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a quanti volt si può dire sovraccarica1batteria al piombo?

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  • a quanti volt si può dire sovraccarica1batteria al piombo?

    Mi chiedo qual&#39;è il massimo voltaggio che una batteria al piombo riesce a raggiungere senza danneggiarsi. Ho misurato la mia batteria e risulta carica 12,7v. troppo?<br>Mi chiedo inoltre perchè su internet si trovano molti siti in cui consigliano di caricare l&#39;auto con una corrente pari a circa 1/10 la corrente nominale della batteria. Ma perchè? l&#39;alternatore dell&#39;auto non si fa mica problemi a erogare correnti anche di 30-40ampere&#33;&#33;&#33;<br>Spero di ricevere dei chiarimenti. Grazie in anticipo.

  • #2
    non è definibile una grandezza precisa, ma si usano dei valori normalizzati.<br>E&#39; ritenuto normale definire &quot;carica&quot; una batteria standard da automobile quando raggiunge una tensione di 13,8 volt (valore che avrai sentito nominare ovunque, dalle autoradio ai baracchiniCB)<br>Si definisce scarica una batteria che scenda sotto gi 11 volt.<br>Per ragioni che non sto a spiegare, ma che possiamo chiamare &quot;perdite durante la carica&quot;, la massima tensione normalizzata di ricarica è di 14,4 volt, che è quella a a cui dovrebbe essere regolato l&#39;alternatore: ti sconsiglio di superarla.<br>Caricando a 14,4 V puoi raggiungere i 13,8 con la batteria.<br>Non dimenticare che i valori caratteristici di una batteria dipendono da cosa è fatta: i sopaddetti sono quelli di una batteria di elementi al piombo di SEI elementi (da questo dato, è facile ricavare le caratteristiche tipiche di UN elemento al piombo)<br><br>La ricarica a un decimo... è una leggenda, dipende da come sono fatte le batterie e per quale uso sono destinate.... per esempio, una batteria auto ha piastre fatte in modo da sopportare le vibrazioni, ma magari ha un&#39;autoscarica diversa da una batteria stazionaria per soccorritori. Le batterie attuali hanno piastre in grado di sopportare alte correnti senza torcersi, quindi ritengo che il valore di 1/10 sia fin troppo cautelativo.<br>Però, ricorda che la batteria si prende quel che ha bisogno in base ad altre caratteristiche, e non è che i 40 ampere dell&#39;alternatore le vengano iniettati con forza, è la batteria che grazie alla resistenza interna limita la ricarica (se ci metti un amperometro, vedrai che magari assorbe solo una decina di ampere)<br>Il problema al massimo ce l&#39;hai con la scarica violenta, come in un cortocircuto fra i poli.

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    • #3
      Io credevo che 13,8v fosse la tensione della batteria collegata all&#39;alternatore, non credevo potesse raggiungerli da sola. Su internet avevo visto un range di tensione della batteria carica da 12,2 a 12,6 volt. Per questo motivo mi sono stupito quando ho letto sul mio multimetro 12,7-12,8. E sempre su internet (uno dei siti che ho visitato è <a href="http://www.robotics.laboratorium.dist.unige.it" target="_blank">www.robotics.laboratorium.dist.uni ge.it</a>) dice che la scarica della batteria non può scendere al di sotto degli 11,8-11,9 volt, altrimenti si danneggia in maniera irreversibile. Tutto questo mi è sembrato strano, per questo ho aperto questa discussione.<br><br>Circa l&#39;amperaggio.. non posso verificare quanti ampere si prende la batteria.. il mio multimetro arriva max a 10A&#33;<br>Ti ringrazio della risposta, sempre molto utile e chiarificatrice. ciao<br>alla prox<br>

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      • #4
        La batteria assomiglia un pò al diodo zener, finchè la tensione del caricabatteria è inferiore ad un certo valore non succede niente, quando però si supera un certo valore salta fuori un correntone che fa decadere la tensione elettrica fino al valore normale.<br><br>Ovviamente c&#39;è un limite a tutto...<br>Se al posto del caricabatteria ci fosse una centrale nucleare da 1 GWATT con tensione in uscita di 380 volt allora la tensione del generatore non decade e la batteria scompare in un grosso lampo di luce che illumina le vie della citt&agrave;, un lampo che dura una manciata di secondi.<br>Il fatto di non fare decadere 380 volt è solo una fantascienza teorica inrealizzabile.<br><br>-------------------------------<br>-------------------------------<br>-------------------------------<br><br>Comunque, in generale, i correntoni troppo grossi fanno scaldare troppo le lamiere interne della batteria i quali si piegano peremanentemente e poi entrano in cortocircuito fra di loro e poi dopo bisogna sostituire la batteria.

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        • #5
          L&#39;alternatore da 30 ..40 o più ampere in quanto è <b>lui</b> a fornire energia (quindi in realt&agrave; il motore.. e in ultima analisi la &quot;benzina&quot;/&quot;gasolio&quot;...) a tutte le utenze elettriche del veicolo (luci, centraline.. ma anche... autoradio...).<br>La batteria è solo un &quot;polmone&quot; (infatti è in tampone), inoltre serve a fornire energia quando il motore non è in moto (riprendendosela poi in un secondo tempo sempre dal... <b>carburante</b>, cioè di questo ne viene consumato in più rispetto al necessario per far muovere il veicolo...)<br><br>Di norma l&#39;aternatore viene regolato a circa 14V .. scrivo circa in quanto (solitamente) la regolazione non viene fatta controllando la tensione generata ma una sua asservita (da cui il ponte a &quot;9 diodi&quot;, nonostante l&#39;alternatore sia di norma trifase e quindi ne servino 6..)<br>L&#39;unica eccezione è il mio circuito di recupero di cui ho ampiamente scritto nel forum.<br><br>Parlo di questo per il semplice fatto che (nel mio caso applicativo) superavo in certe condizioni questi 14V, arrivando verso i 15.<br>Le bat sopportano per brevi periodi tensioni (e quindi poi correnti) più elevate. Quanto e per quanto dipende come gi&agrave; scritto dal modello di bat.<br><br>Io consiglio di scaricare i &quot;pdf&quot;/dati dal sito del produttore e ragionare poi su quelli se si vuove variare qualcosa...<br>Un dato che di solito non si trova:<br>La tensione di ricarica varia di -2... -2.5mV a grado a elemento...
          Fare si può! Volerlo dipende da te.

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          • #6
            Facciamo un p&#39;ò di chiarezza sulla carica delle batterie al piombo. Per prima cosa , se voglio avere una carica ottimale, le batterie non vanno caricate a tensione costante, ma a corrente costante, e il tempo è legato alla corrente di carica. facciamo un esempio:<br>Se ho una batteria da 100A&#92;h completamente scarica la sua carica ottimale è di 110&#92;115 A&#92;h quindi la posso caricare con 10A costanti per 11 ore (10*11=110) o per 22 ore a 5A (5*22=110) o anche con 20A per 5,5 ore.<br>Quando la carico con correnti elevate, devo solo fare in modo che la temperatura interna della soluzione non superi i 60°, difatti in fabbrica alle batterie viene fatto il primo ciclo di carica ( detto FORMAZIONE) in vasche piene di acqua che mantengono la temperatura nel range giusto, con correnti di carica attorno ai 50A .<br>Ciao
            1) impianto 3kW, 24 moduli Kyocera 125GHT-2, inverter Power-one Aurora 3600
            2) impianto 14,52kW, 66 moduli Trina 220W, 3 inverter Power-one Aurora 6000
            http://www.energeticambiente.it/tecn...nstallato.html

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            • #7
              mi &quot;aggancio&quot; a questo post per risottolineare che la temperatura è molto importante nella vita/uso delle bat (e &quot;roba&quot; ch fa reazioni chimiche... ehmmm elettrochimiche)<br>infatti mi autoquoto<br><div align="center"><div class="quote_top" align="left"><b>CITAZIONE</b></div><div id="quote" align="left">Un dato che di solito non si trova:<br>La tensione di ricarica varia di -2... -2.5mV a grado a elemento...</div></div><br>Quindi in funzione della temperatura variano esempio:<br>le tensioni carica-scarica<br>la capacit&agrave; nominale<br>la resistenza interna<br>..di conseguenta il &quot;sag&quot; (caduta di tensione tirando corrente) ...la corrente prelevabile...ecc.
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