x QED e &
Ho fatto un altro po' di tentativi di adsorbimento elettrolitico per ore. Poi ho visto che mettendo in acqua il nichel per giorni il rilascio del gas rimane modestissimo.
Già nel primo esperimento Piantelli avevo il dubbio che la porosità del nichel fosse molto importante, mentre io ero inizialmente preoccupato della purezza (usavo nichel elettrolitico).
Ora credo di essere certo che bisogna o usare:
1) nanopolveri (sono velenose per inalazione e pericolose per contatto)
2) o nichel raney (ultrapericoloso con schede di avvertimento da far venire i brividi)
3) o usare strati sotilissimi di nichel avvolti a mo di sigaro, bisognerà passarli nel laminatoio raddoppiati, poi ancora e ancora trovare il limite di sottigliezza.
Poi con procedimenti elettrolitici cercare di creare delle fessurazioni ultramicroscopiche. E' probabile che lunghe elettrolisi con soluzioni contenenti carbonati riescano a creare dei "fiordi microscopici" nel nichel rendendolo poroso.
Invio allegato sorprendente, già nel 2008 si parlava di un reattore utilizzante il nichel raney e idrogeno con catalizzatori in grado di produrre grandi quantità di kWh.
Ho la senzazione che i dati stiano convergendo e diano sempre più alta la probabilità che forse sì... è "molto" probabile che ci siamo con la fusione fredda industriale!!!
Ciao a tutti
Ho fatto un altro po' di tentativi di adsorbimento elettrolitico per ore. Poi ho visto che mettendo in acqua il nichel per giorni il rilascio del gas rimane modestissimo.
Già nel primo esperimento Piantelli avevo il dubbio che la porosità del nichel fosse molto importante, mentre io ero inizialmente preoccupato della purezza (usavo nichel elettrolitico).
Ora credo di essere certo che bisogna o usare:
1) nanopolveri (sono velenose per inalazione e pericolose per contatto)
2) o nichel raney (ultrapericoloso con schede di avvertimento da far venire i brividi)
3) o usare strati sotilissimi di nichel avvolti a mo di sigaro, bisognerà passarli nel laminatoio raddoppiati, poi ancora e ancora trovare il limite di sottigliezza.
Poi con procedimenti elettrolitici cercare di creare delle fessurazioni ultramicroscopiche. E' probabile che lunghe elettrolisi con soluzioni contenenti carbonati riescano a creare dei "fiordi microscopici" nel nichel rendendolo poroso.
Invio allegato sorprendente, già nel 2008 si parlava di un reattore utilizzante il nichel raney e idrogeno con catalizzatori in grado di produrre grandi quantità di kWh.
Ho la senzazione che i dati stiano convergendo e diano sempre più alta la probabilità che forse sì... è "molto" probabile che ci siamo con la fusione fredda industriale!!!
Ciao a tutti
Commenta