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Waste To Energy

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  • Waste To Energy

    Ciao a tutti

    Volevo proporre un tema che in Italia ancora non è molto discusso ma che nel resto del mondo pare aver preso il sopravvento, il waste to energy, ovvero la trasformazione mediante dei processi chimico fisici dei rifiuti in prodotti energetici. Quello che per l'organico è il biogas. Il filmato di cui sotto è un esempio di queste tecnologie che stanno fiorendo ormai da oltre 20 anni in tutto il mondo. Avete informazioni su aziende italiane che hanno tecnologie similari o che comunque hanno interesse in questi progetti??

    Ciao
    Solar

    http://www.youtube.com/watch?v=WV0MEqO-y5g
    Ultima modifica di nll; 25-07-2012, 01:54. Motivo: Risistemato il link, che era sull'intero messaggio

  • #2
    Impianti che trattano il rifiuto indifferenziato mi pare non esistano se non sulla carta...e negli archivi dei tribunali italiani.
    In Italia ho visto un impianto pilota che funziona con la parte inutile della frazione plastica, dovevano passare alla taglia industriale ma non so se hanno fatto l'investimento...avrebbero dovuto avviarmi a impinato ultimato...
    Poi ho visitato un'azienda del comasco che ha costruito un impianto sempre per frazione plastica istallato a Singapore..mi dicevano di avere opzione per altri 3 sempre in quella zona..
    Questo l'ho fatto perchè interessato a fare impianto in Italia..ma poi ho capito da un lato ci sono forti interessi a lasciare le cose come sono..e dall'altra plotoni di "ambientalisti" che sono contraria qualsiaisi tipo di impianto..perchè sostengono che il rifiuto non esiste..o che si puo vivere senza produrre rifiuti..per cui anche loro alla fine mantengono lo "status quo"..nell'attesa che tutta l'umanità di adegui al loro stile di vita (che però ha aspetti alquanto particolari e non sempre attuabile da tutti), preferiscono lasciare che tutto (o quasi) vada in discarica.

    Comuqnue l'approccio di trattare in questo modo l'indifferenziata non mi convince.
    Il riciclaggio fisico è comunque importante e utile, e non tornerei indietro.
    Per l'umido la produzione di biogas è una realtà, con ammendante sterilizzato come sottoprodotto...visto impianto a Bergamo, ottimo.
    Di questi tipi di impianto (waste to fuel) ne basterebbero pochi in Italia..penso 6 ben distribuiti..dedicati ala frazione di plastica e carta che non ha modo di avere un riciclo fisico..alla fine non sono quantita eccessive.. più un altro numero dedicato ai pneumatici..
    Tuttavia oggi ci sono modalità di utilizzo di tale frazione (plastica) comunque interessanti e nobili, come riducente negli altiforni al posto del carbone da cokeria, che poichè sostituiscono un elemento fossile, in pratica sono distrutti senza emissioni SUPPLEMENTARI di CO2 (ovviamente rispetto all stessa produzione mondiale di acciaio..se poi vogliamo chiudere gli altiforni, allora ilconto non vale più..ma non credo che faremo pretso a meno di navi, aerei e auto..)
    Marco
    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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    • #3
      Ciao Marco

      Sono d'accordo con te! Oggi ho visto in Italia solo un impianto per pneumatici, e l'azienda che mi ha fatto vedere il loro modello mi ha mostrato delle foto di un impianto industriale istallato da loro in Nord Italia con una batteria da 6 Batch. Il sistema è convincente se si considera l'impressionante numero di pneumatici esausti che ci sono in giro ad oggi anche se l'olio che ne esce non è esattamente "pulito".

      Per quello che riguarda il rifiuto organico sicuramente la strada del biogas è ottima vista anche la possibilità di compostare il tutto dopo il processo anaerobico ottenere quindi un qualcosa di stabilizzato ricavandone energia termica ed elettrica.

      Se dovessi avere informazioni su sistemi adatti al mercato Italiano mi piacerebbe confrontarli con te.

      Ciao

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      • #4
        Volentieri..
        Nell'impianto dell'umido che ho visto..il digestato non necessita nemmeno della fase di compostaggio..viene sterilizzato ed è pronto per il campo.L'ho annusato e preso in mano..ottimo ammendante..il tutto in impianto di dimensione umane..tutto al coperto..sia la fase di scarico dei mezzi che il trattamento che lo stoccaggio del digestato..tutto su pavimento con recupero del percolato..lo scarico mezzi e apertura sacchi in depressione atmosferica per evitare uscita di odori all'esterno salvo apertura serrande per il tempo necessario allo scarico del mezzo.
        Impianto largamente autonomo dal punto di vista energetico..che quindi cede alla rete enormi quantità di energia elettrica (e potenzialmente se esistesse il teleriscaldamento anche una enorme quantità di energia termica)
        Secondo me potenzialmente potrebbe essere a ZERO COSTI per i cittadini..nel senso che i privati dovrebbero PAGARE per il "carburante".. ma ovviamente i conti veri non li sapremo mai..

        Oggi il Sindaco che parla ancora di compostaggio e basta..quando va bene è solo "rimasto indietro"..altrimenti ha "altri interessi".. cioè, chiusa la discarica, si è passati al compostaggio, ma la realtà è sempre la stessa (anzi meglio, non c'è nemmeno da scavare e coprire)...tecnologia inesistente o quasi..recupero energetico zero..inquinamento a manetta (pensate quanta Co2 produce la fase di compostaggio che è comunque una ossidazione aerobica)..possibilità di farla "dietro casa" e quindi con personaggi e modalità "tutte da chiarire".. e infatti fioriscono le "aziende agricole" che si "specializzano" nei rifiuti...basta avere grandi estensioni dove spargere (meglio se di notte e a ferragosto e poi arare subito!)
        Marco
        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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        • #5
          il tema è sicuramente interessante, ma dal filmato non si capisce molto (se non che sono molto enfatici, russi, e hanno un pilota-giocattolo).
          sinceramente sono molti anni che vedo aziende americane, svedesi, israeliane, ... che promettono di avere la soluzione a tutto e poi hanno solo la parte standard. Ad esempio, con un cliente e con un professore emerito di ingegneria (con vasta esperienza di rifiuti) ho fatto un viaggetto andata-ritorno da napoli a hannover (4 aerei + 100 km in macchina) per vedere un impianto che doveva riciclare gli scarti di un impianto di selezione a monte della raccolta differenziata producendo biogas dall'organico (e fin qui...) e bio-petrolio dalla parte plastica residuale. Dato che i materiali che ci avevano dato erano carenti (non si capiva niente) alla fine andammo.

          L'impianto da biogas era ottimo (peccato che il digestato era inviato in discarica, provavano a dire che era sparso sui campi, ma ad una domanda diretta al direttore dello stabilimento la cosa fu subito abbandonata -con tanto di gorte rosse e sguardo basso-), si anche i tedeschi dicono *******te qualche volta. Ma dell'altra sezione impiantistica nessuna traccia.
          Quando abbiamo insistito (sapete avevamo fatto un bel viaggetto) hanno detto che era dall'altra parte della germania.

          Ovviamente non abbiamo mai avuto le specifiche, o l'indirizzo, o altro.

          La ditta era israeliana, una società anche rilevante (il secondo gruppo alberghiero israeliano), con un paio di impianti in gestione a casa e qualche sogno portato avanti da un loro tecnico molto fantasioso.

          Non dico che sia sempre così, ma fino ad ora non ho visto nulla che funzioni davvero.

          E poi, una notazione amministrativa: un impianto da rifiuti in Italia (anzi in Europa) per essere autorizzato deve superare la VIA e l'AIA. La seconda, in particolare, prevede che l'impianto rientri nelle BAT (cioè nelle migliori tecnologie riconosciute). Si tratta di un elenco che viene redatto in Europa a Lisbona e in Italia a Roma (MinAmb) da un apposito ufficio. Se la tecnologia non è lì non si può autorizzare.

          Noi abbiamo, è vero, autorizzato un impianto "fuori BAT" (più precisamente con una tecnologia che è la migliore per un'altra matrice) a Palermo. Ma si è trattato di un caso particolare (ed era un impianto pubblico, urgente, con una gara fatta e soldi che si sarebero persi) e non fa testo.

          Sull'impianto di Marco sarei curioso di avere qualche altro dettaglio.

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          • #6
            Ciao Alvi..quali di quelli che ho citato?
            CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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            • #7
              l'impianto ad umido. quale ingestato utilizza? Che processo? come gestisce il digestato? che taglia?

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              • #8
                Ciao Alvi

                http://www.youtube.com/v/OdpNsevQwh4...uds&autoplay=1

                dal minuto 10 in poi impianto FORSU..prima selezione e riciclaggio plastica CONAI.

                Impianto riceve raccolta unido di Milano e provincia di BG...il digestato "riposa" 40 gg (ma anche meno scondo me, perchè impianto viaggiava e loro non avevanpo certo 40 gg di digestato a terra..io penso che il digestato esce gia "pronto", ma questo particolare non l'ho approfondito..comunque loro dicono 40 gg contro 90 del compostaggio tradizionale, che certo non dà un prodotto altrettanto "lavorato" come l'anaerobico).
                210.00 tons anno.
                Puzza zero, anche nella zona conferimento..tutto in depressione..penso che l'aspirato viene usato come aria alimentazione modori CI (almeno, io avrei fatto cosi..ma non ho chiesto..)
                In questo impianto ho capito che i sacchetti biodegradabili sono inutili..se non dannosi..al corretto ciclo dei rifiuti FORSU e alla diminuzuione dell'impatto ambientale globale.
                Se lo vuoi visitare penso siano anche disponibili, ma se incontri difficoltà dimmelo che ti organizzo io..
                Se vai sul loro sito, hai qualche info tecnica sull'impianto..non molto..e belle foto..
                Saluti
                Marco
                CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                • #9
                  beh la montello. è IL gruppo leader in italia per questo mestiere. Lo fanno da oltre trenta anni. Direi che sono sicuramente affidabili.
                  tra l'altro volevano venire anche a fare un impianto (da 100) nella mia regione, ma si sono mossi sempre tramite intermediari e in modo poco visibile.
                  poi, naturalmente, nulla si è mai fatto.

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                  • #10
                    Col sistema a plasma termico si ha la possibilità di inertizzare sostanze inorganiche (exp.amianto o arseniuro di gallio) o trattare tutti i tipi di sostanze organiche con immediata produzione di syngas.
                    Ci dicono che il sistema consuma energia. Però non immette inquinanti in biosfera e non ricorre alla discarica. Se vi sembra poco.
                    Inoltre il syngas prodotto può essere trasformato direttamente in energia elettrica tramite efficienti motori modificati apposta da costruttori di valore mondiale.
                    Io sono in grado di fornire un sistema completo (trasformatori, reattore da 1 mc e torcia da 300 kW) in 10 mesi e con costi ragionevoli.
                    A parte si può fornire il sistema di filtraggio del syngas, il generatore , il turboalternatore per il ciclo combinato.

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                    • #11
                      Originariamente inviato da Marcello Sanna Visualizza il messaggio
                      Ci dicono che il sistema consuma energia. Però non immette inquinanti in biosfera e non ricorre alla discarica. Se vi sembra poco..
                      Nemmeno un digestore anaerobico emette in atmosfera.. e penso che abbia costi di costruzione e gestione molto inferiori..così, a intuito..
                      Poi per i rifiuti tossici penso il plasma sia il massimo..ma un conto sono rifiuti tossici o ospedalieri che pagano magari 100 euro la ton..un conto la FORSU che penso possa sopportare la massimo 100 euro/ton
                      CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                      • #12
                        Per esperienza il forsu va da 70 a 120 €/t e non tratta tutte le materie organiche.

                        La questione andrebbe approfondita che mi sembra molto interessante.

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                        • #13
                          inclino nella stessa direzione di marco,

                          da diversi anni si propongono sistemi di gassificazione ad alta temperatura di diverse case (da Westinghouse a società inglesi a, da qualche tempo, giapponesi) che sono sistemi interessanti, ma con scarse applicazioni certificabili nel settore rifiuti. Mi è capitato qualche anno fa di parlarne con il direttore dell'ufficio IPPC del Min. Amb. e le perplessità (era un pranzo, quindi ne abbiamo parlato abbastanza a lungo) si riversavano principalmente sull'affidabilità, la scarsa esperienza, l'insufficienza di dati sulle emissioni (una cosa è emettere molecole semplici, altro verificare che ricadendo non riformino catene molecolari complesse e tossiche), e gli enormi problemi di manutenzione (anche della lancia) considerando che i rifiuti hanno la caratteristica di essere altamente eterogenei.
                          Ha, ultimo, per usare le parole di ganapini (conversazione privata), il fatto che è come "sparare ad una mosca con un cannone". Il costo energetico è del tutto fuori scala.

                          Poi ho amici che cercano sempre di convincermi. Magari un giorno ci riescono.

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                          • #14
                            Le principali applicazioni industriali di questo processo (digestore anaerobio) si trovano in Austria e Germania: si tratta generalmente di piccoli reattori(1.000-2.000 mc che operano per lo più la co-digestione di rifiuti organici civili e rifiuti zootecnici o agro-industriali con carichi di 2-4 kgVS/m3 giorno e tempi di ritenzione di circa 30 giorni.
                            Ho realizzato 10 giorni fa il prototipo di un digestore dry innovativo ma non certo con la pretesa di trattare RSU o speciali o pericolosi ! Non e' pensabile nè,tantomeno, fattibile.
                            Per lo smaltimento totale di tutte le tipologie di rifiuto organico il plasma non ha rivali. Ne sono certo e ne ho le prove sperimentali.
                            E una corposa letteratura scientifica internazionale conforta le mie affermazioni.
                            Come ho già detto se questa tecnologia fosse diffusamente adottata in Italia manderebbe a ramengo le lobby delle discariche e degli inceneritori.
                            E non mi si venga a parlare di pirolizzatori di vario tipo : le peci e la CO2 che producono sono un delitto ambientale.
                            Al contrario un plasma è in grado di operare sui fumi di processo di qualsiasi attività industriale inertizzandone i contenuti inorganici (polveri) e convertendo gli organici in gas di sintesi. Processando nel contempo i rifiuti solidi. Quale sistema di trattamento offre una gamma di possibilità così ampio ?
                            Costa troppo trattare al plasma ? Forse. Ma io penso che non avere ricadute ambientali, rinunciare a lasciare alle future generazioni discariche e troncare le gambe al sistema criminale che gravita attorno al businnes (pensate solo alla cricca Campana !) dei rifiuti e delle discariche siano dei buoni motivi per prendere in considerazione questa tecnologia.
                            Fra l'altro, per quanto attiene i costi, ho fatto una relazione tecnica per la costruzione di un impianto da 120 ton /giorno (50.000 ton / anno): costo 24 milioni senza motori.
                            E la sicurezza per il Comune di eliminare anche tre discariche per un totale di 23 ettari. Una di queste discariche conteneva fusti con residui di lavorazione industriale di vernici, radionuclidi ospedalieri e olii clorurati.
                            Neanche a dirlo il progetto è stato abbandonato e si è continuato col processo di incenerimento. Perchè una trentina di scalmanati ha parlato di nanopolveri, inquinamento elettromagnetico e amenità del genere che sarebbero generate dal reattore a plasma. Alla Hitachi Metals Ltd (tanto per citarne uno) non la pensano così.
                            Inoltre col plasma non esiste il problema della differenziata: basta che il rifiuto sia devetrato e deferrizzato.
                            Mi urta profondamente vedere che a causa di questi personaggi abbiamo dei territori violentati da discariche (penso ad es. all'obrobrio di Peccioli: 30 ettari di discarica) di ogni genere e che esportiamo il fluff auto e le apparecchiature elettroniche in India pagando fior di denari mentre potremmo agevolmente trattarli noi.
                            Inoltre, si tenga conto, che qualche buontempone politico ha assimilato il processo al plasma a un inceneritore. Chi ha una qualche cultura scientifica sa che NON SONO LA STESSA COSA. Purtroppo la legge esiste e rimprovero all'ex- ministro Prestigiacomo e all'attuale ministro Clini di non aver voluto SANARE questa perversione legislativa a tutto danno della salute dei cittadini e dell'ambiente.


                            Ultima modifica di nll; 13-11-2012, 23:54. Motivo: Eliminazione duplicato del messaggio

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                            • #15
                              mi spiace che ti urti,
                              ma sui temi della dott.ssa Laraia che dici?

                              comunque non voglio difendere gli inceneritori (e neppure quelli che amichevolmente chiami "scalmanati"), ma il tema "costa troppo" non è marginale. Lo smaltimento rifiuti deve costare poco, perchè lo paghiamo noi (direttamente o indirettamente) e se costa troppo il paese soffre.
                              Certo, bisogna usare le "migliori tecnologie" (definirle è il compito della dottoressa). MA migliori significa più efficaci, affidabili ed economiche.

                              Ancora, è ovvio che non sono la stessa cosa. Tutt'altro. Con il tuo riferimento alla legge ti riferisci alla 152/06 e alla codifica dei processi di smaltimento? Cioè all' "incenerimento a terra"?
                              In effetti andrebbe aggiunta la gassificazione.

                              Ma, aldilà dei nomi, il vero punto è l'AIA e l'elenco delle BAT. Questo è il vero ostacolo.

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                              • #16
                                Mi urto al vedere le discariche . Non era chiaro ?
                                Laraia non ha neanche mai visto un reattore. Io l'ho realizzato. Qualcuno può dire lo stesso ?
                                I costi vengono prima della tutela della salute e del rispetto ambientale ? E dire sono ormai 40 anni che ragiono e mi comporto al contrario.
                                AIA, BAT...Non preservano nè salute, nè ambiente e neanche le tasche dei cittadini. Questi sono i fatti.
                                E un altro fatto è che nelle altre nazioni si stanno progettando e realizzando gli impianti.
                                In Italia tutti i tentativi sono falliti. Sempre con le stesse motivazioni.
                                Ma, mi chiedo: se esiste una tecnologia incontrovertibilmente sicura e la si avversa che senso ha lamentarsi ?
                                Costava troppo a Taranto convogliare fumi e polveri in un reattore da 600 kW ?
                                Ma non oggi: 15 anni fa !
                                E ancora adesso: come mai non è stato preso in considerazione ? In 4 mesi sarebbe pronto.
                                Diciamoci la verità: un sistema del genere dà parecchio fastidio a chi lucra in campo ambientale.

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                                • #17
                                  la dott.ssa laraia ha visto diversi reattori al plasma, anche in giappone, da tutta la vita si occupa di questo ed è il direttore del servizio IPPC dell'APAT.

                                  Francamente il suo tono ora inizia a darmi fastidio. La invito ad essere più cortese.

                                  Le discariche possono urtare, nessun problema, ma dire cose come "i costi" non contano è analfabatesimo tecnico e istituzionale. Se la tassa rifiuti costasse 10.000 euro all'anno a famiglia non avrebbe importanza? Lo sa, immagino, che per pagarla i membri della maggior parte delle famiglie italiane non avrebbe più i soldi per coprirsi abbastanza e comprare le medicine? Se lo smaltimento di una tonnellata di rifiuti industriali costasse 3.000 euro lo sai che non avremmo più un'industria in Italia?

                                  Per favore, questo è un insulto all'intelligenza che non posso accettare.

                                  Quando qualche tempo fa una gentile "compagna" di rifondazione mi disse le stesse cose (ma si riferiva alla necessità di fare rifiuti zero e raccolta differenziata al 100% costi-quel-che-costi) mi sono messo a urlare (malgrado stessimo in una trattoria romana). E ti assicuro che non lo faccio mai, nè con gli uomini nè con le donne.


                                  Poi la tecnologia che propone non è "incontrovertibilmente sicura". La tecnologia della gassificazione ad alta temperatura è prodotta da alcune delle più grandi multinazionali al mondo, il ritratto "grande speculatore contro piccolo outsider" è ridicola. Si tratta di una normale competizione tecnologica tra colossi. Anzi, i colossi sono quelli del plasma (tecnologia sviluppata per scopi militari e nell'industria petrolifera).
                                  Infine, di "incontrovertibile" in campo scientifico e tecnologico non c'è nulla.


                                  E poi, io per mestiere di solito seguo progetti industriali, la sua prima frase, "Io l'ho realizzato. Qualcuno può dire lo stesso? " è anche l'ultima di ogni conversazione con un istituto finanziario. Ripassi quando può mostrarmi almeno cento applicazioni, a scala industriale (non piloti e sperimentazioni) da anni sul mercato, con storico di funzionamento, risponderebbero.

                                  Pensi, dott. Sanna, che questo è il principale ostacolo allo sviluppo del solare fotovoltaico a concentrazione.
                                  Ultima modifica di alvisal61; 28-09-2012, 21:46.

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                                  • #18
                                    Originariamente inviato da Marcello Sanna Visualizza il messaggio
                                    Per lo smaltimento totale di tutte le tipologie di rifiuto organico il plasma non ha rivali. Ne sono certo e ne ho le prove sperimentali.
                                    Come ho già detto se questa tecnologia fosse diffusamente adottata manderebbe a ramengo le lobby delle discariche e degli inceneritori.
                                    Le migliori realtà di trattamento del RIFIUTO ORGANICO al Nord Italia usano la digestione anaerobica.
                                    Nessuna miscelazione con vegetali o deiezioni animali.
                                    200.000 tons/anno su singola piattaforma.
                                    Nessun rilascio di Co2 diretta da processo anaerobico (ovvio che dalla combustione del biogas si, ma anche tu prevedi comustione di syngas per cui..)
                                    Il tutto a costi competitivi e a basse temperature, con sequestro dell'azoto dal digestato.
                                    Saldo energetico POSITIVO, il sistema produce piu energia termica e elettrica di qunata ne consuma.

                                    Sicomme la differenziata sull'organico è INDISPENSABILE per raggiungere le % di Legge sulla differenziaziazione dei rifiuti, tutti dovranno man mano attuarla...e quando hai la FORSU segregata..mica la mandi all'inceneritore..dove per bruciarla devi aggiungere gas perchè il PCI è inferiore a 15k. Certo..chi non ha digestori la manda alle decine di aziende agricole che si arricchiscono con il "compostaggio".....ma il punto è costruire digestori..e non torce al plasma.

                                    Mi spieghi perchè dovremmo usare una torcia al plasma che beve piu energia di quanta ne produce il gas che emette e costa penso svariate volte piu di un digestore per tons trattata? il tutto per smaltire tranqullissime bucce di mela e ossa di pollo?
                                    Usiamolo ove serve..tossici e pericolosi..quelli se che è un delitto metterli in discarica o incenerirli..
                                    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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                                    • #19
                                      Io ho studiato ed ora costruisco e prototipizzo apparati e apparecchiature.
                                      So quello che faccio e lo conosco in quanto lo realizzo.
                                      Reattore a plasma da 300 a 600 kW con reattore da 1 a 3 mc
                                      Generatore a ciclo Brayton da 25 a 50 kW accoppiato a caldaia a biomassa con resa elettrica del 20 %
                                      Digestore wet ad alta efficienza e basso costo prototipato 10 giorni fa
                                      Filtro compatto modulare a 5 stadi studiato per sistemi a biomassa /fotobiorettore per fissazione CO2
                                      Sistema di pulizia meccano-magnetico per reattori microalgali (per evitare di utilizzare flocculatori chimici o sonici)
                                      Sistema di microfiltraggio a ciclo continuo con recupero dell'acqua

                                      Scusi se l'ho infastidita col mio tono. Non era mia intenzione.
                                      La sostanza non cambia.
                                      Riguardo lo studio da me citato (che fu richiesto) io non ho mai detto che si dovevano innalzare le tariffe TARSU.
                                      Ma anzi le tariffe sarebbero dovute diminuire.
                                      E rimango del mio parere: preferisco un sistema semplice, affidabile, sicuro e senza ricorso a discarica.
                                      Quanto al fatto che nella scienza niente sia incontrovertibile deve considerare il termine in un contesto di confronto:
                                      fra le sostanze tabulate nello Studio Steiglitz e quelle di un trattamento a plasma ci sono 400 voci in meno.
                                      La saluto carissimo
                                      è stato un piacere

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                                      • #20
                                        va bene,
                                        non ci sono problemi, un sistema semplice, affidabile e sicuro è certamente meglio del ricorso alla discarica (che, tra l'altro, è proibito dalle direttive europee, nel senso che deve essere residuale).
                                        il mio dubbio (più che altro metodologico) è soprattutto sull'affidabile.

                                        Ho valutato tante volte per clienti impianti e tecnologie, ed è sicuramente l'elemento centrale. Anche perchè un progetto che non è bancabile non è.
                                        Ci sono ditte americane leader mondiali di settore che stanno soffrendo da anni per accumulare lo storico di funzionamento certificato per entrare nelle list di tecnologie qualificate di banche primarie con tecnologie sicuramente più semplici come quella che ho citato prima.

                                        MA non voglio castrare nessuno, la tecnologia (anche se lentamente) evolve sempre. Alcune cose sembrano promettenti (come la pirolisi) ma non arriva mai (almeno gli ultimi 20 anni), altre magari riusciranno. Il plasma ad alta temperatura magari ce la fa, ma bisogna anche vedere per quali applicazioni. Nulla va bene per tutto.

                                        comunque saluto anche io,

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                                        • #21
                                          Non ho timore di alcuna "castrazione". A meno che ne sappia più di me.
                                          Il prototipo a doppia torcia da 300 kW che ho costruito [ e su cui ho testato RSU, RSU + 15% plastiche, RSU +15% PLASTICHE + 15% pneumatici, pet coke di raffineria, carbone al 7% di zolfo (carbone del Sulcis), biomassa vergine , olii esausti clorurati con o senza solventi ] è stato venduto dopo 8 mesi di prove.
                                          Oggi faccio costruire il sistema negli USA.
                                          Quindi ho superato il problema delle diatribe italiane.
                                          Dulcis in fundo: se Laraia ha fatto parte della delegazione di un Comune toscano che si è recata in Giappone posso assicurare che di quel reattore ha visto solo l'involucro.
                                          Non credo che abbia visto cose di questo genere:

                                          Ho provato a caricare delle foto ma forse sbaglio qualcosa: ho clikkato su IMAGE ho scelto il file e dato il comando CARICA.
                                          Mi dispiace.
                                          Ultima modifica di nll; 01-10-2012, 00:38. Motivo: Unione messaggi consecutivi dello stesso utente

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                                          • #22
                                            Originariamente inviato da Marcello Sanna
                                            ..... venduto dopo 8 mesi di prove.
                                            Oggi faccio costruire il sistema negli USA.
                                            Quindi ho superato il problema delle diatribe italiane.
                                            ....
                                            E potrà venderlo anche sul mercato italiano?
                                            Ultima modifica di nll; 05-10-2012, 22:11. Motivo: Riparato tag QUOTE

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                                            • #23
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                                              Di seguito due foto relative ai test. Quello che brucia a fiamma libera è syngas non filtrato proveniente da RSU+plastiche+pneus. Provato su un motore a gas di una vecchia Fiat Ritmo non ha dato nessun problema. Figurarsi con i nuovi Caterpillar progettati e realizzati apposta per l'utilizzo di questo carburante.
                                              I residui che si vedono sono costituiti dall'acciaio contenuto nei pneumatici. Totalmente inerte.
                                              Inquinanti: ai limiti del rilevamento strumentale (strumenti: HPLC Agilent 1100 series e Agilent GC-MS 7890 A ).
                                              Tengo a precisare che non ho ricevuto un centesimo di finanziamento pubblico in nessuna fase della realizzazione.
                                              Molti sorrisi di sufficienza e sguardi di commiserazione da parte dei cosiddetti esperti pubblici.
                                              E poi parlano di sostenere ricerca e sviluppo e di creare innovazione tecnologica e posti di lavoro in Italia.
                                              A dicembre vedrò se sia il caso di costruire il solo reattore qui in Italia ma la vedo male.
                                              Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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                                              • #24
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