Trasmutazioni Nucleari a Bassa Energia (e tensione) - EnergeticAmbiente.it

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Trasmutazioni Nucleari a Bassa Energia (e tensione)

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  • #31
    Quello che mi chiedo è... ma la fase del "è troppo facile, deve averci pensato qualcun altro" non viene mai in mente?
    Si a noi attaccanti viene in mente, eccome.
    Probabilmente per noi è diverdente provare, ci costa poco.
    Inoltre andiamo per approssimazioni successive, si parte dall'esperimento "arrangiato alla bene e meglio" e se sorgono dubbi si prosegue.

    Tra i difensori c'è l'estremo difensore il portiere, lo definirei così:
    Il portiere intransigente è colui che sa l'arte del perfetto attaccante, ma non si muove mai dalla porta.

    E se fossero tutti portieri?

    Senza offese endy..70 Mi sei piaciuto quando sei andato alla conferenza di torino è hai fatto le sucessive dichiarazioni, non sei certo tu il portiere in questione. in fin dei conti c'è anche il centrocampo, ed è FONDAMENTALE.
    Cordialità
    Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
    Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
    http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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    • #32
      1 Inizio esperimento un po' più preciso.

      Ho impostato così l'esperimento:

      a) In una provetta di vetro (simile a quella delle analisi urine) ho messo 10 cmq di soluzione al 6% circa di carbonato di potassio da laboratorio (molto puro), con acqua bidistillata (molto pura).

      b) Ho preso un filo di rame da 1,5 mm di diametro, ho calcolato 1 metro da 14,3 grammi di peso. Ho controllato per sicurezza il peso di un metro di filo, corrispondeva al calcolo teorico.
      Ebbene 70 mm di questo filo pesano 1g.
      Il filo era isolato con vernice trasparente per avvolgimenti, l'ho tolta.

      c) Quindi nella provetta ho messo due fili di rame uno per l'anodo, l'altro per il catodo, ho fatto in modo che esattamente 70 mm venissero immersi nella soluzione.

      Ho dato corrente, salendo lentamente fino a 1 A e sono arrivato a circa 12 V.
      E' sucesso esattamente come nel filmato, il filo di rame si è coperto immediatamente di cristalli verdastri, indistinguibili dal sofato o solfito di rame.

      Sorprendentemente a questo punto la corrente è calata a zero.

      Visto le alte due prove NON me lo aspettavo proprio!

      Ha proprio ragione l'utente lostdog!! Bisogna rifare ESATTAMENTE lo stesso esperimento prima di scartarlo!!! (Scopo didattico)

      Ora mi si presenta un problema, se voglio sciogliere tutto il rame dovrò grattare di volta in volta i cristalli che si formano, proprio come nel filmato.
      Spero di non inquinare con l'attrezzo con cui gratterò via i cristalli.

      Mi chiedo cosa siano e come mai si formino così velocemente.
      endymion70 ha detto:
      Tra l'altro anche il carbonato di rame è verde...


      Ho controllato:
      ...Il carbonato di rame è insolubile in acqua, alcoli e solventi organici mentre si decompone in presenza di acidi diluiti.

      Ma se è il carbonato di rame, perchè con il bicarbonato di sodio se ne formava così poco?

      Ora scendo e continuo, penso che userò una lamina d'argento per grattare, così saprò esattamente con cosa ho inquinato.

      Devo dire che per il momento sembra tutto una fotocopia del filmato. Ma....???

      Sono sceso e la reazine era ripartita, da sola violentemente ha svuotato tutto!

      Mi sa che dovrò prendere un bicchiere invece che la provetta, così andrò meglio a pulire.
      In effetti nel filmato si usa una bacinella molto grande, mi sa che non è un caso. Ma guarda un po' le sottigliezze!

      Ciao a tutti
      Ultima modifica di Camillo; 20-04-2011, 16:00.
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      • #33
        2 secondo tentativo.

        Tutto come precedente ma:

        Ho preso un bicchiere con 170 g di acqua bidistillata, con mezzo cucchiaino di carbonato di potassio circa 1 g (esattamente come da filmato).

        A questo punto seguo alla lettera.

        Di nuovo partenza veloce ma meno che prima non arriva ad 1 A, d'altra parte la soluzione è molto più povera circa 0,5% contro i 6 di prima.
        Vorrei aumentare ma sono combattuto, nel fimato si parla di mezzo cucchiaino in un bicchiere, capirete l'indeterminazione.

        La corrente si ferma continuamente, e devo raschiare il filo, lo faccio estraendo l'anodo e grattando con lama d'argento al 999%°.

        Purtroppo è una pena, bisogna continuamete ripulire, ogni 20 - 30 secondi.
        l'anodo appare nero di qualche ossido di rame.
        Quindi ci sono 2 cose che frenano la corrente, i cristalli di xxx e un ossido nero.
        Io pulisco i cristalli ma inevitabilmente raschio un po' di ossido o quello che è.

        Vorrei aumentare la corrente aumentando il voltaggio, ma osservo che con 30 volt l'anodo produce un po' di ossigeno, con tensione di 12 volt non escono bollicine dall'anodo. Proprio come detto nel filmato.

        Non vorrei falsare la prova.

        Visivamente l'acqua è decisamente azzurra, la confronto con il bicchiere identico con bicarbonato di sodio fatto ieri.

        con carbonato di potassio si ha azzurro deciso.
        con bicarbonato di sodio verde chiaro.

        Vorrei riuscire a sciogliere tutto il grammo di rame prima di fare analizzare, ma mi sa che ci vorrà tempo, e domani parto per le ferie con nipoti.

        Ma per il momento ci provo.
        Ultima modifica di Camillo; 20-04-2011, 19:50.
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        • #34
          dettagli corrente

          @Camillo:

          Mondaini nel filmato, a 10:34 dice:
          'la corrente inizialmente era di mezzo ampere, attualmente è di 10 mA, con una tensione di 12volt'.
          Quindi anche nel suo caso le formazioni di materiali sull'elettrodo riducono la corrente.

          Infatti, a 13:27 dice che rimuove i cristalli perchè isolano elettricamente, per far riprendere l'elettrolisi.

          Dal filmato non si capisce quanto tempo dura l'esperimento, perchè potrebbe aver montato riprese in tempi diversi, tagliando in parte per non annoiare chi lo guarda (è già noioso così..)

          Interessante quando dici che la formazione di ossigeno è presente solo se alzi la corrente/tensione.
          E' lecito aspettarsi una produzione di idrogeno maggiore di quella di ossigeno, ma da quel che dici sembra che ci sia una soglia di conduzione che determina un comportamento diverso dell'esperimento.
          Probabilmente è proprio quello che rende diverso questo esperimento da altri fatti in passato da un sacco di gente (me compreso): tutti noi abbiamo fatto questo esperimento da ragazzini con lo scopo di produrre idrogeno e ossigeno, perchè abbiamo letto che si fa così.
          Quindi, abbiamo regolato la tensione/corrente per avere una bella produzione di bolle ad entrambi gli elettrodi, per poi accendere la fatidica fiammella all'estremità del tubetto di vetro (e nel mio caso far saltare il tappo per l'esplosione del gas contenuto quando la pressione è scesa troppo...).
          A nessuno interessava la regolazione nella quale non si formavano bolle di ossigeno..
          Ultima modifica di lostdog; 20-04-2011, 18:14.

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          • #35
            Originariamente inviato da lostdog Visualizza il messaggio
            @Camillo:
            A nessuno interessava la regolazione nella quale non si formavano bolle di ossigeno..
            Complimenti Lostdog, in parte hai risposto alla domanda: perchè non è stato fatto prima...
            Moltre altre domande verranno smontate..

            Camillo, sono orgoglione di te ;-)

            Dalle tue passate letture e studi, dovresti riflettere su quanto hai visto accadere...hai scritto:
            "reazione violenta"

            Che cosa ti ricorda questo?
            Sono certo che lo hai letto molte volte.
            una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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            • #36
              Camillo ha scritto:
              Sono sceso e la reazine era ripartita, da sola violentemente ha svuotato tutto!
              E' vero, come ho fatto a non notarlo?

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              • #37
                3 Proseguo

                Ho interrotto il tutto perchè sono andato a "meditare" con un gruppo un paio d'ore.
                Mi sono accorto che la cosa mi sta un po' prendendo emozionalmente, in effetti ho dovuto cacciare via l'immagine del'elettrolisi che si infiltrava e impediva il "quasi vuoto mentale".

                Per me "lo spirito" e il lavoro dentro viene prima di ogni altra cosa. E' uno degli scopi principali per cui esistiamo. "Conosci te stesso"

                Chiusa questa parentesi, ho notato che nel tempo di stasi la soluzione si è schiarita ed è diventata più gialla.
                Sto osservandola con la lente di ingrandimento, resto sempre più sorpreso della mancanza quasi totale delle bollicine di ossigeno.

                Ho dovuto aggiungere un po' di acqua bidistillata per mantenere il livello.
                Ma quanta roba si sta formando!
                Il diametro diminuisce in modo impercettibile, mentre sul fondo il precipitato è già molto abbondante.

                Con la lente alcuni cristalli "sembrano" proprio solfato di rame.

                La corrente con varia da 0.15 A appena raschiato, a 0,00 A sempre con 12V



                Passati altri 30 minuti a guardare e raschiare.

                Caspita! Sembra incredibile nel catodo c'è un vulcano di gas idrogeno, nell'anodo dovrebbe si uscirne la metà ma in realtà lo devi guardare con la lente di ingrandimento letteralmente.
                Dove va a finire l'ossigeno, chi lo ingloba?

                Capisco perchè pochi ripetano un simile esperimento.
                a) Il carbonato di potassio non è poi così comune in farmacia non l'avevano.
                b) Tutti sparano il voltaggio a manetta come detto da qualcuno.
                c) Ci vuole una notevole pazienza a raschiare continuamente.
                d) La maggior parte pensa che se fosse vero si sarebbero accorti
                e) Pochissimi hanno la possibilità o la voglia di spendere soldi per l'analisi

                Il diametro del filo è quasi 1,3 mm, di questo passo ci vuole tutta la notte.

                Ma quanto materiale si forma!!!
                Sembra la moltiplicazione dei pani e dei pesci!

                Osservazione: dopo un po' il rame è ricoperto di una patina nera tutto fa pensare all'ossido rameico CuO, è insolubile in acqua. Ora questo ossido pare isolante, e bisogna raschiarlo via ogni tanto.
                Quando tolgo benino l'ossido, la corrente ha un balzo in alto, l'ossigeno NON si forma per niente o quasi e si appiccica al rame.
                Quando invece il rame è ricoperto da molto ossido nero, si formano più facilmente bolle di ossigeno che salgono come gas senza reagire.

                La prossima esperienza la farei con una strisca di rame soottile, sottile altrimenti si passa il tempo a raschiare.

                Ore 24 il diametro del filo è sceso a 1,1
                Il liquido da un pezzo ha perso il colore azzurro iniziale, ora è torbido non si capisce più niente, evidente presenza di ossido rameico in scaglie.

                Riprenderò lunedì sera.

                Ciao a tutti e buone feste
                Ultima modifica di Camillo; 20-04-2011, 23:08.
                Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                • #38
                  Per divertirsi un po e come controprova didattica :-)
                  ossidazioni e riduzioni

                  Un'altra prova è far evaporare l'acqua di cristallizazione del pentaidrato CuSO4, da blu diventa bianco e una volta reidratato ritorna blu...
                  una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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                  • #39
                    Per divertirsi un po e come controprova didattica :-)
                    ossidazioni e riduzioni
                    Bello questo sito! Tempo fa avevo cercato un piccolo chimico per un regalo, ma ho scoperto che non esistono più..
                    O meglio, esistono (a cercarli bene) ma più che piccolo chimico sono diventati piccolo cuoco...
                    Per evitare qualunque situazione pericolosa, hanno messo solo ingredienti che si possono trovare normalmente in cucina, inoltre hanno tolto il fornelletto.
                    Quindi, con ingredienti commestibili e senza fiamma, al massimo possiamo fare un dolce...

                    Tornando all'esperimento di Camillo, a quanto pare con entusiasmo e perseveranza ha raggiunto dei risultati che sembravano impossibili.

                    Anche io voglio replicare, ma non ho ancora avuto il tempo per cercare il carbonato di potassio. Rame, invece, ne ho in tutte le forme...
                    E poi devo trovare anche il tempo per l'esperimento in sè.. Il lavoro mi prende tutto..

                    Quello su cui vorrei indagare, invece, è il rapporto tra tensione e corrente.
                    Ho idea che quello che rende diverso questo esperimento sia la tensione applicata, non la corrente. Ipotizzo l'esistenza di una soglia, un valore al di sotto del quale avviene qualcosa di diverso.
                    Vorrei fare delle prove variando la superficie di rame immersa, con tensione costante.
                    La soglia, a sentire Camillo, la si può identificare visivamente osservando la produzione di bolle di ossigeno.


                    Questo esperimento mi ricorda qualcosa relativo alla corrosione dei metalli in ambiente marino...
                    La corrosione galvanica in barca
                    http://blog.veleggiando.it/image.axd...elettroneg.jpg

                    Chi di voi sa dove posso procurare il carbonato di potassio? (senza farmelo da solo, che già ho poco tempo così.. Preparazione del carbonato di potassio dalla cenere di legno)

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                    • #40
                      Sto partendo ma faccio a tempo a dire alcune cose.
                      Hai ragione sul discorso tensione corrente di soglia, anche per me c'è qualcosa da indagare lì.

                      Ho guardato questa mattina il liquido diventato trasparente e quasi incoloro.
                      Il deposito in fondo è diventato marrone.
                      Forse ora tutte le reazioni si alterano.
                      Ho l'impressione che nel filmato sia stato usato meno della metà del rame da me usato.
                      Nelle utime ore di ieri il tipo di incrostazione sul rame era differente dall'inizio.
                      Sembrava solfito di rame, anzichè solfato.
                      Ciao lostdog.
                      Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                      Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                      http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                      • #41
                        Ho chiesto il carbonato di potassio a un mio conoscente chimico, lo mette nel primo ordine che fa al suo fornitore, questione di giorni...

                        Ieri ho parlato con un amico di questo esperimento, e lui mi ha prestato un libriccino del 1944, che parla delle batterie al piombo dalla scoperta alla produzione di serie, e si scopre una cosa curiosa: derivano dagli esperimenti sull'elettrolisi!
                        Da quel che dice il libro, se si interrompe una elettrolisi in corso e si misura la tensione agli elettrodi, si trova una ddp che prima dell'inizio della prova non c'era, e questa ddp permane per un certo tempo.
                        Questa osservazione ha dato l'avvio a una serie di esperimenti che hanno poi identificato gli elementi migliori per la produzione di un sistema di accumulo di energia che hanno chiamato inizialmente 'pila secondaria', ed è in pratica la batteria al piombo/acido.
                        Da quanto ho capito, questa ddp si oppone, in pratica, alla elettrolisi, producendo di fatto una soglia al di sotto della quale la corrente non scorre.
                        Penso che l'esperimento vada rifatto con la configurazione classica con gli elettrodi sotto le provette rovesciate, per poter valutare se davvero l'ossigeno non viene prodotto o se invece le bolle sono semplicemente invisibili ad occhio nudo.
                        Ultima modifica di lostdog; 23-04-2011, 18:17.

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                        • #42
                          Aggiornamento:
                          Questo documento http://www.elettrotecnica.unina.it/f...ecnica%206.pdf
                          riporta in linea di massima le informazioni (più aggiornate però ) che ho trovato nel libriccino del 1944.

                          In particolare, a pagina 5 si cita un comportamento non lineare della cella elettrolitica, che inizia a condurre corrente solo al di sopra di una soglia di tensione. Dicono che più avanti spiegano il perchè, ma stamattina non ho il tempo per leggere tutto..

                          Particolare interessante, sono arrivato a questo documento perchè nel famoso libriccino ho trovato citate le batterie ricaricabili alcaline al ferro-nickel, che usano come elettolita pensate un pò... Il carbonato di potassio dell'esperimento di Mondaini...
                          Ultima modifica di lostdog; 23-04-2011, 15:39.

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                          • #43
                            Originariamente inviato da Armando de Para
                            No, utilizza carbonato di potassio.
                            Volevo vedere se eravate attenti...
                            Ho editato e corretto il messaggio.
                            Grazie della segnalazione.

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                            • #44
                              Vi chiedo scusa se mi inserisco nella discussione senza aver letto con la dovuta attenzione l'intero thread per altro moooolto interessante; dal documento allegato si evidenzia come la minima ddp necessaria perché l'elettrolisi abbia inizio è pari a 1,36v; questa è infatti la tensione minima a cui la molecola d'acqua inizia a scindersi con formazione di ioni e relativo passaggio di corrente.
                              Per quanto riguarda il fenomeno della formazione di una tensione sugli elettrodi di una cella elettrolitica se l'elettrolisi viene interrotta, la spiegazione va ricercata nello stesso principio di funzionamento delle ben note celle a combustibile.
                              L'idrogeno e l'ossigeno ancora presenti nella soluzione si ricombinano tra loro formando acqua + energia
                              Domotica: schemi e collegamenti
                              e-book Domotica come fare per... guida rapida

                              Commenta


                              • #45
                                ... dal documento allegato si evidenzia come la minima ddp necessaria perché l'elettrolisi abbia inizio è pari a 1,36v; questa è infatti la tensione minima a cui la molecola d'acqua inizia a scindersi con formazione di ioni e relativo passaggio di corrente.
                                Se ho ben capito il valore di questa tensione non dipende solo dal fatto che il solvente è acqua, ma da una sommatoria di più fattori quali:
                                - materiale, dimensione e conformazione degli elettrodi
                                - genere e concentrazione degli elementi disciolti nel solvente
                                Inoltre, in alcuni documenti si dice che la conduzione non è zero fino alla tensione di polarizzazione della cella, ma passa coumunque una corrente (molto molto bassa) comunque proporzionale alla tensione. In questa fase pre-elettrolisi si potrebbero produrre fenomeni non noti e non indagati, perchè a tutti è sempre interessata la parte con elevata conduzione elettrica...
                                Sto leggendo un po' di documenti al riguardo, mentre aspetto che mi arrivi il carbonato di potassio.
                                Ma come spesso succede, le informazioni reperibili sono le stesse per la maggior parte delle fonti.
                                In realtà, attraverso il libriccino del 1944 avuto in prestito ho capito che ci sono stati, in passato, vari esperimenti 'fuori da coro' con risultati che non sono stati tramandati fino a noi. Il libro fa un accenno senza descriverli, purtroppo...
                                Ultima modifica di lostdog; 24-04-2011, 07:20.

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                                • #46
                                  Originariamente inviato da lostdog Visualizza il messaggio
                                  In questa fase pre-elettrolisi si potrebbero produrre fenomeni non noti e non indagati, perchè a tutti è sempre interessata la parte con elevata conduzione elettrica...
                                  E vai....;-)
                                  cerca in rete i filmati nei quali si possa vedere una cella elettrolitica in funzione, ce ne sono molti dell'ONNE, uno mi sembra durante il convegno di NEXUS...
                                  In tutte le prove viene inescato il plasma, si cerca l'innesco del plasma...in verità dovevano fermarsi prima...esattamente nel momento in cui si sentono degli scoppi...che in verità non sono altro che microimplosioni.
                                  AdP
                                  una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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                                  • #47
                                    Perfettamente d'accordo con le tue affermazioni, ogni elettrolitista (passatemi il termine) cerca di ottenere il massimo rendimento, inteso come produzione di H2 e O2, dalla propria cella, con il minimo impiego di energia. Formazioni di ossidi o sali sugli elettrodi, in quest'ottica, rappresentano un fenomeno da evitare assolutamente così come si tende a bloccare ddp dovute alla ricombinazione di O e H. Proprio questo, a mio parere, può essere una delle motivazioni per cui fenomeni come quello qui trattato tendono a sfuggire alla comune osservazione.
                                    Come dire: non lo si è mai trovato perché non lo si è mai cercato, e quando per errore appariva lo si evitava perché indesiderato.
                                    Per quanto riguarda la tensione di 1,36v (per l'esattezza la ddp minima sarebbe 1,229v) indicata nel documento di essa si può trovare una buona spiegazione qui e come evidenziato da lostdog essa è puramente indicativa in quanto nella realtà la reale tensione di elettrolisi è influenzata da diversi fattori.
                                    @Camillo
                                    Se dovessi ripetere l'esperimento ti consiglio di non aggiungere acqua nel corso di esso.
                                    Pesa ogni elemento prima e dopo, in tal modo, se veramente è avvenuta una trasmutazione O+O in S la cosa sarà evidenziata.
                                    Concordo con Armando, senza eseguire calcoli, ad occhio i cristalli che si formano mi sembrano eccessivi, paretndo dal presupposto che siano dovuti ad un unico esperimento, per pensare che siano dovuti ad un eventuale zolfo presente in minime percentuali nel rame
                                    Domotica: schemi e collegamenti
                                    e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                    • #48
                                      Ciao e buona Pasqua a tutti
                                      http://www.energeticambiente.it/l-e-...#post118995565
                                      Io questa cosa l'avevo notata un anno fà
                                      "Non date da mangiare ai troll"
                                      http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                      • #49
                                        HHO

                                        Si Gabry lo avevo letto, ma è più di un anno (circa 9 anni) che sostengo che l'ossidrogeno o gas d'acqua o HHO o Magnegas o Browngas etc...è un gas implosivo!!!
                                        Una recente discussione (dell'anno scorso)
                                        http://www.energeticambiente.it/sist...#post119078933

                                        Proprio ieri casualmente ho aperto questa:
                                        http://www.energeticambiente.it/sist...o-esplode.html

                                        Continuare a vedere e studiare solo i fenomeni elettrolitici che provocano trasmutazioni o che la QUED sia la soluzione o che la cattura elettronica spiega questi nuovi curiosi fenomeni senza considerare le proprietà implosive dell'idrogeno equivale ancora a sostenere che il sole gira attorno alla terra...non so se mi sono capito ;-)
                                        Come il passo successivo fondamentale è tenere in debita considerazione LA GEOMETRIA dell'implosione...per questi motivi 7 anni fa ho abbandonato le sperimentazioni con l'HHO e mi sono dedicato alla cavitazione...per chi ha orecchie ;-)

                                        A completamento di quanto affermo (la geometria la discutiamo più avanti) una traccia importante la troviamo scritta in queste relazioni:

                                        Nucwaste
                                        Untitled Document

                                        L'utilizzo del Bronwgas per ridurre i rifiuti nucleari o visto in altri termini per accellerare il decadimento...

                                        E' solo un caso che nella cella a secco di Rossi-Focardi si utilizza l'idrogeno?
                                        Esiste un NEXUS....

                                        Lostdog, mi sorprendi sempre di più..
                                        una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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                                        • #50
                                          Una lettura interessante quasi agli albori di questo forum:

                                          Divagazioni sulla reazione Iorio-Dattilo-Cirillo e la fusione fredda - page 2

                                          Non vorrei riaprire però la trattazione su "coriolis"
                                          una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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                                          • #51
                                            Be un'eplosione e un'implosione sono difficili da distinguere dal suono, io ho rilevato quello.
                                            Si ottiene lo stesso "suono" anche con la semplice elettroisi con due fili di rame in una soluzione ultrasatura di bicarbonato di potassio.
                                            Sarebbe interessante riuscire a far implodere delle bolle di HHO in acqua, si otterrebbero delle belle implosioni
                                            Che si usi l'idrogeno nella cella di Rossi è più che scontato visto che sono protoni liberi.
                                            Ciao.
                                            "Non date da mangiare ai troll"
                                            http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_(Internet)

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                                            • #52
                                              Esiste un software di analisi che è in grado di distinguere proprio le implosioni dalle esplosioni, non solo, è in grado di calcolare grazie al suono emesso i tempi d'implosione e altre cosucce simili...serve per ottimizzare i reattori a cavitazione...non solo, abbiamo realizzato un programma di predizione delle condizioni ottimali di cavitazione dato un sistema di cui si conoscono i parametri fisici quali la temperatura, pressione, conducibilità etc etc ;-)
                                              una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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                                              • #53
                                                Sembrerà una pazzia ma credo che dall'analisi di una semplice registrazione effettuata con un microfono si riesca a distinguere un esplosione da un implosione. Il movimento del diaframma è inevitabilmente diverso e credo che tale diversità sia facilmente visibile anche utilizzando semplici programmi come audacity
                                                Domotica: schemi e collegamenti
                                                e-book Domotica come fare per... guida rapida

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                                                • #54
                                                  Originariamente inviato da Armando de Para Visualizza il messaggio
                                                  Esiste un software di analisi...
                                                  Armando, questi software mi incuriosiscono... E non solo me, penso...

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                                                  • #55
                                                    cerca in rete i filmati nei quali si possa vedere una cella elettrolitica in funzione, ce ne sono molti dell'ONNE, uno mi sembra durante il convegno di NEXUS...
                                                    Ho provato, ma i risultati con queste parole chiave mi conducono sempre e solo al cellulare nexus one.
                                                    Hai qualche link da postare?

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                                                    • #56
                                                      YouTube - Fusione Fredda cella Iorio/Cirillo/Germano laboratorio Promete

                                                      YouTube - gdpe 1 parte (1/2)

                                                      YouTube - cirillo piezonucleare

                                                      YouTube - cardone piezonucleare
                                                      una goccia d'acqua deionizzata e bidistillata ad una analisi specifica degli elementi in essa contenuti in ppb (parti per miliardo) risulta possedere in se tutti gli elementi che compongono il nostro pianeta ad eccezione delle terre rare, è in pratica la nostra impronta digitale.

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                                                      • #57
                                                        4 Cerco di terminare la prova

                                                        Al ritorno dopo 4 giorni ho notato che si è depositata una sostanza fine, fine di color marrone, il liquido è abbastanza limpido e leggermente scuro.
                                                        Il prodotto iniziale floculante pareva molto di più in volume, ora si è ristretto, comunque appare sempre in quantità discreta.
                                                        Quello che non capisco è il colore marrone.

                                                        La prova con il bicarbonato di sodio ha lasciato un precipitato verde azzurrino chiaro, che direi essere carbonato di rame e/o idrato di rame

                                                        Non capisco da dove provenga il marrone della prova con carbonato di potassio, fra l'altro c'erano dei granellini che sembravano proprio solfato di rame di colore azzurro, sono spariti.

                                                        Vediamo da cosa può essere dato il nero:
                                                        - ossido rameico è il principale indiziato
                                                        - ma avendo raschiato con una sbarra d'argento, potrebbe essersi formato il solfuro d'argento che è pure nero.

                                                        Ho guardato la sbarretta di argento usata per raschiare e si vede chiaramente che la parte che era stata immersa e più o meno scura.

                                                        Questo farrabbe supporre che lo zolfo ci sia.

                                                        Quindi decido di proseguire nel seguente modo:
                                                        Altro bicchiere con il solito mezzo cucchiaino di carbonato di potassio e acqua bidistillata.
                                                        Sposto i due elettrodi in questa nuova soluzione, e raschio con un vetrino anzichè con argento.
                                                        Vediamo che differenza c'è.

                                                        Dopo più di un'ora vedo che tutto accade come la prima volta, non si formano bollicine di ossigeno ma una sostanza verdastra, da decidere (tra carbonato di rame, idrato di rame, o solfato di rame)
                                                        La corrente passa sempre da 0,15 a 0,01.

                                                        Intanto a parte ho provato a fare l'idrato di rame, Cu(OH)2.
                                                        Ho messo in una provetta acqua bidistillata e due fili di rame a 30V. La corrente è inizialmente inaprezzabile, ma lasciando passare un po' di tempo (ore) si comincia a formare un gel azzurrino indistinguibile da quello che si forma sull'anodo della prova col carbonato di potassio.

                                                        Se il colore è indistiguibile o molto simile, la modalità di formazione e differente, l'idrato che si forma in acqua pura compare direttamente nel liquido come fiocco di gel, più se ne forma più cresce la conduttività, tanto che alla fine esiste una corrente apprezzabile.
                                                        Invece ciò che si forma nel carbonato di potassio si forma aggrappato al'anodo di rame e ne ostacola la conduttività, bloccando la corrente

                                                        Il diametro è sceso a 1 mm.

                                                        Ho ricontrollato la possibilità di aumentare la tensione, per accelerare il processo, ebbene è certo SE AUMENTO LA TENSIONE SI FORMA L'OSSIDO RAMEICO NERO. e si sviluppa ossigeno ben visibile.

                                                        Sono oltre la quarta ora di elettrolisi, nell'ultima ora il colore ha cominciato a cambiare, prima verde scuro ora marroncino.
                                                        Questa volta l'argento non c'entra, è evidente che le concentrazioni delle varie sostanze cambiano, e danno luogo a questa colorazione.

                                                        Sul filo di rame ormai ridotto a 0,9 mm la sostanza che si forma è sempre la stessa apparentemente.
                                                        Forse tutto il deposito formatosi fin'ora subisce una qualche forma di ossidazione.

                                                        Ora proseguo fino alle 24.
                                                        Domani mattina vedrò cosa è mutato.
                                                        Ultima modifica di Camillo; 25-04-2011, 22:55.
                                                        Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                                                        Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
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                                                        • #58
                                                          Ciao Camillo.
                                                          Sto aspettando che mi arrivi il carbonato di potassio, poi inizio a fare qualche prova anche io.

                                                          Una cosa che mi piacerebbe fare (e che per ora posso chiedere a te) è identificare la tensione di polarizzazione dell'esperimento che stai facendo. Vuoi farlo per me?
                                                          Partendo da un esperimento con tutto totalmente, nuovo, quindi mai interessato da corrente, per prima cosa misura la tensione agli elettrodi (come fosse una pila) per un po' di tempo da quando li immergi, non collegare l'alimentatore ma fai questa prova collegando agli elettrodi solamente un multimetro (non usare un voltmetro a lancetta, ma un multimetro di buona qualità, vai a cercare eventuali tensioni molto basse, anche millivolt...
                                                          Poi, usando un alimentatore regolabile, voltmetro e amperometro, sali molto lentamente con la tensione agli elettrodi partendo da zero, e fai un grafico della relazione tra tensione e corrente.
                                                          Dovresti trovare una zona, da 0 a qualche volt, nella quale la corrente è molto molto bassa, e sale lentamente malgrado l'aumento di tensione. Al di sopra di una certa tensione, detta di polarizzazione, l'aumento della corrente dovrebbe essere ben apprezzabile quando aumenti la tensione.
                                                          In pratica, dovresti ottenere un grafico (con corrente in verticale e tensione in orizzontale) con una prima parte composta da una linea quasi orizzontale, che poi superata la tensione di polarizzazione prende una pendenza molto maggiore.
                                                          Dovrebbe esserci, in teoria, una relazione tra il superamento della tensione di polarizzazione e l'inizio della formazione di bolle di ossigeno.
                                                          Inoltre, la formazione di cristalli e/o ossidi sull'elettrodo ostacola la corrente, quindi le misure vanno fatte tenedo conto di questo fatto, pulendo l'elettrodo oppure (meglio) sostituendolo con uno nuovo per ogni misura con tensione differente
                                                          Poi se vuoi potresti provare a utilizzare elettrodi di grande superficie (lamine di rame), alimentati con tensione inferiore a quella che forma le bolle (e/o inferiore a quella di polarizzazione).
                                                          Come avrai letto sopra, ci si aspetta una tensione di polarizzazione di 1,3 volt circa, non i 12 volt usati in questo esperimento...
                                                          Sospetto che l'impiego del carbonato di potassio/rame produca qualcosa di inaspettato...
                                                          P.S. so che ti chiedo un esperimento lungo e noioso, quindi se non hai voglia/tempo non preoccuparti, quando posso lo faccio io..

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                                                          • #59
                                                            x lostdog
                                                            Beh! Vedo cosa posso fare, ma voglio concludere questo esperimento e poi portare ad analizzare, spero domani le varie cose.
                                                            Sai giovedì riparto per un'altra vacanza con la moglie, andiamo in un isola greca a camminare per 10 giorni.
                                                            Quindi domani e dopo domani al massimo ti dò un abbozzo.
                                                            Mi chiedo anche che importanza abbia la concentrazione.
                                                            Non so come andrà a finire, però il comportamento è stato "strano" non mi è chiaro cosa succede.
                                                            Ciao
                                                            Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
                                                            Forse ti potrebbe interessare il mio sito. Già oltre 20.000 scaricamenti. Assolutamente gratuito.
                                                            http://didatticacomputer.it/index.ph...fileinfo&id=40

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                                                            • #60
                                                              5 conclusione elettrolisi

                                                              Questa mattina ho notato che il colore del deposito è marrone come nel precedente esperimento.

                                                              Se NON avessi visto il filmato e pensassi solo in termini di chimica studiata e sperimentata a scuola direi che succede questo:

                                                              1) in una prima fase si forma sulla superficie dell'anodo di rame un miscuglio tra carbonato di rame e gel di idrato di rame.

                                                              2) In modo "strano" ingloba l'ossigeno che dovrebbe uscire come bolle di gas e forma un precipitato insolubile che ricopre il rame e ne ostacola la conduzione elettrica.

                                                              3) Togliendo questo strato esso si deposita sul fondo e dà cristallini facilmente confondibili con il solfato di rame.

                                                              4) A lungo andare la concentrazione del deposito è tale da alterare le reazioni elettrolitiche.
                                                              Nell'anodo si forma molto più ossido rameico assieme al solito precipitato.
                                                              A questo punto l'ossigeno inglobato nel precipitato sul fondo del bicchiere finisce col reagire definitivamente con il presunto carbonato di rame e idrato di rame e trasforma il tutto in ossido impuro forse con molecole d'acqua.
                                                              L'ossido rameoso è rosso bruno, l'ossidorameico è nero, un misto potrebbe dare il marrone.
                                                              Fatto sta che il colore è marrone anzichè nero.






                                                              Ora riunisco le due parti e le porto ad analizzare.
                                                              il contenuto dovrebbe essere:

                                                              - crca 400g di acqua bidistillata.
                                                              - circa 2-3 g di carbonato di potassio
                                                              - circa 0,5 g di rame disciolto con relative impurità
                                                              - tracce d'argento

                                                              Se non risulta presente zolfo, in quantità aprezzabili....

                                                              a) Probabile che il rame del filmato contenesse zolfo

                                                              b) Non parla della purezza del carbonato di potassio, se è del tipo commerciale, per saldature o altro può contenere impurità notevoli (ipotesi più probabile)

                                                              c) resta sempre la possibilità di un errore sulle analisi del filmato , ma anche mie.

                                                              Tra parentesi voglio portare ad analizzare anche un po' di precipitato verde azzurro iniziale, quindi farò una piccola elettrolisi in una provetta, limitando il tempo alle fasi iniziali. Ovviamente usando sempre lo stesso tipo di rame.

                                                              A mio parere la probabilità che ci sia zolfo resta sempre modestissima, inferiore allo 0,00..

                                                              Voi vi chiederete perchè allora hai sprecato tempo e fatica?

                                                              Per fare una dimostrazione didattica!

                                                              Perchè sono in pensione e il mio tempo non costa. Ho dedicato 15 ore ma mi sono anche divertito ed entusiasmato. In fin dei conti io gioco in attacco, e so che la stragrande maggioranza delle volte che si fatica ad arrivare alla porta avversaria non si segna, ma, se si vuole segnare un gol, bisogna almeno provarci!!

                                                              Vedremo le analisi ma non illudetevi...

                                                              Ultima modifica di Camillo; 26-04-2011, 11:56.
                                                              Hai figli che frequentano le scuole Medie e vorresti dare un aiuto in matematica?
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