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gas di Brown

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  • gas di Brown

    Qualcuno ha eperienze in merito o è interessato?

  • #2
    muhammad che intendi epr gas di brown? l'acquafuell?

    scusa se ti domando ma con lo stesso procedimento sono venuti fuori talmente tanti nomi che quando qualcuno aprla di un gas bisogna prima chiedergli che intende per quel gas


    [per eroica non sarebbe meglio spostare nella discussione acquafeull bingofuell e simili?]

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    • #3
      ciao ag_smith,
      a dire il vero non mi è ancora ben chiaro quali siano le effettive differenze tra i vari miscugli di gas che si ottengono applicando elettricità all'acqua.
      Da quello che ho capito fin'ora i vari procedimenti di ''elettrolisi'' dipendono da:
      1) materiale degli elettrodi
      2) pressione della camera "elettrolitica"
      3) tensione agli elettrodi
      4) intensità di corrente agli elettrodi
      5) tipo di corrente impiegata (continua o alternata)
      6) frequenza di eventuale corrente impulsiva
      7) magnetizzazione dei fluidi presenti
      8) assenza di corrente elettrica ma impiego eclusivo di pressione/calore.

      sicuramente ho dimentito qualcosa ma spero di essere corretto.

      Per quanto riguarda il gas di Brown, quello che mi ha colpito negli articoli che ho letto fino a questo momento, è la produzione di una fiamma "implosiva" in fase di combustione che avrebbe la prerogativa di far raggiungere la temperatura di fusione ai materiali su cui viene indirizzata (6000 C° sul tungsteno e 130 C° sull'acqua), oltra ad altre strabilianti caratteristiche.
      Il modo di produrre tale gas mi sembra lo stesso dell'acquafuel, l'unico schema che ho trovato illustra un'elettrolisi con acqua del rubinetto, pacco di elettrodi in accaio inox e circuito elettronico per modulare una corrente continua di 24V / 20A o una corrente raddrizzata di 220V / 20A (c'è una contraddizione tra schemi).
      Di più ora non so, ma piacerebbe capire meglio e arrivare ad una effettiva classificazione delle varie tecnologie divisa per sistemi di produzione e risultati.
      Spero di avere riscontro in questo gruppo...

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      • #4
        CITAZIONE (muhammad @ 18/4/2005, 18:02)
        ciao ag_smith,
        a dire il vero non mi è ancora ben chiaro quali siano le effettive differenze tra i vari miscugli di gas che si ottengono applicando elettricità all'acqua.
        Da quello che ho capito fin'ora i vari procedimenti di ''elettrolisi'' dipendono da:
        1) materiale degli elettrodi
        2) pressione della camera "elettrolitica"
        3) tensione agli elettrodi
        4) intensità di corrente agli elettrodi
        5) tipo di corrente impiegata (continua o alternata)
        6) frequenza di eventuale corrente impulsiva
        7) magnetizzazione dei fluidi presenti
        8) assenza di corrente elettrica ma impiego eclusivo di pressione/calore.

        sicuramente ho dimentito qualcosa ma spero di essere corretto.

        Per quanto riguarda il gas di Brown, quello che mi ha colpito negli articoli che ho letto fino a questo momento, è la produzione di una fiamma "implosiva" in fase di combustione che avrebbe la prerogativa di far raggiungere la temperatura di fusione ai materiali su cui viene indirizzata (6000 C° sul tungsteno e 130 C° sull'acqua), oltra ad altre strabilianti caratteristiche.
        Il modo di produrre tale gas mi sembra lo stesso dell'acquafuel, l'unico schema che ho trovato illustra un'elettrolisi con acqua del rubinetto, pacco di elettrodi in accaio inox e circuito elettronico per modulare una corrente continua di 24V / 20A o una corrente raddrizzata di 220V / 20A (c'è una contraddizione tra schemi).
        Di più ora non so, ma piacerebbe capire meglio e arrivare ad una effettiva classificazione delle varie tecnologie divisa per sistemi di produzione e risultati.
        Spero di avere riscontro in questo gruppo...

        Ciao Muhammad,
        Vai con Dio.......

        Quello che hai dimenticato non ti viene corretto, tanto in questo forum poche persone cabirebbero la correzione, non ne vale la pena (ottimo quanto hai scritto).

        In Canada come spero tu sappia le sperimentazioni sono arrivate a soluzioni inimmaginabili, i documenti ufficiali sono pubblicati in rete ma difficili da trovare.

        Ecco perchè esiste ancora un certo scetticismo.

        Ciao
        Armando

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        • #5
          Ciao Armando,
          visto quanto sei attivo sui vari forum del sito, mi ritengo lusingato dalla tua risposta.
          Di quello che succede in Canada so qualcosa, ma non vorrei perdermi niente...
          ...mi hai messo una bella pulce nell'orecchio!
          Non è che mi aiuti a toglierla dandomi qualche link che reputi significativo?

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          • #6
            CITAZIONE (muhammad @ 18/4/2005, 21:59)
            Ciao Armando,
            visto quanto sei attivo sui vari forum del sito, mi ritengo lusingato dalla tua risposta.
            Di quello che succede in Canada so qualcosa, ma non vorrei perdermi niente...
            ...mi hai messo una bella pulce nell'orecchio!
            Non è che mi aiuti a toglierla dandomi qualche link che reputi significativo?

            Una parola,
            intendo darti qualche link significativo.

            Ne esiste solo uno, il più ufficiale.

            Lo devo cercare, dammi qualche giorno...

            Nel frattempo, spiegami a cosa serve....

            Ciao
            Armando

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            • #7
              cmq ma allora il gas di brown si fa con lelelettrolisi o con un arco elettrico?

              scusate l'ignoranza...

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              • #8
                Strana domanda!?
                Non è che il mio nome ti insospetisce?

                Se così fosse sappi che sono italiano e l'unico terrorismo che approvo è quello che contro chi controlla le risorse del pianeta a discapito dei suoi occupanti, mentre le armi che preferisco sono l'intelligenza e la conoscenza usate per rendere "fuori mercato" gli attuali sistemi per mezzo di sistemi più convenienti (in oni senso).

                Se la mia sensazione era fuori luogo mi scuso... .
                ...comunque ho fatto sapere come la penso.

                A parte l'OT, mi piacerebbe molto riuscire a lavorare nel settore delle Energie "alternative" ma non ho ancora trovato una nicchia nella quale inserirmi, quindi sto cercando.
                Una cosa che mi affascina nella descrizione del Gas di Brown è che sembra agevolare la produzione di celle fotovoltaiche perché la sua fiamma è in grado di fondere la sabbia.

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