Milleproroghe: colpo alle FER - EnergeticAmbiente.it

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Milleproroghe: colpo alle FER

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  • Milleproroghe: colpo alle FER

    Ciao a tutti,
    leggo sempre il forum, ma scrivo poco però vedo che nessuno ha riportato la notizia sul c.d. Milleproroghe.
    Vi lascio il link alla notizia per commentti e, perchè no, per eventuali iniziative come con la finanziaria.
    Un saluto.

    henry

    Milleproroghe, s? del Senato il decreto ora passa alla Camera - economia - Repubblica.it

  • #2
    cosa hanno colpito in particolare?

    riguarda gli edifici ecologici?

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    • #3
      Il discorso sugli edicìfici ecologici riguarda l'obbligo per i costruttori di disporre che le nuove costruzioni siano alimentate almeno in parte da energia prodotta da fonti rinnovabili. Col Milleproroghe decade questo obbligo e quindi i costruttori potranno riprendere a costruire con i sistemi tradizionali, senza preoccuparsi di predisporre i fabbricati per le rinnovabili.

      Mi preoccupa anche la parte che riguarda i vecchi elenchi delle utenze telefoniche, che potranno essere utilizzati dai call-center anche per quegli utenti che avevano successivamente ed espressamente richiesto di esserne cancellati: tra i vari prodotti per cui potremmo venire nuovamente disturbati, ci capiteranno di quelli che vendono energia elettrica, gas e ogni altra cosa, incuranti del nostro desiderio d'essere lasciati in pace.

      ••••••••••••

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      • #4
        L'obbligo abolito credo sia questo (finanziaria 2008):

        All’articolo 4 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e successive modificazioni, il comma 1-bis è sostituito dal seguente:
        «1-bis. A decorrere dal 1º gennaio 2009, nel regolamento di cui al comma 1, ai fini del rilascio del permesso di costruire, deve essere prevista, per gli edifici di nuova costruzione, l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in modo tale da garantire una produzione energetica non inferiore a 1 kW per ciascuna unità abitativa, compatibilmente con la realizzabilità tecnica dell’intervento. Per i fabbricati industriali, di estensione superficiale non inferiore a 100 metri quadrati, la produzione energetica minima è di 5 kW»"

        E non capisco proprio a chi possa giovare una tale abolizione. All'Enel ? Mah ?

        Vado un po' OT (ma l'amo lo ha gettato il moderatore) e ricordo che comunque in caso di molestie telefoniche la frase "non vi dato il mio consenso ex D.lgs. 196/03 ad essere raggiunto da informazioni commerciali, provvederò ad inviare un reclamo al Garante della Privacy" funziona sempre.
        Il milleproroghe contiene anche l'ennesimo (siamo a tre) rinvio della Class Action.

        Salutoni

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        • #5
          Non ero proprio OT, in quanto purtroppo i fastidi riguardano anche le chiamate da operatori che propongono contratti di fornitura elettrica (e tra questi gli operatori che dicono di produrre da FER), per questo mi sono permesso di fare l'aggiunta che ho fatto.

          Per quanto riguarda l'abolizione della norma edilizia, questa giova ai construttori, che possono edificare senza preoccuparsi di installare impianti che anche solo in parte utilizzano FER. Questo permette loro di vendere gli immobili a un prezzo mediamente inferiore a quello di analoghi edifici costruiti secondo criteri di risparmio energetico e utilizzo di fonti d'energia rinnovabili e quindi possono risultare più appetibili da clienti distratti, che non fanno caso al valore di una casa che quei criteri li adotta.

          ••••••••••••

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          • #6
            Originariamente inviato da henry Visualizza il messaggio
            L'obbligo abolito credo sia questo (finanziaria 2008):

            All’articolo 4 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, e successive modificazioni, il comma 1-bis è sostituito dal seguente:
            «1-bis. A decorrere dal 1º gennaio 2009, nel regolamento di cui al comma 1, ai fini del rilascio del permesso di costruire, deve essere prevista, per gli edifici di nuova costruzione, l’installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in modo tale da garantire una produzione energetica non inferiore a 1 kW per ciascuna unità abitativa, compatibilmente con la realizzabilità tecnica dell’intervento. Per i fabbricati industriali, di estensione superficiale non inferiore a 100 metri quadrati, la produzione energetica minima è di 5 kW»"

            E non capisco proprio a chi possa giovare una tale abolizione. All'Enel ? Mah ?
            Hanno fatto bene ad abolire questo obbligo. Già le case costano un occhi della testa,ci mancava solo di incrementarne ancora di più il prezzo. Senza contare che l'obbligo era indiscriminato e valeva anche per chi, a causa dell'esposizione dell'abitazione, non avrebbe avuto una buona resa dell'impianto fotovoltaico.

            Saluti.

            Federico

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            • #7
              Originariamente inviato da Fede1975 Visualizza il messaggio
              Hanno fatto bene ad abolire questo obbligo. Già le case costano un occhi della testa,ci mancava solo di incrementarne ancora di più il prezzo. Senza contare che l'obbligo era indiscriminato e valeva anche per chi, a causa dell'esposizione dell'abitazione, non avrebbe avuto una buona resa dell'impianto fotovoltaico.
              Le case costano un occhio per motivi molteplici e complessi. L'unica cosa semplice è che gli obblighi su FV e simili influiscono per una percentuale del tutto trascurabile e vengono ammortizzati col risparmio. In ogni caso sta solfa del "costa, non se ne fa nulla" sparsa urbi et orbi su qualsiasi iniziativa va davvero ridimensionata.
              A mio parere se uno possiede un tetto adatto a un impianto FV (anche in condominio) avrà, prima o poi, il "dovere" di utilizzarlo a tale scopo. Potrà esserne escluso chi ha la falda a nord, potrà essere una cosa parziale e graduale, ma nessuno può pensare che la proprietà è un titolo nobiliare di possesso medioevale con diritto esclusivo e perenne che si accompagna a un supposto "dovere" della comunità di accollarsi costi e rischi per garantire l'energia comoda e poco costosa al minifeudatario! Il bene comune viene PRIMA dell'interesse del singolo. Vale per la TAV e le centrali nucleari come per il consumo energetico e la compatibilità ambientale. Se si dimostra (e diciamo che di indizi cominciano ad essercene tanti!...) che la produzione tradizionale, centralizzata, da fossile produce danni anche con un apparente costo economico leggermente inferiore lo stato è autorizzato ad imporre le soluzioni, anche costose per il singolo, che producano il bene della comunità. Si è fatto e si fa per le auto si può fare per le case. Se ragionassimo solo sul risparmio del singolo andremmo ancora in giro allegramente su catorci ad emissioni da camera a gas!
              Se una casa ben isolata consuma un terzo i proprietari dovrebbero, a mio parere, essere gradualmente "spinti" ad adottare queste soluzioni. E non è sempre scritto che la "spinta" si debba avere solo tramite incentivo (con ulteriori costi sulla comunità)! Anche un disincentivo va benissimo. Se chi decide di investire in isolamento e FV arriverà ad avere un costo/kWh di un terzo rispetto a chi non adotta nulla del genere a mio parere non si configura alcun attentato alla salute economica dei proprietari!
              E non lo dico da "ecotalebano", sia chiaro!
              “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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              • #8
                Costruire una palazzina ecologica di 4 piani con appartamenti da 100 mq cadauno costa 800€/mq a prezzo di costruizione, basta saperle ben progettare.

                I problemi sono:

                - l'incompetenza e la non volontà di aggiornarsi

                - la speculazione


                e il governo come risolve il problema? abolisce la norma.

                si commenta da sè.
                'This shit's got to go!' (J.Fresco)

                Zeitgeist: Moving Forward

                Commenta


                • #9
                  PER CHI NE HA VOGLIA

                  YouTube - Beppe Grillo piazza Farnese Anno Zero 5 febbraio 2009 seconda parte

                  se nn volete sentire tutto partite dal minuto 2:50.....ecco cosa sono ENI ed ENEL

                  ora sarebbe da i-n-c-a-z-z-a-r-s-i veramente...

                  saluti

                  Roberto
                  "MAKE YOUR ENERGY!!"

                  on SKYPE econtek-italy

                  "la vera sfida non è realizzare un impianto fotovoltaico, quanto grande si vuole, ma farlo funzionare bene per 20 anni!!!"

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                  • #10
                    Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                    Le case costano un occhio per motivi molteplici e complessi. L'unica cosa semplice è che gli obblighi su FV e simili influiscono per una percentuale del tutto trascurabile e vengono ammortizzati col risparmio. In ogni caso sta solfa del "costa, non se ne fa nulla" sparsa urbi et orbi su qualsiasi iniziativa va davvero ridimensionata.
                    A mio parere se uno possiede un tetto adatto a un impianto FV (anche in condominio) avrà, prima o poi, il "dovere" di utilizzarlo a tale scopo. Potrà esserne escluso chi ha la falda a nord, potrà essere una cosa parziale e graduale, ma nessuno può pensare che la proprietà è un titolo nobiliare di possesso medioevale con diritto esclusivo e perenne che si accompagna a un supposto "dovere" della comunità di accollarsi costi e rischi per garantire l'energia comoda e poco costosa al minifeudatario! Il bene comune viene PRIMA dell'interesse del singolo. Vale per la TAV e le centrali nucleari come per il consumo energetico e la compatibilità ambientale. Se si dimostra (e diciamo che di indizi cominciano ad essercene tanti!...) che la produzione tradizionale, centralizzata, da fossile produce danni anche con un apparente costo economico leggermente inferiore lo stato è autorizzato ad imporre le soluzioni, anche costose per il singolo, che producano il bene della comunità. Si è fatto e si fa per le auto si può fare per le case. Se ragionassimo solo sul risparmio del singolo andremmo ancora in giro allegramente su catorci ad emissioni da camera a gas!
                    Se una casa ben isolata consuma un terzo i proprietari dovrebbero, a mio parere, essere gradualmente "spinti" ad adottare queste soluzioni. E non è sempre scritto che la "spinta" si debba avere solo tramite incentivo (con ulteriori costi sulla comunità)! Anche un disincentivo va benissimo. Se chi decide di investire in isolamento e FV arriverà ad avere un costo/kWh di un terzo rispetto a chi non adotta nulla del genere a mio parere non si configura alcun attentato alla salute economica dei proprietari!
                    E non lo dico da "ecotalebano", sia chiaro!
                    Caso vuole che mi stia facendo casa e purtroppo con la falda esposta a nord-est. E in base a quella legge avrei dovuto farmi l'impianto fotovoltaico che per le potenze previste, non beneficia del conto energia. Già devo farmi il solare termico che con quell'esposizione è a sicura rimessa, figuriamoci se devo buttare via i soldi anche per il fotovoltaico.
                    Non mi sta bene il principio che lo Stato mi obblighi a fare qualcosa di questo genere: io la corrente elettrica la pago e pago quindi alla comunità i costi ambientali che la produzione produce. E questo come tutti gli altri. Non capisco perché questo balzello colpisca solo una parte della popolazione: quelli che si fanno casa. Se lìobbligo di costruire le case con un certo grado di isolamento lo trovo condivisibile perché non si può certo imporre a chi già ha un'abitazione di metterci mano con costi enormi, il costo di un impianto fotovoltaico essendo determinato in massima parte dai pannelli e dagli inverters, incide quasi allo stesso modo su un'abitazione nuova come su una esistente. E allora non capisco proprio perché lo stato vuole obbligare me, che mi costruisco casa con un tetto esposto sfavorevolmente, a mettere il fotovoltaico e non lo impone a chi magari ha una villetta in aperta campagna senza niente attorno e con una falda esposta a sud.
                    Per quanto riguarda le auto, non sono per niente d'accordo con il divieto di circolazione per i mezzi inquinanti. Io ho un'auto Euro 2 con cui faccio in media 50 km a settimana (a lavoro vado a piedi). Qualcuno mi dovrebbe la ragione per la quale dovrei cambiare automobile. Se invece di fare divieti e divietini, si smettesse di costruire indiscriminatamente e si organizzassero dei servizi pubblici degni di tale nome, non ci sarebbe il traffico congestionato nelle città e ci sarebbe molto meno smog.

                    Saluti.

                    Federico

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                    • #11
                      Originariamente inviato da Fede1975 Visualizza il messaggio
                      Caso vuole che mi stia facendo casa e purtroppo con la falda esposta a nord-est. E in base a quella legge avrei dovuto farmi l'impianto fotovoltaico che per le potenze previste, non beneficia del conto energia. Già devo farmi il solare termico che con quell'esposizione è a sicura rimessa, figuriamoci se devo buttare via i soldi anche per il fotovoltaico....
                      Ma non so cosa ti abbia detto il tuo geometra, ma se non ricordo male la legge abrogata prevedeva proprio la possibilità di essere esentati da questo obbligo proprio nei casi in cui ci fossero degli impedimenti tecnici tali da sconsigliare l'installazione di un impianto a FER.
                      Un tetto esposto male o con ombreggiamenti notevoli è uno dei casi in cui si può non installare.
                      Tra l'altro il conto energia parte proprio da 1kw in su quindi l'impianto te lo avrebbe pagato lo stato se fosse stato fattibile.

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                      • #12
                        Originariamente inviato da mendoza Visualizza il messaggio
                        Ma non so cosa ti abbia detto il tuo geometra, ma se non ricordo male la legge abrogata prevedeva proprio la possibilità di essere esentati da questo obbligo proprio nei casi in cui ci fossero degli impedimenti tecnici tali da sconsigliare l'installazione di un impianto a FER.
                        Un tetto esposto male o con ombreggiamenti notevoli è uno dei casi in cui si può non installare.
                        Tra l'altro il conto energia parte proprio da 1kw in su quindi l'impianto te lo avrebbe pagato lo stato se fosse stato fattibile.
                        La legge parla di fattibilità tecnica. E' un po' ambigua come definizione e lascia adito a interpretazioni.
                        Sul fatto del conto energia mi sembra (non ne sono però del tutto sicuro) di aver sentito dire che l'impianto fotovoltaico fatto per quell'obbligo di legge fosse escluso dal conto energia.

                        Saluti.

                        Federico

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                        • #13
                          senza contare una cosa che, ultimamente, occupa, alcune volte, le pagine dei giornali
                          Credo si chiami "CRISI"

                          Ovviamente, ai miei occhi, balza agli occhi la contraddizione di tentare da un lato, di incentivare consumi, sgravare i bilanci delle famiglie da balzelli e dissanguate varie, incentivare le imprese, varare sostegni agli amortizzatori sociali e, dall'altro, far fare una "piccola e trascurabile" aggiuntina obbligatoria ai prezzi delle case

                          Ai miei occhi è evidente, per altri non lo è

                          Odisseo
                          (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

                          Commenta


                          • #14
                            Originariamente inviato da odisseo Visualizza il messaggio
                            senza contare una cosa che, ultimamente, occupa, alcune volte, le pagine dei giornali
                            Credo si chiami "CRISI"

                            Ovviamente, ai miei occhi, balza agli occhi la contraddizione di tentare da un lato, di incentivare consumi, sgravare i bilanci delle famiglie da balzelli e dissanguate varie, incentivare le imprese, varare sostegni agli amortizzatori sociali e, dall'altro, far fare una "piccola e trascurabile" aggiuntina obbligatoria ai prezzi delle case

                            Ai miei occhi è evidente, per altri non lo è

                            Odisseo
                            Premesso che sono abbastanza contrario alle imposizioni delle cose "giuste" per legge e ugualmente abbastanza contrario agli incentivi per le medesime cose "giuste" per legge... bisogna però dire che quando si costruisce una casa ci sono tante imposizioni onerose e discutibili da far ritenere i 7000 - 8000 euro per 1kw di fotovoltaico una bazzecola, tenuto conto anche che è un investimento che si ripaga da solo nel tempo.
                            Andate a vedere solo quanto si spende di professionisti e poi ne riparliamo (progettista, direttore dei lavori, ingegnere per i calcoli, coordinatore per la sicurezza) e queste sono spese "obbligatorie" che non verranno mai recuperate.
                            Su il prezzo di una casa è un aggiunta "piccola e trascurabile".
                            Certo non per palazzinari che hanno cementato l'impossibile e si ritrovano con un mucchio di case che perdono valore difficili da vendere.
                            Considerato che sti banditi risparmiano pure sul cemento figurati se non fanno pressioni sul governo per togliere questo (per loro si) costo.

                            Commenta


                            • #15
                              Ma non mancano le buone notizie nemmeno per chi decide di investire nelle rinnovabili negli Usa. Giovedì scorso, con 24 voti a favore e 13 contrari, la Commissione Finanze della Camera dei rappresentanti (equivalente alla nostra Camera dei deputati), ha approvato nell’ambito del pacchetto di stimoli all’economia sconti fiscali alle fonti rinnovabili per 20 miliardi di dollari.

                              Il provvedimento estende per tre anni, fino alla fine cioè del 2012, il PTC (production tax credit), il meccanismo di incentivo alla produzione da fonte pulita attualmente in vigore fino a fine anno. Ma le aziende che lo vorranno, potranno richiedere anche un bonus fiscale del 30 per cento sugli investimenti, ITC (investment tax credit).

                              La misura deve ora ottenere l’ok del Senato e del presidente. Ma se a garanzia dell’orientamento del primo c’è un pacchetto di incentivi fiscali addirittura superiore (si parla di 30 miliardi di dollari), sulle intenzioni del secondo garantiscono le sue stesse parole.

                              saluti

                              Roberto
                              "MAKE YOUR ENERGY!!"

                              on SKYPE econtek-italy

                              "la vera sfida non è realizzare un impianto fotovoltaico, quanto grande si vuole, ma farlo funzionare bene per 20 anni!!!"

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                              • #16
                                Originariamente inviato da mendoza Visualizza il messaggio
                                bisogna però dire che quando si costruisce una casa ci sono tante imposizioni onerose e discutibili da far ritenere i 7000 - 8000 euro per 1kw di fotovoltaico una bazzecola, tenuto conto anche che è un investimento che si ripaga da solo nel tempo.
                                Sono una bazzecola finché le pagano gli altri.

                                Originariamente inviato da mendoza Visualizza il messaggio
                                Andate a vedere solo quanto si spende di professionisti e poi ne riparliamo (progettista, direttore dei lavori, ingegnere per i calcoli, coordinatore per la sicurezza) e queste sono spese "obbligatorie" che non verranno mai recuperate.
                                Mi pare che queste siano cose importanti e non onerose e discutibili.
                                Il progetto ed i calcoli devono essere fatti e fatti per bene e da professionisti abilitati o preferisci correre il rischio che la casa ti cada in testa?
                                Per quanto riguarda la sicurezza, ricordo che la metà degli infortuni mortali (sono circa quattro al giorno) avviene sui cantieri. Preferisco spendere quello che è necessario per la sicurezza, che magari poi vivere per il resto della vita con il rimorso di aver contribuito alla morte di qualcuno e magari di aver lasciato dei figli senza padre per qualche migliaia di euro in meno.

                                Saluti.

                                Federico

                                Commenta


                                • #17
                                  Originariamente inviato da Fede1975 Visualizza il messaggio
                                  Sono una bazzecola finché le pagano gli altri.
                                  7000 euro su 100.000 - 200.000 euro sono una bazzecola... considerato che sono un investimento e non soldi a perdere.


                                  Originariamente inviato da Fede1975 Visualizza il messaggio

                                  Mi pare che queste siano cose importanti e non onerose e discutibili.
                                  Il progetto ed i calcoli devono essere fatti e fatti per bene e da professionisti abilitati o preferisci correre il rischio che la casa ti cada in testa?
                                  Per quanto riguarda la sicurezza, ricordo che la metà degli infortuni mortali (sono circa quattro al giorno) avviene sui cantieri. Preferisco spendere quello che è necessario per la sicurezza, che magari poi vivere per il resto della vita con il rimorso di aver contribuito alla morte di qualcuno e magari di aver lasciato dei figli senza padre per qualche migliaia di euro in meno.

                                  Saluti.

                                  Federico
                                  Sul fatto che siano importanti non ci piove... sul fatto che debbano incidere per 20-40.000 euro ne possiamo parlare.
                                  Per quanto riguarda la sicurezza non sono molto d'accordo.
                                  In particolare le ultime norme imposte sono a detta degli stessi professionisti impossibili da rispettare, mentre le multe sono aumentate in maniera assurda... con la ovvia conseguenza che il coordinatore deve chiedere più soldi se non vuole rischiare di rimetterci di tasca sua.
                                  Quindi? di cosa stiamo parlando?
                                  i 7000 euro per il fotovoltaico li recuperi (anche se ci metti 12 anni)
                                  i 7000 euro in più per la sicurezza sono solo soldi buttati.

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                                  • #18
                                    Originariamente inviato da mendoza Visualizza il messaggio
                                    7000 euro su 100.000 - 200.000 euro sono una bazzecola... considerato che sono un investimento e non soldi a perdere.
                                    dillo a chi si toglie la pelle di dosso per far la quadra con la rata del mutuo

                                    Odisseo
                                    p.s. ma sono l'unico che ha fatto i conti per vedere se ci stava dentro con i soldi ????
                                    (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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                                    • #19
                                      Originariamente inviato da mendoza Visualizza il messaggio
                                      In particolare le ultime norme imposte sono a detta degli stessi professionisti impossibili da rispettare, mentre le multe sono aumentate in maniera assurda... con la ovvia conseguenza che il coordinatore deve chiedere più soldi se non vuole rischiare di rimetterci di tasca sua.
                                      E intanto tutti i giorni qualcuno continua a morire nei cantieri edili.

                                      Saluti.

                                      Federico

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                                      • #20
                                        Originariamente inviato da Fede1975 Visualizza il messaggio
                                        E intanto tutti i giorni qualcuno continua a morire nei cantieri edili.
                                        Si ok. Ma non è colpa degli investimenti per il rinnovabile ed il risparmio energetico, dai! Non cerchiamo di mettere in antitesi cose che in antitesi non sono. I costi per costruire li ho visti ed ho visto anche le furbate dei costruttori per risparmiare. A preventivo si mette la cosa che costa 10 che a te mettono 30, poi nei lavori sostituiscono con quella che costa 5 e che ti mettono a 35 (eh, sa com'è... gli aumenti, quel tipo era furoi produzione... ecc.). Le tariffe dei professionisti sono giustificate, certo. E' il servizio che la tariffa dovrebbe garantire che lascia a desiderare, spesso. E la sicurezza soffre per questo, italianissimo, costume.
                                        Comunque il concetto di fondo resta lo stesso. Costi o non costi, mutuo o parcella, se si decide che è giusto risparmiare energia, laddove possibile e nei limiti della realtà (il tetto a nord non c'entra nulla!) è giusto che le misure a favore della comunità vengano imposte al singolo. Con norme di legge nel caso delle nuove costruzioni (se costa di più... si risparmierà su una finitura meno "di classe" del pavimento magari). D'altro canto se devo costruire un muro esterno qui mi tocca coprire il cemento di pietra (a spacco, della giusta dimensione e colore, mi raccomando... mica banali pannelli di pietra ricostruita eh! Eh oh! Non bada a spese l'urbanistica se pagano gli altri!) e spendere per l'estetica il triplo di quello che costa 1 kWp di fotovoltaico. Se il cappoto di isolamento "sborda" di 2 cm è un problema amministrativo che turba il zelante funzionario (eh perbacco, ma sul progetto era di 15 cm voi me l'avete fatto di 17... mmm come si può fare? Eh, son problemi eh!) ... se si tratta di imporre seoluzioni intelligenti, che fanno risparmiare e aiutano tutta la comunità... ah no! Son costi inutili! Eccerto!
                                        Capisco tutto, ma non la vedo granchè intelligente come scelta. Nemmeno per difendere una posizione di principio.
                                        “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                        • #21
                                          Originariamente inviato da Fede1975 Visualizza il messaggio
                                          ..io la corrente elettrica la pago e pago quindi alla comunità i costi ambientali che la produzione produce...
                                          E questo è il vero punto. Tu NON paghi i costi ambientali, non nella bolletta perlomeno. Li paghi in tasse che vanno a coprire quei costi. L'azienda che fornisce energia NON paga praticamente nulla dei reali costi ambientali. Io non desidero pagare quei costi con una parte delle mie contribuzioni fiscali, visto che producendo tramite FV non partecipo alla produzione di quei costi, quindi ritengo del tutto giustificato (e se non lo è occorrerebbe argomentarlo...) che quei costi vengano in futuro scaricati su chi sceglie di acquistare l'energia anzichè prodursela.
                                          In parole povere la tariffa prima o poi dovrà essere profondamente diversificata. Il conto energia in fondo è proprio una specie di accisa che grava sulle bollette di tutti, la strada potrebbe essere simile.
                                          A queste condizioni si che possiamo lasciare totalmente libero il singolo di fare le sue scelte. Se ho la falda a sud, bene esposta ecc posso pensare a investire per rientrare in un tot di anni della spesa. Se non voglio o non posso investire accetto la tariffa aumentata delle accise necessarie a coprire i reali costi ambientali.
                                          Così ci potemmo stare!
                                          “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                            Si ok. Ma non è colpa degli investimenti per il rinnovabile ed il risparmio energetico, dai! Non cerchiamo di mettere in antitesi cose che in antitesi non sono.
                                            Non volevo metterli in antitesi. Concordo che sono due cose che non c'entrano l'una con l'altra. Ho solo risposto a chi sosteneva che i costi per la sicurezza sono soldi buttati via.


                                            Originariamente inviato da BrightingEyes Visualizza il messaggio
                                            E questo è il vero punto. Tu NON paghi i costi ambientali, non nella bolletta perlomeno. Li paghi in tasse che vanno a coprire quei costi.
                                            Si ok, hai ragione.
                                            Però ribadisco su una cosa: se lo Stato decide che occorre puntare sulle rinnovabili mi sta bene (e anche se non mi sta bene me lo faccio stare bene perchè è mia abitudine rispettare le leggi e le decisioni della maggioranza anche se non sono d'accordo). Però, se si prende una decisione, mi sembra giusto che le conseguenze si paghino tutti. E il dire: bene, te che ti costruisci una casa, spendi 7.000 Euro per farti l'impianto, non mi sembra giusto. Così io spendo per l'impianto e in più, visto che pago le tasse, spendo anche per i costi ambientali dovuti alla produzione termoelettrica.
                                            Se il governo invece mi dicesse: ti obbligo a farti l'impianto FV, ma, visto che ti produci in modo pulito l'energia che consumi, ti scalo dalle tasse i costi ambientali; già la cosa mi starebbe meglio.

                                            Saluti.

                                            Federico

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                                            • #23
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                                              E intanto tutti i giorni qualcuno continua a morire nei cantieri edili.

                                              Saluti.

                                              Federico
                                              E cosa ti fa pensare che aumentando in maniera spropositata le multe e quindi le parcelle del coordinatore incida in qualche modo con queste morti?

                                              Per la sicurezza non serve mettere delle norme irrazionali e irragionevoli con multe assurde.
                                              Basterebbero solo più controlli e collaborazione (collaborazione significa andare nei cantieri non per fare cassa ma a spiegare alle persone cosa bisogna fare per evitare incidenti).

                                              Ma sto andando troppo OT.

                                              Se il conto energia valeva anche per gli impianti obbligatori non vedo proprio dove stava il problema. Spalmato su un mutuo ventennale si prendono più soldi del costo aggiuntivo sulla rata (questo per chi non riesce a fare la quadratura del mutuo)

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                                              • #24
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                                                Se il conto energia valeva anche per gli impianti obbligatori non vedo proprio dove stava il problema. Spalmato su un mutuo ventennale si prendono più soldi del costo aggiuntivo sulla rata (questo per chi non riesce a fare la quadratura del mutuo)
                                                Se......
                                                Comunque, è bello vedere che c'è gente che non si fà problemi a cacciare qualche 7 o 8 mila euro, nella speranza di recuperarli negli anni

                                                Odisseo
                                                (E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione. (cit. Arancia meccanica) - Ma se quella non arriva, il cervelluto stà inguaiato assai (Odisseo - Gigantosaurus Carinii Patagoniae)

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                                                • #25
                                                  Originariamente inviato da mendoza Visualizza il messaggio
                                                  E cosa ti fa pensare che aumentando in maniera spropositata le multe e quindi le parcelle del coordinatore incida in qualche modo con queste morti?
                                                  Uno dei motivi della sanzione è la deterrenza.

                                                  Originariamente inviato da mendoza Visualizza il messaggio
                                                  Per la sicurezza non serve mettere delle norme irrazionali e irragionevoli con multe assurde.
                                                  Basterebbero solo più controlli e collaborazione (collaborazione significa andare nei cantieri non per fare cassa ma a spiegare alle persone cosa bisogna fare per evitare incidenti).
                                                  Cosa si deve o non si deve fare è compito del datore di lavoro e delle altre figure che si occupano di sicurezza e deve essere fatto a monte. L'ASL ha il compito di vigilare e reprimere le violazioni.

                                                  Saluti.

                                                  Federico

                                                  Commenta


                                                  • #26
                                                    Originariamente inviato da odisseo Visualizza il messaggio
                                                    Se......
                                                    Comunque, è bello vedere che c'è gente che non si fà problemi a cacciare qualche 7 o 8 mila euro, nella speranza di recuperarli negli anni

                                                    Odisseo
                                                    Quale parte non era chiara tra le due parole "mutuo" e "ventennale" ?
                                                    Ti faccio notare che i 7000 euro li caccia la banca e poi li rimborsa lo stato.

                                                    Certo, senza conto energia il discorso cambia e a quel punto effettivamente diventerebbe moooolto lungo il recupero e comprenderei il disappunto di Federico (anche se condivido in pieno quello che dice BrightingEyes e io avrei installato 1kw a prescindere del conto energia, ma ovviamente queste sono considerazioni personali)

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                                                    • #27
                                                      Originariamente inviato da Fede1975 Visualizza il messaggio
                                                      ... E il dire: bene, te che ti costruisci una casa, spendi 7.000 Euro per farti l'impianto, non mi sembra giusto. Così io spendo per l'impianto e in più, visto che pago le tasse, spendo anche per i costi ambientali dovuti alla produzione termoelettrica.
                                                      Secondo me infatti andrebbe differenziata la tariffa elettrica tra chi ha installato anche 1 kW di FV e chi sceglie (o è costretto a scegliere) la classica fornitura del 100% Enel. Si tratta di una semplice disincentivazione che permetterebbe di scaricare tutto o quasi il costo investito in pochi anni. Una specie di Conto Energia automatico se vuoi che si va ad aggiungere al risparmio dato dall'auto produzione. In questo modo ti accolli un peso (perchè investire comunque vuol dire cacciare fuori soldi) per averne un beneficio spalmato negli anni che alla fine renderà di più di quanto investito.
                                                      Qualunque sia il meccanismo il punto focale resta che occorre incentivare, disincentivare, obbligare per ottenere una graduale diffusione delle fonti non fossili (nucleare compreso se si raggiungerà un punto di vista condiviso, sia chiaro) sopratutto nel settore del consumo privato. Fra l'altro è un ottimo strumento per creare mercato, occupazione e distribuzione del reddito.
                                                      A questo proposito un pò di OT di cui mi scuso, ma che reputo utile.ù
                                                      Un paio di anni fa indicavo nelle FER (dove la produzione è diffusa per sua natura e permette una distribuzione della ricchezza prodotta molto meno "centralizzata" nei portafogli di pochi) una soluzione per la futura, inevitabile, crisi occupazionale. E mi si rispondeva che era una visione di tipo keynesiana demagogica, alla stregua della famosa politica dello scavo della buca fingendo che serva a qualcosa solo per "dare lavoro".
                                                      Oggi si usano enormi risorse pubbliche per praticamente finanziare la produzione di alcuni beni (auto in primis) che hanno perso fascino di mercato. E questa non sarebbe una politica alla "scava la buca"? E la sacra e giusta mannaia del mercato che si autoregola dov'è finita? Il motivo di queste spese pubbliche qual'è? Sarà mica per caso la consapevolezza delle centinia di migliaia o milioni di posti di lavoro che si rischiano??
                                                      Il nucleo forte del new deal obamiano che più convince gli operatori finanziari NON sono il foraggiamento alle case automobilistiche americane in crisi, ma è proprio la spinta verso il settore della produzione energetica rinnovabile (da dove dovrebbero provenire molti dei 4 milioni di posti di lavoro auspicati) e il pur poco ottimismo che aleggia sul piano obamiano deriva proprio dall'evidenza dei "fondamentali" su cui si può basare il piano.
                                                      Fondamentali che sono sopratutto da una parte la colossale capacità industriale e scientifica di ricerca degli USA e dall'altro l'abbondanza delle fonti rinnovabili offerta dal territorio statunitense: sole, vento, geotermia.
                                                      L'Italia ha una situazione simile per l'abbondanza di fonti (certo molto più della germania o della Francia), e per la ricerca&sviluppo ha le solite proverbiali capacità di risultato straordinario anche in presenza dei tagli ai portaborse sedicenti ricercatori. A mio parere ora si decide il futuro energetico ed economico della nazione e ogni particolare che non spinge nella direzione della diffusione delle FER è un errore.
                                                      Purtroppo si continua solo a vedere un lato dell'utilità delle FER (vabbè... ma quanto vuoi che si produca con le FER?... Prima che coprano il XY% ci vorranno decenni... ecc. ecc.) e si trascura il lato, importantissimo, di cosa il settore produzione energetica diffusa potrebbe diventare in termini di occupazione e distribuzione del reddito nei prossimi anni.
                                                      Vabbè, ce lo spiegheranno gli americani!
                                                      “Il fatto che un'opinione sia ampiamente condivisa non è affatto una prova che non sia completamente assurda.” Bertrand Russell

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