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iter connessione impianto su impianto nuova costruzione

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  • iter connessione impianto su impianto nuova costruzione

    Ciao a tutti.
    Sono diventato nel 2019 proprietario di una villetta di nuova costruzione (fine lavori 2015), acquistata direttamente dal costruttore, sul quale è stato installato un impianto fotovoltaico di 1,25 kW.
    Ho attivato con Acea (sono a Roma) il POD in prelievo, ed ora vorrei connettere l'impianto di produzione con annesso scambio sul posto GSE.
    Se non erro, non posso usufruire dell'iter semplificato, in quanto l'impianto non è aderente al tetto. Pensavo quindi di procedere con l'iter ordinario, ma sono abbastanza confuso sul dettaglio delle operazioni da seguire... chi riesce a darmi un aiuto?
    Il costruttore mi ha rilasciato la dichiarazione di conformità dell'impianto ( DM 37/08 ) ed il permesso a costruire rilasciato dal Comune di Roma. Serve altro?

  • #2
    Vista la scarsità di informazioni a riguardo, illustro per sommi capi la procedura che ho seguito per connettere l'impianto in oggetto alla rete.
    Premetto che sono un ingegnere elettrotecnico (seppur non operante nel settore fotovoltaico), quindi so di cosa parlo e per questo sono riuscito a districarmi nella fitta rete di documenti mancanti (leggasi “non prodotti dal costruttore”) e comunque ad interfacciarmi direttamente con il gestore di rete locale Acea.
    Non mi dilungo sul dettaglio dei documenti che il costruttore non mi aveva consegnato; basta dire che, nel mio caso, la pratica non sarebbe stata gestibile da un utente non addetto ai lavori.

    Comunque, tornando al tema:
    1) richiesta credenziali per il portale Acea GECA. SI fa tranquillamente a mezzo email, compilando e siglando un modulo in carta semplice;

    2) apertura pratica su Geca e pagamento tassa per “produzione preventivo di connessione” pari ad euro 36,60. In questa fase sono richiesti i seguenti documenti (tutti da caricare su Geca): progetto, dico dm 37/08, piano particellare, dichiarazione di disponibilità del sito, ricevuta pagamento del diritto fisso.

    3) a questo punto verrete contattati da Acea per prendere l’appuntamento per il sopralluogo, a valle del quale sarà prodotto il preventivo di connessione. Nel preventivo verranno indicati eventuali ulteriori lavori necessari alla connessione in rete dell’impianto. Se tutto è nella norma, questo elenco di lavori si riduce alla semplice predisposizione del vano per il gruppo di misura dell’energia prodotta (concorderete con il preventivista i dettagli)

    4) Riceverete da Acea (su Geca) il preventivo di connessione. Questo preventivo andrà sottoscritto per accettazione (pagando il relativo bollettino, nel mio caso pari ad euro 122), e caricato su Geca assieme a tutta un’altra serie di documenti: regolamento di esercizio siglato da un professionista o dal responsabile della ditta che vi ha eseguito i lavori, schema unifilare impianto, certificato dei risultati autotest inverter, certificato di collaudo impianto, scheda rischi specifici, elenco del personale autorizzato ad accedere all’impianto e certificato di fine lavori. Andranno inoltre trasmessi documenti di conformità dei pannelli e dell’inverter, questi reperibili facilmente sui siti internet dei rispettivi produttori.
    In questa fase andrà avviato, parallelamente, l’iter con Terna: bisogna registrarsi su Gaudì e registrare l’impianto seguendo più di uno step, attendendo di volta in volta la validazione, a cura di Acea, dei dati inseriti.
    Una volta caricati tutti i documenti su Geca, compreso il certificato con il codice Censimp di Gaudì, il grosso del lavoro sarà fatto.

    5) Acea vi contatterà per prevendere appuntamento per l’installazione del gruppo di misura. Bisognerà procedere con lo step finale su Gaudì, comunicando quindi ad Acea il codice della UPNR. Acea validerà l’impianto su Gaudì, e da questo momento esso sarà considerato in esercizio.

    6) se applicabile, si può procedere (entro 60 giorni dall’entrata in esercizio) con la stipula del contratto di scambio sul posto con GSE. Procedura estremamente semplice e gratuita, da fare completamente online.

    Come già anticipato, il processo è abbastanza articolato. Sicuramente nell’elenco ho dimenticato qualche documento richiesto, ma sarà di facile identificazione durante il processo.
    Questa guida si propone esclusivamente di fornire un ausilio a chi, come me, è in grado (ed ha voglia!) di operare in autonomia. Durante il processo (durato un paio di mesi) ho avuto così tanti intoppi burocratici che un comune cittadino (non tecnico) non avrebbe avuto modo di approcciare nella giusta maniera.

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