Buongiorno a tutti,
È il primo messaggio in quanto dopo attenta lettura del forum non sono riuscito a trovare le risposte ai miei dubbi.
Non sono un esperto, quindi spero di non dire stupidaggini.
Ho dei dubbi sulla pompa di calore che mi è stata di recente installata, una Viessmann Vitocal 100 da 8kW.
La pompa è stata installata in sostituzione di un precedente impianto; la casa è a schiera, di recente costruzione, su 2 piani e con riscaldamento a pavimento. E' molto ben isolata termicamente.
Sono presenti 2 termostati (gli originali) sui 2 piani che comandano le valvole di zona e una 3 vie all'esterno che lavora sul bypass.
In aggiunta è presente un termostato collegato alla pompa di calore.
Inizialmente l'impianto era stato così configurato:
Considerando però che la valvola a 3 vie è piuttosto lenta, capitava che durante la transizione on-off la pompa andasse in errore per difficoltà di passaggio del flusso.
Mi è stata allora sostituita la 3 vie con una valvola a sfioro, che però ha secondo me un grosso difetto. Per arrivare a completa chiusura (ed evitare il bypass) anche quando manda acqua al piano di sopra, la valvola deve essere regolata con una pressione di lavoro molto alta. Di conseguenza quando le 2 zone sono chiuse e deve lavorare il ricircolo, sono costretto a tenere la pompa di ricircolo sempre al max, altrimenti la pompa va in errore per mancanza di flusso (spero di essermi spiegato in modo comprensibile).
A me come soluzione non piace affatto, anche perché vuol dire avere una pompa di ricircolo che lavora h24 al max…quanto consuma secondo voi la pompa in questa condizione?
Un secondo e ancora più importante dubbio è relativo al modo di funzionamento della pompa di calore (sia con impianto "aperto" sul pavimento, sia che ricircoli sul puffer):
La mandata è settata fissa a 35°, e viene raggiunta quando il ritorno è intorno ai 28-29°. Il problema è che dopo poco che viene raggiunta, la pompa di calore si spegne e riparte solo quando la temperatura raggiunge i 26-27°.
E' normale questo funzionamento? Ovvero che con T settata a 35° di fatto l'acqua nel pavimento circoli tra i 26 e i 30-31°? Non dovrebbe esserci un controllo sulla T di ritorno raggiunta in modo che la pompa si spenga quando la temperatura nell'impianto è intorno ai 35°, e si riaccenda quando scende pochi gradi sotto?
Oppure funzionano tutte così?
L'installatore non mi sembrava molto preparato e come soluzione si è limitato a impostare anche la velocità minima della pompa al max (che poi si è rivelato necessario anche per il problema della valvola a sfioro), ma di fatto nulla è cambiato.
In questo momento in realtà ho cambiato il metodo di controllo, lasciando il termostato ambiente del piano di sotto sempre aperto e utilizzando quello della pompa (anch'esso al piano di sotto) per comandare l'impianto (che adesso va a spegnere anche la pompa di ricircolo). Quello piano di sopra è ancora attivo (anche se ovviamente sarà "slave" della condizione di quello della pompa) perché voglio tenere una temperatura più bassa in quella zona.
Su questa condizione ho 2 domande:
Mille domande lo so….in particolare in merito alla strategia on-off della pompa, così come al consumo della pompa di ricircolo non ho trovato nulla sul forum
È il primo messaggio in quanto dopo attenta lettura del forum non sono riuscito a trovare le risposte ai miei dubbi.
Non sono un esperto, quindi spero di non dire stupidaggini.
Ho dei dubbi sulla pompa di calore che mi è stata di recente installata, una Viessmann Vitocal 100 da 8kW.
La pompa è stata installata in sostituzione di un precedente impianto; la casa è a schiera, di recente costruzione, su 2 piani e con riscaldamento a pavimento. E' molto ben isolata termicamente.
Sono presenti 2 termostati (gli originali) sui 2 piani che comandano le valvole di zona e una 3 vie all'esterno che lavora sul bypass.
In aggiunta è presente un termostato collegato alla pompa di calore.
Inizialmente l'impianto era stato così configurato:
- T mandata fissa 35°
- Pompa di ricircolo sempre attiva
- Quando la 3 vie veniva comandata dai termostati di zona, l'acqua andava in circolo sull'impianto.
- Il termostato della pompa di calore era di fatto escluso, dando sempre la condizione di richiesta attiva alla pompa
Considerando però che la valvola a 3 vie è piuttosto lenta, capitava che durante la transizione on-off la pompa andasse in errore per difficoltà di passaggio del flusso.
Mi è stata allora sostituita la 3 vie con una valvola a sfioro, che però ha secondo me un grosso difetto. Per arrivare a completa chiusura (ed evitare il bypass) anche quando manda acqua al piano di sopra, la valvola deve essere regolata con una pressione di lavoro molto alta. Di conseguenza quando le 2 zone sono chiuse e deve lavorare il ricircolo, sono costretto a tenere la pompa di ricircolo sempre al max, altrimenti la pompa va in errore per mancanza di flusso (spero di essermi spiegato in modo comprensibile).
A me come soluzione non piace affatto, anche perché vuol dire avere una pompa di ricircolo che lavora h24 al max…quanto consuma secondo voi la pompa in questa condizione?
Un secondo e ancora più importante dubbio è relativo al modo di funzionamento della pompa di calore (sia con impianto "aperto" sul pavimento, sia che ricircoli sul puffer):
La mandata è settata fissa a 35°, e viene raggiunta quando il ritorno è intorno ai 28-29°. Il problema è che dopo poco che viene raggiunta, la pompa di calore si spegne e riparte solo quando la temperatura raggiunge i 26-27°.
E' normale questo funzionamento? Ovvero che con T settata a 35° di fatto l'acqua nel pavimento circoli tra i 26 e i 30-31°? Non dovrebbe esserci un controllo sulla T di ritorno raggiunta in modo che la pompa si spenga quando la temperatura nell'impianto è intorno ai 35°, e si riaccenda quando scende pochi gradi sotto?
Oppure funzionano tutte così?
L'installatore non mi sembrava molto preparato e come soluzione si è limitato a impostare anche la velocità minima della pompa al max (che poi si è rivelato necessario anche per il problema della valvola a sfioro), ma di fatto nulla è cambiato.
In questo momento in realtà ho cambiato il metodo di controllo, lasciando il termostato ambiente del piano di sotto sempre aperto e utilizzando quello della pompa (anch'esso al piano di sotto) per comandare l'impianto (che adesso va a spegnere anche la pompa di ricircolo). Quello piano di sopra è ancora attivo (anche se ovviamente sarà "slave" della condizione di quello della pompa) perché voglio tenere una temperatura più bassa in quella zona.
Su questa condizione ho 2 domande:
- Conviene tenere la pompa di ricircolo sempre attiva? Considerate che in questo periodo con 5-10 gradi esterni la pompa sarà attiva per max 1 ora al giorno (forse meno)
- Come scritto, l'impiantista ha modificato la velocità minima della pompa e sul manuale non è indicata quella di default. Nel momento in cui l'impianto del piano di sotto è sempre aperto non ho più il problema della valvola a sfioro e quindi posso ridurla. A che percentuale dovrei impostarla secondo voi?
Mille domande lo so….in particolare in merito alla strategia on-off della pompa, così come al consumo della pompa di ricircolo non ho trovato nulla sul forum
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