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Sfruttamento del moto ondoso

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  • Sfruttamento del moto ondoso

    Questo è un sistema che ho pensato io per ricavare energia dal movimento delle onde.

    Non mi dilungo in spiegazioni perché dal disegno si intuisce immediatamente il funzionamento, basato sul sistema biella-manovella.

    Nel disegno è rappresentato impiantato sul fondo, questo crea il problema di regolarlo in base alla altezza della marea, ma ho già un paio di sistemi in mente per risolverlo.
    File allegati

  • #2
    amir,
    non inventare l'acqua calda, l'hanno gia' inventata.
    Esistono vari sistemi in funzione, basta cercare su Google
    tidal wave
    e scoprirai un mondo sommerso.
    Ciao
    Mario
    Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
    -------------------------------------------------------------------
    Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
    -------------------------------------------------------------------
    L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
    Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
    ------------------------------------------------

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    • #3
      I Pelains, lunghi galleggianti articolati, sono già operativi in Portogallo da almeno un anno, 3 tubolari di 3,5 metri di diametro e 147 metri complessivi di lunghezza, potenza 750 kW ? (dati controversi).

      Energia Elettrica dal Mare

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      • #4
        Originariamente inviato da Wilmorel Visualizza il messaggio
        I Pelains, lunghi galleggianti articolati, sono già operativi in Portogallo da almeno un anno, ... (dati controversi).

        Energia Elettrica dal Mare
        Questa è davvero una bella notizia! Si sa quanta energia ha prodotto il sistema in questi anni?

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        • #5
          ohttp://renews.biz/101935/end-is-nigh-for-pelamis-device/:
          "Wave Energy Scotland has started dismantling its P2 prototype wave energy converter .."

          Secondo l'articolo, avrebbe funzionato per un paio di anni. E cosa ha prodotto, in un paio di anni? Quindicimila ore di dati, ha prodotto!

          Comunque, quindicimila ore di dati per 5,5 MSterline [1] fa circa trecentocinquanta Sterline/ora, mi pare buono, per tenere un tubo snodato a galla nel mare; c
          hi sa, se fra tutti quei dati c'è l'energia prodotta?

          Saluti.


          T


          ---------------
          1:
          http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/scotland/4563077.stm

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          • #6
            Al link sotto, nel 2012 si parlava già di una installazione sperimentale dello ISWEC.

            Ricavare energia dal su-giù delle onde

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            • #7
              Originariamente inviato da Wilmorel
              ... nel 2012 si parlava già di una installazione sperimentale dello ISWEC.

              Ricavare energia dal su-giù delle onde
              Sì, mi sono molto incuriosito e sai cosa ho fatto? Ho fatto una cosa semplicissima: sul pdf [1] c'è un indirizzo e-mail, a quell'indirizzo ho chiesto quanta energia ha prodotto l'apparato ISWEC, in quanto tempo.
              Appena ricevo risposta la riporto.

              T

              ----------------
              1: http://www.enea.it/it/comunicare-la-...Mattiazzo1.pdf

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              • #8
                Bene, anch'io sono curioso di conoscere i dati delle energia prodotta.

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                • #9
                  Primo aggiornamento: niente da segnalare.

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                  • #10
                    Secondo aggiornamento: niente da segnalare.

                    Segnalo invece Scotrenewables Tidal Power Ltd, Orkney, the world leader in the development of floating tidal stream and run-of-river turbines., che -a detta della Ditta- ha funzionato per un anno intero, producendo energia a oltre il trenta per cento della Potenza di Targa (tre gigawattora per una PdT di due megawatt).



                    T

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                    • #11
                      L'energia prelevabile dalle onde è rilevante. Basti pensare ad una nave da 100 mila tonnellate di carico in un mare in tempesta che compie un dislivello di 10-15 metri ogni 4-7 secondi, che ho contato personalmente attraverso i video che si trovano online.
                      Si tratta però di energia incostante, che andrebbe immagazzinata. La soluzione per immagazzinarla in teoria c'è ed è quella di fondere il cloruro di sodio sfruttando le correnti parassite…
                      Praticamente il movimento di un galleggiante mette in rotazione un dispositivo dotato di magneti permanenti, ad esempio, posto vicino ad un conduttore dove si formano correnti parassite che lo riscaldano: la stessa fenomenologia è applicata ai freni magnetici dei treni. Per fondere 1 m3 di NaCl occorrono circa 300 kwh di energia termica, che è possibile sempre prelevare...
                      Se il galleggiante nel movimento pompasse acqua a riva, questa metterebbe in rotazione il dispositivo con i magneti. Stessa cosa dicasi se collegassimo il galleggiante con il dispositivo tramite una catena...

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                      • #12
                        È vero che una nave di tale stazza oscillando con il moto ondoso ha una variazione di energia potenziale notevole ma per sfruttarla bisognerebbe ancorarla, oltre ciò non credo sia ragionevolmente pensabile costruire un galleggiante anche solo minimamente paragonabile per dimensioni al solo scopo di ricavarne energia. Il costo iniziale sarebbe proibitivo e sinceramente dubito del rientro economico anche a lungo termine. Sfruttare il fenomeno piezoelettrico su galleggianti flessibili può essere un'altra opzione anche se i rendimenti saranno bassi. Ricavare energia dal moto ondoso del mare è una sfida più di costi che di tecnologia. L'ambiente marino comporta manutenzioni gravose e la forte variabilità mette periodicamente a serio rischio la struttura. Sfruttare le correnti marine, dove presenti, può essere un'opzione migliore ma i problemi di manutenzione permangono. Un campo eolico off-shore da questo punto di vista può essere vantaggioso anche se più impattante alla vista.

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                        • #13
                          Chissà quanto costerebbe un grande galleggiante in cemento!
                          Tecnologicamente povero, materiali economici, investimenti direi
                          ammissibili, sicuramente varrebbero più di una rendita in banca...

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