Risparmio energetico e certificazione energetica: teoria, aspetti pratici, dubbi e domande - EnergeticAmbiente.it

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Risparmio energetico e certificazione energetica: teoria, aspetti pratici, dubbi e domande

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  • #31
    mmmmm...difficile fare un calcolo preciso così tanto a spanne...

    considera che per calcolare la classe energetica, o anche i consumi, bisogna inserire tutte le superfici disperdenti (cioè che danno verso l'esterno) con le loro aree, trasmittanze...poi i ponti termici, poi gli apporti gratuiti (cioè il contributo di sole, elettrodomestici ecc), poi impianto riscaldamento e acqua calda...

    fossi in te leggerei molto sul forum, per esempio internamente un cappotto in EPS lo vedo male per il caldo estivo, ti toglierà buona parte del beneficio dell'avere mura in pietra spesse...
    I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
    https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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    • #32
      ok grazie Riccardo.

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      • #33
        eccomi
        allora ho preparato le scansioni.
        riccardo puoi dargli un occhiata per favore, cosi mi risolvi quei dubbi che ti dicevo sul metodo di classificazione?
        grazie milleClicca sull'immagine per ingrandirla. 

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        • #34
          bah, non conosco la normativa in veneto...
          In effetti nel tuo caso la classe energetica comprende anche l'ACS, e i valori limite sono più alti che in Lombardia (il tuo comune è in zoma climatica E).
          E' una classificazione che penalizza molto case esistenti, mentre 'aiuta' case nuove con impianti solari per la produzione di ACS.

          A me piace di più la normativa in Lombardia, e anche il nostro ACE è più bello, però non vedo grosse incongruenze nella tua certificazione.
          I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
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          • #35
            grazie mille
            mi chiedevo solamente come mai la situazione e le classi che io ho elencato sono diverse da quelle che trovo in internet, facendo sommarie ricerche.
            non pensavo la cosa potesse variare da regione a regione, come mi dici tu....ecco spiegato le varie differenze.....

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            • #36
              calcolo del vero beneficio di un isolamento

              Ciao, sto facendo dei conti relativi ai consumi di gas (leggo il contatore e vedo quanti metri cubi consumo in un giorno)
              la casa è una villetta singola a due piani, sotti abitano i genitori e sopra io (non ci abito ancora in realtà, la casa è vuota, perchè sto ulimando i lavori)
              allora i due appartamenti sono identici, da 130mq l'uno.
              quello sotto è senza cappotto, con termosifoni, e caldaia istantanea, serramenti di 8anni in pvc con vetrocamera e doppia guarnizione
              quello sopra è con cappotto interno da 6cm in polistirene xps densità 40, riscaldato con pallelli radianti capillari annegati nell'intonaco a soffitto con temperatura di mandata di 32°C e due termoarredi (uno per bagno), serramenti in legno alluminio nuovi con ventrocamera e tripla guarnizione, e caldaia a condensazione imar modello inka solar con l'apporto di 3pannelli solari termici, e soletta al tetto isolata con 4cm di polistirene(sotto di questo ci sono direttamente i tubicini da 3mm del riscaldamento capillare annegati in 1,5cm di intonaco)
              Siamo in provincia di milano, zona climatica E
              leggendo i mc di gas consumati dalle due abitazioni, mantenute entrambe a 19°C noto che sotto dove abito (siamo in 3 ed io sono a casa solo la sera) consumiamo circa 12mc al giorno; sopra invece (casa vuota) ne consumo circa 5.5mc
              Secondo voi, come devo prendere questi valori? sono buoni consumi?
              i sacrifici fatti per isolamenti, efficienze energetiche, riscaldamento capillare ecc ecc vale la pena?

              ho fatto una prova per vedere la bontà del cappotto (che ho potuto fare per vincoli architettonici solo interno da 6cm)
              ho spento la caldaia con la casa che era a 18°C dopo 7 ore, ho perso 2°C e sono andato 16.1°C
              era sera, e fuori c'era -1°C
              secondo voi, ho una buona trattenuta del calore interno????
              come devo prendere questo dato?

              l'impianto capillare, proprio per l'utilizzo di una rete fittissima di tubi dal diametro piccolissimo, permette di utilizzare temperature in ingresso molto basse (32°C) e di avere un utilizzo discontinuo....almeno sulla carta....
              quindi ho provatoultima verifica...ho notato che riscaldando la casa, accendendo la caldaia per portarla da 16°C a 18°C....ci ha messo in realtà un sacco di tempo...cioè circa riscaldavo 0.5°C ogni 2ore-2.5ore!!!!
              non è tanto???
              a questo punto capillare o meno...forse conviene non spegnerli mai e lasciare la casa sempre in temperatura...
              cosa ne dite??

              che altre verifiche vi vengono in mente?
              grazie a tutti
              saluti

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              • #37
                ciao Marco,

                i consumi sono abbastanza congruenti, leggiti questa discussione...il piano sotto consuma un po' più di casa mia, quello sopra isolato meno.

                Però sei poco preciso, niente classe energetica... la casa sopra è disabitata ma con riscaldamento a 20°C? Abitandola i consumi per il riscaldamento scenderanno un po', ma dovrai aggiungere quelli per acqua calda.

                Riguardo all'uso dell'impianto siamo OT, chiedi pareri negli appositi 3d o aprine uno nella sezione riscaldamento e ACS. Comunque è opportuno misurare i consumi in varie modalità, ma gli impianti a pannelli e le caldaie a condensazione di solito lavorano meglio sempre accesi.
                I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
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                • #38
                  Ciao Riccardo e grazie dell'aiuto.
                  perchè dici che non sono abbastanza preciso?
                  per quanto riguarda la classe energetica invece, non la ho, poichè i lavori li sto facendo tutti da me.
                  Tu sapresti approssimarla con i dati che ho messo (se serve posso recuperarlo) oppure esiste un modo per stimarla? (non dico calcolarla esattamente poichè non credo sia un calcolo semplice)
                  La casa sopra si è disabitata ed il riscaldamento è stato a 20°c per tre settimane (fino a settimana scorsa) per provare gli impianti e perchè appunto volevo confrontare i consumi.
                  Per quanto riguarda invece il fatto che dici che i consumi sono abbastanza congruenti cosa intendi? ho letto un po' di post indietro, ma non si riferiscono allo stesso periodo invernale purtroppo.
                  Invece ho letto che dici che il piano sotto consuma un po' più di casa suo e quello sopra un po' meno...
                  riusciresti a quantificarmelo in numeri? giusto per capire....
                  e magari scrivendo i mq del tuo appartamento, tipo di costruzione, isolamento, zona climatica, tipo di sorgente riscaldante ecc ecc
                  almeno di riesce a fare un confronto :-)
                  grazie ancora per l'aiuto!
                  ciao

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                  • #39
                    Classe energetica e dimensionamento

                    Buona sera a tutti.
                    oggi un mio caro amico mi ha fatto i conti delle dispersioni e delle varie potenze delle stanze della mia casa.
                    Cosa per me nuova..
                    ora, la somma dei conti risulta di 5105 W totali, per una casa che è di 80mq.
                    vi chiedo, da questi due dati posso risalire alla classe energetica?
                    e ancora
                    questi dati (e piu nello specifico stanza per stanza) servono per dimensionare l'impianto di riscaldamento?
                    grazie a tutti

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                    • #40
                      @megamarco:In effetti è impossibile fare una certificazione 'a spanne', tu hai descritto alcuni elementi ma non hai dati grandezze fondamentali, come le trasmittanze di infissi e muri con cappotto. Comunque serve a poco, per 'certificare' ci vogliono tutte le aree, le esposizioni, tipologie e trasmittanze dei manufatti, dettagli dell'impianto ecc ecc.
                      E non dici di che hanno è la casa!
                      Il piano sotto se non è recente (diciamo dal 1995 in poi) dovrebbe essere sicuramente in classe G a causa delle dispersioni verso il pavimento. Il piano sopra dipende da come sono stati fatti i lavori,6 e 4 cm di cappotto sono pochini, forse una classe C o D?

                      Per i consumi se leggi bene io consumo 8-9 mc/giorno in gennaio/febbraio, cioè nei periodi freddi, e siamo in zona. Classe E con vari interventi (insufflaggio, cassonetti ecc) che non mi sono ancora autocertificato... potrei essere rientrato in D...forse... casa del 1991, primo piano con sotto in parte portico e in parte un negozio vuoto (e quindi freddo), 130 mq commerciali abbondanti, circa 110-115 mq utili
                      Ultima modifica di richiurci; 24-02-2013, 10:47. Motivo: unione discussioni
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                      • #41
                        ciao riccardo, allora bhe certo non pretendo di fare una "cerificazine" così con due dati sommari, ci mancherebbe, ma se riesci sommariamente anche a darmi una indicazione della classe enegetica sarei già contento:-)
                        per quanto riguarda i dati...bhe gran parte li ho annotati o calcolati e quindi nn è un grosso problema recuperarli.
                        la casa è stata fatta in due momenti
                        la parte sotto ha 40anni (anni 70) la parte sopra è stata alzata anni 80 circa.
                        tre anni fa mi sono messo io a ristrutturala
                        i muri sono fatti in mattone blocco semipieno da 28cm andando verso l'intrerno c'è...intonaco, polistirene xps da 6cm cartongesso con 1cm di aria, incollato direttamente sul polistirene senza orditura
                        la trasmittanza della parete calcolata è di 0.4
                        le tramezze le ho tagliate per non creare punti termici ed ho inserto il polistirolo
                        le soglie le ho tagliate, ho messo una guaina in gomma sulle porte finestre e poi la parte in alluminio del serramento
                        le soglie delle finestre, dove prima c'erano i caloriferi, sono state anche queste tagliate, sigillate con la gomma e poi rivestito il "buco" del calorifero con il polistirolo, portandolo a pari del muro vecchio, e poi cappottato tutto con xps da 6cm
                        la trasmittanza del serramento è circa 1.8
                        il soffitto è stato isolato parendo dall'alto: soletta interna, intonaco, polistirene xps da 4cm, 1.5 cm di intonaco in cui sono annegati i tubi capillari
                        l'esposione, bhe è una villa singola, "rettangolare" con lati lunghi esposti a ovest e est (circa 14m) e i lati corti a sud e nord (circa 10m)
                        le finestre sono tutte a ovest ed a est, con solo una porta finestra a sud
                        la zona climatica è E (provincia di monza brianza)
                        il massetto dei pavimenti l'ho fatto con la perlite per alleggerirlo ed isolarlo dal piano sotto, spessore circa 8cm poggiato su una "vasca flottante" fatta di gomma triturata per ridurre i rumori da calpestio.
                        i lavori li ho fatti tutti io...non è per nulla il mio lavoro, ma ci ho prestato attenzione, cercando sempre di capire quello che facevo e mettendoci la testa:-)

                        venenondo ai consumi...bhe la tua casa è molto simile alla mia, solo che io sotto non ho un locale vuoto, ma un locale caldo.
                        c'è però da dire che ho il massetto "isolato" per non avere poi un problema un domani se sotto dovesse rimanere vuoto...
                        ma certo non è chissà che cosa.
                        io in questi mesi sono 7-8mc/giorno, però scaldo solo la casa a 19°C e non mi faccio la doccia sopra e non uso il gas x cucinare. Di contro essendo vuota e non abitandoci nessuno...i consumi dovrebbero essere un po' maggiori
                        Io però ho i pallelli radianti capillari per riscaldare, una caldaia imar inka solar a condensazione, e 3 pannelli solari che aiutano anche la caldaia nel riscaldamento dell'acqua per i capillari.
                        Tu invece che tipo di impianto hai?
                        Io detto sinceramente, facendo una proiezione e calcolando il costo del gas ad 1euro/mc (considerando le tasse ed i costi fissi più o meno il prezzo è quello) mi aspettavo di consumare meno...circa 4mc al giorno...contro i 7cm che misuro ora...non sono contentissimo, per questo stavo cercando dei confronti
                        grazie mille!!!!

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                        • #42
                          @davide81: il totale della perdita di calore per trasmissione ( quei 5.105 W/K) è dato dalla somma di tutte le aree di superfici disperdenti e con loro valore di trasmittanza (muri, infissi, solai, pavimenti, espresse in W/m2K) ed è solo la base per il calcolo del fabbisogno energetico che deve esser redatto secondo i parametri climatici della tua località.

                          ma SOLO da quei dati NON si risale alla classe energetica, anche se a spanne vista l'alta dispersione rispetto area/volume sarà una Classe G non essendocene altre più basse.

                          dal fabbispgno energetico secondo la località si dimensiona poi l'impianto e relativo generatore di calore

                          P.S. da qualche parte avevo postato un conto alla buona per un normale appartamento di 100 m2 riferito a zona climatica di Napoli, ma naturalmente non so dove sia finito
                          Ultima modifica di richiurci; 24-02-2013, 10:48. Motivo: unione discussioni
                          OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                          • #43
                            ok, grazie Biomassoso.
                            se riesci a trovare il link inizio ad approfondire un po di più il dimensionamento.
                            grazie ancora.

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                            • #44
                              per capire comincia col leggerti questo che può andar bene come esempio:
                              File allegati
                              OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                              • #45
                                letto, un po di dati li recupero...poi nell'ultima parte mi perdo completamente..
                                anzi, a dire il vero ho fatto il conto ma viene altissimo...
                                168'000'000 kwh...mmmmhhhh

                                Commenta


                                • #46
                                  quei PDF di cui sopra sono napoli1 e napoli2

                                  li trovi in questa vecchia discussione:
                                  http://www.energeticambiente.it/cald...a-caldaia.html
                                  OSSI DI PESCA TRITATI sono un'ottima BIOMASSA alternativa

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                                  • #47
                                    @megamarco: Beh ormai i lavori li hai fatti, o te la fai certificare come si deve (ci vogliono dati molto precisi su trasmittanze e spessori, o a questo punto ci vivi un anno, misuri i consumi mese per mese e alla fine fai conti sui consumi reali....

                                    Io ho una caldaia tradizionale sul balcone e impianto a caloriferi...
                                    Ultima modifica di richiurci; 24-02-2013, 10:49. Motivo: unione discussioni
                                    I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
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                                    • #48
                                      Gentilissimo..e hai anche molta pazienza..
                                      ma sto leggendo le formule..non so se ne vengo a capo! :-(

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                                      • #49
                                        Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
                                        Io ho una caldaia tradizionale sul balcone e impianto a caloriferi...
                                        bhe...ma...quindi i mei consumi sono in linea cono i tuoi in cui hai solo isolato....
                                        l'impianto capillare, la bassa temperatura usata, i pannelli solari termici sembrerebbero solo "specchietti x le allodole" a conti fatti... :-(

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                                        • #50
                                          no non proprio, però l'impianto influenza il rendimento termico stagionale, ma se l'involucro disperde molto... il tuo tetto, anche se isolato (non tantissimo) sarà sempre più disperdente del mio soffitto verso altro appartamento riscaldato!
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                                          • #51
                                            ciao, bhe se quindi avessi isolato ancora di più il tetto avrai risparmiato ancora di più sui consumi...invece che mettere un impianto radiante capillare (che costa ben di più di uno "tradizionale" a pavimento)

                                            cosa intendi con la frase che l'impianto influenza il rendimento termico stagionale?

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                                            • #52
                                              ok...con tanto di foglio penna e calcolatrice..ho provato a fare i conti che Biomassoso mi ha postato e forse sono riuscito a calcolare/capire qualcosa.
                                              intanto penso che il mio conto fatto dall'amico sulle dispersioni è lo stesso (un po piu accurato) fatto nel foglio Napoli1.pdf
                                              e quindi i 5,1Kw sono la Pn (potenza necessaria)
                                              sono passato ora al foglio Napoli2 e i conti mi risultano 10997 Kwh termici (fta secondo il foglio pdf..)
                                              e quindi in soldoni circa 900 euro di metano stimato all'anno..

                                              sarà possiibile?

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                                              • #53
                                                @megamarco: che se l'involucro disperde, per esempio, 30 kWh/mq anno, l'impianto potrà solo peggiorare questo dato per mezzo del suo rendimento medio stagionale (che di solito è minore di 1 anche con caldaie a condensazione). Infatti il consiglio di solito, specie su case poco isolate, è di intervenire prime e pesantemente sull'involucro, e dopo sull'impianto.
                                                Ultima modifica di richiurci; 24-02-2013, 10:50. Motivo: unione discussioni
                                                I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                                https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                                                • #54
                                                  ACE edificio accatastato in parte c/6

                                                  Salve a tutti!
                                                  Dovrei redigere un ACE per un edificio che è accatastato in parte a/7 ed in parte c/6. Naturalmente ciò che concerne il c/6 è la parte dubbia: in pratica si tratta di un garage con annessa tavernetta e depositi vari, con impianto di riscaldamento ubicati in un seminterrato (il garage e depositi non sono riscaldati). La parte di edificio a/7 è al piano rialzato ed è normalmente abitata dal proprietario.
                                                  Come regola, se non mi sbaglio, gli edifici accatastati c/6 non dovrebbero essere certificati, ma in questo caso, vista la presenza di un impianto termico installato la cosa è forse differente?
                                                  Attualmente sono tentato di certificare l'edificio considerando la sola parte a/7...qualcuno ha avuto esperienze simili o ha opinioni in proposito?

                                                  Grazie a tutti coloro che vorrano intervenire!

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                                                  • #55
                                                    Dipende dalla normativa nella tua regione... in Lombardia eventuali box o taverne riscaldati vanno fatti rientrare nella volumetria del rispettivo appartamento, e c'è una casella da spuntare se non c'è corrispondenza tra accatastamento e utilizzo reale
                                                    I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
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                                                    • #56
                                                      Innanzitutto grazie per la risposta!
                                                      Nella mia regione si applicano le linee guida nazionali (DM 26-06-2009), per le quali al punto 2 si indica:

                                                      ...tra le categorie predette non rientrano, box, cantine, autorimesse, parcheggi
                                                      multipiano, depositi, strutture stagionali a protezione degli impianti sportivi, ecc. se non
                                                      limitatamente alle porzioni eventualmente adibite ad uffici e assimilabili, purché scorporabili
                                                      agli effetti dell’isolamento termico.


                                                      Quindi l'autorimessa-tavernetta riscaldata sembrerebbe non dover essere certificata.
                                                      Giustamente in Lombardia è inserita la casella da spuntare per i casi di difformità tra catastale ed utilizzo reale, e quindi dal punto ti vista certificativo il discorso è più lineare: se c'è riscaldamento si certifica...ma questo non dovrebbe portare automaticamente ad una certa responsabilità del proprietario nei confronti dell'utilizzo improprio dell'immobile? Ossia, non dovrebbe richiedere una variazione catastale?

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                                                      • #57
                                                        in teoria si, anche se francamente non so quanto sia importante in Italia rispettare le regole, tanto prima o poi si condona...

                                                        Per me ha senso inserirli, e tra l'altro penalizza molte situazioni reali...le classiche taverne o i sottotetti, che i costruttori vendono a peso d'oro ma come non abitabili, e di solito ci risparmiano pure sull'isolamento termico...

                                                        Rispetto le linee guida bisognerebbe leggerle bene, perchè se una taverna è accatastata comedeposito o cantina ma poi usata come abitazione...
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                                                        • #58
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                                                          Iniziano dai dati, appartamento posto al secondo piano 50mq, quasi un rettangolo perfetto con lati 5 e 10 mt.

                                                          Lato Sud (10 mt) confina con altro appartamento scarsamente o quasi mai riscaldato.
                                                          Gli altri 3 lati sono esposti.

                                                          Sul lato Est (5 mt) è presente la porta di ingresso che da sull'esterno - scala condominiale con coperta.

                                                          Le finestre sono poste sul lato nord nr.2 170x1 mt, a queste va aggiunta 1 porta finestra (80x220) ed la finestra del bagno (80x1) che danno su un balcone completamente chiuso da veranda in alluminio e vetro. Finestre e portefinestra in alluminio con vetrocamera.

                                                          La costruzione risale agli anni 60 con muri spessi 60 cm in pietra lavica (quella dei marciapiedi per intenderci) e qualche strato di mattoni rossi. Intonaco interno in calce e gesso, esterno non saprei.

                                                          Sia sopra che sotto confina con altri appartamenti, anche questi scarsamente o quasi mai riscaldati.

                                                          In fase di acquisto il venditore ha autocertificato la classe G.

                                                          I miei dubbi sono: considerando la zone climatica (B) Catania Città, l'età dell'immobile, l'impossibilità di intervenire in esterno conviene isolare e come? Quale sarebbe la classe raggiungibile?

                                                          Non vorrei pregiudicare il comportamento estivo, sicuramente piu' importante rispetto a quello invernale, ma se fosse possibile guadagnare qualche classe in vista di una futura rivendibilita' non sarebbe male.

                                                          Ogni consiglio e' gradito ...

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                                                          • #59
                                                            beh, non è proprio una domanda sulla certificazione...vediamo di rispondere in maniera 'teorica'..

                                                            In generale non conviene intervenire su pareti e solette che danno verso altri appartamenti riscaldati (anche se saltuariamente), soprattutto vista la zona climatica... fosse un appartamento in alta montagna con quelli di fianco usati solo il weekend...
                                                            Anzi alcune metodologie di certificazione proprio NON considerano disperdenti quelle superfici, quindi anche se le migliori non migliori il risultato della certificazione.
                                                            Escludendo interventi esterni resta solo il cappotto interno (c'è un 3d specifico), che ha qualche limite e soprattutto ti toglierebbe volumetria a una casa già piccola! Eventualmente comunque per non pregiudicare il confort estivo bisognerebbe andare su materiali 'pesanti' tipo pannelli in silicati di calcio, fibra di legno o simili...
                                                            Non hai detto se gli infissi sono a taglio termico o no..se sono dell'epoca potrebbero non esserlo e allora l'unico intervento di isolamento forse ragionevole è la loro sostituzione.

                                                            Detto questo, vista la zona 'calda' e la scarsa volumetria (quindi gli scarsi consumi), un intervento sensato potrebbe essere sull'impianto termico: passaggio a caldaia a condensazione da far lavorare bene (quindi a bassa temperatura) e/o pompe di calore per avere caldo d'inverno e fresco d'estate

                                                            In teoria qualsiasi classe è raggiungibile tranne la A e A+, per le quali magari risulterebbe necessaria anche la VMC.. ma se per raggiungere una B dovessi fare 10 cm di cappotto interno...ne varrebbe la pena?
                                                            Bisogna sempre considerare che la convenienza di ogni intervento (quindi il rientro in un numero ragiovenole di anni) è molto legata alla spesa annuale per il riscaldamento, di cui non parli...
                                                            I miei articoli su risparmio energetico, veicoli elettrici, batterie e altro
                                                            https://www.electroyou.it/richiurci/...-miei-articoli

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                                                            • #60
                                                              Originariamente inviato da riccardo urciuoli Visualizza il messaggio
                                                              beh, non è proprio una domanda sulla certificazione...vediamo di rispondere in maniera 'teorica'..

                                                              In teoria qualsiasi classe è raggiungibile tranne la A e A+, per le quali magari risulterebbe necessaria anche la VMC.. ma se per raggiungere una B dovessi fare 10 cm di cappotto interno...ne varrebbe la pena?
                                                              Bisogna sempre considerare che la convenienza di ogni intervento (quindi il rientro in un numero ragiovenole di anni) è molto legata alla spesa annuale per il riscaldamento, di cui non parli...
                                                              Non credo che ne valga la pena, sopratutto visto che si andrebbe a perdere in volumetria con il rischio di peggiorare le "prestazioni" estive. Il ragionamento ero piu' teorico in vista di rivendere.

                                                              Ne approfitto della tua competenza, e spero di restare in tema.

                                                              Per quanto riguarda gli infissi non sono a taglio termico ma "semplici" vetrocamera con singola guarnizione.

                                                              Per riscaldamento PDC aria/aria e produzione ACS affidata (appena parte il conto termico) ad un boiler PDC monoblocco con canalizzazione dell'aria espulsa all'interno per i mesi caldi.

                                                              Dovrei anche recuperare uno scambiatore a flussi incrociati di "risulta" ma spetto di controllare i dati di targa perchè se supera i 30W credo che non ne valga la pena installarlo.

                                                              Detto questo, la domanda da 1.000 di ero (dollari? ), queste scelte impiantistiche come impattano sulla classe energetica? considerando che la partenza è "G" (per il solo involucro visto che non ha impianti) PDC e boiler PDC mi fanno guadagnare qualche classe?

                                                              L'aggiunta dello scambiatore (al di la del confort - almeno per me visto che odio l'aria viziata) aggiunge qualcosa ai fini della certificazione o visti i precedenti impianti è ininfluente?

                                                              Devo decidere se far certificare o meno l'immobile, ma se alla fine G è (autocertificabile) e G resta non vale la pena farla.

                                                              Altro dubbio, un eventuale impianto domotico viene considerato in fase di certificazione? e se si in che percentuale influenza?

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