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CEI 0-16 e CEI 0-21 in inchiesta pubblica per sistemi di accumulo

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  • CEI 0-16 e CEI 0-21 in inchiesta pubblica per sistemi di accumulo

    Sono state presentate le nuove norme CEI 0-16 (MT) e CEI 0-21 (BT) che riguardano le modalità di classificazione e inserimento dei sistemi di accumulo allacciati alla rete di distribuzione.

    Ritengo sia molto importante valutare tutti gli aspetti in relazione al fatto di presentare note entro il termine stabilito (22 novembre).

    Il fatto di incidere è importantissimo in quanto sui sistemi di accumulo si gioca molto del futuro delle rinnovabili in Italia.

    L'idea è quella di "collettare" tutti i commenti e fare una comunicazione formale al CEI come ATER / FREE

    Per questo motivo abbiamo aperto anche un post apposta sulla pagina facebook di ATER che può essere usata per le comunicazioni veloci.

    https://www.facebook.com/groups/asso...9355809163625/

    Sul gruppo trovate anche le norme pulite per fare note all'interno delle norme stesse.

    A breve faro dei file word delle norme con integrazione dell'ultima V addendum, in modo da avere un doc con più leggibilità.


    Inutile dire che l'analisi e successiva richiesta di modifica è IMPORTANTISSIMA.....
    I sistemi di accumulo sono strategici e quindi "vitali" per un proseguo armonico del settore fotovoltaico.

    Vi prego di dedicare del tempo alla lettura delle norme e di indicare / discutere sui punti che non vi quadrano.
    'Non abbiamo più bisogno di 1 centrale che produca 1.000.000 di kWh, ma di 1.000.000 di persone che producano 1 kWh a testa.'
    'Il kWh più ecologico rimane sempre quello che non si consuma.'

  • #2
    Una volta "collect" si traduceva con "raccogliere" (alla peggio "collezionare")... ;-)

    Comunque la cosa mi interessa, io ho un sistema di accumulo "artigianale" dal 2012 e ne sono molto soddisfatto, persino avendo solo 500Wp di pannelli e potendoci alimentare solo le luci. Ma poter illuminare di notte il giardino con la luce del sole accumulata durante il giorno è troppo sfizioso! :-)

    Spero che le norme non siano scritte troppo in legalese, ora gli do uno sguardo.
    Batterie, DoD e profondità di scarica: *** Scaricare le batterie solo fino a metà prima di ricaricarle. *** Al piombo da 60 km: usata 20 km per volta durerà 60.000 km, 60 km per volta ne durerà 12.000. *** Al litio da 60 km: usata 20 km per volta durerà 120.000 km, 60 km per volta durerà 60.000 km.
    -- Jumpjack --

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    • #3
      Infatti ho messo le virgolette... :-)
      'Non abbiamo più bisogno di 1 centrale che produca 1.000.000 di kWh, ma di 1.000.000 di persone che producano 1 kWh a testa.'
      'Il kWh più ecologico rimane sempre quello che non si consuma.'

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      • #4
        non ho visto nulla che riguardi una soluzione con uno switch che consenta di passare da rete ad isola senza funzionamento in parallelo degli accumuli alla rete enel, soluzione più volte discussa anche in questo forum.
        E' anche vero che a rigore non si tratta di accumuli in parallelo alla rete (se lo switch funziona bene, e questo chi lo decide?) però forse si poteva approfittare per farne menzione e dire chiaramente se si possono o non si possono fare e con quali caratteristiche minime (tipo di switch, interblocchi, ecc)

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        • #5
          La cosa più grave è la mancanza di "classificazione" dei sistemi di accumulo e di non definire le taglie rispetto alle prescrizioni.
          Nella delibera dell AEEG (anch'essa in inchiesta pubblica) era precisa l'indicazione di trattare e differenziare le varie tipologie di sistemi di accumulo.
          Adesso tutti i sistemi di accumulo sono classificati come "impianti di produzione attivi".... il che è per lo meno strano visto che al limite potrebbero assorbire energia dalla rete..
          La possibilità di avere una tariffa specifica in caso di assorbimento dalla rete, lascia intendere che la norma è stata scritta senza pensare minimamente allo stato attuale ed agli immediati sviluppi....
          'Non abbiamo più bisogno di 1 centrale che produca 1.000.000 di kWh, ma di 1.000.000 di persone che producano 1 kWh a testa.'
          'Il kWh più ecologico rimane sempre quello che non si consuma.'

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          • #6
            io però non capisco una cosa, un impianto nuovo fotovoltaico con sistema di accumulo con inverter integrato che IMMETTE ZERO energia in rete.
            Una cosa tipo il solon liberty, ha necessità di un contatore di produzione?
            e chi lo mette?

            A maggior ragione quando si vede il contatore M3!
            adesso come fate?

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            • #7
              è tutto da scrivere.... è per questo che è necessario creare un documento ed inviarlo al CEI con tutto le note del caso.

              Le norme servono proprio a chiarire gli aspetti tecnici di queste cose.

              Il problema è che non c'è una norma EN specifica per gli impianti di accumulo.... altrimenti le cose sarebbero state molto più semplici
              'Non abbiamo più bisogno di 1 centrale che produca 1.000.000 di kWh, ma di 1.000.000 di persone che producano 1 kWh a testa.'
              'Il kWh più ecologico rimane sempre quello che non si consuma.'

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              • #8
                premetto che non sono un elettricista-elettronico o affine, e scriverò forse una castroneria .ma : .
                Ma chi è quello stupido che userebbe l'accumulo per immettere in rete o usa la rete per caricare le batterie......, E' CONTROPRODUCENTE , una mazzata sulle palle ,non ne vale la pena !!!.
                semmai ci deve essere un blocco nell'impianto che fermi il flusso dalle batterie alla rete esterna , e dalla rete esterna alle batterie credo che basti fermare l'inverter che carica e scarica le batterie , è questo che ci vuole .

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                • #9
                  Nel Marasma - anche GSE pubblica inchieste pubbliche a scadenza stretta

                  Nel Marasma - anche GSE pubblica inchieste pubbliche a scadenza stretta


                  Abbiamo anche, visto che non ci facciamo mancare nulla, la nuova inchiesta pubblica del GSE sulle regole applicative SEU.

                  http://www.gse.it/it/salastampa/news...plicative.aspx

                  Anche in questo caso ci si gioca la possibilità di "programmare" il futuro dell'energia rinnovabile in Italia.

                  La sensazione è che manchi un serio coordinamento e che non ci sia una visione sia d'insieme sia futura a medio lungo periodo.
                  'Non abbiamo più bisogno di 1 centrale che produca 1.000.000 di kWh, ma di 1.000.000 di persone che producano 1 kWh a testa.'
                  'Il kWh più ecologico rimane sempre quello che non si consuma.'

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