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Belle iniziative in Calabria!

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  • Belle iniziative in Calabria!

    Voglio aprire questo thread per segnalare una bella iniziativa di un consorzio di aziende e ricercatori universitari calabresi.
    L’obiettivo iniziale del consorzio é la costruzione di una Stazione Sperimentale Permanente (SSP) con prototipo di turbina maremotrice (già brevettata) -, localizzata nello spazio di mare costiero dello Stretto di Messina in località Punta Pezzo del Comune di Villa San Giovanni, RC (Calabria, Italia).
    Teniamoci stretti i nostri "cervelli" italiani!!..
    Leo.
    Ultima modifica di remtechnology; 03-05-2010, 08:47.

  • #2
    Repetita juvant...
    Prima che anche questo topic venga ucciso nella culla vorrei chiedere come si comporta quella specie di torre orizzontale di turbine al cambio di direzione della corrente di marea

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    • #3
      Bravo Stragatto e sopratutto Leo

      L'iniziativa descritta da Leo, è relativa al business plan premiato di uno spin-off dell'Unical. Ho visto questa turbina e sembra molto interessante, ma non sono riuscito a capire come fa per adattarsi al cambio di marea. Se c'è qualcuno che ha capito come funziona questa soluzione tecnologica, sarebbe molto di aiuto.
      Grazie.

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      • #4
        La Stazione Sperimentale Permanente SintEnergy, con impianto maremotrice

        È stato ideato un sistema per la raccolta di energia dalle correnti di marea che può essere collegato alla costa ed è adattabile a tutte le esigenze batimetriche dei siti a maggiore vocazione energetica. Il sistema descritto è innovativo non solo in termini di abbattimento del costo, ma perché risolve la problematica di compatibilità ambientale legata alla presenza delle praterie di posidonia soventemente presente nei siti di marea. In particolare nello stretto di Messina e nel golfo di Normandia (Goury) la posidonia è protetta con un vincoli comunitari internazionali impedendo qualunque interferenza con detta vegetazione (es. passaggio cavi, fondazioni, blocchi). La tecnologica SintEnergy ha affrontato e risolto detti problemi di compatibilità poiché a differenza delle altre tecnologie permette di decentrare l’opera di tenuta delle turbine sulla costa anche a distanze di centinaia di metri.
        Da un confronto della descritta tipologia di impianti con il settore dell’eolico (settore di punta della generazione rinnovabile), sono emersi i seguenti risultati
        1. Un metro quadro di girante della turbina SintEnergy in una corrente d’acqua a 3 m/s genera 5 kW di potenza. Per avere la stessa potenza in condizioni di ventosità ideali nell’eolico (10 m/s) occorre avere una superficie palare pari a 48 mq.
        2. Prendendo in esame le strutture di tenuta delle turbine delle due rispettive tecnologie, a parità di potenza resa, la forza di trascinamento della girante di marea è poco più che doppia rispetta la forza di trascinamento della girante eolica. Tali forze producono nelle due tecnologie due effetti diversi che incidono sui costi degli impianti. Nell’eolico la forza di trascinamento della girante va moltiplicata per l’altezza della torre che opera a flessione mentre nella turbina di marea la forza di trascinamento della girante dell’impianto maremotrice rimane costrante su tutta la struttura orizzontale che lavora solamente a trazione. Il confronto evidenzia la forte differenza dei costi per la realizzazione delle due rispettive strutture e annesse fondazioni, che per la tecnologia SintEnergy è stimata prudenzialmente inferiore di 30 volte all'eolico. I vantaggi sui costi strutturali sono maggiormente evidenti nei grandi impianti.
        3. Inoltre sempre in termini di costi l’impianto maremotrice SintEnergy grazie alla regolarità dei flussi non richiede il sistema di sicurezza presente nell’eolico per mandare in stallo le pale della girante di raccolta in condizionio di raffiche di vento superiori al previsto e non necessita dell’espletamento di campagne di misura anemometriche preventive essendo le maree scientificamente prevedibili e costanti.
        Le soluzioni accessorie impiegate in questa tecnologia che sono attualmente oggetto di studio da parte del dipartimento di Meccanica Unical e della società Sintenergy hanno affrontato le problematiche connesse alle mareggiate, ai materiali, all’accoppiamento di generatori e alla rotazione di parti meccaniche in acque marine con presenze di polveri sciolte, conseguendo risultati tali da avviare la progettazione del primo prototipo di impianto maremotrice in scala reale. L'impianto previsto sulla costa calabrese dello stretto di Messina traccerà le basi per l’avvio di un’intensa attività di ricerca applicata finalizzata all’industrializzazione di prodotti che impiegano la nuova turbina auto stabilizzante di marea SintEnergy.

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        • #5
          Originariamente inviato da Deflettore Visualizza il messaggio
          Se c'è qualcuno che ha capito come funziona questa soluzione tecnologica, sarebbe molto di aiuto.
          Grazie.
          Il telaio è incernierato su un palo verticale ancorato sul fondo e funziona come le maniche a vento degli aereoporti, per la resistenza idrodinamica si orienta spinto dalla corrente, ma non si mette nell'esatta direzione della corrente.
          Infatti perchè le due eliche non si disturbino, il telaio si posiziona di traverso grazie a dei timoni posti nel centro delle eliche.
          Spero di essere stato chiaro. Ciao SE-POL.

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          • #6
            Originariamente inviato da SE-POL Visualizza il messaggio
            Il telaio è incernierato su un palo verticale ancorato sul fondo e funziona come le maniche a vento degli aereoporti, per la resistenza idrodinamica si orienta spinto dalla corrente, ma non si mette nell'esatta direzione della corrente.
            Infatti perchè le due eliche non si disturbino, il telaio si posiziona di traverso grazie a dei timoni posti nel centro delle eliche.
            Spero di essere stato chiaro. Ciao SE-POL.
            Grazie, ma quello che non mi è chiaro, e cosa succede quando la marea cambia completamente direzione. Come fa la struttura a lavorare nella direzione opposta. Questo non sono riuscito a capire. Timoni, e turbine, come operano all'inverso??? secondo me questa cosa non può funzionare...
            Sarebbe troppo semplice.

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            • #7
              Originariamente inviato da Deflettore Visualizza il messaggio
              Questo non sono riuscito a capire. Timoni, e turbine, come operano all'inverso??? secondo me questa cosa non può funzionare....
              Non operano all'inverso, ruota di 180° tutto il telaio ancorato al palo di fondazione, cosi le turbine non devono girare all'incontrario. Pensa alle maniche a vento degli aeroporti sono delle specie di tubi di tela e possono ruotare di 360° orientandosi secondo la direzione del vento. Ciao SE-POL.

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              • #8
                Originariamente inviato da SE-POL Visualizza il messaggio
                Non operano all'inverso, ruota di 180° tutto il telaio ancorato al palo di fondazione, cosi le turbine non devono girare all'incontrario. Pensa alle maniche a vento degli aeroporti sono delle specie di tubi di tela e possono ruotare di 360° orientandosi secondo la direzione del vento. Ciao SE-POL.
                grazie, ma questo è riportato nel sito SintEnergy

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                • #9
                  Originariamente inviato da Deflettore Visualizza il messaggio
                  grazie, ma questo è riportato nel sito SintEnergy
                  Vuoi dire che non ti ho spiegato bene? Per me il fatto che tutto possa ruotare di 180° spiega che timoni e turbine ruotando anch'essi di 180° mantengono la stessa posizione, relativamente alla direttrice della corrente di marea inversa. Cioè con verso ruotato di 180°.

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                  • #10
                    http://www.sintenergy.it/pagine.asp?pages=Technology&version=EN

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