Regolazione flussimetri riscaldamento a pavimento (teleriscaldamento) - EnergeticAmbiente.it

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Regolazione flussimetri riscaldamento a pavimento (teleriscaldamento)

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  • Regolazione flussimetri riscaldamento a pavimento (teleriscaldamento)

    Buongiorno a tutti,

    avendo seguito diverse discussioni su questo forum, noto che ci sono persone davvero capaci di dare utili consigli in merito al tema riscaldamento a pavimento, motivo per cui ho deciso di scrivere questo post, nella speranza di ricevere utili consigli da tutti voi.

    Premetto che sono un novellino del tema: ho da poco acquistato un appartamento in classe energetica A , piano terra di un condominio composto da 24 abitazioni fornito da una centrale di teleriscaldamento in provincia di Bologna e sono ai miei primi esperimenti con il riscaldamento a pavimento.
    Appartamento di 110 mq circa, ho un termostato generale sempre acceso (se lo spengo l'impianto non funziona in tutto l'appartamento)e un termostato ambiente in ogni stanza. No sonda climatica esterna.

    Momentaneamente devo ritenermi abbastanza soddisfatto in quanto consumo mediamente 32/35 KWH al giorno (a €0,0676 per Kwh iva esclusa), l' unica piccolo problema è dovuto alla temperatura non uniforme in tutte le stanze: ad esempio, in cucina (piastrelle come in soggiorno)e nella camera matrimoniale (parquet)noto che la temperatura non è uguale a quella del soggiorno, dove ho sempre almeno 1/1,5 gradi in più. Regolando i flussimetri potrei risolvere questo problema?

    Ne approfitto anche per chiedervi se mi conviene tenere l'impianto acceso 24 ore al gg oppure calare la temperatura nelle ore notturne?

    Per agevolarvi nelle risposte, allego:
    -progetto (il mio appartamento è quello in basso a sinistra: 3 camere, 2 bagni, soggiorno e cusina. L'unica variazione effettuata in corso d'opera dovrebbe essere la posizione del collettore che si trova nel disimpegno, ubicato sopra la stanza indicata con il n. 5)
    -foto del collettore
    -foto del mio impianto su cui è installato il mio contacalorie

    Grazie a tutti in anticipo!
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  • #2
    Ciao Raffallele e benvenuto sul forum.

    Ottimo acquisto, e complimenti per la nuova casa.

    Ho dato un' occhiata agli schemi idraulici ed alle foto che hai postato.

    Direi che hai un ottimo impianto, con molte possibili regolazioni, anche troppe.

    Unico neo l' idraulico per risprmiare qualche decina di euro non ha seguito alla lettera il progetto, ma si è autocostruito con dei tubi in rame la parte "miscelatrice" in modo che anche funzionerà, ma non perfettamente come quella prevista in progetto.

    Ti allego la foto con segnati i percorsi dell' acqua, dato che non sono chiari tutti i passaggi. (tubo nascosto dal circolatore)

    Di buono hai:

    1- circolatore elettronico autoregolante e a bassissimo consumo
    2- serpentini separati per ogni stanza, con la zona giorno con 3 serpentini separati a seconda delle zone piu' o meno fredde della stanza, in questo modo potrai regolare perfettamente quella parte!
    3- in piu' ogni zona è controllata dal rispettivo termostato e valcola che la chiude o apre al bisogno.

    Peccato non ti abbiano installato di serie una regolazione climatica, che se l' idraulico seguiva il progetto, consisteva nell'installare un motore e relativa centralina che a seconda della T esterna regolava la T di mandata del radiante secondo una curva climatica da scegliere per la tuia casa (con delle prove)

    Dovresti avere anche 2 termosifoni/scaldasaviette nei bagni.

    Primo passo è quello di regolare la T di lavoro del radiante, tramite la miscelatrice (manopola bianca) in modo che il riscaldamento possa rimanere acceso per piu' ore possibili al giorno. Il generale lascialo sempre su on, immagino serva alla centrale per mandarti acqua all' impianto, dato che non riesco a capire come fanno a funzionare i due termosifoni, visto che il circolatore che hai è a servizio del radiante (???).

    Attivare tutti i termostati delle stanze per poter capire a parità di ore di funzionamento quali siano troppo calde (o fredde) misurando la T con un termometro preciso e sensibile e non dopo 2 ore, ma dopo qualche giorno di utilizzo.

    Se la T aumenta nella casa troppo velocemente (visto il periodo non freddissimo) diminuire la T di lavoro del radiante di 1 grado, etc

    Lo scopo è quello di capire quali stanze hanno troppo flusso di acqua (o zone dato che la zona giorno ha tre serpentini e di solito si prevede un flusso di acqua piu' intenso nelle zone vicine ai muri esterni, la porta di ingresso, vicino ad una portafinestra, perchè piu' fredde rispetto alla parte piu' interna (meno flusso).

    A seconda dei rilievi regolare di poco i flussometri, aspettare un paio di giorni o anche piu' e di nuovo ricontrollare e regolare di conseguenza.

    Lo scopo è quello di uniformare perfettamente le t ambiente, o meglio ottenere quelle volute in ogni zona della casa.

    In seguito se serve puoi settare le varie T in ogni stanza tramite il rispettivo termostato ambiente.

    Per quanto riguarda acceso/spento considera che il radiante risponde ad un apporto di calore (partenza riscaldamento) dopo qualche ora a second del massetto/tipologia di pavimento e quindi non è che potrai accendere il riscaldamento alle 7 per avere t ottimale alle 7.30, ma dovrai fare qualche prova.

    1-2 gradi in meno la notte rispetto al giorno sono ottimali, ma con una casa in classe A forse difficili da ottenere. Penso che ti basterà regolare le camere a T piu' bassa rispetto alal zona giorno, e i bagni 2 gradi sopra ancora.....

    Puoi come sempre a casa propria ognuno gestisce il tutto come gli piace e vuole!

    P.S.: intendi l' appartamento in basso a DX?
    File allegati

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    • #3
      Ciao Scresan, innanzitutto vorrei ringraziarti per il tuo prezioso aiuto
      Esatto, il mio appartamento è quello in basso a DX e, come hai già intuito, il termostato generale deve rimanere sempre acceso proprio perché serve alla centrale per mandarmi acqua all'impianto.
      Correggo una mia imprecisione del post precedente: si, ho un termostato per ambiente ma non nei bagni, i cui circuiti vengono cosi attivati:

      -il circuito n.8 si attiva con l'attivarsi del termostato della camera matrimoniale (circuiti 9 e 10)
      -il circuito n.7 si attiva con l'attivarsi del termostato della camera singola corrispondente al circuito n.6

      Il riscaldamento l'ho già acceso circa 20 gg fa ed ho impostato una temperatura di mandata (circa 26/27 gradi) che mi consente di mantenere acceso l'impianto tutto il gg raggiungendo così la mia temperatura ideale, evitando anche spiacevoli sbalzi di temperatura dovuti all'effetto radiante dell'impianto. Questa mattina ho controllato il contacalorie e noto che, se spengo l'impianto per 4/5 ore la notte, il risparmio è ridottissimo e la temperatura la mattina è meno confortevole quindi...sulla base delle mie esigenze, preferisco far lavorare l'impianto per 24 ore al gg.
      Come da te consigliato, sta mattina sono andato ad acquistare un termometro per misurare le temperature del pavimento nei diversi ambienti e questi sono i risultati (indicativi)

      CUCINA: temperatura pavimento circa 19 gradi (circuito 1); temperatura rilevata dal termostato 18,5 gradi
      SOGGIORNO: temperatura pavimento circuito 2 21,5 gradi, circuito 3 22 gradi, circuito 4 21,5 gradi; temperatura rilevata dal termostato 19,6 gradi
      BAGNO corrispondente al circuito 8: pavimento 21 gradi, ambiente non lo so non essendoci un termostato.
      CAMERA MATRIMONIALE (parquet): circuito 9 19,5 gradi, circuito 10 19,5 gradi, temperatura rilevata dal termostato 18,4 gradi
      Le altre stanze sono momentaneamente spente.

      A questo punto ciò che mi chiedo è:
      - se volessi avvicinare la temperatura della cucina a quella del soggiorno, mi conviene strozzare i flussimetri del soggiorno oppure aprire quello della cucina?
      - sulla base del progetto allegato e delle informazioni da me fornite, una media di 1 l/m per circuito è sufficiente oppure è troppo poco? Lo chiedo in quanto alcuni vicini hanno i flussimetri regolati come i miei, altri invece sono tarati a 2/2.5 l/m per circuito
      -per un maggior risparmio sulle bollette, se si vuole raggiungere una temperatura leggermente più alta conviene aumentare la T di mandata di un grado oppure aprire di più i flussimetri?

      Grazie di nuovo per il preziosissimo aiuto!

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      • #4
        Ciao ottimo lavoro!

        In teoria essendo 100 l' acqua che ti arriva dalla centrale, se apri di piu' un flussimetro, togli un po' di flusso anche a tutti gli altri..... , ma forse non è il tuo caso.....
        Le regolazioni vanno fatte lentamente, aspettando qualche giorno rpima di rimetterci le mani.

        La T di lavoro direi che serve per ottimizzare l' impianto a seconda delle T esterne, e quando avrai equilibrato bene i flussi ed ottenuto le T volute in tutte le zone, ti sarà facilissimo aumentare di 1 grado la T per sopperire al maggior fabbisogno termico della casa in conseguenza dell' estremo freddo esterno: in pratica quanto fa automaticamente una regolazione climatica che ha:

        1- un sensore che legge la T dell' acqua miscelata al posto di quel bulbo che hai ora
        2- un sensore che legge la T esterna
        3- un motore (attuatore elettrico) al posto di quella manopola bianca numerata
        4- la centralina che determina la correlazione fra la T esterna e la T dell' acqua secondo una curva climatica impostabile (con parametri piu' o meno evoluta).

        Quindi corretto quanto stai facendo ma :

        1- equilibra le T regolando le portate (aumenta nelle stanze con T piu bassa, poi il circolatore elettronico che hai autocompenserà la portata)
        2- alza la T di lavoro se in casa non raggiungi quella voluta
        3- fai in modo che il radiante lavori piu' ore possibili nell' arco delle 24, come ben hai intuito avrai il massimo confort!

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        • #5
          Tutto chiaro, grazie!
          l'unica cosa che non ho capito è se, aumentando il flusso regolando i flussimetri, avrò anche aumenti di consumo?

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          • #6
            Il consumo dipende dalle dispersioni della casa, anche se decidi di scaldarla incendiando alcool sui pavimenti, il fabbisogno rimarrà sempre quello!!!

            Invece le regolazioni ti permetteranno di ottenere un ottimo confort abitativo, che è proprio il motivo per cui uno fa l' impianto di riscaldamento.
            Il tutto è soggettivo, ma ottenere quanto si vuole (stanze con le giuste T) non ha prezzo!

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            • #7
              Ciao a tutti,
              sono Daniele e nuovo del forum e dei sistemi radianti, coi quali mi sto scontrando da 2 stagioni.
              purtroppo non ho un progetto così dettagliato come Raffaele ma le problematiche sono le medesime.
              il mio grosso problema è far stare acceso il riscaldamento senza il rischio di scottarmi i piedi o di morire di freddo.
              dopo una prima stagione gestita male, avevo approcciato il radiante come fosse un riscaldamento a termosifoni, e con qualche problema di settaggio caldaia, mi trovo ad affrontare la 2a stagione con qualche dubbio, in parte fugato dalla vostra discussione, in parte ancora presente.
              Innanzitutto vorrei ottimizzare consumi/comfort partendo da una T in mandata caldaia di 30-32 gradi. L'installatore (idraulico) sostiene debba essere intorno a 35-40°C, ma ho notato che se la alzo, camminando sul pavimento (listone in legno), sento molto la temperatura del pavimento e quindi ho deciso di tenerla più bassa.
              il problema che riscontro è di pendolamento della caldaia (attacca/stacca) in un intorno della temperatura impostata, fintantoché l'impianto non lavora a regime completo. e qui viene il bello:
              se faccio lavorare tutto (circa 18 anelli) nelle camere da letto ho troppo caldo di notte - al momento rilevo 20.5 °C con impostata 17.5 quindi resta spendo, Inoltre durante le giornate soleggiate, avendo ampie vetrate, la zona giorno va in temperatura (o meglio il termostato) e mi spegne tutti gli anelli, quindi far funzionare l'impianto al completo risulta difficile.
              alzo la T in caldaia? l'abbasso per far lavorare sempre non raggiungendo la temperatura ideale?
              ho fatto delle prove e vedo che con 30-32° ottengo un mantenimento delle t ambiente (dove acceso) ma, sebbene funzioni tutto il giorno, in alcune stanze non ho un innalzamento della temperatura.
              Ho regolato i flussometri su una base logica non avendo un progetto, chiudendo le zone più ristrette e le camere, ho aperto quelle di maggior superficie. è corretto o sto facendo una c....a?

              grazie
              ancora per l'attenzione
              Daniele

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              • #8
                Ciao e benvenuto.

                Spero tu abbia già letto alcune discussioni a riguardo, per capire la logica con cui dovrebbe funzionare il tutto...... che rimane sempre un po' teoria, poi ci si deve accontentare di quanto si puo' o riesce a fare.

                Se la caldaia non è sovradimensionata per la tua casa (ovvero controlla la potenza minima possibile di funzionamento) e se abbastanza moderna da avere anche un circolatore elettronico a velocità variabile, dovresti riuscire a regolare il tutto per renderlo piu' o meno funzionale.

                La parola magica rimane "la regolazione climatica", cioè caldaia munita di sonda esterna che rileva le T ben posizionata (a nord, non dove c'è corrente d' aria e non in battuta o esposta a sole o parti che si riscaldano, etc) che regola autonomamente e continuamente la T di lavoro dell' acqua secondo una curva che va scelta fra le diverse presenti, o modificata se possibile tramite parametri.

                Di sicuro devi regolare i flussi sulle serpentine in modo che risultino sufficienti a riscaldarle in modo omogeneo, poi penserà il circolatore ad adeguare la portata a seconda del nr di serpentini aperti.

                Grossomodo i migliori risultati, si ottendono anche con le "migliori" caldaie a condensazione!!!

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                • #9
                  Ciao e grazie per la risposta
                  credo di aver letto migliaia di discussioni più o meno interessanti/realistiche, arrivando alla tua conclusione....resta tutto molto teorico e se vogliamo "poco" scientifico.
                  Da ingegnere mi sarei aspettato di avere una formula "magica" per poter regolare tutto e trovare la quadra, ma alla fine ogni casa è a sé stante e come tale l'impianto e la relativa regolazione va cucita su misura.
                  Quello che hai scritto è tutto corretto e rispondente a quanto al momento presente.
                  La caldaia (32kw) a condensazione è settata, al momento al 50% del rendimento termico per riscaldamento, è anche abbassando non ho trovato differenze sul pendolamento.
                  unica differenza è la sonda che non è stata montata perché, a detta dell'installatore, rischia di creare problemi di gestione della temperatura e, al momento si è optato per non montarla, anche se c'è la possibilità di farlo. (punti di vista....io l'avrei messa e penso la farò mettere).

                  grazie ancora
                  a presto

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                  • #10
                    Buongiorno, una regolazione che aumenta la portata dei flussometri comporta un maggior dispendio energetico? Sto cercando di bilanciare i vari anelli agendo sulle portate.Ora, come impostazione originale, una portata tra 0.3-0.5 l/min può essere ragionevole? Grazie

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