Buonasera a tutti, premesso che non ci capisco molto e forse qualche installatore e/o sito aiuta a non capirci, qui in questo forum ho trovato gente competente che forse può aiutarmi a non commettere errori e non farmi prendere in giro dal primo arrivato. Comunque sto pensando di passare a PDC per riscaldamento e ACS (+ FV) e da qualche mese mi sto scervellando per capire quale tipologia installare, e vorrei col tempo, eliminare il gas.
La mia abitazione è indipendente su 2 piani, 214mq utili degli anni 80 e nel 2013 ho effettuato una ristrutturazione con cappotto, infissi, caldaia a metano a condensazione, pannelli solari con puffer da 300lt su radiatori in ghisa. La certificazione energetica (APE) ricalcolata il mese scorso è EPgl,nren = 117,69 kWh/m2 anno e EPH,nd = 89,32 kWh/m2 anno, zona E, sud di Como. Il calcolo della resa dei radiatori non saprei come farlo però questo è l’elenco degli elementi presenti nell’abitazione:
n. 76 elementi 87x9cm ghisa
n. 65 elementi 68x9cm ghisa
n. 30 elementi 68x12cm ghisa
n. 8 elementi 87x12cm ghisa
n. 10 elementi 200x17cm acciaio
n. 22 elementi 110x50cm acciaio (orizzontali) portasciugamani
La prima idea è stata quella della termopompa professionale pensando che fosse necessaria una temperatura alta per soddisfare il fabbisogno energetico di questa tipologia di riscaldamento poi, facendo un giro sul forum ho capito che forse non ne vale la pena e c’è un mondo da scoprire senza farsi fregare. Qualcuno può gentilmente aiutarmi a capire quale tipologia è meglio per le mie caratteristiche, anche se c’è l’aiuto dell’Ecobonus 110, non è detto che l’impianto più costoso sia il migliore, anzi forse ho capito che un impianto calibrato in modo corretto permette di consumare meno energia visto che il FV nei mesi invernali non può coprire le richieste necessarie.
Grazie
La mia abitazione è indipendente su 2 piani, 214mq utili degli anni 80 e nel 2013 ho effettuato una ristrutturazione con cappotto, infissi, caldaia a metano a condensazione, pannelli solari con puffer da 300lt su radiatori in ghisa. La certificazione energetica (APE) ricalcolata il mese scorso è EPgl,nren = 117,69 kWh/m2 anno e EPH,nd = 89,32 kWh/m2 anno, zona E, sud di Como. Il calcolo della resa dei radiatori non saprei come farlo però questo è l’elenco degli elementi presenti nell’abitazione:
n. 76 elementi 87x9cm ghisa
n. 65 elementi 68x9cm ghisa
n. 30 elementi 68x12cm ghisa
n. 8 elementi 87x12cm ghisa
n. 10 elementi 200x17cm acciaio
n. 22 elementi 110x50cm acciaio (orizzontali) portasciugamani
La prima idea è stata quella della termopompa professionale pensando che fosse necessaria una temperatura alta per soddisfare il fabbisogno energetico di questa tipologia di riscaldamento poi, facendo un giro sul forum ho capito che forse non ne vale la pena e c’è un mondo da scoprire senza farsi fregare. Qualcuno può gentilmente aiutarmi a capire quale tipologia è meglio per le mie caratteristiche, anche se c’è l’aiuto dell’Ecobonus 110, non è detto che l’impianto più costoso sia il migliore, anzi forse ho capito che un impianto calibrato in modo corretto permette di consumare meno energia visto che il FV nei mesi invernali non può coprire le richieste necessarie.
Grazie
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