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Cambio titolarità

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  • #31
    Ciao marcober,

    secondo me il problema più grosso è avere 2 appartamenti che doni hai tuoi 2 figli e avere un solo contatore per entrambi

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    • #32
      i contatori sono due, uno per appartamento,chiaro mio figlio adesso è solo ma quando si sposa diventerebbe un'altro problema,
      cerco in pratica una soluzione facile e lecita che mi permetta di non fare quel giro di soldi, se no opto per il cambio di titolarità,
      credo si faccia tutto tramite portale Gse o si deve comunicare anche al gestore di rete o altri
      Impianto 3 kwp; 41,57,31N 13,28,23E; 15 moduli Suntech policristallino 200wp unica stringa; inverter Power One 3600 IT; orientamento -45 sud-est incl.20°.
      dal 20 agosto 2012,potenziato impianto con altri 3kwp; stesso orientamento

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      • #33
        Se ci deve prendere lui residenza, non puoi tenere tu usufrutto...mentre se lui incassa e poi vuole farti un regalo, non vedo problema...
        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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        • #34
          Ok grazie,capito il concetto
          Impianto 3 kwp; 41,57,31N 13,28,23E; 15 moduli Suntech policristallino 200wp unica stringa; inverter Power One 3600 IT; orientamento -45 sud-est incl.20°.
          dal 20 agosto 2012,potenziato impianto con altri 3kwp; stesso orientamento

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          • #35
            cambio titolarità

            Mi sono rivolto al GSE in merito al trasferimento di titolarità di impianto ftv, e precisamente al suo conferimento in una società agricola semplice.
            Questo ciò che riporta il manuale:

            - copia conforme dell’ atto notarile di cessione/conferimento da cui si evincano i timbri notarili e la registrazione presso il Pubblico Registro/Camera di Commercio, comprensivo di perizia di stima del ramo con esplicita inclusione dell’impianto e delle relative convenzioni ad esso associate. Tale atto deve contenere l’indicazione dei dati identificativi dell’impianto (pod, potenza, ubicazione, codici convenzioni GSE);

            questa la risposta al quesito:- La informiamo che per il cambio di titolarità è necessario attenersi al relativo manuale. Nel Manuale Utente per la Richiesta di Trasferimento di Titolarità non vengono richiesti esplicitamente requisiti particolari per il soggetto che deve asseverare la perizia, fermo restando la successiva valutazione della documentazione da parte del polo competente.

            Quindi supponendo di affidarmi ad un tecnico abilitato iscritto all'albo, la perizia deve essere giurata o no?....il valore da dare all'impianto deve essere quello attuale/reale o originario?....chi ha avuto esperienze può darmi informazioni? grazie.

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            • #36
              Originariamente inviato da saba Visualizza il messaggio
              Mi sono rivolto al GSE in merito al trasferimento di titolarità di impianto ftv, e precisamente al suo conferimento in una società agricola semplice.
              Questo ciò che riporta il manuale:

              - copia conforme dell’ atto notarile di cessione/conferimento da cui si evincano i timbri notarili e la registrazione presso il Pubblico Registro/Camera di Commercio, comprensivo di perizia di stima del ramo con esplicita inclusione dell’impianto e delle relative convenzioni ad esso associate. Tale atto deve contenere l’indicazione dei dati identificativi dell’impianto (pod, potenza, ubicazione, codici convenzioni GSE);

              questa la risposta al quesito:- La informiamo che per il cambio di titolarità è necessario attenersi al relativo manuale. Nel Manuale Utente per la Richiesta di Trasferimento di Titolarità non vengono richiesti esplicitamente requisiti particolari per il soggetto che deve asseverare la perizia, fermo restando la successiva valutazione della documentazione da parte del polo competente.

              Quindi supponendo di affidarmi ad un tecnico abilitato iscritto all'albo, la perizia deve essere giurata o no?....il valore da dare all'impianto deve essere quello attuale/reale o originario?....chi ha avuto esperienze può darmi informazioni? grazie.
              non ho esperienza diretta, ma leggendo quanto riportato credo che il manuale faccia riferimento alla perizia del valore del ramo d'azienda conferito, includendo anche l'impianto fotovoltaico, ma senza necessità di scendere nel dettaglio né di perizie giurate.

              Non c'è nessuno che abbia esperienza completa di un cambio di titolarità?
              leggendo il manuale restano vari dubbi:
              - la richiesta di cambio SSP deve essere successiva o contestuale al cambio convenzione incentivo?
              - la variazione in Gaudì va fatta anche nel caso di locazione d'impianto?
              - si deve comunicare qualcosa al distributore di rete?
              - si devono redigere nuovi regolamenti d'esercizio?

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              • #37
                Salve!
                Riapro questa discussione per fare queste domande:
                - Nel caso il soggetto responsabile di un impianto di 5,94 Kwp in SSP, proprietario della casa dove è installato, decida di intestare (donare) il tutto al nipote minorenne supportato da un tutore, può evitare di fare il cambio di titolarità se il contatore di consumo viene volturato al tutore?
                - Eventualmente il tutore deve essere lo stesso soggetto responsabile inserito sullo stato di famiglia per evitare il cambio e mantenere l'utenza intestata del contatore di consumo?
                - L'atto notarile deve per forza riportare l'esistenza dell'impianto sul tetto dell'immobile?
                Spero di aver spiegato bene la situazione.
                Grazie a chi mi vorrà rispondere!|

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                • #38
                  non penso sia indispensabile citare il F nell'atto, ma questo cambia zero sulla necessita che SSP e Contatore siano intestati alla stessa persona, cioè ad una persona che ha residenza presso abitazione ove insiste impianto. Se poi tale persona è minorenne e ha un tutore, che si intesta in nome e per conto lui le cose, penso che il tutore NON debba per forza coabitare o essere del nucleo famigliare...ma si intesta il tutto su procura, come tutore.
                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                  • #39
                    cambio titolarità

                    Buon giorno.
                    Ho seguito con interesse questa discussione in quanto ho anch'io necessità di chiarimenti in merito.
                    Mio figlio, per motivi di lavoro, si è trasferito in altra provincia e ha deciso di affittare l'immobile, di sua proprietà, dove abitava e sul quale ha installato un impianto fotovoltaico da 3 Kw.
                    Non sapendo come comportarsi in merito al cambio di titolarità ha posto il quesito al GSE :
                    "Sono proprietario di un'immobile con impianto fotovoltaico installato con attivate le convenzioni - CONTO ENERGIA e SCAMBIO SUL POSTO. Essendomi trasferito in altra provincia per motivi di lavoro ho l'esigenza di cambiare la mia residenza e affittare con contratto di locazione l'immobile di cui sopra. Quindi vorrei sapere: - posso affittare l'appartamento con l'impianto fotovoltaico e mantenere la titolarità dell'impianto stesso? - debbo trasferire la titolarità dell'impianto e delle convenzioni attivate oppure posso trasferire solo la convenzione di scambio sul posto e mantenere la titolarità del conto energia, in quanto proprietario dell'immobile e dell'impianto fotovoltaico, e dare mandato senza rappresentanza al locatario?"
                    La risposta da parte del GSE è stata:
                    "in merito alla Sua comunicazione, La informiamo che in base a quanto previsto dalla Delibera 578/2013/R/EEL, a partire dal 01/01/2014 il servizio di scambio sul posto può essere richiesto esclusivamente dal titolare del punto di connessione (POD) che deve altresì essere cliente finale, ovvero essere controparte del contratto di fornitura dell’energia elettrica, per l’utenza che insiste sul medesimo POD. Nel caso in cui l’utente dello scambio sul posto (USSP), non abbia la titolarità dell’impianto collegato al suddetto POD, deve obbligatoriamente avere mandato senza rappresentanza da parte del produttore ad immettere l’energia elettrica in rete.In relazione a quanto sopra, l’USSP può non coincidere con il titolare della convenzione di Conto Energia, quindi qualora sul medesimo impianto siano in essere una convenzione di Conto Energia ed una convenzione di Scambio sul Posto, è possibile richiedere il trasferimento di titolarità per una sola delle due convenzioni, con il rispetto dei seguenti vincoli:- il titolare della convenzione di Scambio Sul Posto dovrà essere necessariamente il titolare del punto di connessione (POD) e del contratto di fornitura dell’energia elettrica e dovrà avere mandato senza rappresentanza da parte del produttore ad immettere energia elettrica;- il titolare della convenzione di Conto Energia dovrà essere colui che ha la disponibilità/titolarità dell’impianto.Con riferimento alle richieste di variazione di titolarità di impianti fotovoltaici su cui è presente sia una convenzione di Scambio sul Posto che una convenzione di Conto Energia si precisa quanto segue:-gli impianti fotovoltaici di potenza inferiore o uguale a 6 kW installati su immobili sono considerati pertinenze e come tali vengono trasferiti contestualmente al passaggio di proprietà del medesimo immobile;
                    - nel caso di variazione di titolarità della sola Convenzione di Scambio sul Posto non dovrà essere fornito un atto/scrittura privata attestante il passaggio dell’impianto (il quale rimarrà nella disponibilità/titolarità del soggetto che sarà intestatario della convenzione di Conto Energia).
                    Il GSE si riserva in ogni caso di richiedere, ove necessario, integrazioni documentali in relazione alla tipologia di trasferimento di titolarità e alla potenza dell’impianto, nonché di effettuare controlli e verifiche al riguardo."

                    Quindi:
                    è sufficiente effettuare una voltura del contratto di fornitura, mantenendo il solito POD, e dare al subentrante mandato senza rappresentanza, mantenendo la titolarità dell'impianto in quanto proprietario dell'immobile e dell'impianto stesso (pertinenza dell'immobile) ?
                    è corretta la mia interpretazione o mi sfugge qualcosa?
                    Ringrazio chiunque vorra rispondermi.

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                    • #40
                      Si Valter PT, anche io la interpreto così. E per quanto riguarda il Conto Energia può mantenere la titolarità e continuare a percepire l'incentivo


                      Pongo anche io un dubbio su un cambio di titolarità:

                      Un cliente ha un impianto fotovoltaico da 10 kWp incentivato con Quinto Conto Energia, installato su un capannone dove al momento è attiva un'attività agricola.
                      giunto alla pensione, il titolare vorrebbe cessare l'attività e chiudere la p.iva.
                      Secondo voi può farlo lasciando il capannone vuoto e intestarsi l'impianto come persona fisica?
                      E nel caso decidesse di cedere il capannone in comodato d'uso gratuito a suo figlio può mantenere la titolarità dell'impianto e continuare a percepire l'incentivo?
                      Lui in realtà non vorrebbe lasciare nemmeno l'autoconsumo, ma in questo caso dovrebbe richiedere un nuovo contatore e dubito che si possa

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                      • #41
                        In merito al mio quesito ho risolto cinque minuti fa telefonando al GSE che mi ha confermato l'esattezza della mia interpretazione: basta trasferire la titolarità della convenzione SSP con voltura del contratto di fornitura. A questo punto penso che tale variazione comporti di adempiere al cambio di titolarità anche su GAUDI, ma per questo mi informerò direttamente all' ENEL.
                        Per quanto riguarda il tuo quesito, FVOr, ti consiglio di telefonare al GSE dove ti daranno tutte le delucidazioni che chiedi. L'unico inconveniente è l'attesa, circa 10 minuti per avere una risposta, ma almeno ti chiariscono tutti i dubbi.

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                        • #42
                          Valter..fatti poi un apio di domande..

                          1)alla fine hai che Tizio è titolare di un impianto di produzione di EE..che in parte viene goduta da Caio (autocosnumo) e una parte viene immessa. Quella immessa viene Venduta al GSE in regime di SSP, chi vende è Tizio, che vende però direttamente ma da un Mandato a Caio per farlo a suo nome (quindi per il fisco il venditore finale è Tizio)

                          2) Tizio poi percepirebbe anche Incentivi CE..ma su che tipo di impianto? su un impinato che NON è piu usato per alimentare le esigenze domestiche del SOGGETTO RESPONSABILE (tizio), ma quelle di CAIO...ealimentare le esigenze domestiche del SR (e non di altri) è l'UNICA situazione per la quale tale produzione di EE NON è ritenuta attivita di impresa ma appunto autoproduzione domestica per uso personale (motovo per cui anche lo SSP non è tassato SALVO CHE diventi Eccedenza cioe che Valore immesso superi Valore Energia prelevata!)

                          Morale..per il fisco Tizio diventa un IMPRENDITORE..che ha un impianto su un tetto di una abitazione nella DISPONIBILTA di Caio (affittuario)..e quindi deve gestire tale attivita con PARTITA IVA..i ricavi sono i proventi del CE..ma anche i proventi dell'energia immessa (perche immessa fisicamente sul contatore di Caio, ma è pur energia che ga Tizio!)...e in piu Tizio fa usare della sua corrente a Caio..che si puo anche fare, ma sul quel regalo si dovrebbe pagare IVA e Accise (trattandosi di vendita a costo zero e non di autocosnumo e autoproduzione)

                          Auguri neh.

                          FVOr..ragionamento analogo..unico caso in cui impianto è esentasse è quando contemporaneamente:
                          - è posizionato su abitazione o sua PERTINENZA (e non ci siamo)
                          - è destinato a soddisfare esigenze DOMESTICHE del SOGGETTO RESPONSABILE (e da come descrivi pare che cosi non sia oggi e che non si possa fare..ma anche se possibile ti manca punto precedente, salvo che capannone sia il garage della casa...ma occhio che il Comune non ci tiene a farsi prendere per i fondelli...)
                          CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                          • #43
                            @ValterPT ho inviato un quesito al GSE, preferisco avere qualcosa di scritto ;-) E ovviamente quando risponderanno vi renderò partecipi

                            @marcober.. come hai capito l'abitazione non c'entra niente, è un capannone in campagna lontano da tutto, che ora è sede di un'azienda agricola il cui proprietario però deve andare in pensione. Secndo te come dovrebbe comportarsi? L'obiettivo ovviamente non è aggirare nessun obbligo, ma è un problema capire cosa SI PUO' fare. Dovrebbe tenere la p.iva aperta? O può chiuderla e pagare le tasse dovute?

                            P.S.: come sarebbe bello poter fare progetti senza dover diventare consulenti fiscali!!

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                            • #44
                              Originariamente inviato da FVOr Visualizza il messaggio
                              Dovrebbe tenere la p.iva aperta?
                              Eh certo!
                              Non è che un imprenditore "va in pensione"..se uno esercita una attivita imprenditoriale, lo è sino a che campa.
                              e produrre EE è una di quelle.
                              Per andare in pensione..deve davvero SMETTERE..cioè stacca impianto e non immette nulla...cosi come il falegname puo tenere le sega, ma se non produce piu mobili , non è piu imprenditore..

                              Venda capannone e impianto ..mio consiglio.
                              CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                              • #45
                                @marcober:
                                stiamo parlando di un impianto da 3Kw installato nel 2009 (II conto energia) e la normativa fiscale di riferimento è data dalla Circolare_Del 19.07.2007 N. 46 Dell’Agenzia Delle Entrate
                                Disciplina Fiscale degli Incentivi Per Gli Impianti Fotovoltaici - e dalla circolare N. 36/E, riguardante gli «Impianti fotovoltaici – Profili catastali e aspetti fiscali» emessa dall’Agenzia delle Entrate (Direzione Centrale Normativa Direzione Centrale Catasto e Cartografia) il 19 dicembre 2013.
                                nella prima si afferma che :
                                al punto 6 - DISCIPLINA IVA DELLA TARIFFA INCENTIVANTE Nel caso in cui la tariffa incentivante sia percepita dal responsabile dell’impianto nello svolgimento di un’attività d’impresa, arte o professione, si ritiene che ai fini dell’imposta sul valore aggiunto la tariffa medesima sia in ogni caso esclusa dal campo di applicazione dell’imposta, ai sensi dell’articolo 2, terzo comma, lettera a), del DPR 26 ottobre 1972, n. 633. Detta tariffa, infatti, configura un contributo a fondo perduto, percepito dal soggetto responsabile in assenza di alcuna controprestazione resa al soggetto erogatore. Si osserva, infatti, che nel contesto fiscale la terminologia utilizzata per indicare tale incentivo, “tariffa incentivante”, è atecnica; nel caso specifico, infatti, le somme erogate non rappresentano un prezzo o corrispettivo per la fornitura dell’energia (come il termine tariffa lascerebbe intendere), ma una somma erogata per ristorare il titolare dell’impianto dei costi sostenuti per la costruzione dell’impianto medesimo e di quelli di esercizio, come si evince dall’articolo 7 del d.lgs. n. 387 del 2003. Non si ravvisa, nel caso di specie, alcun rapporto sinallagmatico tra le prestazioni poste in essere dal soggetto che eroga il contributo e quelle poste in essere dal soggetto che lo riceve, che, infatti, non è tenuto a prestare alcun servizio o a cedere alcun bene in contropartita. Il soggetto beneficiario della tariffa si limita a produrre energia elettrica che utilizza direttamente per soddisfare il proprio fabbisogno energetico o vende al gestore di rete cui è collegato; mentre il soggetto attuatore non ricava evidentemente nessuna utilità diretta dall’attività del soggetto al quale corrisponde la tariffa.
                                Attesa l’assenza del presupposto oggettivo, l’esclusione da IVA opera anche nel caso in cui il soggetto realizza l’impianto fotovoltaico nell’esercizio di attività di impresa, arte o professione. Il contributo in questione non può essere considerato, inoltre, nemmeno come “integrazione di corrispettivo” ai sensi dell’articolo 13, primo comma, ultima parte, del DPR n. 633 del 1972, e dell’articolo 73 della Direttiva IVA (n. 2006/112/CE del 28 novembre 2006), in quanto, ai sensi del citato articolo, detto contributo per essere soggetto ad IVA dovrebbe costituire parte integrante dei corrispettivi dovuti da altri soggetti ovvero una vera e propria integrazione dei prezzi praticati all’atto della cessione del bene o della prestazione del servizio. Tale circostanza non ricorre nel caso in esame in quanto la tariffa incentivante viene erogata per favorire la produzione di energia elettrica, anche se destinata ad esclusivo consumo del percipiente.
                                e al punto 9.2.1.1 - i contributi spettanti a titolo di tariffa incentivante, sono irrilevanti fiscalmente.
                                Nella seconda:
                                Gli impianti fotovoltaici, in base al principio che un impianto FV sul tetto di casa aumenta il valore della casa stessa, aumentano il valore della rendita catastale dell’immobile e solo se superano la potenza dei 3 KW e se l’aumento della rendita catastale supera il 15% del valore catastale dell’immobile allora si devono pagare le tasse sul fotovoltaico e si pagheranno anche più soldi per la rivalutazione dell’immobile (IMU, TASI e altre tasse).
                                In merito alla convenzione di SSP si parla di "contributo in conto scambio" e non di "vendita" ed inoltre è proprio il GSE che nel suo Manuale Utente per la Richiesta di Trasferimento di Titolarità dell' aprile 2016 contempla la possibilità di trasferire la titolarità della sola convenzione di SSP all'intestatario della fornitura e di mantenere la titolarità della convenzione CE al proprietario dell'immobile ( e dell'impianto).
                                Quindi non credo di fare niente di eccezionale ma solo di operare nel rispetto delle normative vigenti.
                                Grazie per gli auguri

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                                • #46
                                  Originariamente inviato da ValterPT Visualizza il messaggio
                                  e al punto 9.2.1.1 - i contributi spettanti a titolo di tariffa incentivante, sono irrilevanti fiscalmente.
                                  Calma e gesso..il punto che citi tu recita


                                  "Qualora l’impianto, per la sua collocazione (ad esempio, sul tetto dell’abitazione o su un’area di pertinenza), risulti installato essenzialmente perfare fronte ai bisogni energetici dell’abitazione o sede dell’utente (ovvero per usidomestici, di illuminazione, alimentazione di apparecchi elettrici, ecc. e, a talfine, l’impianto risulti posto direttamente al servizio dell’abitazione) si ritiene che lo stesso possa considerarsi utilizzato in un contestosostanzialmente privatistico"

                                  in altra successiva circolare su SSP , ribadisce parola per parola che:

                                  "qualora l'impianto, per la sua collocazione (ad esempio, sul tetto dell'abitazione osu un'area di pertinenza), risulti installato essenzialmente per fare fronte aibisogni energetici dell'abitazione o sede dell'utente (ovvero per usi domestici, diilluminazione, alimentazione di apparecchi elettrici, ecc. e, a tal fine, l'impiantorisulti posto direttamente al servizio dell'abitazione o della sede medesima) siritiene che l'immissione di energia in rete per effetto del servizio di scambio sulposto non concretizzi lo svolgimento di una attività commerciale abituale e che ilrelativo contributo in conto scambio erogato dal GSE non assuma rilevanza fiscale."

                                  E per chiarire aggiunge:

                                  "quando l'impianto, per la sua collocazione, non risulti posto al servizio dell'abitazione o della sede dell'utente (ad esempio, perché situato su un'area separata dall'abitazione e non di pertinenza della stessa), l'energia immessa in rete per effetto del servizio di scambio sul posto dovrà essere considerata ceduta alla rete medesima nell'ambito di un'attività commerciale, perciò rilevante sia ai fini dell'IVA che delle imposte dirette. Gli utenti, quindi. dovranno emettere fattura nei confronti del GSE in relazione al corrispettivo di cessione;"

                                  Come si vede chiaramente..per AdE l'impianto esentato è quello che alimenta la casa dell'utente.... e non qualsiasi impianto posto su una qualsiasi abitazione.

                                  nota che le fattispecie citate sono solo due ESEMPI..e non rappresentano tutta la casistica di possibilità in cui puoi avere impianto su una casa ma che NON è poi al servizio di chi lo possiede....

                                  Ne tuo caso avresti che Tizio possiede un impianto che è installato a casa di Caio (che vanta diritto reale in base a contratto di affitto)...l'Utente dell'impianto è Caio, che fisicamente ne gode il frutto dell'autoconsumo e dello SSP...e quindi se il frutto dell'INCENTIVO lo gode un Terzo (Tizio, possessore) ecco che per AdE non si configura piu l'uso domestico PER LA SEDE dell'utente..ma un Produttore Venditore (Tizio) e un Utilizzatore (Caio)..e l'attivita di tizio è commerciale..quindi serve P IVA.

                                  Prova a chiederti..con che titolo Tizio mantiene una sua Installazione sul tetto di una casa che affitta a Caio? per NON affittargli impianto Fv dovrebbe come minimo separare catastalmente il tetto...e non comprenderlo nel contratto di affitto..ma in tal caso ecco che impianto NON è piu posizionato sul tetto della casa che sta alimentando..perche su particella catastale distinta e nemmeno pertinenziale alla casa.
                                  Ma anche se di fatto non separi il tetto...la sostanza giuridica non cambia..di fatto hai affittato ANCHE impianto FV a Caio..che se volesse, col contratto di affitto, va al GSE e chiede di intestarsi lui come Soggetto responsabile l'impianto...esattamente come un affittuario poteva montare sul tetto di casa in affitto un FV e intestarselo
                                  E se nel contratto di affitto scrivi che no lo puo fare e che ti riservi impianto..di fatto stai dando evidenza della contraddizione di prima..con che titolo tieni una tua installazione su una casa di cui ha diritto reale un terzo?

                                  D'altra parte con la tua interpretazione io durante il CE avrei potuto trovare 1000 proprietari di casa che dietro compenso di 100 euro mi davano in uso il loro tetto..io ci facevo sopra 19,9 kw...e quindi avrei potuto oggi godere di Incentivi CE su 20 MEGA di FV ESENTASSE !!

                                  Magari!...comunque , non devi credere a me..basta che vai da AdE..gli spieghi bene quello che vuoi fare..gli porti tu le circolari che ho citato (perche il funzionario di turno di certo non ricorda dove stanno..ma se le legge le sa ben interpretare) e senti se la pensa come me o come te.

                                  Queste cose sono state dibattute sino alla noia fra il 2009 e il 2011...quando tutti cercavano ogni modo per fare impianti ovunque..pure sul campanile della chiesa...basta che fossero esentasse..e ci si inventava agricoltori..nudi proprietari di tetti...comodatari..diritti di superficie come se piovesse...impinati in affitto, in uso, in comodato , in leasing...ogni giorno uno si inventava una formula diversa...sino al giorno dopo quando Ufficio AdE gli faceva sempre la stessa domanda.."ma l'energia che si produce sopra il tetto appartiene alla stessa persona che la usa sotto il tetto?"..se la risposta è SI, allora ok..se la risposta è no..allora di mezzo ci sta un passaggio di proprietà di tale energia..che puo essere pure gratuita ma non per qeusto non è impresa (e quindi da fare con P iva).

                                  PS
                                  Non ho fatto esame di stato...ma ho fatto studi da comm.sta..puoi chiedere anche al tuo comm.sta..sebbene io andrei alal fonte, cioe da AdE...sono piu aggiornati di mooolti comm.sti..sebbene molto meno preparati di pochisssssimi comm.sti.
                                  CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                  • #47
                                    @ marcober
                                    Seguirò il tuo consiglio e mi rivolgerò all' AdE

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                                    • #48
                                      Originariamente inviato da saba Visualizza il messaggio
                                      - copia conforme dell’ atto notarile di cessione/conferimento da cui si evincano i timbri notarili e la registrazione presso il Pubblico Registro/Camera di Commercio, comprensivo di perizia di stima del ramo con esplicita inclusione dell’impianto e delle relative convenzioni ad esso associate. Tale atto deve contenere l’indicazione dei dati identificativi dell’impianto (pod, potenza, ubicazione, codici convenzioni GSE);
                                      Ciao, qualcuno ha approfondito questo aspetto?
                                      In caso di cessione di azienda si tratta della perzia di stima di tutta l'azienda?
                                      Nel nuovo manuale GSE è sparita la dicitura "del ramo"

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                                      • #49
                                        noi non abbiamo fatto in tempo e stiamo preparandoci per il prossimo al conferimento di tutta l'azienda in una nuova società e abbiamo dato incarico di redigere sia la perizia di stima di tutta l'azienda e sia del solo ramo dell'impianto ftv, ma visto che è sparita la dicitura ramo potrebbe bastare solo la perizia di stima dell'azienda-
                                        Originariamente inviato da FVOr Visualizza il messaggio
                                        Ciao, qualcuno ha approfondito questo aspetto?
                                        In caso di cessione di azienda si tratta della perzia di stima di tutta l'azienda?
                                        Nel nuovo manuale GSE è sparita la dicitura "del ramo"

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                                        • #50
                                          La tipologia indicata dal GSE è "Cessione di azienda/Conferimento di azienda o di ramo d‘azienda" credo che la perizia del ramo d'azieda vada fatto se cedi solo quello...
                                          In ogni caso il mio dubbio è: se si cede l'intera azienda, comprensiva dell'impianto fotovoltaico, la perizia richiesta dal GSE è relativa a tutta l'azienda?
                                          Non capisco perché dovrebbero entrare nel merito di tutto quello che non è fotovoltaico..
                                          Ultima modifica di FVOr; 20-07-2017, 14:26. Motivo: errore di battitura

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                                          • #51
                                            Il mio specifico caso è un conferimento di un'intera azienda in una nuova società.Il GSE in seguito alla nostra richiesta ci ha comunicato che nell'atto di cessione notarile sia redatta a parte la stima del ramo d'azienda riguardante l'impianto ftv, inoltre la perizia deve essere giurata.
                                            Originariamente inviato da FVOr Visualizza il messaggio
                                            La tipologia indicata dal GSE è "Cessione di azienda/Conferimento di azienda o di ramo d‘azienda" credo che la perizia del ramo d'azieda vada fatto se cedi solo quello...
                                            In ogni caso il mio dubbio è: se si cede l'intera azienda, comprensiva dell'impianto fotovoltaico, la perizia richiesta dal GSE è relativa a tutta l'azienda?
                                            Non capisco perché dovrebbero entrare nel merito di tutto quello che non è fotovoltaico..

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                                            • #52
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                                              In merito al mio quesito ho risolto cinque minuti fa telefonando al GSE che mi ha confermato l'esattezza della mia interpretazione: basta trasferire la titolarità della convenzione SSP con voltura del contratto di fornitura. A questo punto penso che tale variazione comporti di adempiere al cambio di titolarità anche su GAUDI, ma per questo mi informerò direttamente all' ENEL.
                                              Per quanto riguarda il tuo quesito, FVOr, ti consiglio di telefonare al GSE dove ti daranno tutte le delucidazioni che chiedi. L'unico inconveniente è l'attesa, circa 10 minuti per avere una risposta, ma almeno ti chiariscono tutti i dubbi.
                                              Ciao ,
                                              io ho lo stesso problema: ho installato anni fa (4° conto) un 4 Kw su casa di proprietà.
                                              Ora ho affittato e per non avere problemi ho offerto all'inquilino, mio amico, la bolletta della corrente.
                                              Quindi non ho fatto nulla... gli pago io i 30 € al mese che lui spende ( poca roba) e continuo a maturare il conto energia...
                                              Non so se sia correttissimo..... e non so se ho altre alternative.....
                                              Senò certo l'alternativa sarebbe fare un accordo con l'inquilino, intesatare a lui il contratto, cedere a lui tutto l'incentivo sia SSN ce CE, e poi farselo tornare, sperando nella buona fede...

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                                              • #53
                                                in realtà il conto energia non deve necessariamente essere intestato allo stesso intestatario della bolletta, mentre lo SSP si.
                                                Quindi se decidessi di fargli fare la voltura del contatore a nome suo dovresti cedergli solo lo ssp.

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                                                • #54
                                                  cambio titolarita

                                                  salve a tutti
                                                  sto facendo cambio titolarita causa morte , da marito a moglie . 9iv CONTO +SSP , 2,96 KW )sono arrivato alla pagina invio documenti , mi manca Comunicazione alle Amministrazioni che hanno rilasciato il Titolo , A CHE COSA SI RIFERISCE ?

                                                  grazie per eventuale spiegazione
                                                  saluti

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                                                  • #55
                                                    Cambio Titolarità Caso Morte

                                                    Salve dovrei fare la pratica sul portale GSE per quanto in oggetto, l'impianto residenziale da 5kW è del 2010 con:
                                                    - FOTOVOLTAICO CONTO ENERGIA
                                                    - Scambio sul posto

                                                    qualcuno l'ha mai fatto sa darmi delle dritte?

                                                    Grazie
                                                    Impianto da 6,38kWp in prov. di Bergamo - Azimuth -20° / Tilt 20° su tetto a falda
                                                    Pannelli n° 22 Sunlink SL290W - Inverter Fronius IG Plus 70V

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                                                    • #56
                                                      ti consiglio di scaricarti il manuale del GSE per il cambio di titolarità, è chiarissimo e ti da tutte le indicazioni che servono.
                                                      ricordati solo che va fatto prima quello su terna, anche per quello c'è una guida. Poi se hai dubbi particolari chiedi pure

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                                                      • #57
                                                        Originariamente inviato da FVOr Visualizza il messaggio
                                                        ti consiglio di scaricarti il manuale del GSE per il cambio di titolarità, è chiarissimo e ti da tutte le indicazioni che servono.
                                                        ricordati solo che va fatto prima quello su terna, anche per quello c'è una guida. Poi se hai dubbi particolari chiedi pure
                                                        Grazie FVOr sarà chiaro ma la domanda è tra tutti i documenti che chiedono, dove trovo:
                                                        1) Modulo di richiesta di cambio titolarità
                                                        2) Dich. sostitutiva di atto notorio...........
                                                        3) Copia istanza di voltura dell'Autorizz. Unica (che tra l'altro cos'è)

                                                        scusa l'ignoranza

                                                        Per Terna cosa bisogna fare ??

                                                        Grazie
                                                        Impianto da 6,38kWp in prov. di Bergamo - Azimuth -20° / Tilt 20° su tetto a falda
                                                        Pannelli n° 22 Sunlink SL290W - Inverter Fronius IG Plus 70V

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                                                        • #58
                                                          Buonasera a tutti.ho una domanda tecnica sull’argomento..
                                                          Il cambio di titolarità di un impianto da 3 kW venduto assieme all’immobile che asserviva deve essere fatto DOPO la vendita oppure può essere fatto PRIMA dell’effettiva vendita mettendo come data ufficiale quella dell’atto notarile (già fissato)?
                                                          grazie in anticipo
                                                          Villetta bifamiliare in classe B - zona climatica E 2560 GG - Nimbus pocket 50M con radiante a pavimento su 100 mq per riscaldamento, raffrescamento e ACS (HYC da 300 litri) - cottura ad induzione

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                                                          • #59
                                                            ciao kurdo,
                                                            uno tra i documenti obbligatori richiesti dal GSE è l'atto di vendita col timbro del notaio riportante la dicitura dell'impianto e gli estremi delle relative convenzioni, Per cui va fatta dopo il rogito. Io ho sempre fatto cosi e non ho mai avuto problemi

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                                                            • #60
                                                              Originariamente inviato da giorgio.vy Visualizza il messaggio
                                                              ciao kurdo,
                                                              uno tra i documenti obbligatori richiesti dal GSE è l'atto di vendita col timbro del notaio riportante la dicitura dell'impianto e gli estremi delle relative convenzioni, Per cui va fatta dopo il rogito. Io ho sempre fatto cosi e non ho mai avuto problemi
                                                              Io avevo capito che per impianti sotto i 3 kW tale documento non fosse necessario..
                                                              Villetta bifamiliare in classe B - zona climatica E 2560 GG - Nimbus pocket 50M con radiante a pavimento su 100 mq per riscaldamento, raffrescamento e ACS (HYC da 300 litri) - cottura ad induzione

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