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Rifiuti zero

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  • #31
    No. Le ceneri sono una cosa molto diversa dal compost, anche per caratteristiche fisiche (e si vede a occhio!). Tanto per cominciare, il compost è friabile, arieggiato, fibroso, serve anche come ammendante. La cenere è come la polvere di pietra, cioè l'opposto: rende il terreno un blocco, come fosse un mattone.

    Ma forse intendevi che si possa "aggiungere al terreno" per modificarne le caratteristiche? Così come si usa la calce, per esempio? Oppure come "nutriente", altrimenti detto concime?
    <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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    • #32
      Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
      No. Le ceneri sono una cosa molto diversa dal compost, anche per caratteristiche fisiche (e si vede a occhio!). Tanto per cominciare, il compost è friabile, arieggiato, fibroso, serve anche come ammendante. La cenere è come la polvere di pietra, cioè l'opposto: rende il terreno un blocco, come fosse un mattone.

      Ma forse intendevi che si possa "aggiungere al terreno" per modificarne le caratteristiche? Così come si usa la calce, per esempio? Oppure come "nutriente", altrimenti detto concime?
      Avevo letto male allora, avevo letto che poteva essere usato come compost e concime, giustamente nell'indifferenziato c'è di tutto.

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      • #33
        Scusa, ma non capisco le tue risposte: spiegati. Cosa intendi, come compost o come concime?
        <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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        • #34
          Il concime è un concentrato di sostanze, che di solito viene utilizzato in modo mirato, per integrare le caratteristiche del terreno, in base alle necessità della coltura. Il compost, invece, è il ricavato della decomposizione aerobica di materiale organico. Nel compost ci trovi molte delle sostanze nutritive per le colture, ma devi ovviamente scordarti gli effetti di un concime e poi quanti di noi sono in grado di prodursi un compost idoneo alle proprie esigenze di coltura?
          Ho fatto un corso di compostaggio e ci hanno spiegato molte cose, ma in pratica il compost che produco è sempre e solo delle solite caratteristiche, perché prodotto dai miei scarti alimentari, non ho la possibilità di differenziarli per ottenere compost di differente acidità (i geranei vogliono un terreno acido, ma le patate no!), o differente pezzatura. Con gli sfalci devo fare attenzione, altererebbero troppo il compost, ne devo conferire pochi, la maggior parte la do ai cavalli del mio vicino.
          Se posso fare un paragone azzardato, il compost è una via di mezzo tra il concime e il terreno impoverito, però non compro più concime da quando sono andato via dalla città, al massimo il mio vicino mi regala qualche carriolata di stallatico.

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          • #35
            Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
            Il concime è un concentrato di sostanze, che di solito viene utilizzato in modo mirato, per integrare le caratteristiche del terreno, in base alle necessità della coltura. Il compost, invece, è il ricavato della decomposizione aerobica di materiale organico. Nel compost ci trovi molte delle sostanze nutritive per le colture, ma devi ovviamente scordarti gli effetti di un concime e poi quanti di noi sono in grado di prodursi un compost idoneo alle proprie esigenze di coltura?
            Ho fatto un corso di compostaggio e ci hanno spiegato molte cose, ma in pratica il compost che produco è sempre e solo delle solite caratteristiche, perché prodotto dai miei scarti alimentari, non ho la possibilità di differenziarli per ottenere compost di differente acidità (i geranei vogliono un terreno acido, ma le patate no!), o differente pezzatura. Con gli sfalci devo fare attenzione, altererebbero troppo il compost, ne devo conferire pochi, la maggior parte la do ai cavalli del mio vicino.
            Se posso fare un paragone azzardato, il compost è una via di mezzo tra il concime e il terreno impoverito, però non compro più concime da quando sono andato via dalla città, al massimo il mio vicino mi regala qualche carriolata di stallatico.
            Grazie della risposta pensavo fossero la stessa cosa.

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            • #36
              Figurati, anche io prima di fare il corso ne sapevo quasi niente, infatti il corso l'ho fatto proprio quando mi sono trasferito in campagna e ho voluto acquistare il compostatore, anche per approfittare del contributo del mio comune, che ce li vendeva a prezzo di costo (1/4 di quanto lo vendevano in un brico), purché si fosse preso il patentino di compostatore, con il corso finanziato dalla Regione.

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              • #37
                Nll, immagino l'hai fatto con Acea. Mi hanno detto che è ben fatto. Dovresti avere anche uno sconto sulla tassa rifiuti...
                "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                • #38
                  Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                  Figurati, anche io prima di fare il corso ne sapevo quasi niente, infatti il corso l'ho fatto proprio quando mi sono trasferito in campagna e ho voluto acquistare il compostatore, anche per approfittare del contributo del mio comune, che ce li vendeva a prezzo di costo (1/4 di quanto lo vendevano in un brico), purché si fosse preso il patentino di compostatore, con il corso finanziato dalla Regione.
                  Nella mia città c'era il problema dell'organico, non sapevano come usarlo come in tutta la Regione, sono riusciti a regalarlo alle aziende agricole della Regione, quindi potrebbe non andare bene per certe colture?

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                  • #39
                    Il compost può essere formato da diverse sostanze, parlare di frazione umida per definire l'organico che metti nella compostiera è riduttivo, ma è quello che basta nel compostaggio domestico. Negli impianti di compostaggio, come quello presso il quale ho fatto il corso, viene prodotto compost con diverse caratteristiche, potendo gestire cumuli differenti, infatti puoi acquistare il compost adatto alle tue necessità: più o meno acido, più o meno ricco di particolari sostanze. Ogni coltura può trarre giovamento da un compost specifico, che solo un impianto ben gestito può garantire. Ogni lotto di compost viene seguito giorno per giorno durante la sua maturazione, viene ridotto alla pezzatura voluta, vengono effettuate analisi del prodotto ed eventualmente modificato il mix per raggiungere la composizione voluta. Se l'impianto non è ben gestito è naturale che possa venire considerato un costo e quindi l'umido possa essere dato gratuitamente ai contadini, che però non possono spargere direttamente nei campi: la frazione umida NON E' compost! Lo diventerà per l'azione dei microorganismi che digeriscono l'organico, se sono rispettati certi criteri e i tempi di maturazione.

                    Gli impianti che sono presenti nella mia zona trattano i rifiuti in modo integrato, unendo varie tecniche, quella del compostaggio è soltanto una delle tante: si produce biogas sia dalla massa già conferita in discarica prima dell'avvio del ciclo integrato, sia attraverso i biodigestori (uno è a poche centinaia di metri da casa mia), si fa la raccolta differenziata e l'indifferenziata subisce una vagliatura per separare ulteriormente ciò che può essere riciclato, o compostato. La frazione residua alimenta l'impianto di incenerimento (così accontentiamo quelli a cui non piace il termine "termovalorizzatore"), che produce energia elettrica e termica, quest'ultima distribuita al vicino centro commerciale e alle famiglie della zona.

                    L'intero ciclo è stato preso ad esempio sia in altre parti d'Italia, sia negli USA, e non è raro che vengano a farvi visita o a chiedere consulenza.

                    Queste cose per funzionare bene devono essere inserite in un ciclo virtuoso della gestione e del trattamento dei rifiuti, perché possano trasformarsi in risorsa. Sovente si sente parlare delle singole tecniche, ciascuna presa singolarmente può presentare delle criticità.

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                    • #40
                      Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                      Il compost può essere formato da diverse sostanze, parlare di frazione umida per definire l'organico che metti nella compostiera è riduttivo, ma è quello che basta nel compostaggio domestico. Negli impianti di compostaggio, come quello presso il quale ho fatto il corso, viene prodotto compost con diverse caratteristiche, potendo gestire cumuli differenti, infatti puoi acquistare il compost adatto alle tue necessità: più o meno acido, più o meno ricco di particolari sostanze. Ogni coltura può trarre giovamento da un compost specifico, che solo un impianto ben gestito può garantire. Ogni lotto di compost viene seguito giorno per giorno durante la sua maturazione, viene ridotto alla pezzatura voluta, vengono effettuate analisi del prodotto ed eventualmente modificato il mix per raggiungere la composizione voluta. Se l'impianto non è ben gestito è naturale che possa venire considerato un costo e quindi l'umido possa essere dato gratuitamente ai contadini, che però non possono spargere direttamente nei campi: la frazione umida NON E' compost! Lo diventerà per l'azione dei microorganismi che digeriscono l'organico, se sono rispettati certi criteri e i tempi di maturazione.

                      Gli impianti che sono presenti nella mia zona trattano i rifiuti in modo integrato, unendo varie tecniche, quella del compostaggio è soltanto una delle tante: si produce biogas sia dalla massa già conferita in discarica prima dell'avvio del ciclo integrato, sia attraverso i biodigestori (uno è a poche centinaia di metri da casa mia), si fa la raccolta differenziata e l'indifferenziata subisce una vagliatura per separare ulteriormente ciò che può essere riciclato, o compostato. La frazione residua alimenta l'impianto di incenerimento (così accontentiamo quelli a cui non piace il termine "termovalorizzatore"), che produce energia elettrica e termica, quest'ultima distribuita al vicino centro commerciale e alle famiglie della zona.

                      L'intero ciclo è stato preso ad esempio sia in altre parti d'Italia, sia negli USA, e non è raro che vengano a farvi visita o a chiedere consulenza.

                      Queste cose per funzionare bene devono essere inserite in un ciclo virtuoso della gestione e del trattamento dei rifiuti, perché possano trasformarsi in risorsa. Sovente si sente parlare delle singole tecniche, ciascuna presa singolarmente può presentare delle criticità.
                      Ho capito grazie per le info quindi reputi il biogas sostenibile a livello ambientale?

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                      • #41
                        Originariamente inviato da Estack Visualizza il messaggio
                        Ho capito grazie per le info quindi reputi il biogas sostenibile a livello ambientale?
                        Estack, continuo a non capire le tue domande... QUEL biogas è ottenuto dal compostaggio, e quindi è sostenibile. Altri biogas NO, NON LO SONO.

                        Quindi la domanda non può essere "il biogas è sostenibile oppure no", ma bisogna discutere di come si ottiene.

                        Poni domande più circostanziate e vedrai che avrai risposte adeguate.
                        <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                        • #42
                          Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                          QUEL biogas è ottenuto dal compostaggio, e quindi è sostenibile. Altri biogas NO, NON LO SONO
                          Quindi la domanda non può essere "il biogas è sostenibile oppure no", ma bisogna discutere di come si ottiene
                          apparentemente sembra che vi sia congruenza tra le tue due affermazioni, ma la seconda è indiscutibile e tecnicamente ineccepibile la prima può essere fonte di malintesi e prestarsi ad interpretazioni gravemente distorsive
                          ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                          " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                          • #43
                            Qualunque trasformazione fa "inquinamento", è un principio fondamentale che porta l'entropia del sistema universo a non poter più sfruttare l'energia che contiene, perché man mano che si avvicina alla equipotenzialità, non saremo più in grado di utilizzarla. Premesso questo, rimane da capire quale dei vari processi legati alla vita umana sia meno impattante sull'ecosistema.
                            Il biogas prodotto dagli scarti delle lavorazioni agricole e quello dai rifiuti arriva dalla " digestione" dei materiali organici, se si evita che si disperda nell'ambiente, si limita l'effetto serra, inoltre si evita di ricorrere a uguale quantità di gas di origine fossile per l'utilizzo in rete.

                            Come vedi i rifiuti zero non esistono neppure in natura, mal che vada avrai sempre una trasformazione che, anche se è naturale, impatterà sull'entropia universale.

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                            • #44
                              B_N_, capisco il tuo punto di vista, ma sai anche tu che la maggior parte del biogas italiano viene da coltivazioni agricole estensive e dedicate a questo scopo, piuttosto che dai rifiuti.
                              Porre domande come "il biogas è bello o brutto?" è una semplificazione inaccettabile .... e questa superficiaità sì, che può dare adito a interpretazioni distorte!
                              <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                              • #45
                                Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                                Come vedi i rifiuti zero non esistono neppure in natura, mal che vada avrai sempre una trasformazione che, anche se è naturale, impatterà sull'entropia universale.
                                Quest'ultima frase è errata e fuorviante. Il ciclo naturale della vita dimostra l'esatto contrario: in natura esiste il rifiuti zero in quanto nulla è rifiuto e tutto torna nel ciclo della vita come anello di congiunzione indispensabile al perpetrarsi della vita stessa.

                                Ciò non toglie che il biogas prodotto dagli scarti agricoli e dai rifiuti è, attualmente, quanto di meglio l'uomo possa fare per i suoi scopi senza impattare eccessivamente sull'ecosistema.
                                "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                • #46
                                  Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                  B_N_, capisco il tuo punto di vista, ma sai anche tu che la maggior parte del biogas italiano viene da ......
                                  Porre domande come "il biogas è bello o brutto?" è una semplificazione inaccettabile .... e questa superficiaità sì, che può dare adito a interpretazioni distorte!
                                  condivido il tuo punto di vista ed ammetto che la mia era una puntualizzazione molto puntualizzatrice .... ci siamo capiti e dato che "certe cose" le sai siamo d'accordo che sei pure ottimista
                                  Originariamente inviato da WuWei Visualizza il messaggio
                                  Quest'ultima frase è errata e fuorviante. Il ciclo naturale della vita dimostra l'esatto contrario: in natura esiste il rifiuti zero in quanto nulla è rifiuto e tutto torna nel ciclo della vita come anello di congiunzione indispensabile al perpetrarsi della vita stessa
                                  se devi scrivere simili stupidate puoi anche farne a meno, nll ha ragione al 100.%
                                  la differenza tra vuoi due è che lui fa un'affermazione tecnico/scientifica e tu un proclama politico
                                  ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                  " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                  • #47
                                    Originariamente inviato da B_N_ Visualizza il messaggio
                                    se devi scrivere simili stupidate puoi anche farne a meno, nll ha ragione al 100.%
                                    la differenza tra vuoi due è che lui fa un'affermazione tecnico/scientifica e tu un proclama politico
                                    Citare la catena alimentare è un proclama politico?
                                    La insegnano anche alle scuole elementari durante la lezioni di scienze
                                    "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                    “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                    "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                    • #48
                                      magari introdurre il concetto di entropia alle elementari sarebbe un pochetto precoce
                                      ma scrivere su un forum frequentato da adulti che il bilancio energetico è del 100.% è un pochetto .....
                                      ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
                                      " Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )

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                                      • #49
                                        ... che il bilancio energetico è del 100.% è un pochetto .....
                                        E difatti non lo è. Il carbone, il petrolio, il metano e gli idrati di metano intrappolati (per fortuna) in fondo agli oceani, rappresentano il maggiore e, proprio relativamente ai citati idrati, il più pericoloso rifiuto del "ciclo naturale".
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                                        • #50
                                          Nessuno ha parlato di 100%
                                          Ovviamente nei vari passaggi delle reti trofiche c'è dispersione (utilizzo?) di energia. Ma da qui a fare un parallelismo nel tentativo di validare l'inesistenza del concetto di rifiuti zero ne corre parecchio. Anche perché sono cose diverse e la definizione umana di "rifiuti zero" è tutt'altra rispetto alle fantasiose interpretazioni.
                                          "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                          “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                          "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                          • #51
                                            Dicevo in generale perchè il biogas si ottiene solo dal compost, siccome ho letto che non era realmente sostenibile a livello ambientale, volevo sapere la tua opinione. Ho letto che ci vogliono grandi spazi per produrre biogas e che la produzione porta cattivi odori.

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                                            • #52
                                              ....ci vogliono grandi spazi per produrre biogas e che la produzione porta cattivi odori...
                                              Personalmente ho una centrale a biogas da 1MW a poche centinaia di metri da casa, di odori non ne ho mai sentiti. Per quanto riguarda gli spazi, dipende appunto dalla "taglia" della centrale
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                                              • #53
                                                Nessuno ha parlato di 100%
                                                Ovviamente nei vari passaggi delle reti trofiche c'è dispersione (utilizzo?) di energia. Ma da qui a fare un parallelismo nel tentativo di validare l'inesistenza del concetto di rifiuti zero ne corre parecchio. Anche perché sono cose diverse e la definizione umana di "rifiuti zero" è tutt'altra rispetto alle fantasiose interpretazioni.
                                                "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                                “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                                "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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                                                • #54
                                                  Originariamente inviato da Estack Visualizza il messaggio
                                                  Dicevo in generale perchè il biogas si ottiene solo dal compost
                                                  Assolutamente no, non si ottiene solo dal compost. L'ho detto prima, per questo mi cito da solo
                                                  Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                                  Estack, continuo a non capire le tue domande... QUEL biogas è ottenuto dal compostaggio, e quindi è sostenibile. Altri biogas NO, NON LO SONO. Quindi la domanda non può essere "il biogas è sostenibile oppure no", ma bisogna discutere di come si ottiene.
                                                  Originariamente inviato da Estack Visualizza il messaggio
                                                  Ho letto che ci vogliono grandi spazi per produrre biogas e che la produzione porta cattivi odori.
                                                  Cosa vuol dire "grande spazio"'? Un impianto da 1 MW è circa 2000 mq... è tanto? E' poco? Cosa vuol dire per te "grandi spazi"?
                                                  Gli odori non vengono dal biogas, ma dai rifiuti o dalle biomasse o dalle deiezioni che vengono stoccate per inserirle nel digestore... Niente stoccaggio? Aspirazione sulla fossa di carico? Allora, niente odori.
                                                  <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                                  • #55
                                                    Estack, come ho già scritto, anche io, come Lupino, ho un impianto di produzione di biogas vicino a casa. Ricordo i comitati cittadini per osteggiarlo e il rilievo che veniva fatto era proprio per l'odore che si sarebbe potuto sentire. Ora che è in funzione da qualche anno, sono certo che qualcuno pensa che non sia neppure stato realizzato, perché di odore non se ne sente proprio. Si sente invece benissimo quando i contadini concimano i campi qui attorno.

                                                    ••••••••••••

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                                                    • #56
                                                      Originariamente inviato da freeway Visualizza il messaggio
                                                      Assolutamente no, non si ottiene solo dal compost. L'ho detto prima, per questo mi cito da solo

                                                      Cosa vuol dire "grande spazio"'? Un impianto da 1 MW è circa 2000 mq... è tanto? E' poco? Cosa vuol dire per te "grandi spazi"?
                                                      Gli odori non vengono dal biogas, ma dai rifiuti o dalle biomasse o dalle deiezioni che vengono stoccate per inserirle nel digestore... Niente stoccaggio? Aspirazione sulla fossa di carico? Allora, niente odori.
                                                      Per me sono tanti comunque ho capito tutto ho terminato le domande.

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                                                      • #57
                                                        Originariamente inviato da nll Visualizza il messaggio
                                                        Estack, come ho già scritto, anche io, come Lupino, ho un impianto di produzione di biogas vicino a casa. Ricordo i comitati cittadini per osteggiarlo e il rilievo che veniva fatto era proprio per l'odore che si sarebbe potuto sentire. Ora che è in funzione da qualche anno, sono certo che qualcuno pensa che non sia neppure stato realizzato, perché di odore non se ne sente proprio. Si sente invece benissimo quando i contadini concimano i campi qui attorno.
                                                        Grazie anche per la tua esperienza.

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                                                        • #58
                                                          Anzi avrei una domanda nuova, gli impianti di biogas quanta energia possono produrre massimo? Da quello che ho visto massimo da 1MW c'è ne sono di più potenti?

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                                                          • #59
                                                            Ce ne sono di qualunque potenza. In Cina e Brasile, sono impianti domestici magari da 1 kW, ma sono giustificabili solo dalla mancanza di norme e da motivi di sopravvivenza. In Italia si arriva anche a 20 MW, e probabilmente altrove (dove concentrano molto materiale da digerire) si arriverà a 100 MW.
                                                            Il punto è (come sempre) un altro: la CONVENIENZA viene dal fatto di avere molto materiale digeribile il più vicino possibile, altrimenti non si fa. Non è pensabile di far arrivare es. rifiuti o mais da trinciato da 200 km di distanza solo per alimentare correttamente un impianto troppo grande per essere solo locale. I costi di trasporto supererebbero abbondantemente il ricavo.
                                                            Per i rifiuti, il vantaggio di avere un materiale che non paghi (ma vieni pagato per prenderlo) è bel vantaggio... ma poi la gente ci ficca di tutto, e devi avere un costoso sistema di cernita e selezione per evitare problemi "digestivi" e guasti alle macchine. In un impianto che ho costruito, arrivavano i cassoni degli sfalci: ci abbiamo trovato (macinate poi dalle coclee di trasporto che si sono ovviamente rotte) due pentoloni tipo "festa patronale" da un metro di diametro, sei biciclette, mattoni e anche un motore d'auto.

                                                            Comunque , per far funzionare un impianto a biogas da un MW servono ad esempio circa 270 ettari coltivati a mais da trinciato, tanto per avere un riferimento in grandezza. Con una media di 75 tonnellate/ettaro (alcuni ibridi oggi arrivano a 100 tonnellate/ettaro) ci vogliono 20.000-25.000 tonnellate all'anno per farlo funzionare per 11 mesi + uno di manutenzione.
                                                            <Una vena di anti-intellettualismo si è insinuata nei gangli vitali della nostra politica e cultura, alimentata dalla falsa nozione che democrazia significhi "la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza"> Isaac Asimov

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                                                            • #60
                                                              Freeway, un mini-impianto biogas come questo in Italia è proibito?
                                                              Homebiogas | Household Biogas Digester System
                                                              "Il momento migliore per piantare un albero è vent'anni fa. Il secondo momento migliore è adesso."
                                                              “Se questa scienza che grandi vantaggi porterà all'uomo, non servirà all'uomo per comprendere se stesso, finirà per rigirarsi contro l'uomo.”
                                                              "D'ogni legge nemico, e di ogni fede"

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