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Per veri esperti: Pompa di calore aria/acqua - COP reale rispetto a delta temperatura mandata e ritorno

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  • Per veri esperti: Pompa di calore aria/acqua - COP reale rispetto a delta temperatura mandata e ritorno

    Salve a tutti,

    ho una domanda che mi frulla nella testa da parecchio tempo, ho provato a leggere qui e anche a sfogliare in biblioteca il Manuale del termotecnico della Hoepli ma non ho trovato una risposta.

    Tutti i depliant delle pompe di calore aria/acqua danno le varie tabelle dei COP variando la temperatura esterna e la temperatura di mandata all'impianto, ma tengono sempre il delta tra mandata e ritorno a 5 gradi.

    Ma quando non è così, e il delta è molto maggiore, quali performance ha una pompa di calore? Ossia, cosa influisce veramente sul rendimento di in una pompa di calore?

    Per la caldaia a condensazione la temperatura di mandata all'impianto è relativamente poco importante, conta la temperatura del ritorno che dovrebbe mantenersi sotto i 40/45 gradi.

    Funziona così anche per le PdC? Oppure per le PdC è importante solo la temperatura di mandata? Oppure è una combinazione dei due?

    Ad esempio, per l'acqua calda sanitaria (ok che non si invia direttamente alla PdC, ma per fare un esempio), l'acqua in ingresso difficilmente supera i 10 gradi, mentre è richiesta una temperatura in uscita di 45/50 gradi.

    Qualcuno ne ha idea?

    Grazie mille!

    Duccio

  • #2
    nella pdc difficilmente avrai delta superiori a 7...perchè la macchian non li sopporta.

    Ad esmepio, parlaimo di acs..metti che tu hai boiler a 25 gradi e lo vuoi portare a 50..la pdc parte e sente ritorno a 20 e si setta a circa 28...man mano che il ritorno sale, anche la mandata sale, ma il delta resta sempre 7-8..no è che la pdc inizia a fare 55° di mandata con riotrno a 20 solo perchè tu vuoi fare 50 nel boiler...no..sale pian pianino.

    Presumo che il cop aumenti man mano che il delta T sul condensatore aumenta...e che di norma si debba aumentare flussoacqua per cercare di tenere un delta T di circa 5...se tuttavia la pdc è abbondante come potenza, lei sopporta anche delta 2-3 prima di spegnersi..anche se temo che in quelle condizioni il cop diminuisca.

    Quindi ..si..il cop dipende certo dala t di Mandata..ma a parita di mandata penso anche dal delta T,,se è troppo piccolo penso cop cali.

    Comunque non è qualche frazione di Cop che fa cambiare economicità di uso di una soluzione pdc.
    CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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    • #3
      Marco, grazie mille!

      Intendi che delta t superiori a 7 non li sopporta la macchina nel senso di parte meccanica, o che il microprocessore non li permette? (non che faccia differenza, non sto di certo ad hackerare il micro della Aquarea o della Zubadan... )

      Perché se è così, allora al di là del COP, conviene conservare al massimo la stratificazione dell'acqua, perché con una mandata inizialmente bassa su un boiler grande e in parte già scaldato, il primo effetto sarebbe di redistribuire il calore dall'acqua già scaldata a quella fredda...

      Anche per il riscaldamento mi dà un po' da pensare, perché ho un impianto a termosifoni ma sono vecchi e sovradimensionati, e il 90% dei giorni l'acqua sta a circa 45 gradi. è per questo che pensavo alla PDC. Ma sono 45 gradi di media, con la mandata a 60 e il ritorno a 30 gradi circa, perfetti per la caldaia a condensazione. Pensavo di poter sfruttare questo delta T anche con la PDC...

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      • #4
        l'energia scambiata sul condensatore della pdc , è frutto appunto della condensazione, cioè del cambio di stato del gas, che da vapore diventa un liquido...il che avviene ad una certa T (che dipende dalla pressione del circuito in quel momento).
        Il cambio di fase (di stato) permette di cedere /assorbire grande quantita di energia in poco tempo, ed è quello che serve per mantenere alta efficienza del sistema....dopo che hai condensato, sottorafffreddare il liquido puo essere utile, ma sino ad un certo punto, e comunque richiede tempo, perchè nela cambio di fase con delta 1 grado scambi molissimo..con delta 1 gradi (ma un grado sotto) scambi magari 5 volte meno energia per unita di tempo e di flusso.

        In effetti se hai un accumulo stratificato, il rischio che dici lo corri..e infatti...per acs si usa spesso un boiler trdizionale, nel quale hai la serpentina in basso e quindi piu o meno tutta ad una T bassa (la parte alta la preservi)....e per riscadamento, si preferisce andare in diretta al riscaldamento senza accumuli tra i piedi, usando macchina inverter...oppure mettendo accumuli n serie sul ritorno...oppure accumuli piccoli dove la stratificazione in pratica non avviene, nel senso che sei sempre n movimento, e hai un delta 5 gradi su accumulo, sempio lo porti da 40 a 45 e poi fermi..e poi riprendi, per cui delta accumulo rispetta delta macchina.

        Nel tuo caso, se hai IN 60 e out 30 avrai in flusso basso..poco ricircolo..se metti una pdc ideale sarebbe avere un flusso potente e avere mandata 47 e riotrno 42. l'energia emessa dai termi arebbe uguale, ma la mandata la riescia a tenere a T compatibili con una pdc.

        Vedi però se i tubi che hai sono compoatibili con il flusso che devi avere per fare le due T che ho citato..sarà dura.
        Pero in generale chi ha i termi li usa 6-10 ore al giorno..con la pdc meglio andare H24...il che in teoria potrebbe renderti possibile diminuire ulteriormente qualche grado la mandata, facendo calare anche il delta T (non importa). Visto che parli di termi sovradimesnionati, ci potresti riuscire.
        CASA NO GAS: Costruzione anni '30, No Cappotto, Doppi Vetri, Isolamento Solaio,4 lati liberi SUPERFICIE RISCALDATA: 250 mq su 2 Piani (Radiante) + Taverna 120 mq (Fancoil, in modo discontinuo) GENERATORE: PDC 12 kW Zubadan Mitshubishi+ Boiler 200 Lt per ACS RAFFRESCAMENTO: Aermec on-off FV: 15,18 kW di Sunpower + Tigo (pesanti ombre) CUCINA Induzione

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        • #5
          Ciao,
          Resuscito questomvecchi thread in quanto ci sono arrivato dopo che cercavo relazioni tra dt e cop.

          è corretto dire che se voglio massimizzare il cop la migliore combinazione (dimenticando per un attimo il reale fabbisogno) è far andare il compressore della pdc al 50% e poi regolare la velocità del circolatore al fine di avere il DT ottimale sullo scambiatore della pdc?

          es la mia pdc imposta sempre il circolatore a massimo, in questo momento con compressore a 50% ho un DT=2, che è bassino. È giusto dire che miglioro il COP se rallento il circolatore? (Per aumentare il DT potrei anche aumentare gli RPS del compressore, ma poi questo si allontana dall'ottimo)

          grazie
          PDC Templari Kita M, Boiler TML Wp1V da 500lt, puffer separatore idraulico in mandata da 300lt, impianto doppia temperatura (radiante RDZ 165 mq + 11 fancoil idronici Innova usati sporadicamente) con 2 circolatori Magna3 2560 - VMC Paul Novus 450 con ricircolo e batteria di Post. Sistema di termoregolazione fatto da me, interfacce IO e sonde su bus rs485. Zona Climatica D gradi giorno 1.694

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          • #6
            Secondo me no. Avendo il circolatore automatico, questo ultimo, dovrebbe essere comandato in aderenza alle istruzioni della macchina, in rapporto al delta tra mandata e ritorno. In base a quale ipotesi ritieni sia pagabile variare tale rapporto? Pensi che la programmazione sia errata?
            [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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            • #7
              la dura realtà purtroppo è che questo circolatore non ha niente di automatico e la macchina non lo comanda in altro modo se non mettendolo sempre a massimo (in realtà lo mette al 40% solo in standby se la T esterna è sotto 5° per evitare di far ghiacciare le tubazioni)
              E' evidente dai grafici dove monitoro l'output del flussostato; se il compressore è attivo va sempre a palla.

              In generale quando il DT è basso la PDC lavora in modo meno efficiente (ergo il COP peggiora). Siccome stavo iniziando a studiare gli effetti di decidere da me i giri del compressore stasera stavo notando cosa succede al DT e COP mantenendo il compressore al regime più favorevole (50%). Vedevo che il DT spesso scende parecchio, es intorno a 2. Per questo stavo cercando di capire se magari riducendo la velocità del circolatore si può migliorare l'efficienza e quindi il COP. Purtroppo la velocità del circolatore non posso controllarla da remoto, però intanto volevo iniziare a capire meglio questi concetti
              PDC Templari Kita M, Boiler TML Wp1V da 500lt, puffer separatore idraulico in mandata da 300lt, impianto doppia temperatura (radiante RDZ 165 mq + 11 fancoil idronici Innova usati sporadicamente) con 2 circolatori Magna3 2560 - VMC Paul Novus 450 con ricircolo e batteria di Post. Sistema di termoregolazione fatto da me, interfacce IO e sonde su bus rs485. Zona Climatica D gradi giorno 1.694

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              • #8
                Una parola..tutto si puo fare, ci mancherebbe. Mi pare ovvio che la cosa piu' indicata sarebbe farlo modualare in base al dt. Ma farlo in proprio mi pare poco semplice. Dargli un set diverso dall'attuale, in base al dt, non so quanto possa essere meglio di quanto fa al momento.
                [SIZE=3][FONT=book antiqua]Non e' la specie piu' forte o la piu' intelligente a sopravvivere, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.[/FONT][/SIZE]

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                • #9
                  è corretta comunque secondo te l'assunzione che si dovrebbe rallentare il circolatore per migliorare il COP?

                  in realtà se controlli te gli RPS il concetto di set non esiste; infatti alla fine della fiere il software della pompa non fa altro che impostare gli rps del compressore e la velocità della ventola (in teoria del circolatore, ma Templari non lo fa); chiaramente controllando le temperature e pressioni varie.

                  Con nessuna pompa puoi decidere la temperatura di mandata, semplicemente questa sarà un certo DT maggiore di quella di ritorno in base agli rps del compressore e condizioni esterne dell'aria. No? Al momento Kita per alcuni cose usa logiche molto semplici e conservative che tendono ad andare benino per tutti i possibili tipi di impianto e i climi più avversi.

                  Poi lo prendo come un hobby che mi diverte
                  PDC Templari Kita M, Boiler TML Wp1V da 500lt, puffer separatore idraulico in mandata da 300lt, impianto doppia temperatura (radiante RDZ 165 mq + 11 fancoil idronici Innova usati sporadicamente) con 2 circolatori Magna3 2560 - VMC Paul Novus 450 con ricircolo e batteria di Post. Sistema di termoregolazione fatto da me, interfacce IO e sonde su bus rs485. Zona Climatica D gradi giorno 1.694

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                  • #10
                    Originariamente inviato da tommytek Visualizza il messaggio
                    è corretta comunque secondo te l'assunzione che si dovrebbe rallentare il circolatore per migliorare il COP?

                    in realtà se controlli te gli RPS il concetto di set non esiste; infatti alla fine della fiere il software della pompa non fa altro che impostare gli rps del compressore e la velocità della ventola (in teoria del circolatore, ma Templari non lo fa); chiaramente controllando le temperature e pressioni varie.

                    Con nessuna pompa puoi decidere la temperatura di mandata, semplicemente questa sarà un certo DT maggiore di quella di ritorno in base agli rps del compressore e condizioni esterne dell'aria. No? Al momento Kita per alcuni cose usa logiche molto semplici e conservative che tendono ad andare benino per tutti i possibili tipi di impianto e i climi più avversi.

                    Poi lo prendo come un hobby che mi diverte
                    Sei un pazzo! :-) se cerchi di violare il sw Templari ti denuncio! :-) e se funziona meglio ...... .....

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                    • #11
                      Originariamente inviato da Fabry7501 Visualizza il messaggio
                      Sei un pazzo! :-) se cerchi di violare il sw Templari ti denuncio! :-) e se funziona meglio ...... .....
                      Ahahah

                      In realtà non violo nulla, controllo la macchina tramite una scheda modbus che ho acquistato da loro

                      Chiaramente devi stare un minimo attento a quello che fai, anche se poi la pdc ha le sue protezioni.
                      PDC Templari Kita M, Boiler TML Wp1V da 500lt, puffer separatore idraulico in mandata da 300lt, impianto doppia temperatura (radiante RDZ 165 mq + 11 fancoil idronici Innova usati sporadicamente) con 2 circolatori Magna3 2560 - VMC Paul Novus 450 con ricircolo e batteria di Post. Sistema di termoregolazione fatto da me, interfacce IO e sonde su bus rs485. Zona Climatica D gradi giorno 1.694

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