Buongiorno a tutti e grazie a questo sito per questa opportunità e a voi che custodite senz'altro più sapere di quanto ne possieda io.
Dunque, da 4 anni abito in una casa in campagna che fu dei miei. Si trova a 3 km dal mare, in Liguria, a mezza collina, col mare davanti e tra gli ulivi. Soleggiato tutto il giorno. Clima mite ma spazzato - in inverno - da vento gelido. Finora ho scaldato col termocamino ad aria e basta ma, se per me è sufficiente, per mia moglie no. Abbiamo termosifoni in ghisa e un bruciatore a gasolio in apposito locale caldaia, ma direi che è ora di smettere e cambiare. La caldaia a gasolio scalda un serbatoio da 300 litri. Per prima cosa è imminente il rinnovo dei serramenti che risalgono a 40 anni fa e ne installo a doppi vetri, con tutti i crismi (taglio termico e via dicendo). Due anni fa ho installato due pannelli per solare termico: ottima soluzione per l'acqua calda quasi tutto l'anno ma per il riscaldamento, ovviamente, non se ne parla. I termosifoni, quindi, in inverno o restano spenti o bruciano gasolio. Tanto. L'idea primordiale era di sostituire la vecchia "gasolio" con una caldaia a pellets, ma avrei poco spazio per stoccare pellets e non doverne portare ogni sera un sacco a casa.
La spesa caldaia, comunque, si aggirerebbe sui 6500 euro: una caldaia piuttosto importante poichè sotto la mia abitazione (circa 80 m2 + mansarda di circa 79 m2), sto ristrutturando un'altra abitazione di circa 85 m2 e contavo di usare la caldaia a pellets per scaldare entrambi gli alloggi. Ultimamante, però, ho pensato che, forse, installare dei pannelli fotovoltaici potrebbe essere più oneroso come investimento iniziale ma meno dispendioso nel tempo. Lo scopo è di produrre energia elettrica e concvertirla in qualche modo per scaldare l'acqua del boiler da 300 l. in modo che i miei termosifoni si scaldino grazie a quella. A me, se quello che produco lo utilizzo completamente va benissimo. Il vantaggio sarebbe che mi scaldo con spesa pressochè nulla (se non quella iniziale) e non abbisogno di alcun tipo di combuistibile da trasportare, stoccare e roba varia. Tra le altre cose, mi è stato detto che la superficie necessaria per i pannelli, a parità di resa è molto inferiore a quella che serviva solo un paio di anni fa. Il progresso...
Ora mi (e vi) chiedo. Nel caso di fotovoltaico ma termosifoni (non posso squartare il pavimento), che cosa mi serve per convertire l'energia elettrica che io stesso produrrei in energia per scaldare l'acqua destinata ai radiatori e - in casi di emergenza meteorologica - acqua sanitaria che, comunque, ha la stessa origine? E, soprattutto, si può fare, alla luce della zona in cui abito e del fatto che comunque integrerei sempre col camino?
Grazie a tutti!
Gino
Dunque, da 4 anni abito in una casa in campagna che fu dei miei. Si trova a 3 km dal mare, in Liguria, a mezza collina, col mare davanti e tra gli ulivi. Soleggiato tutto il giorno. Clima mite ma spazzato - in inverno - da vento gelido. Finora ho scaldato col termocamino ad aria e basta ma, se per me è sufficiente, per mia moglie no. Abbiamo termosifoni in ghisa e un bruciatore a gasolio in apposito locale caldaia, ma direi che è ora di smettere e cambiare. La caldaia a gasolio scalda un serbatoio da 300 litri. Per prima cosa è imminente il rinnovo dei serramenti che risalgono a 40 anni fa e ne installo a doppi vetri, con tutti i crismi (taglio termico e via dicendo). Due anni fa ho installato due pannelli per solare termico: ottima soluzione per l'acqua calda quasi tutto l'anno ma per il riscaldamento, ovviamente, non se ne parla. I termosifoni, quindi, in inverno o restano spenti o bruciano gasolio. Tanto. L'idea primordiale era di sostituire la vecchia "gasolio" con una caldaia a pellets, ma avrei poco spazio per stoccare pellets e non doverne portare ogni sera un sacco a casa.
La spesa caldaia, comunque, si aggirerebbe sui 6500 euro: una caldaia piuttosto importante poichè sotto la mia abitazione (circa 80 m2 + mansarda di circa 79 m2), sto ristrutturando un'altra abitazione di circa 85 m2 e contavo di usare la caldaia a pellets per scaldare entrambi gli alloggi. Ultimamante, però, ho pensato che, forse, installare dei pannelli fotovoltaici potrebbe essere più oneroso come investimento iniziale ma meno dispendioso nel tempo. Lo scopo è di produrre energia elettrica e concvertirla in qualche modo per scaldare l'acqua del boiler da 300 l. in modo che i miei termosifoni si scaldino grazie a quella. A me, se quello che produco lo utilizzo completamente va benissimo. Il vantaggio sarebbe che mi scaldo con spesa pressochè nulla (se non quella iniziale) e non abbisogno di alcun tipo di combuistibile da trasportare, stoccare e roba varia. Tra le altre cose, mi è stato detto che la superficie necessaria per i pannelli, a parità di resa è molto inferiore a quella che serviva solo un paio di anni fa. Il progresso...
Ora mi (e vi) chiedo. Nel caso di fotovoltaico ma termosifoni (non posso squartare il pavimento), che cosa mi serve per convertire l'energia elettrica che io stesso produrrei in energia per scaldare l'acqua destinata ai radiatori e - in casi di emergenza meteorologica - acqua sanitaria che, comunque, ha la stessa origine? E, soprattutto, si può fare, alla luce della zona in cui abito e del fatto che comunque integrerei sempre col camino?
Grazie a tutti!
Gino
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