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Comunita' energetica condominio

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  • Comunita' energetica condominio

    Ho letto questo articoloEnergia, via libera all’autoconsumo dei condomini per tagliare la bolletta - Il Sole 24 ORE

    Qualcuno lo ha gia' fatto?
    FTV: 16x JA SOLAR JAM60S20-385/MR (1,54kW EST + 4,62kW SUD = 6,16kW) + Solaredge SE6000H + 1x LG Chem RESU 16H PRIME

  • #2
    Stanno sperimentando.Cosa non lo so perchè e già stato fatto.......Dl 162/2019 comunita' energetiche rinnovabili (eu 2018/2001)
    ..

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    • #3
      Secondo voi quindi si potrebbe realizzare un impianto condominiale, dividendo e utilizzando poi equamente l'energia prodotta per ogni singolo appartamento? Ma soprattutto sarebbe utilizzabile l'ecobonus (per come è fatto adesso), chiaramente con la necessità di dover effettuare anche uno dei 3 interventi principali?
      Grazie

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      • #4
        Condivido queste informazioni ricevute oggi, sperando possano essere utili. Un'impresa mi ha risposto confermandomi la possibilità di realizzare un impianto fotovoltaico condominiale, riporto di seguito un estratto:

        Buongiorno,
        da inizio anno (circa) è possibile prevedere un impianto fotovoltaico condominiale fino a 200 kWp.
        Il 13 febbraio 2020 l’emendamento che consente la formazione di comunità energetiche e, in pratica, l’installazione di un impianto fotovoltaico condominiale, è stato approvato nelle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera.


        C'erano poi dei riferimenti al loro sito ma non sapendo se è possibile inserire link evito, nel caso chiedetemi in pvt.
        L'impresa è della provincia di Torino per cui non so se poi a livello regionale occorrono altre leggi per recepire quanto emanato di recente.

        Questa invece la risposta del responsabile d'ufficio della mia regione:

        Le importanti novità normative in materia di efficienza energetica, introdotte dalla Direttiva Europea 2018/2001, conferiscono al cittadino un ruolo attivo nel processo di transizione energetica e nella lotta alla crisi climatica, offrendogli la possibilità di produrre, consumare, immagazzinare e condividere l’energia prodotta localmente.
        L’articolo 42-bis del Milleproroghe apre la strada alla produzione e allo scambio di energia da fonti rinnovabili attraverso la creazione di comunità energetiche anticipando il recepimento nazionale della direttiva europea 2018/2001 in materia.
        Si tratta di valorizzare in particolare lo scambio di energia da fonti rinnovabili per utenze poste all’interno della stessa rete di distribuzione, in modo da valorizzare progetti locali, e di creare vantaggi per l’energia autoconsumata istantaneamente, per spingere configurazioni capaci di soddisfare al meglio i fabbisogni e di integrare sistemi di accumulo e di mobilità elettrica, sistemi efficienti, riducendo così lo scambio con la rete e contribuendo alla stabilità del sistema.
        La comunità energetica si deve dotare di un piano strategico per la riduzione dei consumi energetici da fonti non rinnovabili e l’efficientamento dei consumi energetici in coerenza con il Piano regionale energetico-ambientale e di un proprio modello di bilancio energetico.
        La costituzione della comunità energetica può essere accompagnata da un sostegno finanziario per la predisposizione dei progetti e della documentazione correlata alla costituzione delle comunità (anche attraverso il "crowfunding").
        Alla luce di quanto sopra, la Regione Abruzzo sta lavorando proprio in questo giorni alla definizione di un Action Plan sulle Comunità Energertiche che condurrà, a seguito del recepimento nazionale, all'emanazione di una legge regionale per la loro costituzione.
        Per quanto riguarda il sistema fotovoltaico con accumulo di energia, secondo le regole del GSE, può essere installato su: impianti fotovoltaici incentivati (Conto Energia), quelli che chiedono il riconoscimento degli incentivi e quelli che accedono allo Scambio sul Posto. L'unica regola a riguardo è relativa alla tipologia di sistema: sono ammessi solo sistemi di accumulo che rispondano alla normativa CEI 0-21, cioè l’insieme di regole che disciplinano la connessione degli utenti alle reti di bassa tensione delle imprese distributrici di energia elettrica. La normativa non include nel suo ambito di applicazione i sistemi stand-alone e non connessi alla rete.
        Per approfondimenti tecnici le consigliamo di rivolgersi direttamente al GSE o ad ENEA

        Mi sembra quindi che le cose possano variare da regione a regione, e non so come si incastrino le cose con il nuovo decreto. Secondo me conviene attendere la conversione in legge e le modalità operative che AdE (e immagino anche ENEA e MISE) dovranno indicare.

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        • #5
          Grazie per la condivisione.
          Ma qual è la procedura da seguire per creare una comunità energetica di un condominio? Io sono in Lombardia
          FTV: 16x JA SOLAR JAM60S20-385/MR (1,54kW EST + 4,62kW SUD = 6,16kW) + Solaredge SE6000H + 1x LG Chem RESU 16H PRIME

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          • #6
            Sopratutto è qualcosa che realisticamente si può realizzare prima di fine 2021 (così da sfruttare Art 119 rilancio) oppure stiamo parlando del “sesso degli angeli”?
            FTV: 16x JA SOLAR JAM60S20-385/MR (1,54kW EST + 4,62kW SUD = 6,16kW) + Solaredge SE6000H + 1x LG Chem RESU 16H PRIME

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            • #7
              Per un condominio grande potrebbe essere un ottima soluzione.
              Nel mio per esempio ci sono 198 appartamenti e abbiamo a disposizione più di 800 mq, sarebbe veramente complicato fare un'impianto personale...
              FV: 16,47 kwp Qcells 305 WP, inverter Fronius Symo 17.5-3-M, Smart Meter, azimuth = 8°, tilt = 5° , connesso il 17/07/2018

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