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Nuova rete pubblica in corrente continua

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  • Nuova rete pubblica in corrente continua

    Salve a tutti, sono nuovo del forum e non so se questa è la sezione giusta per porre questa domanda. Chiedo gentilmente a voi esperti se conoscete qualche info in più su un nuovo progetto che prevede di realizzare in alcune città italiane una rete di distribuzione in corrente continua alimentata da fonti energetiche rinnovabili e destinata a fornire energia ad alcune utenze pubbliche alimentate in corrente continua. Ne ho sentito parlare molto vagamente chiedendo info agli operai impegnati al rifacimento della rete del gas metano nella mia città, dopo aver notato che stavano posando negli scavi anche dei tubi corrugati che andavano a finire anche dentro i pozzetti della rete telefonica (quelli grandi quadrati che si trovano sotto gli armadi telefonici). Mi hanno detto che un consorzio finanziato da varie società (compresa quella del gas) poserà una rete in corrente continua per fornire alimentazione ai servizi della rete del gas (telelettura contatori, protezione catodica, telecontrollo) e questa stessa rete alimenterà anche gli apparati delle compagnie telefoniche per l'adsl su fibra ottica. Forse ci saranno collegati anche dei servizi comunali come i semafori e la videosorveglianza, oltre ad alcune colonnine per ricarica veicoli elettrici. In pratica gli enti interessati vogliono eliminare tutte le forniture dell'Enel che hanno dovuto mettere per alimentare queste utenze di piccola potenza, in effetti ho visto che ogni armadio telefonico (e in città ce ne sono almeno un centinaio) ha bisogno di 2 contatori (mi pare uno per TIM e l'altro per Fastweb) e immagino che di quote fisse pagano un botto di soldi. Questa rete in corrente continua avrà un sistema di accumulo di energia, ma non ho capito come sarà alimentata. Fotovoltaico sui tetti degli edifici pubblici?
    Intanto ringrazio chiunque voglia contribuire con altre info

  • #2
    Mai sentito nulla di simile (lavore nelle TLC) ma proverò ad informarmi.
    2 piccole precisazioni :
    Tim e fastweb non pagano affatto un botto per i contatori (da che mi ricordo Tim é il primo consumatore nazionale di corrente);
    È stata fatta una implementazione con telealimentazioni degli apparati per fttc durata poco più di un anno e poi buttata perché troppa corrente veniva sprecata e non era possibile aumentare a necessità l'amperaggio.
    Per gestione rete gas non sono informato ma i nuovo contatori elettronici con telelettura non hanno necessità di una alimentazione del genere e per grossi impianti esistono già altri sistemi.
    Davvero non vedrei la necessità di una infrastruttura del genere.

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    • #3
      Grazie per la risposta. Quindi anche tu mi confermi che le compagnie telefoniche hanno dovuto abbandonare la telealimentazione a causa dei tanti problemi tecnici. Nei forum avevo letto che questi apparati telefonici negli armadietti non sono muniti di batterie tampone ma solo di un sistema a condensatori che mantiene l'alimentazione per pochi secondi o minuti e quindi in caso di black-out prolungato succede che tutti gli utenti con adsl su fttc vanno ko. Non so che tariffe paghino per ogni punto di fornitura ma credo che i costi non siano trascurabili. Che la rete in corrente continua con accumulo sia una soluzione a questo problema?
      Cmq per il gas mi dicevano che la telelettura funziona solo a metà e deve passare un letturista a fare il giro delle strade con un pc portatile che prende il segnale dai contatori. Per farla funzionare come previsto devono mettere dei dispositivi che vanno a raccogliere i segnali dei contatori e li trasmettono direttamente via rete telefonica mobile. Credo però che le colonnine di ricarica delle auto elettriche c'entrino poco con questa rete, forse si confondevano con una società del gruppo Enel che dovrà mettere le colonnine (collegate alla sua rete in alternata) in tante città italiane.

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      • #4
        Gli apparati fttc non hanno batterie tampone per risparmiare in quanto internet per le leggi italiane non è servizi pubblico e quindi non sono previste garanzie sul servizio (su rtg si infatti è garantito da batterie e gruppi di continuità).
        Per la telelettura del gas la situazione è molto variegata in quanto ogni gestore fa da sé e si sta muovendo autonomamente. Comunque a regime credo che debba essere tutto collegato tramite dei modem Lte (come fa Enel per la sue teleletture dalle cabine di media tensine) posizionati strategicamente.

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        • #5
          gianburrasca,
          ad un convegno nel 2002 a Bologna, al Motion Control Show, avevo presentato un'idea per alimentare le fabbriche in corrente continua ad alta tensione, per esempio a 600 VDC. L'energia sarebbe stata ottenuta in modo modulare, da diverse fonti a seconda della disponibilità locate. Oggi la maggior parte di nuovi motori elettrici hanno un'elettronica di potenza che funziona alimentata a corrente continua raddrizzata. Risulta relativamente semplice aggiungere dei sistemi di accumulo, con batterie o anche solo con supercondensatori al fine di compensare i buchi di rete.
          Ciao
          Mario
          Molto urgente: cerco socio: Collaborazione a Milano
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          Mala tempora currunt, non contattatemi piu' per questioni riguardanti il forum, grazie, il mio tempo e' finito.
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          L'energia non si crea ne' si distrugge, ma ne sprechiamo troppa in modo irresponsabile. Sito personale: http://evlist.it
          Se fate domande tecniche e volete risposte dal forum precise e veloci, "date i dati" specificando anche l'ambiente operativo e fornendo il maggior numero possibile di informazioni.
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          • #6
            Non capisco perchè si dovrebbe fare un altra rete in continua in parallelo a quella esistente in CA , chi la dovrebbe fare e mantenere e per cosa?
            Se vuoi accumulo fai come adesso CA/CC e ci metti un UPS .
            AUTO BANNATO

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            • #7
              Grazie a tutti per i vostri interventi, c'è sempre da imparare qualcosa di nuovo! io non sono del settore e quindi non ho la benchè minima idea dei costi delle varie soluzioni, provo a immaginare che chi di dovere ha fatto i conti e ha trovato una qualche convenienza. Gia che c'era da scavare per i tubi del gas, buttare nello scavo qualche cavidotto ha un costo trascurabile, a maggior ragione se ci si mette d'accordo tra varie compagnie per dividersi le spese. Credo che in precedenza ci sia già stata una collaborazione tra TIM e Fastweb per dividersi i costi delle opere di scavo per portare la fibra fino agli armadietti. Se andiamo a vedere le situazioni delle compagnie telefoniche, con questa concorrenza spietata degli operatori low cost, probabile che per restare competitivi sia necessario trovare nuove soluzioni per risparmiare sull'energia e sui costi fissi degli allacciamenti all'Enel. Azzarderei anche uno scambio di servizi tra gli interessati, per es. la società del gas offre la corrente gratis alle compagnie telefoniche e le compagnie telefoniche ripagano fornendo gratis alla società del gas i servizi telefonici fissi e mobili. Boh!

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              • #8
                Originariamente inviato da gianburrasca Visualizza il messaggio
                .... Azzarderei anche uno scambio di servizi tra gli interessati, per es. la società del gas offre la corrente gratis alle compagnie telefoniche e le compagnie telefoniche ripagano fornendo gratis alla società del gas i servizi telefonici fissi e mobili. Boh!
                Questa cosa non succede nemmeno tra ditte dello stesso gruppo figuriamoci fra società differenti.

                Inviato dal mio SM-A530F utilizzando Tapatalk

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                • #9
                  Ciao Gianburrasca, leggo solo ora il tuo post.

                  Sono un tecnico che lavora presso un'azienda privata che realizza lavori in appalto sulle reti TLC sia in rame che in fibra, per conto di TIM e di altri principali gestori. Ti posso dare qualche informazione in più, entro i limiti delle clausole di riservatezza del mio contratto di lavoro.
                  L'architettura FTTC prevedeva in origine la telealimentazione (TAL), sia per convenienza economica che per garantire la continuità dell'alimentazione (non obbligatoria ma comunque importante), il motivo dell'abbandono della TAL è dato dai problemi tecnici per ripetuti guasti ai convertitori DC/DC ed interferenze sulle linee telefoniche provocate dalle componenti armoniche che circolavano nei doppini della TAL in sovrapposizione alla componente DC (i convertitori non erogano la DC perfetta ma ci sono sempre delle armoniche che la "inquinano"). I convertitori per TAL sono apparecchi molto complessi e delicati perchè devono gestire il parallelo di più doppini ripartendo equamente la corrente e proteggendo ciascun doppino dalle sovracorrenti, quindi puoi immaginare che l'affidabilità viene drasticamente ridotta rispetto ad un più banale convertitore che gestisce la corrente su un'unica uscita. Altro inconveniente della TAL è trovarsi una tensione di 350 V DC negli armadietti e nei cavi telefonici, negli armadietti non era un grosso problema perchè si installavano morsettiere protette contro i contatti accidentali e debitamente contrassegnate, mentre per i cavi c'era sempre una fonte di pericolo per i giuntisti.
                  Abbandonata la TAL, sono stati affrontati i costi non indifferenti per l'allacciamento ai contatori dell'ENEL, con le amministrazioni comunali che hanno iniziato a lamentarsi (non a torto) per i ripetuti scavi e per la selva di "paline" con contenitori per contatori che sono spuntate vicino ad ogni armadietto. In realtà sia Fastweb che Vodafone avevano progettato armadietti FTTC con vano portacontatore integrato, ma l'ENEL ha fatto storie ed in gran parte delle città si è rifiutata di montare il contatore nel vano dell'armadietto (decisione molto stupida perchè i contenitori montati su paline sono molto più vulnerabili, guarda quante ne trovi a terra a seguito di piccoli incidenti automobilistici o di atti vandalici...). Anche TIM ha utilizzato armadietti FTTC con portacontatore integrato, previsti dopo l'abbandono della TAL per quelle installazioni dove non è possibile montare la torretta FTTC in testa all'armadietto telefonico esistente. Il vano contatore è completamente segregato dalle apparecchiature TLC, per motivi di sicurezza, ed ENEL può aprirlo con la sua chiave.
                  La rete DC di cui sei venuto a conoscenza sta risolvendo i vari problemi con i contatori ENEL, gradualmente in dismissione dove possibile, oltre alla sua importanza per garantire l'alimentazione di continuità (legalmente puoi farne a meno ma non ti esoneri dalle lamentele dei clienti che minacciano di chiudere il contratto su linea fissa e passare a Linkem o simili...). Non mi risulta che la rete DC comprenda anche le colonnine di ricarica per auto elettriche, tutto il resto che hai citato si. Se ne parla poco perchè il progetto doveva cogliere ENEL di sorpresa, se vogliamo è anche una piccola vendetta per la diatriba OpenFiber.

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