Dighe a Panama (Non prendetemi per pazzo) - EnergeticAmbiente.it

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Dighe a Panama (Non prendetemi per pazzo)

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  • Dighe a Panama (Non prendetemi per pazzo)

    E' un po di tempo che mi frulla per la testa un'idea che risolverebbe, qualora fattibile, una bella fetta del problema energetico mondiale. Son sicuro che c'è qualcosa a cui non ho pensato che rende la mia idea irrealizzabile (anche perchè tanti lo avranno pensato prima di me)... ma non riesco a capire dov'è il problema .....

    Una delle fonti energetiche più pulite è sicuramente quella idroelettrica. Essa come tutti sapete si basa sulla trasformazione dell'energia potenziale insita nell'acqua posta ad una certa quota di altezza rispetto ad un bacino inferiore.

    L'energia che si ottiene è proporzionale al salto (differenza di quota) ed alla quantità d'acqua di cui dispongo (portata).

    C'è un punto sul pianeta dove "naturalmente" si dispone di alcune decine di metri di salto ma di una portata praticamente infinita: Sto parlando di Panama, una striscia di terra di 80 km lambita dai due oceani a quote differenti.

    Qualcuno sa spiegarmi il motivo per cui non si sono mai realizzate delle mega-centrali idroelettriche per sfruttare questa energia verde, gratuita e disponiibile in quantità praticamente illimitata?

  • #2
    Beh, prima di dire che "risolverebbe, qualora fattibile, una bella fetta del problema energetico mondiale" sarebbe meglio fare due conti...

    Comunque, è fin dalla sua costruzione che sul Canale di Panama ci sono gli impianti idroelettrici: la diga di Gatun, ai tempi della costruzione, era la più grande del mondo, e ad essa fu affiancata la diga Madden.
    Senza contare gli attuali finanziamenti anche da parte dell'EU al progetto idroelettrico "Dos Mares"

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    • #3
      Originariamente inviato da pepito Visualizza il messaggio
      C'è un punto sul pianeta dove "naturalmente" si dispone di alcune decine di metri di salto ma di una portata praticamente infinita: Sto parlando di Panama, una striscia di terra di 80 km lambita dai due oceani a quote differenti.
      In effetti la differenza di altezza tra i due oceani esiste, ma è di pochi metri (mi pare 5), variabili in base alle maree ed alle condizioni climatiche.
      La quota di una trentina di metri che citi è quella di un lago posto naturalmente a metà della striscia di terra. E' risultato più economico utilizzare tale bacino per buona parte della navigazione piuttosto che scavare un canale lungo 80 km a livello del mare.
      Le chiuse portano le navi in quota, finita la navigazione lacustre le navi vengono riportate giù con altre chiuse.
      Si potrebbe ricavare qualcosa prelevando l'acqua dal lago (e lo fanno) per scaricarla nell'oceano. Non si può spillare troppo altrimenti il lago resta a secco.

      Molto più interessante la corrente che dall'oceano Atlantico penetra nel Mediterraneo, e da li nel mar Nero. Entrambi i bacini hanno più evaporazione che apporto fluviale, sono km cubi di acqua ma la velocità della corrente non è granchè. Ci stanno pensando

      Ciao
      Tersite
      Ogni problema complesso ha una soluzione semplice. Ma è sbagliata
      Quando gli dei sono adirati contro un popolo mandano un filosofo a governarlo

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      • #4
        dunque

        certo bisogna fare due conti.... ma essendoci comunque una energia potenziale già li disponibile, penso che sicuramente risulteranno con un V.A.N. positivo!

        Basti pensare che si costruiscono impianti idroelettrici in totale assenza di apporti (ad esempio in Italia ANAPO e PRESENZANO di per un totale di un paio di GW) dove l'ìacqua si pompa e poi si turbina.. sempre la stessa!!!

        A Panama invece, una volta costruito l'impianto, ci sarebbe una portata pressocchè infinita... ed il salto non è poco.. mi pare 16 mt mediamente (pensate che le centrali sul Tevere a volte lavorano con 4-6 mt di dislivello).

        Secondo me qualcuno si oppone a questi progetti... (sono troppo maligno?) pensate a quante tonnellate di petrolio si toglierebbero dal mercato... e dall'aria!!!!!!

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        • #5
          Quoto Tersite.

          Il dislivello indicato nel Canale di Panama non è quello fra i due oceani, è quello delle chiuse che servono ad alzare (e poi abbassare) le navi durante il superamento della zona collinare, mentre non c'è invece una differenza significativa di livello fra i due oceani... tranne che in certi momenti in cui una marea arriva prima dell'altra, creando un certo dislivello.

          Naturalmente, si potrebbero usare le correnti che si trovano negli stretti: se decidessero di fare un canale pianeggiante lungo 80 km, il canale di Panama diventerebbe un stretto molto stretto...

          Home Chiedi all'esperto
          "A parte il dislivello di questo grande lago, non esitono dislivelli misurabili tra la sponda atlantica e quella pacifica dell'istmo di Panama"
          Ultima modifica di livingreen; 08-03-2010, 10:31.

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          • #6
            Frequently asked questions

            In questo sito c'è una nota che indica la differenza del Mean Sea Level (livello medio del mare) fra i due oceani: venti centimetri.

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            • #7
              purtroppo... credo che abbiate ragione

              (purtroppo per l'umanità ovviamente)... forse il dislivello non è fra i due oceani ma fra la parte in quota del canale ed i mari.
              Questo ovviamente cambia completamente le cose in merito all'ipotizzato sfruttamento del salto... in quanto esso non esiste.
              Si evince anche da questo suggestivo filmato che vi consiglio di guardare.

              Dailymotion - Canale di Panama - Film e TV

              Grazie comunque dell'attenzione.

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              • #8
                Originariamente inviato da tersite3 Visualizza il messaggio
                In effetti la differenza di altezza tra i due oceani esiste, ma è di pochi metri (mi pare 5), variabili in base alle maree ed alle condizioni climatiche.
                La quota di una trentina di metri che citi è quella di un lago posto naturalmente a metà della striscia di terra. E' risultato più economico utilizzare tale bacino per buona parte della navigazione piuttosto che scavare un canale lungo 80 km a livello del mare.
                Le chiuse portano le navi in quota, finita la navigazione lacustre le navi vengono riportate giù con altre chiuse.
                Si potrebbe ricavare qualcosa prelevando l'acqua dal lago (e lo fanno) per scaricarla nell'oceano. Non si può spillare troppo altrimenti il lago resta a secco.

                Molto più interessante la corrente che dall'oceano Atlantico penetra nel Mediterraneo, e da li nel mar Nero. Entrambi i bacini hanno più evaporazione che apporto fluviale, sono km cubi di acqua ma la velocità della corrente non è granchè. Ci stanno pensando

                Ciao
                Tersite
                si anche questa sarebbe una buona idea, ma la sola velocità della corrente non darebbe un granchè d'energia..
                Bisognerebbe calcolare quanta è la differenza annua nel mediterraneo fra apporti (fluviali e pluviali) ed evaporazione.
                Se vi è in effetti una differenza di volume, questa corrisponde alla portata annua utilizzabile in un ipotetico salto (il cui dislivello dipende anch'esso dal'entita della suddetta differenza fra evaporazione ed apporti) da realizzare nel punto di contatto dei mari... ovvero sbarrando Gibilterra (un po fantascentifico ma supponiamolo realizzabile).

                ah... resta inoltre da fare i conti col traffico marittimo di Gibilterra e di Suez che, a causa dell'ipotizzato abbassamento di livello del mediterraneo, dovrebbero essere trasformati in canali in dislivello (come Panama) con tanto di chiuse e vasche elevatrici.

                Utopistico!.. ma sarebbe interessante conoscere il costo ed i benefici (anche se ipotetici) di questa idea.

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                • #9
                  Originariamente inviato da pepito Visualizza il messaggio
                  Qualcuno sa spiegarmi il motivo per cui non si sono mai realizzate delle mega-centrali idroelettriche per sfruttare questa energia verde, gratuita e disponiibile in quantità praticamente illimitata?
                  A parte gli aspetti pratici, credo che sia perchè un tubo che porta l'acqua da un oceano all'altro per scavalcare la montagna dovrebbe prima salire di una trentina di metri per poi scendere. Ma più di 10 metri l'acqua non potrebbe salire nel tubo...
                  Perchè funzioni bisogna che il tubo attraversi l'istmo viaggiando a livello del mare, il che significa traforare l'istmo per farlo passare. Non sarebbe difficile scavare un tunnel a 30 metri di profondità.

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                  • #10
                    Non hai letto il link postato, vero pepito? C'era anche un paragrafo sul fatto che la marea nei due oceani è in controfase, e di conseguenza non c'è corrente mareale, mentre la spinta dei venti darebbe un flusso costante in direzione ovest, a circa 6 nodi.
                    Naturalmente, si parla di un canale in piano, senza salite e discese.
                    Fai tu.

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                    • #11
                      Pepito, consolati con questa meraviglia (tecnicamente) da 14 GW.

                      :: Itaipu Binacional : Energía ::

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                      • #12
                        già...

                        niente male BLUX.. e che te ne pare di questa?

                        http://www.corriere.it/gallery/Ester...o/diga/1/4.jpg

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                        • #13
                          livingreen,
                          il mio ragionamento era basato sulla falsa informazione che avevo circa la differenza di quote dei due oceani, sfatata questa leggenda metropolitana crolla l'idea.

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                          • #14
                            a me ne era venuta in mente un'altra ancor più fantasiosa ed irrealizzabile: costruire un maxi giroscopio grande diciamo come una petroliera, e sfruttare la sua rotazione rispetto alla terra per fare elettricità...però rallentiamo la terra!
                            "Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare... finchè arriva uno sprovveduto che non lo sa, e la realizza"

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                            • #15
                              Però resta il fatto che le chiuse del canale di Panama devono realizzare il sollevamento di una nave fino all'altezza di 30 metri.
                              Ogni volta che si apre una paratia fra due bacini a livello diverso, una quantità notevole di acqua (un volume diverse volte il dislocamento della nave) cade dal bacino soprastante a quello sottostante per pareggiare i livelli.
                              Chissà se qualcuno ha pensato di recuperare tutta questa energia ?

                              Naturalmente ci sarà un sistema di pompe per portare nel bacino al culmine tutta l'acqua che verrà poi scaricata e quindi non si tratta di creare il moto perpetuo, ma si risparmierebbe una bella frazione, la metà almeno dell'energia spesa nel pompaggio.

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                              • #16
                                Originariamente inviato da Stregatto Visualizza il messaggio
                                ...
                                Ogni volta che si apre una paratia fra due bacini a livello diverso, una quantità notevole di acqua (un volume diverse volte il dislocamento della nave) cade dal bacino soprastante a quello sottostante per pareggiare i livelli.
                                Chissà se qualcuno ha pensato di recuperare tutta questa energia ?...
                                C' è da considerare il tempo, nel senso che se l' acqua che scende deve far girare una turbina, viene rallentata; se il bacino si riempie più lentamente, potranno transitare meno navi nell' unità di tempo.

                                Bisogna comparare guadagno dal passaggio delle navi, con guadagno dalla vendita di energia elettrica.

                                Commenta


                                • #17
                                  Non credo. Non si può aprire le chiuse lasciando uscire l'acqua tutta di colpo, per non far naufragare le navi. Bisogna farla defluire gradualmente, e forse una turbina ci starebbe. Certo sarebbero turbine a funzionamento molto discontinuo...

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                                  • #18
                                    e se facessimo un canale fra il mediterraneo e il mar morto?
                                    li il dislivello è circa 500 metri, prima di averlo riempito tutto se ne fa di energia e poi alla fine anzichè un mare morto ci troviamo un grande mare vivo, ricco, pescoso

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                                    • #19
                                      Qualcuno ci ha pensato:
                                      Mar Rosso-Mar Morto: scavare un canale o ripristinare la natura? - Israele.net

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