ACS: Pipe In Tank VS Scambiatore a piastre - EnergeticAmbiente.it

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ACS: Pipe In Tank VS Scambiatore a piastre

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  • #31
    Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
    Max, non sono un termotecnico
    Neanche lui, ma ha un pit. È noto che i pit piegano tutte le leggi della fisica a loro beneficio. Sono il nuovo mistero terrestre
    [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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    • #32
      Originariamente inviato da Lupino Visualizza il messaggio
      - Per quanto tempo?
      Dipende solo dal contenuto di acqua nel puffer
      A te spiego che un puffer pit mantiene una t nella parte alta maggiore rispetto ad uno a piastre. Perché? Perché l'acqua viene movimentata in quello a piastre e nel pit NO.
      E allora? Allora ho acqua che esce a t più alta nonostante la t media del puffer sia più bassa.
      Con quello a piastre ti attacchi e tiri forte perché hai acqua fredda.

      A persone ignoranti questo sfugge ma nemmeno fanno domande come giustamente fai tu.

      Dunque partiamo da X gradi (70-80) a fine acs un pit avrà una t media più bassa rispetto ad uno a piastre quando NON potrà più produrre acs alla T stabilita di fine prova.
      Se ha T media più bassa avrà erogato più KW e dunque più litri totali.

      Ma ripeto qui alcuni credono agli asini che volano annunciati da chissà quale proclamatore...
      Poi nemmeno sanno a quali temperature lavora il proprio impianto e chiacchierano... Davvero divertente.

      Alla fine la volpe dice che l'uva è acerba
      Casa NO GAS FV: 6.0KWp - 20 QCELLS Q.Peak G4.1 300wp (9 ad Az 0°, Tilt 14° e 11 ad Az 90°, Tilt 24°) ABB UNO 6.0 https://pvoutput.org/list.jsp?userid=69502
      Ariston Nimbus Pocket 70M NET - Puffer TML Maxiwarm MX1W 800L per ACS (2 abitazioni) - 190mq totali termosifoni alluminio (120mq) ventilconv (70mq) Zona C 1240gg nessun isolamento - Contr Enel 6kw

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      • #33
        Quindi... nel essenzialità della tua risposta... il PIT è più performante di uno scambiatore in quanto a differenza di quest'ultimo non "rimescola" l'acqua tecnica beneficiando quindi della naturale stratificazione e questo anche se l'acqua viene re-immessa da più ingressi (a seconda della T)?
        Ma il raffreddamento della parte alta dovuto allo scambio di calore tra acqua fredda in ingresso e l'acqua contenuta nel bollitore non causa comunque un rimescolamento o, meglio, una ri-stratificazione?
        Mi ripeto, sono un assoluto profano e sto solo cercando di applicare le mie conoscenze (poche per carità) di fisica a questa materia.
        Domotica: schemi e collegamenti
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        • #34
          P.S.
          Fedonis, il link che hai postato sembra molto esaustivo ed interessante ma, allo stesso modo, i fotogrammi della FLIR riguardanti il bollitore mi sembrano alquanto fasulli. La serpentina che si intravvede ha sempre la medesima colorazione (temperatura) a prescindere dall'altezza o dalla temperatura dell'acqua tecnica che la circonda
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          • #35
            Vedo che sei un buon osservatore lupino

            Ti allego un grafico che, per chi ha voglia, è migliore di 1000 parole e di sicuro non è falso come quel sito linkato da Fedonis....
            File allegati
            Casa NO GAS FV: 6.0KWp - 20 QCELLS Q.Peak G4.1 300wp (9 ad Az 0°, Tilt 14° e 11 ad Az 90°, Tilt 24°) ABB UNO 6.0 https://pvoutput.org/list.jsp?userid=69502
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            • #36
              Per Lupino: tranquillo, che tra me e max, spesso lo scambio pare esagerato, ma ci sappiamo contenere. Ci prendiamo spesso in giro. In particolare per i sistemi ibridi di cui max è un grande sostenitore.
              [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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              • #37
                ...tranquillo, che tra me e max, spesso lo scambio pare esagerato, ma ci sappiamo contenere...
                Nessun problema ma dovete capire che ad eventuali altri utenti, che vorrebbero seguire l'argomento della discussione, delle vostre diatribe non frega un fico secco e con queste scaramuce l'unico risultato che ottenete è far scappare eventuali interessati.
                Domotica: schemi e collegamenti
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                • #38
                  Max, a mio parere, anche i tuoi dati sono però insufficienti; il grafico, immagino del tuo bollitore, non dimostra che il PIT sia più performante di uno scambiatore esterno ma solo, come già dicevi, che in tali accumuli il prelievo di ACS avviene sfruttando la stratificazione nella parte alta.
                  Allo stesso modo quando ti chiedevo...
                  Per quanto tempo?
                  ... era perché i dati che tu riportavi
                  ... 55l/min (a 65°) .... contro i 41 l/min(addirittura a 70°)....
                  Erano indicativi di una maggiore portata in uscita del primo rispetto al secondo ma, a mio parere, del tutto insufficienti per determinare la maggiore o minore bontà di un sistema rispetto all'altro.
                  Se avessi detto: a parità di accumulo, sia come capacità che come T iniziale, con il PIT ottengo una portata di 55l/min a 65° per, ad esempio, 15' mentre con lo scambiatore ottengo una portata di 41l/min a 70° (in realtà questa temperatura è quella dell'acqua tecnica) per 10', allora il discorso era del tutto diverso.
                  P.S.
                  Fedonis, nel link che hai postato, a ben vedere, anche le immagini FLIR del accumulo+piastre sono (imho) "tarocche", non viene infatti minimamente visualizzato il flusso di ritorno dallo scambiatore né i moti convettivi che questo attiverebbe all'interno del puffer, la qualcosa avverrebbe solo nel ipotetico caso che la T di ritorno fosse esattamente (parlo di un delta almeno < 5°) la stessa della parte fredda ... alquanto improbabile non trovi?
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                  • #39
                    Si trovo anche io. Ma come detto, era, al netto delle immagini, la spiegazione il dato da prendere in considerazione. Il punto è che non trovo una comparazione effettiva tra i due sistemi da analizzare con max.
                    [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                    • #40
                      Si, l'optimum sarebbe trovare prove aventi setup iniziali e finali uguali ovvero:
                      - identico accumulo in capacità e temperatura (iniziale)
                      - identica temperatura di prelievo (da impostare con miscelatrice)
                      A fine prova basterebbe vedere il tempo e la quantità d'acqua erogata per decretare quale dei due sistemi sia il più performante. In assenza di queste condizioni mi sa che si può continuare all'infinito con le diatribe senza per altro giungere a nulla.
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                      • #41
                        Esatto. L'ingegnere che ha curato il mio impianto assicura che il piastre quanto a efficienza è notevolmente superiore, proprio per il tempo di erogazione ed il salto termico nella produzione istantanea che quasi non esiste. Il pit è sicuramente un buon compromesso in relazione al prezzo di acquisto che è molto inferiore. Ma vediamo se si riesce a trovare una comparativa superpartes
                        [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                        • #42
                          Bene dato che giustamente la discussione è stata riportata sul tecnico concordo che il mio grafico testimonia solo la stratificazione.
                          La mia esperienza è che con temperature partendo dal basso di 20-25-35-45° (a volte anche più basse) ipotizziamo di fare una media (anche se non è proprio "tecnicamente" corretto) e trovare 31,25° come T media del puffer.
                          Bene in questa condizione "limite" un PIT eroga acqua calda. Ora non ci aspettiamo nel caso del 2000L i 55L/min ma chiedo, dato che non ho sottomano dati reali, uno scambiatore a piastre riesce ad avere una T media di 31° ed erogare acqua calda?
                          Se dovessi rispondere io probabilmente direi di no.
                          La spiegazione tecnica?
                          Partiamo dal PIT (che non è che fa miracoli intendiamoci ma sfrutta in modo intelligente la stratificazione)
                          Dato un delta T totale di X subito tra ingresso fredda e uscita calda il PIT erogherà di stessi kw di uno a piastre ma lungo la serpentina la temperatura sale e di conseguenza salirà la T dell'acs.
                          Nello scambiatore a piastre questo NON avviene perchè se il puffer ha una T media più o meno omogenea lui scambierà gli stessi kw di potenza del PIT ma tutti alla stessa temperatura.
                          Chi afferma che uno scambiatore a piastre lascia il puffer stratificato mi chiedo e come può farlo? Ha un circolatore che al massimo in 1 ora ha rimescolato tutta l'acqua al suo interno.

                          Quando Lupino giustamente chiede i L/min per quanti minuti totali beh questo è relativo.
                          Premetto che magari c'è qualcosa che sfugge a me ma sarei curioso di sentire l'ingegnere di turno cosa ci dice tecnicamente.
                          Partiamo da questa ipotesi: se ho 120kw di potenza da entrambe le parti alla stessa T puffer diciamo 65° questa potenza scende nel momento in cui scende la T media del puffer.
                          Dunque quando leggo 37° puffer e 35° di mandata acs (nel link di fedonis) mi viene da ridere....
                          Perchè sono 7kw di potenza ammesso che abbia un circolatore da 60L/min.
                          L'acqua non uscirà calda perchè servono 24kw di potenza per avere acs a 10L/min!!!

                          Lo so non sono bravo a spiegare.... ma gli altri ne dicono di corbellerie magari farcendole di grandi teorie.

                          Ora servirebbero dati reali di chi ha puffer con scambiatore a piastre e relativi pozzetti sonda.
                          Senza ciò è tutto "campato per aria".

                          Fedonis sembra non poterci aiutare attendiamo qualcuno che magari abbia questi dati.

                          Sempre per Lupino e chi ha voglia di leggere qui sotto potete vedere come cambiano i l/min in base alla T mandata del primario.
                          I L/min dipendono solo dalla T del primario, ma chi deve fare pubblicità e giustificare costi maggiori poi inventa ogni cosa....

                          Dunque a mio parere l'ingegnere di Fedonis non so quanto possa aver ragione..... poi tutto può essere.
                          File allegati
                          Casa NO GAS FV: 6.0KWp - 20 QCELLS Q.Peak G4.1 300wp (9 ad Az 0°, Tilt 14° e 11 ad Az 90°, Tilt 24°) ABB UNO 6.0 https://pvoutput.org/list.jsp?userid=69502
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                          • #43
                            Originariamente inviato da max.c Visualizza il messaggio
                            La spiegazione tecnica?

                            Quando Lupino giustamente chiede i L/min per quanti minuti totali beh questo è relativo.
                            Premetto che magari c'è qualcosa che sfugge a me ma sarei curioso di sentire l'ingegnere di turno cosa ci dice tecnicamente.
                            Partiamo da questa ipotesi: se ho 120kw di potenza da entrambe le parti alla stessa T puffer diciamo 65° questa potenza scende nel momento in cui scende la T media del puffer.
                            Dunque quando leggo 37° puffer e 35° di mandata acs (nel link di fedonis) mi viene da ridere....
                            Perchè sono 7kw di potenza ammesso che abbia un circolatore da 60L/min.
                            L'acqua non uscirà calda perchè servono 24kw di potenza per avere acs a 10L/min!!!

                            Lo so non sono bravo a spiegare.... ma gli altri ne dicono di corbellerie magari farcendole di grandi teorie.




                            Dunque a mio parere l'ingegnere di Fedonis non so quanto possa aver ragione..... poi tutto può essere.
                            Ecco, ad esempio, perche' questo non ti pare coerente quando sappiamo che abbiamo un salto di max 0.5 gradi? Inoltre, tramite lo scambiatore abbiamo lo scambio di energia tra i due fluidi, ma quello che non viene scambiato viene reimmesso.Sono a dispo per le foto dello scambiatore e relative connessioni. Magari si riesce a venirne a capo.
                            [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                            • #44
                              Originariamente inviato da fedonis Visualizza il messaggio
                              perche' questo non ti pare coerente quando sappiamo che abbiamo un salto di max 0.5 gradi?
                              Ma no fedonis cosa intendi per salto di 0,5°?
                              Dunque io con un flusso normale del circolatore e un delta T di 2° di acqua tra primario (acqua tecnica) e acs la porto da 10 a 45°? Non è possibile....

                              Ora senza polemica e ripeto senza polemica e senza voler offendere nessuno..
                              Ripeto senza offesa.... e lo ripeto ancora
                              Ripetuto e ribadito senza offesa ti dico:
                              questo il problema.... ti sfugge la teoria....

                              Se vuoi rileggi cosa ho scritto e capirai che quei signori sono stati molto "simpatici e commerciali" ma hanno scritto un mare di caxxate

                              Originariamente inviato da max.c Visualizza il messaggio
                              Dunque quando leggo 37° puffer e 35° di mandata acs (nel link di fedonis) mi viene da ridere....
                              Perchè sono 7kw di potenza ammesso che abbia un circolatore da 60L/min.
                              L'acqua non uscirà calda perchè servono 24kw di potenza per avere acs a 10L/min!!!
                              Originariamente inviato da fedonis Visualizza il messaggio
                              Sono a dispo per le foto dello scambiatore e relative connessioni. Magari si riesce a venirne a capo.
                              Sicuramente è utile capire come è connesso idraulicamente anche se poi internamente potremmo non conoscere il "giro" esatto.
                              Ma non hai termomanometri sul puffer per caso?
                              Casa NO GAS FV: 6.0KWp - 20 QCELLS Q.Peak G4.1 300wp (9 ad Az 0°, Tilt 14° e 11 ad Az 90°, Tilt 24°) ABB UNO 6.0 https://pvoutput.org/list.jsp?userid=69502
                              Ariston Nimbus Pocket 70M NET - Puffer TML Maxiwarm MX1W 800L per ACS (2 abitazioni) - 190mq totali termosifoni alluminio (120mq) ventilconv (70mq) Zona C 1240gg nessun isolamento - Contr Enel 6kw

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                              • #45
                                che polemica, tranquillo, si sta parlando. Se mi sfugge qualche cosa potrai correggermi.Ci mancherebbe.
                                Intendevo dire che, se io ho acqua a 45 per esempio, il salto termico ammesso, senza miscelazione e' di 0.5 gradi.
                                Ovvero, da quel che capisco io, se io chiedo acqua, lo scambiatore me la rende a 44.5.
                                Poi immagino ci siano tolleranze, pero' e' una mia ipotesi. Il mio puo' avere un flusso massimo di 35 litri/min.
                                Quello che secondo me e' da capire, magari in due arriviamo al bandolo, e' per quanto tempo riesce a mantenere questa temperatura.
                                Parlo del mio perche' ho quello, quindi avendolo in casa posso vedere. Ma penso che puffer con scambiatore a piastre siano piu' o meno quelli, cosi' come i pit. Possono essere piu' o meno ottimizzati, ma non e' che possano stravolgere le leggi della fisica.
                                [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                                • #46
                                  Originariamente inviato da fedonis Visualizza il messaggio
                                  Intendevo dire che, se io ho acqua a 45 per esempio, il salto termico ammesso, senza miscelazione e' di 0.5 gradi.
                                  Ovvero, da quel che capisco io, se io chiedo acqua, lo scambiatore me la rende a 44.5.
                                  Si ma per rendertela a 44,5° lato acs deve avere dall'altra parte acqua tecnica ad una T sufficiente per portare a 44,5° acqua che inizialmente è a 10°
                                  Ora prendi la tabella novasolar e vedrai che il gruppo a destra che è più performante a 50° di T acqua tecnica produce massimo 20,76 l/min quindi 2 docce
                                  Per quanto tempo? Finchè avrà acqua a 50°
                                  Quindi la durata del flusso acqua in questo caso dipende solo dal contenuto del puffer e non dalle prestazioni del modulo acs a piastre, è questo che vorrei far capire.
                                  Ovviamente parliamo di modulo a piastre o serpentina PIT di PARI potenza.

                                  Originariamente inviato da fedonis Visualizza il messaggio
                                  Parlo del mio perche' ho quello, quindi avendolo in casa posso vedere. Ma penso che puffer con scambiatore a piastre siano piu' o meno quelli, cosi' come i pit. Possono essere piu' o meno ottimizzati, ma non e' che possano stravolgere le leggi della fisica.
                                  Esatto nessuno stravolgimento ma semplice astuzia.
                                  Casa NO GAS FV: 6.0KWp - 20 QCELLS Q.Peak G4.1 300wp (9 ad Az 0°, Tilt 14° e 11 ad Az 90°, Tilt 24°) ABB UNO 6.0 https://pvoutput.org/list.jsp?userid=69502
                                  Ariston Nimbus Pocket 70M NET - Puffer TML Maxiwarm MX1W 800L per ACS (2 abitazioni) - 190mq totali termosifoni alluminio (120mq) ventilconv (70mq) Zona C 1240gg nessun isolamento - Contr Enel 6kw

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                                  • #47
                                    Originariamente inviato da max.c Visualizza il messaggio
                                    Ora prendi la tabella novasolar e vedrai che il gruppo a destra che è più performante a 50° di T acqua tecnica produce massimo 20,76 l/min quindi 2 docce
                                    Per quanto tempo? Finchè avrà acqua a 50°
                                    Quindi la durata del flusso acqua in questo caso dipende solo dal contenuto del puffer e non dalle prestazioni del modulo acs a piastre, è questo che vorrei far capire.
                                    Ovviamente parliamo di modulo a piastre o serpentina PIT di PARI potenza.



                                    Esatto nessuno stravolgimento ma semplice astuzia.
                                    No no, non mi sono spiegato bene. Deve averla a 45 per poterla rendere a 44.5.
                                    Quindi un salto di 0.5gradi. Ora, sarebbe da capire per quanto tempo puo' rendere cosi' prima di cominciare a calare giocoforza di temperatura.
                                    Ovviamente, e qui non ci avevo pensato, parliamo anche che entra in gioco la temperatura dell'acqua acquedotto, perche lo scambiatore a piastre produce istantaneamente. Se non e' a 10 sara' a 15, ma tanto piu' calda non sara' credo.
                                    [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                                    • #48
                                      sto cercando di caricare un pdf ma non me lo permette
                                      [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                                      • #49
                                        Il discorso è interessantissimo anche per me che devo andare a scegliere il sistema più adatto per produrre ACS con l’impianto a biomassa che stiamo progettando di realizzare.

                                        I due sistemi utilizzano la stratificazione del puffer per produrre ACS solo che uno scambia all’interno senza rimescolare acqua mentre l’altro scambia all’esterno ma re immettendo l’acqua raffreddata dallo scambio nella parte inferiore.

                                        È anche vero che quello che non rimescola il puffer (PIT) però raffredda la parte alta e quanto tempo ci metter per ristratificarsi? Mentre con lo scambiatore prendo sempre in alto ma in basso immetto acqua che potrebbe si essere più fretta di quella contenuta nel puffer ma anche no e quindi rimescolo acqua più calda con quella più fredda del fondo. Senza prove empiriche non saprei come capire quale sia più efficiente dei due è anche in quali condizioni.

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                                        • #50
                                          Originariamente inviato da Max_Power Visualizza il messaggio
                                          ...

                                          I due sistemi utilizzano la stratificazione del puffer per produrre ACS solo che uno scambia all’interno senza rimescolare acqua mentre l’altro scambia all’esterno ma re immettendo l’acqua raffreddata dallo scambio nella parte inferiore.

                                          ...
                                          Non mi sono letto tutti gli interventi, ma max hai centrato il discorso in pieno.

                                          Aggiungeteci gli scenari in cui vengono utilizzati (inverno a impianti accesi, estate con il solare, etc) a far pendere per l' uno o per l' altro....

                                          Il resto sono tutte soluzioni che tentano di minimizzare i relativi problemi!

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                                          • #51
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                                            [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                                            • #52
                                              pdf igienik

                                              igienik-compresso.pdfigienik-compresso.pdfigienik-compresso.pdf
                                              Qui il pdf in merito il mio accumulo. E' in tedesco, ma potrebbe essere utile.
                                              [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                                              • #53
                                                eccolo, ho eliminato le pagine relative al collegamento della pdc IDM "terra".
                                                265_ma_it_812329_hygienik_rev.3-compresso-pagine-eliminate.pdf
                                                [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                                                • #54
                                                  Originariamente inviato da Max_Power Visualizza il messaggio

                                                  È anche vero che quello che non rimescola il puffer (PIT) però raffredda la parte alta e quanto tempo ci metter per ristratificarsi? Mentre con lo scambiatore prendo sempre in alto ma in basso immetto acqua che potrebbe si essere più fretta di quella contenuta nel puffer ma anche no e quindi rimescolo acqua più calda con quella più fredda del fondo. Senza prove empiriche non saprei come capire quale sia più efficiente dei due è anche in quali condizioni.
                                                  Il PIT raffedda e molto la parte bassa.. in pratica consuma il calore progressivamente dal basso verso l'alto.
                                                  Non raffredda la parte alta, dato che con il PIT è la parte alta a raffreddarsi per ultima e la semplice posizione della sonda di temperatura puo determinare quando iniziare l'operazione di ricarica del PIT lasciando una adeguata energia residua dipendente dall'altezza.

                                                  In lina generale un PIT è sempre meglio in ambito domestico .

                                                  La maggior complessità e costi può essere dirottata verso un miglior isolamento che genera complessivamente maggiori efficienze del PIT rispetto ad uno a scambiatore esterno ( a parità di costi.. )
                                                  Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                                                  Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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                                                  • #55
                                                    Originariamente inviato da fcattaneo Visualizza il messaggio
                                                    Il PIT raffedda e molto la parte bassa.. in pratica consuma il calore progressivamente dal basso verso l'alto.
                                                    Non raffredda la parte alta, dato che con il PIT è la parte alta a raffreddarsi per ultima
                                                    Potresti se possibile argomentare meglio le tue affermazioni, ora io ragionando penso che se la serpentina del PIT è nella parte alta quindi scambiando il calore in quella zona li sarà quell’acqua li che si raffredda poi ovviamente l’acqua sottostante che dopo lo scambio è più calda tenederà a rimescolarsi con quella e in seguito stratificherà ma con quali tempistiche? Se parliamo invece di dire passato un tot di tempo dal prelievo il PIT raffredda la parte bassa la stessa cosa vale per lo scambiatore visto che entrambi sfruttano la stratificazione.

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                                                    • #56
                                                      In realtà il discorso è puramente accademico. A parità di potenza immagazzinata, quale sistema sfrutta meglio quanto a disposizione? Non troviamo on line una comparazione tra i due, per cui stiamo cercando informazioni al riguardo. Io ho postato documentazione in merito il mio. Come avrai letto, l'ingegnere che ha curato il mio impianto, dice che quello con scambiatore è più efficiente. Insomma, ci vogliamo togliere una curiosità e i pareri non sono sufficienti,anche perché sono ottimamente coibentati anche quelli a piastre.
                                                      [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                                                      • #57
                                                        La cosa è interessante proprio perché il mio Termotecnico dice invece che lo scambiatore raffredda più in velocità il puffer per quello chiedo di argomentare e non di fare solo affermazioni senza un ragionamento a monte.

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                                                        • #58
                                                          Concordo con te. Abbiamo già argomentato con pareri in più di una chiacchierata. Stiamo appunto cercando dati. Io ho cercato di contribuire postando la documentazione tecnica del mio (mero esempio di puffer con scambiatore). Lo scopo è quello di confrontare con dati i due sistemi. Le opinioni le lascerei fuori. Anche postare il consumo in kwh di ognuno lascia il tempo che trova. Essi infatti sono troppo condizionati dalle abitudini di consumo e non possono fornire un dato di base.
                                                          [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                                                          • #59
                                                            Originariamente inviato da Max_Power Visualizza il messaggio
                                                            .......
                                                            .......... Potresti se possibile argomentare meglio le tue affermazioni, ora io ragionando penso che se la serpentina del PIT è nella parte alta ............
                                                            Non ho argomentato perche ho immaginato la discussione fatta ad un livello che rendeva superflua la spiegazione su una questione ovvia.

                                                            I PIT DEVONO avere la serpentina che parte dal fondo e coinvolge tutto l'accumulo nella sua altezza; io conosco solo quelli di Daikin/Rotex ma immagino che anche tutti gli altri produttori DEVONO realizzarli in questo modo per massimizzare la fisica del funzionamento di questi dispositivi di scambio.

                                                            Aggiungo che i migliori PIT ( quelli adatti per PDC fatti da Daikin per esempio ) hanno la serpentina addirittura maggiorata ( intendo come diametro ) della parte bassa dell'accumulo, perche in quella zona essendo la T piu' bassa necessita di una superficie maggiore .

                                                            Quindi in ngenerale i PIT hanno un proflo termico molto marcato, con forte variazioni di T tra la parte alta e la parte bassa dovute alla dinamica di come viene assorbito il calore ( dal basso verso l'alto, dato che l'acqua fredda da acquedotto viene portata subito in basso e spostata verso l'alto all'interno del PIT ).

                                                            F.
                                                            Segui on-line il funzionamento dei miei impianti in tempo reale.
                                                            Impianto Fotovoltaico grid: 7 pannelli Sanyo HIP 205, 1.44 kWp, Az 90°, Tilt 17°, Inverter Fronius IG.15 + Impianto fotovoltaico in isola da 0,86 kWp con 10 kWh di accumulo + impianto solare termico a svuotamento da 7mq + pompa di calore Altherma 3 Compact R32 da 8 kW.

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                                                            • #60
                                                              Ho visto uno spaccato del Daikin, immagino che anche gli altri siano più o meno così. Allo stesso modo, presumo che quelli con scambiatore siano realizzati dai vari produttori con la stessa tecnologia di base. Come detto appunto da Lupino, ci vorrebbe una comparazione tra i due sistemi, parità di capienza, sottoposti al medesimo test. Mi rendo conto che anche gli Ingegneri hanno vedute diverse.
                                                              [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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