Differenze fancoil-split - EnergeticAmbiente.it

annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Differenze fancoil-split

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Differenze fancoil-split

    Ciao a tutti.
    Stavo cercando di confrontare i limiti prestazionali di fancoil e split, ma guardando le schede tecniche non sono riuscito a trovare i dati che cercavo.
    Nel dettaglio vorrei cercare di capire quale sistema è in grado di emettere aria a una temperatura più fredda in raffrescamento.
    Per i fancoil logicamente questo dato dipende dalla temperatura dell'acqua, ma quantomeno su alcune schede tecniche, prendendo come riferimento i limiti di una pompa di calore aria-acqua, si ipotizza acqua in ingresso a 7°C, acqua in uscita a 12°C e aria che da 27°C ambiente, esce a 19°C.
    Per un sistema split non trovo nessuno di questi dati.

    Mi sapete aiutare?
    Grazie

  • #2
    non dovrebbe interessarti la temperatura dell'aria in uscita, ma i kw termici in grado di erogare in raffreddamento, cioè "quanto freddo fanno"

    Commenta


    • #3
      ok, ma i kw sono strettamente legati alle temperature di lavoro...
      cioè se io a un fancoil mando acqua a temperatura troppo alta o se la temperatura ambiente è già bassa, non riuscirà a fornire gli stessi kw termici che potrebbe fornire in altre condizioni.
      Se per le pompe di calore si trovano dati e grafici con i rendimenti alla varie temperature, per split e fancoil è veramente difficile.

      Poi la temperatura dell'aria in uscita è un fattore magari meno indicativo della resa, ma è sicuramente importante come aspetto che influisce sul comfort... è certamente diverso rinfrescare un ambiente da 27°C fornendo aria a 19°C piuttosto che aria a 24°C.
      Immagino che gli split, essendo delle pompe di calore, possano lavorare modulando la potenza entro un certo range di temperature (quali???), mentre il range operativo di un fancoil dipende chiaramente dalla temperatura dell'acqua che gli viene fornita.
      Ad esempio io so che una pompa di calore può fornirmi acqua da 35°C a 55°C in riscaldamento...perchè non ho questi dati per uno split?

      Commenta


      • #4
        la potenza dipende sia dalla temperatura di lavoro media, sia dalla portata d'aria. per i fancoil hai dati anche relativi alla porta d'aria alla minima velocità?
        i dati che i fancoil forniscono alle varie temperature servono per dimensionarli rispetto al generatore di calore, per gli split non serve fare questo.

        Commenta


        • #5
          Ti ringrazio...forse ora mi è un po' più chiaro questo aspetto...
          Mi pare comunque di aver capito, guardando le schede tecniche, che tutto dipenda dalla temperatura dell'aria ambiente.
          Gli split, man mano che l'aria prelevata si raffredda, riescono a fornire aria sempre più fredda fino al limite dello scambio con il refrigerante.
          Per i fancoil stesso discorso, ma con il limite dettato dalla temperatura dell'acqua (immagino che comunque con i range di lavoro abituali delle pompe di calore, si riesca ad arrivare a temperature più estreme con uno split piuttosto che con un fancoil).

          Mi allaccio però al tuo discorso riguardo al dimensionamento dei fancoil rispetto al generatore.
          Ipotizzato un fabbisogno X di picco per il raffrescamento di un edificio. (facciamo 5KW)
          Ipotizzato che il mio generatore venga dimensionato su X+Y per avere un piccolo margine. (facciamo 6KW)
          Ora il mio edificio è diviso in 5 ambienti, per ognuno dei quali vorrei montare un terminale rinfrescante. (ipotizziamo ambienti identici che richiedono 1KW ognuno)
          Per gli split sono già limitato dalla macchina che, in base alla quantità di refrigerante (e quindi anche di taglia di potenza), potrà gestire un certo numero di terminali. So già che per gestire 5 terminali dovrò mettere un generatore sovradimensionato (X+Y+Z). (macchine che gestiscono 5 split sono da decine di KW)
          Come mi comporto invece per i fancoil? Posso mettere dei terminali la cui somma delle potenze è esagerata rispetto al generatore che invece è dimensionato correttamente rispetto al fabbisogno dell'edificio? (diciamo fancoil da 2KW ognuno al minimo -> quindi totale 10KW mantenendo il generatore da 6KW)
          A rigor di logica mi verrebbe da dire che se i 5 fancoil funzionassero al massimo 3 in contemporanea, tenendone 2 spenti, non ci sarebbero problemi.
          Appena la somma delle potenze richieste supera quella fornibile dal generatore che succede?
          Per quanto il sistema possa funzionare male, la logica mi fa pensare che comunque se il fabbisogno della casa è inferiore alla potenza del generatore, in quale modo, con qualche on-off dei terminali, prima o poi si debba riuscire a rinfrescare tutto l'edificio. Corretto quindi dire che i fancoil sotto questo aspetto sono più flessibili degli split?

          Commenta

          Attendi un attimo...
          X