capito comunque sussiste il problema del cambio di destinazione d'uso della risorsa, da irriguo a promiscuo in capo al consorzio anche se il committente può presentare domanda. Per l'uso del canale ripeto non dovrebbero esserci problemi, i consorziati da quello che so sono ben contenti di avere una quota di produzione, avere il ripristino annuale della presa e di parte del canale dando in uso il canale stesso. Se il consorzio avesse già ottenuto la concessione a scopo irriguo non vi sarebbero stati problemi secondo me, il committente chiedeva una sottensione parziale ed il consorzio avrebbe dovuto chiedere appunto come dicevi tu un cambio di destinazione d'uso da irriguo a promiscuo. Grazie.

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          • #6
            incredibile !
            cianciano tutti di ecologia, di energia, di pianeti e poi quando qualcuno si da da fare sul serio fanno di tutto per boiccottarlo
            pensare che lo sanno anche i bambini che una centrale idroelettrica è un impianto fisico, non varia per nulla le caratteristiche chimiche dell'acqua
            è una vera indecenza, dovremmo incazzarci davvero su queste cose invece che occuparci di minchiate che non esistono
            è giusto che il "padrone" del canale ti chieda un compenso perchè con la "sua" acquua produci energia, ma dovrebbe contemporaneamente ringraziarti
            poi non ci vuole un premmio nobel in chimica per sapere che se l'accqua che entra in un centrale idroelettrica va bene per irrigare quella che esce continua ad andare bene

            in*****amoci !
            ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
            " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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            • #7
              Originariamente inviato da B_N_ Visualizza il messaggio
              incredibile !

              è giusto che il "padrone" del canale ti chieda un compenso perchè con la "sua" acquua produci energia, ma dovrebbe contemporaneamente ringraziarti
              poi non ci vuole un premmio nobel in chimica per sapere che se l'accqua che entra in un centrale idroelettrica va bene per irrigare quella che esce continua ad andare bene

              Guarda , la legge che regola queste cose e' un "Regio Decreto" del 1933 , aldila' di questo, stiamo parlando di cavilli legali.. il "padrone" del canale non e' proprietario dell'acqua. ( l'acqua e' di tutti , e un bene comune inalienabile)
              GIAN362 potrebbe riuscire ad ottenere lo sfruttamento dell'acqua. Ma se fisicamente non hai la possibilita' di derivarla , di portarla dove vuoi tu ,non hai la proprieta' dei terreni , non ci fai nulla. E' un controsenso all'italiana , tanto che ultimamente gli enti preposti tendono a richiedere anche la proprieta' delle opere ( o comunque un diritto di utilizzo che puo' essere affitto , comodato , diritto di supoerfice , ecc ecc ) appunto per evitare queste "grane legali".

              Posso poi essere daccordo con te sul fatto che l'acqua e' sempre acqua .. ma in alcune zone e' successo che hanno prosciugato chilometri e chilometri di fiume... Occorre buon senso nel preservare anche questo tipo di habitat... che piaccia o meno.
              Possiamo poi alimentare la polemica sul fatto che pero' ci serve energia ecc ecc ... non commento , altrimenti non finiamo piu'...
              Ciao,


              -Illo41100-

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