Coibentazione tetto/sottotetto/mansarda: QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI - EnergeticAmbiente.it

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Coibentazione tetto/sottotetto/mansarda: QUI TUTTE LE DOMANDE E DUBBI

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  • #61
    allora visto che e' un sottotetto che materiale mi consigli di stendere?

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    • #62
      se trovi la lana di roccia a prezzi bassi, sicuramente quella, ovvio che non ci puoi camminare sopra più di tanto.
      la mia idea era solo di aumentare l'isolamento senza spendere altri soldi

      ciao

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      • #63
        ...trattandosi di migliorare l'efficienza energetica, eventualmente ci sarebbe qualche possibilità di recuperare il 55% sui costi del materiale ?

        grazie.
        .
        http://www.casasostenibile.org/casa.html

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        • #64
          Il mio sottotetto (non calpestabile) presenta un dedalo di pilastrini che renderebbero difficoltosa la posa dei rotoli.
          Per questo pensavo di utilizzare eventualmente una schiuma poliuretanica liquida che solidificandosi riempirebbe meglio lo spazio.
          Che dite ? E' possibile recuperare schiuma e spruzzatore per poter realizzare il tutto in fai da te ?

          Un'altro intervento che vorrei fare per migliorare la ventilazione è quella di aggiungere delle "bocche di lupo" (si chiamano così le tegole aperte??) attualmente assenti.
          Secondo voi quante dovrei piazzarne?

          Vi allego immagini del sottotetto, uno schizzo del tetto e vi ringrazio anticipatamente.
          File allegati
          Ultima modifica di mangusta; 08-06-2009, 08:29.
          .
          http://www.casasostenibile.org/casa.html

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          • #65
            Buongiorno,

            Io ho appena fatto in solaio il seguente lavoro:

            EPS 10cm + soletta cemento 4-5cm giusto per poterci camminare sopra.

            Per il mio caso per usufruire della detrazione 55% ho dovuto usare un EPS con lamba mi pare intorno a 0,34 (da tabella risultava questo).

            Oltre a questo però sto facendo un cappotto esterno altrimenti non avrebbe avuto senso.

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            • #66
              cosa è scusa un Eps???

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              • #67
                In parole povere polistirolo, uno dei materiali usati per i cappotti.

                Nozioni generali

                Il polistirene espanso sinterizzato (EPS) è un materiale derivato dal petrolio.

                Molecola polistirene
                Mediante un processo industriale, si ricavano le piccole perle trasparenti di polistirene, a cui viene aggiunto pentano, un idrocarburo che funge da gas espandente, che al termine del processo di espansione evapora. Le perle si espandono fino a 20-50 volte il loro volume iniziale una volta che vengono a contatto con il vapore acqueo a temperatura superiore ai 90 °C.

                Perle di polistirene Perle di polistirene espanso
                Il passo successivo consiste nel fare saldare insieme le perle espanse di polistirene e, grazie alla sinterizzazione, come si chiama questo secondo passaggio, si ottiene un blocco rigido, di peso ridotto avente una struttura a celle chiuse che trattengono al proprio interno l’aria e quindi le eccellenti proprietà di isolante termico.

                Sezione di EPS ripresa al microscopio
                Il polistirene espanso sinterizzato ha generalmente massa volumica compresa fra 10 e 40 Kg/mc, ed è quindi mediamente costituito dal 98% di aria e solo dal 2% di materiale strutturale di puro idrocarburo. Non vengono usati, nè mai sono stati usati, i clorofluorocarburi -CFC- dannosi per la fascia di ozono che circonda la nostra atmosfera. L’EPS è un materiale estremamente versatile, può essere fabbricato in qualunque gamma di forme e dimensioni.


                Il polistirene espanso in edilizia

                Il primo e più importante uso del polistirene espanso sinterizzatoin edilizia è costituito dal suo impiego come isolante termico in edifici sia nuovi che in fase di ristrutturazione. Grazie alla sua efficacia come materiale isolante, l'EPS svolge un ruolo prezioso: contribuisce infatti al risparmio dei combustibili fossili usati per il riscaldamento/raffrescamento e riduce le emissioni di anidride carbonica che concorrono all’aumento dell’effetto serra. La sua compatibilità al cemento, calcestruzzo, mattoni, malta di cemento, gesso, calce e membrane impermeabili bituminose, lo rendono adatto alle più svariate applicazioni. Ancora, le proprietà strutturali del polistirene espanso sinterizzato offrono diversi vantaggi:
                • la leggerezza del materiale rende possibile un notevole risparmio durante il trasporto;
                • la movimentazione, lo stoccaggio e l’installazione non richiedono alcun tipo di abbigliamento protettivo;
                • il rapporto fra costi e prestazioni offre la migliore soluzione.


                Resistenza all’umidità

                L’EPS è permeabile al vapore acqueo, quindi è traspirante, ma è impermeabile all'acqua. La permeabilità al vapore acqueo fa si che all'interno di edifici e ambienti isolati con EPS non si formino muffe o fenomeni di condensa sulle pareti.

                Potere termoisolante

                L'EPS ha una conduttività termica ridotta grazie alla sua struttura cellulare chiusa, formata per il 98% di aria. Questa caratteristica gli conferisce un'ottima efficacia come isolante termico. Il potere termoisolante è misurato dal coefficiente di conducibilità termica noto come l, e la sua unità di misura è W/(m ?°C). Il l dell’EPS usato nei componenti PLASTBAU oscilla tra 0,027 e 0,031 e le norme UNI 7357-74 impongono di assumere nei calcoli il valore di 0,030.

                Isolamento a cappotto con EPS
                [

                Qualità chimiche

                L'EPS è assolutamente stabile nei confronti dei materiali da costruzione consueti come cemento, calce e gesso. L'EPS è ancora stabile, a soluzioni acquose di acidi (35% di HCl; 50% di HNO3; 95% di H2SO4), di alcali (idrato sodico, idrato potassico, acqua ammoniacale) e di alcoli (metilico ed etilico); è stabile ancora al bitume e a masse bitumose a base acquosa.

                Qualità biologiche

                L'EPS è privo di valori nutritivi in grado di sostenere la crescita dei funghi, batteri o altri microrganismi per cui non produce muffa e non tende a putrefarsi. L'EPS non costituisce nutrimento per alcun essere vivente.

                Agenti atmosferici e radiazioni

                Nel caso di esposizione all'esterno, una semplice vernice protegge l’EPS dai raggi del sole e dalle sue radiazioni UV o da tutti i raggi ricchi di energia, da pioggia, grandine e vento.
                Durata

                L'analisi svolta delle influenze che i fattori ambientali, come temperatura e umidità, e le sollecitazioni di lavoro hanno sulle caratteristiche dell'EPS mostra che esso può garantire per un periodo illimitato le prestazioni che gli vengono richieste. Ciò è dimostrato da anni di esperienza applicativa su scala vastissima e in particolare da numerose verifiche delle caratteristiche, effettuate su EPS in opera da decenni.
                Riciclabilità e sicurezza ambientale

                L'EPS è atossico non contiene nè CFC (clorofluorocarburi) nè HCFC (idroclorofluorocarburi). Gli imballi in EPS conferiti in discarica non inquinano nè il terreno nè l'atmosfera. L'EPS è interamente riciclabile. Esso infatti può essere macinato e poi mescolato a polistirene espanso vergine per produrre nuovi imballi e componenti di allegerimento per l'edilizia oppure può essere ottimamente impiegato quale inerte per la produzione di malte cementizie alleggerite.
                Simbolo e sigla adottati a livello europeo per designare il materiale EPS ed il relativo riciclo.

                I benefici dell’EPS sono del resto riscontrabili anche in relazione al consumo di combustibili, ai quali è associato l’emissione di anidride carbonica (1m3 di metano rilascia nell’atmosfera 1m3 di anidride carbonica [1,98Kg]) e al risparmio energetico favorito dalle proprietà isolanti del materiale. Tutto ciò costituisce una misura preventiva agli esiti degli effetti serra.


                Comportamento al fuoco

                L'EPS, quele composto di carbonio e idrogeno, è di sua natura un materiale combustibile. Si infiamma a circa 450°C, e la fiamma si propaga poi spontaneamente se vi è sufficiente apporto di ossigeno. In edilizia si usa l'EPS a ritardata propagazione di fiamma, ottenuto con opportuni additivi, per sopperire alla natura combustibile di questo composto, in cui la propagazione cessa al venir meno della causa di innesco.
                Inoltre prove su cavie, eseguite nei laboratori NASA, indicano la minor tossicità dei fumi dell’ EPS rispetto a quelli di altri materiali usati nell’edilizia. La tabella seguente indica il tempo medio di sopravvivenza,in minuti, di topi esposti ai fumi della combustione.

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                • #68
                  Grazie interessante, ho letto tutto.
                  L'EPS viene venduto a rotoli con barriera di vapore oppure anche in fogli rigidi?
                  generalmente su che prezzi andiamo? l'utente aveva scritto se non erro6.30 euro+iva.

                  Lana di roccia e lana di vetro, ovvero dei feltri, sono meno isolanti dell'eps?

                  Ho il problema che ho una soffitta non praticabile, per cui sopra alla testa all'ultimo piano ho solamente correnti e cemento per uno spessore che sarà circa 6-7 cm. Volevo migliorare le condizioni di isolamento termico.

                  Considerando i costi e l'utilizzo che ne devo fare quale è la migliore soluzione?
                  Paolo ha suggerito se si trova in commercio la lana di roccia a 10 cm di spessore è più conveniente.intendo di porre in opera il materiale solamente sul pavimento non praticabile della soffitta, il tetto poi a capanna ha già l'eps nelle falde del tetto.

                  Farò a breve una pratica dato che sostituisco caldaia a gasolio con caldaia a condensazione più valvole termostatiche, a questo punto potrei anche mettere al 55% anche l'Eps, ma deve avere certi parametri come ricado nel parametro che mi permette di avere anche per l'eps la detraibilità al 55%?


                  scusate se ho fatto 1000 domande!

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                  • #69
                    Ha vi dico che per X ragioni non posso fare il cappotto all'abitazione.

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                    • #70
                      ho steso i pannelli in polistirene come vi dicevo e, a quanto pare sto gia' sentendo benefici, in quanto anche alla sera dopo una giornata di sole , le camere non sono piu' roventi come prima, se poi accendo il climatizzatore, basta molto meno tempo per rinfrescare e dura molto piu' a lungo. Grazie a tutti dei consigli, e vedremo anche in inverno.

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                      • #71
                        facci un sunto allora con marca, modello, spessore, se rotoli o pacchi ecc....

                        Commenta


                        • #72
                          ho steso, come mi hanno consigliato il telo di freno a vapore, sopra ho messo fogli di polistirene 6 cm 125 x 60 incastrati uno all'altro per tutta la superficie del solaio del sottotetto e il gioco e' fatto. Ripeto , per l'estate pare funzioni benone, spero funzioni anche per l'inverno. ciao Stefano

                          Commenta


                          • #73
                            Originariamente inviato da stefano1973 Visualizza il messaggio
                            spero funzioni anche per l'inverno.
                            Il polistirene funziona meglio d'inverno che d'estate... Sei in una botte di ferro quindi

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                            • #74
                              Originariamente inviato da stefano1973 Visualizza il messaggio
                              ho steso, come mi hanno consigliato il telo di freno a vapore, sopra ho messo fogli di polistirene 6 cm 125 x 60 incastrati uno all'altro per tutta la superficie del solaio del sottotetto e il gioco e' fatto. Ripeto , per l'estate pare funzioni benone, spero funzioni anche per l'inverno. ciao Stefano

                              Grazie della risposta molto gentile, dato che sono uno che ama fare molte domande puoi dirmi quanto lo hai pagato e quanta quantità ne hai messa?

                              certo era detraibile con il 55% ma credo che nel tuo caso costava più la pratica del termotecnico che il costo di per se del poliestere.

                              Ma cosa ti dà poi la sicurezza che lo spessore che hai messo con quel tipo di materiale non crei fenomeni di condensa nel corso dell'anno?la barriera di vapore ti tutelerà appieno?

                              Commenta


                              • #75
                                In soffitta ho i tubi del riscaldamento fasciati da lana di vetro posta nel 1971 essa è all'interno di un fasciamento fatto con della plastica, immagino che dopo quasi 40 anni le proprietà isolanti si siano andate a far benedire, approposito per isolare i tubi in soffitta del riscaldamento esistono ad oggi guaine plastiche apposite? Grazie mille.

                                Commenta


                                • #76
                                  per curiosità,
                                  perchè mettere il freno vapore sul solaio?
                                  non si rischia di far rimanere acqua sul ferro o cemento che sia, e fare maggiori danni?

                                  ciao

                                  Commenta


                                  • #77
                                    Originariamente inviato da primus71 Visualizza il messaggio
                                    per curiosità,
                                    perchè mettere il freno vapore sul solaio?
                                    non si rischia di far rimanere acqua sul ferro o cemento che sia, e fare maggiori danni?

                                    ciao
                                    è una domanda che mi pongo anch'io...

                                    Commenta


                                    • #78
                                      Originariamente inviato da primus71 Visualizza il messaggio
                                      mettendo la barriera vapore farai rimanere l'umidità nella soletta, secondo me è meglio farla traspirare
                                      Originariamente inviato da Mr Clark Visualizza il messaggio
                                      il problema è che nello studio stratigrafico si deve impedire che l'umidità condensi all'interno dello strato di isolante, modificando le caratteristiche di isolamento termico dello stesso.
                                      Una barriera al vapore non impedisce completamente il passaggio del vapore, ma modifica la sua pressione (in questa maniera non condensa all'interno dell'isolante)
                                      Ovvio che va dimensionata con un giusto criterio che tenga conto di temperature, materiali ecc...

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                                      • #79
                                        Originariamente inviato da Mr Clark Visualizza il messaggio
                                        Ovvio che va dimensionata con un giusto criterio che tenga conto di temperature, materiali ecc...
                                        appunto
                                        posso capire che debba essere messa quando si ha un'intercapedine fatta di materiali vegetali, che possono risentire dell'umidità
                                        ma quando si blocca nel solaio fatto di ferro e cemento?

                                        ciao

                                        Commenta


                                        • #80
                                          discussione interessante

                                          Commenta


                                          • #81
                                            Originariamente inviato da primus71 Visualizza il messaggio
                                            ma quando si blocca nel solaio fatto di ferro e cemento?
                                            Allora, l'umidità non deve condensare né nell'isolante né nel solaio (che sia in C.A. o laterocemento o altro).
                                            Per bloccarsi l'umidità deve raggiungere la pressione di saturazione, difficilmente questa pressione può esser raggiunta in un solaio dotato di isolante esterno.
                                            Molto più facile che questa pressione venga raggiunta nell'isolante, per quello l'utilità della barriera.

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                                            • #82
                                              il problema è ch enegli ambienti, l'umidità viene prodotta in continuazione (persone, bagno, cucina..)
                                              se non ho ricambio, come spesso succede d'inverno, dove va a finire?

                                              ciao

                                              Commenta


                                              • #83
                                                Originariamente inviato da primus71 Visualizza il messaggio
                                                i, l'umidità viene prodotta in continuazione
                                                se non ho ricambio, come spesso succede d'inverno, dove va a finire?
                                                Quando l'umidità raggiunge un valore critico (> 70%) condensa nel punto più freddo dell'involucro, di solito i vetri o il telaio dei serramenti. Per quello è sempre meglio scegliere un serramento con caratteristiche termiche < al proprio muro/solaio (a mio avviso)

                                                L'unico modo anche in inverno per "abbattere" l'umidità è il ricambio d'aria, perché l'umidità smaltita da muri e solai è trascurabile rispetto al totale.
                                                Non ci sono altre strade (escludendo ovviamente deumidificatori tradizionali o passivi).

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                                                • #84
                                                  non parlo di "abbattere" l'umidità, ma di prevenire un eccesso di accumulo nei solai, i quali hanno armature in ferro in genere
                                                  non sarebbe più utile una maggiore traspirabilità del tutto?

                                                  ciao

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                                                  • #85
                                                    scusate il ritardo nella risposta, l'ho pagato 6.30 + iva al mtq e ne ho steso circa 50 mtq. spero tu abbia ragione Mr clark, in quanto sarei ben felice di limitare la perdita di calore dal tetto nell'inverno.
                                                    per quanto riguarda il freno a vapore sono convinto che la teoria di MR CLARK sia giusta ; la prossima primavera saro' sicuro dei risultati ottenuti dall'intervento fatto.
                                                    saluti a tutti

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                                                    • #86
                                                      che marca hai messo di Eps?

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                                                      • #87
                                                        a dirti la verita' non la ricordo, ti posso dire che il colore e' blu. Comunque non penso che sia importante dovrebbero funzionare tutti indipendentemente.

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                                                        • #88
                                                          Bene allora lo metto anch'io

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                                                          • #89
                                                            ok cosi avremo anche una rprova, ciao

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                                                            • #90
                                                              ciao

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