Nella mia caldaia, per es, si può escludere girando una 'vite' di plastica.
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Impianto riscaldamento pavimento fatto con i piedi...
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Rieccomi!!! Allora, per ora niente cambiato, la differenza tra mandata e ritorno è sempre nell'ordine dei 10 gradi, ma la casa è un po' più calda perché faccio aprire e chiedere le valvole ogni 4 ore, così da riscaldare le zone con maggiore efficienza...
Ora avrei anche trovato il manuale della pompa di ricircolo, marca Wilo (mai sentita) modello MSL 12/6. Ha una prevalenza di 6 metri e una portata massima di 2,4 metri cubi/ora.
Io ancora con la prevalenza non c'ho capito una mazza, cmq la caldaia è montata in soffitta, in pratica al secondo piano e mi scalda il primo piano e il piano terra.
Con un programma di conversione ho visto che la portata è di circa 40 litri al minuto, quindi dovrebbe farcela tranquillamente a farmi girare tutto l'impianto di casa, giusto? E' diviso in 19 zone e dovrebbe scaldare 110 mq con serpentine passo 10 cm. Il beneficio lo sento solo quando la metà dell'impianto è acceso...
Ho provato ad aprire il pannello della caldaia, ma sinceramente mi sono perso in tutto quell'intricamento di tubi! Non riuscirei a trovare la valvola bypass neanche con tutto l'impegno del mondo!
Per quanto riguarda la pressione, provo domani, cerco di vedere se nella giornata la pressione dell'acquedotto arriva intorno ai 2,5bar e apro la valvola di caricamento manuale, vediamo un po' che succede!
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Originariamente inviato da Maverickone Visualizza il messaggioScusa Gibrun, prima di alzare la temperatura di mandata, cosa sbagliatissima per il pavimento radiante, deve verificare e eventualmente aumentare, la.velocità del.circolatore.
Per darti un esempio, in questo momento, da me ci sono 4 gradi esterni, mandata a 25 gradi costante, 21 gradi in zona giorno e 20 gradi nelle due zone notte. Se aumentassi la.mandata a 40 gradi, dopo tre ore morirei di freddo.
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Vi spiego la mia situazione.
ho un impianto radiante alimentato con una caldaia a condensazione vaillant ecotech plus a GPL (purtroppo). quello passato è stato il mio primo inverno in questa casa e devo dire che è stato abbastanza problematico. per tutto l'inverno ho speso sui 2000 euro di gpl senza avere quasi mai il caldo e il comfort che mi aspettavo.
per quanto riguarda i "problemi" tecnici, vi dico che all'inizio non riuscivo mai a raggiungere la portata di progetto (nei vari flussimetri del collettore). l'idraulico si ostinava a dirmi che la caldaia da sola ce la doveva fare mentre io gli dicevo di aggiungere un circolatore. alla fine l'ha fatto insieme ad un separatore.
subito dopo l'installazione andava bene poi i livelli di portata sono scesi di nuovo, nonostante il nuovo circolatore. l'ho chiamato di nuovo e non mi ha saputo spiegare il perchè. ho letto un pò il manuale e forse, da solo, ho capito il problema (forse)
la velocità della pompa interna è impostata su AUTO e stesso sul manuale c'è scritto che in presenza di un collettore di bilanciamento (come ce l'ho io penso, quello dove ho i flussimetri) la velocità bisogna impostarla su fissa.
Ora la mia domanda è, secondo voi questa velocità automatica è la causa del mancato raggiungimento della portata, anche se ho aggiunto un circolatore?
e se la imposto su MAX e FISSA, secondo voi avrò maggiore comfort in casa e potrò abbassare la mandata (diminuendo anche i consumi)
Alcune volte ho dovuto impostare la mandata a 40, perciò nel messaggio precedente ho chiesto a Maverickone il perchè della sua affermazione
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Originariamente inviato da federico89 Visualizza il messaggioCiao, potresti spiegarmi meglio questa cosa? E cioè che aumentando a 40 gradi moriresti di freddo?
Mi spiego: A differenza dei termosifoni che irraggiano quasi subito il calore, il pavimento radiante, per iniziare a emettere calore, ha bisogno di un tempo molto più lungo, proporzionalmente correlato allo spessore del massetto.
Quindi, con il termosifone, dopo 10 minuti senti il caldo, mentre con il radiante, alla prima accensione della stagione, magari ci vorranno tot. ore, e non minuti, per avere il confort.
Nella situazione inversa, cioè quando la caldaia stacca, il termosifone dopo alcuni minuti, smette di irraggiare calore e la stanza si raffredda. Il termostato sente che la temperatura scende e fa ripartire la caldaia e tu neanche ti accorgi di questi on e off, che sono deleteri per i consumi e l'usura della caldaia.
Il pavimento radiante, quando la caldaia stacca cosa fa? Continua a irraggiare calore per diverse ore, anche se non riceve nessun apporto di calore tramite la caldaia o altra fonte di riscaldamento. Il rovescio della medaglia è che, una volta che il massetto è raffreddato e quindi non emette nessun calore, ha bisogno nuovamente di tot. ore per ritornare a riscaldare la casa. In questo transitorio, tu senti freddo, per poi sentire di nuovo caldo, quindi il termostato stacca la caldaia e poi ri-sentirai di nuovo freddo.
Come avrai intuito, la gestione del radiante è completamente diversa dalle normali gestioni dove, normalmente, se hai freddo, aumenti la temperature di mandata del fluido termovettore.
In parole povere (sperando che tu abbia smanettato con motorini o altri motori a carburatore) bisogna "fare la carburazione" all'impianto, cioè trovare il giusto compromesso fra temperatura di mandata e velocità del fluido, in maniera tale che la circolazione nel massetto non si interrompa mai, in questa maniera avrai il massimo del confort e il consumo più basso possibile, in relazione alla coibentazione della tua casa.
Quindi, il termostato va impostato a una temperatura ottimale e devi fare in modo che non intervenga mai.
Io ho casa a tre piani, tavernetta termostato a 22 gradi, 1° e 2° piano a 20.8, nessuna gestione di fasce orarie e riscaldamento che parte a inizio stagione appena le temperature di casa scendono sotto i valori impostati, per poi staccarsi a fine stagione, quando la temperatura sale sui valori indicati. Tutto in automatico, senza il minimo intervento.
Ciao,
Maverick!!!!
P.S. dove abito io, non ho l'estrema necessità di avere il raffrescamento estivo, ma se dovessi avere problemi con la caldaia, metto un pompa di calore e con lo stesso principio dei termostati, farò anche raffrescamento.84 tubi sottovuoto - radiante a pavimento - accumulo 750 litri - acs con scambiatore - "pentola" a legna e caldaia in scarico in emergenza.
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Originariamente inviato da Maverickone Visualizza il messaggioCiao Federico, ti sembrerà strano, ma è cosi!!
Mi spiego: A differenza dei termosifoni che irraggiano quasi subito il calore, il pavimento radiante, per iniziare a emettere calore, ha bisogno di un tempo molto più lungo, proporzionalmente correlato allo spessore del massetto.
Quindi, con il termosifone, dopo 10 minuti senti il caldo, mentre con il radiante, alla prima accensione della stagione, magari ci vorranno tot. ore, e non minuti, per avere il confort.
Nella situazione inversa, cioè quando la caldaia stacca, il termosifone dopo alcuni minuti, smette di irraggiare calore e la stanza si raffredda. Il termostato sente che la temperatura scende e fa ripartire la caldaia e tu neanche ti accorgi di questi on e off, che sono deleteri per i consumi e l'usura della caldaia.
Il pavimento radiante, quando la caldaia stacca cosa fa? Continua a irraggiare calore per diverse ore, anche se non riceve nessun apporto di calore tramite la caldaia o altra fonte di riscaldamento. Il rovescio della medaglia è che, una volta che il massetto è raffreddato e quindi non emette nessun calore, ha bisogno nuovamente di tot. ore per ritornare a riscaldare la casa. In questo transitorio, tu senti freddo, per poi sentire di nuovo caldo, quindi il termostato stacca la caldaia e poi ri-sentirai di nuovo freddo.
Come avrai intuito, la gestione del radiante è completamente diversa dalle normali gestioni dove, normalmente, se hai freddo, aumenti la temperature di mandata del fluido termovettore.
In parole povere (sperando che tu abbia smanettato con motorini o altri motori a carburatore) bisogna "fare la carburazione" all'impianto, cioè trovare il giusto compromesso fra temperatura di mandata e velocità del fluido, in maniera tale che la circolazione nel massetto non si interrompa mai, in questa maniera avrai il massimo del confort e il consumo più basso possibile, in relazione alla coibentazione della tua casa.
Quindi, il termostato va impostato a una temperatura ottimale e devi fare in modo che non intervenga mai.
Io ho casa a tre piani, tavernetta termostato a 22 gradi, 1° e 2° piano a 20.8, nessuna gestione di fasce orarie e riscaldamento che parte a inizio stagione appena le temperature di casa scendono sotto i valori impostati, per poi staccarsi a fine stagione, quando la temperatura sale sui valori indicati. Tutto in automatico, senza il minimo intervento.
Ciao,
Maverick!!!!
P.S. dove abito io, non ho l'estrema necessità di avere il raffrescamento estivo, ma se dovessi avere problemi con la caldaia, metto un pompa di calore e con lo stesso principio dei termostati, farò anche raffrescamento.
Giusto?
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Dovresti arrivare a un compromesso (la famosa carburazione) fra temperatura di mandata e velocità della pompa per raggiungere la temperatura desiderata, senza far staccare mai la pompa. Ti renderai conto tu stesso del confort. La verifica che stai andando verso la soluzione giusta e che dovresti avere un delta di 5 gradi fra mandata e ritorno. Se è maggiore o minore di tale dato, c'è qualcosa che non va.84 tubi sottovuoto - radiante a pavimento - accumulo 750 litri - acs con scambiatore - "pentola" a legna e caldaia in scarico in emergenza.
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perdona, non sono termotecnico me nemmeno totalmente ignorante in materia, leggoOriginariamente inviato da Issantella Visualizza il messaggioNessuna pompa di ricircolo
cosa dovrebbe "convincere" l'acqua calda a scaldarti tutta la casa ?
prima di pensare a ristrutturazione globali, complesse e costose hai provato a mettere un volgarissimo circolatore, anche a prevalenza relativamente modesta ?ognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
" Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )
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si, so benissimo cos'è una pompa di ricircolo, anzi se ti interessa te lo spiego
nel passato lontano esistevano anche impianti di riscaldamento senza pompa, venivano definiti "a termosifone", am sono stai abbandonati da tanti anni
non solo per il pessimo rendimento del sistema ma anche perchè su sistemi moderni l'efficenza è maggiore ma è maggire anche la perdita di carico e se non garantisci una velocità di efusso dell'acqua calda (che è strettamente collegato con il flusso ma non è la stessa cosa) il sistema è inefficente anche se dispone di potenze termiche elevate
che poi, guarda caso, è quello che l'OP lamenta
metti una pompa -> aumenti la velocità -> diminuisci il DT -> stabilizzi il sistemaognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
" Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )
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riporto stralci di quanto dice l'OP, non sto nemmeno a risponterti con parole miaOriginariamente inviato da Issantella Visualizza il messaggioLa configurazione è questa:
- omississ -
Nessuna pompa di ricircolo
- omississ -
La temperatura di mandata sul collettore è di un grado meno rispetto alla temperatura che imposto sulla caldaia, mentre la temperatura di ritorno rimane abbastanza bassa, tipo 38° mandata / 20° ritorno
- omississ -
avevo in parte già provato a fare il test che dici, ma per avere un flusso che mi permetteva un riscaldamento abbastanza veloce del massetto non potevo aprire gli altri, altrimenti poi anche le stanze che avevo già tarato non riuscivano ad arrivare più a temperatura... Cmq era un test che provai un anno fa circa, potrei riprovare a farlo precisamente come dici te e vedo se la situazione migliora. Però non posso chiudere del tutto le stanze perché noi ci abitiamo ed avendo un bimbo piccolo non posso permettermi 15 gradi in casa!
non avendo visto nè l'impianto nè il suo P&I non posso essere esaustivo ma l'unica cosa sicura è che se aumenti nettamente la velocità hai di conseguenza notevolissimi miglioramenti
..... se poi tu invece che fare strane congetture dai a lui consigli migliori ben vengano
comunque farebbe bene a far verificare questo aspetto, PRIMA DI TUTTO NEL SUO INTERESSE ma in seconda battuta anche per avvolorare la mia tesi
la misura oltretutto se fatta con un effetto doppler è semplice e non invasiva
non solo può essere fatta con semplicità anche in piena estate senza riscaldareognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
" Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )
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Originariamente inviato da Maverickone Visualizza il messaggioDovresti arrivare a un compromesso (la famosa carburazione) fra temperatura di mandata e velocità della pompa per raggiungere la temperatura desiderata, senza far staccare mai la pompa. Ti renderai conto tu stesso del confort. La verifica che stai andando verso la soluzione giusta e che dovresti avere un delta di 5 gradi fra mandata e ritorno. Se è maggiore o minore di tale dato, c'è qualcosa che non va.
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Originariamente inviato da sergio&teresa Visualizza il messaggioChiama l’installatore e fatti dare il codice, che cavolo, la caldaia è tua.
Mi aiutate a capire il funzionamento della modalità auto della pompa interna? Questo è il grafico....non capisco in base a cosa (prevalenza residua ?) La pompa decide di andare al massimo o al minimo
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Di solito in base alla T di mandata impostata (fissa o da curva climatica) e a un DT tra mandata e ritorno che la caldaia cerca di mantenere (che sarà un altro dei parametri da impostare). Se il DT è eccessivo, la caldaia rallenta rallenta rallenta in modo tale da cercare di raggiungerlo.... è così può finire che non riesca più a mantenere portate decenti.PDC Ibrida Daikin HPU 8/35 kW . FV: 2,58 kWp, Az 0°, Tilt 26°. Solare Termico 9.6 mq Tilt 54°. Auto Volvo XC40 T5 Recharge Plug-In Hybrid
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Buonasera,
mi aggancio a questo argomento poiché sembra che ho lo stesso problema.
Con parametri di fabbrica della mia caldaia a condensazione Wolf 28KW ho la pompa in modulazione con range 45/95 e con mandata a 36 non riesco a raggiungere temperature confortevoli nelle due zone comandante da termostati (17 a fatica zona notte).
Ho notato che i flussimetri sui 12 circuiti con termostati al max non superano 0,5 l e con delta tra mandata e ritorno anche di 9/10 gradi.
Ho provato ad aumentare la potenza minima portandola a 70 e con stessa mandata le t interne sono aumentate anche di troppo e i flussimetri con portate anche intorno ai 2 l.
Inoltre agendo sui flussimetri ho circa 5 gradi di differenza su ognuno e bruciatore sempre acceso.
L’approccio è corretto?
P.S. Non ho progetto
Grazie in anticipo per eventuale supporto.
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come già detto due sono le possibilità
la prima è che la caldaia sia sottodimensionata, allora non c'è soluzione
la seconda che semplicemente stai andando con portate troppo basse, allora la soluzione è semplice anche se avessero sbagliato la pompa o se fosse rotta, basta lavorare in quel punto, è anche semplice e, al limite, poco costosoognuno deve prendersi le sue responsabilità, ma non deve mai dimenticare che "sue" è sottolineato
" Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato " ( Dalai Lama )
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Originariamente inviato da B_N_ Visualizza il messaggiocome già detto due sono le possibilità
la prima è che la caldaia sia sottodimensionata, allora non c'è soluzione
la seconda che semplicemente stai andando con portate troppo basse, allora la soluzione è semplice anche se avessero sbagliato la pompa o se fosse rotta, basta lavorare in quel punto, è anche semplice e, al limite, poco costoso
rispetto a prima ho solamente aumentato la minima della pompa di circolazione lasciandola sempre settata come "modulante" ed ho visto portate nei flussimetri e più calore; anzi fin troppo.
Aggiungo che non ho sonda esterna e per abbassare la t interna ho agito sulla mandata riducendola di 1 grado al gg portandola da 36 a 33, è corretto?
La cosa che ho notato che adesso il ritorno misurato sul sensore della caldaia non scende sotto i 30°C con t mandata a 33°.
In un post di "Sergio &Teresa" si citava anche il DT che ad oggi è impostato a 15°.
Domande:- è corretto agire su mandata o devo abbassare un pochino il minima della pompa, oppure settarla a velocità fissa?
- è corretto che il bruciatore è sempre acceso?
- devo modificare anche il DT sui parametri di fabbrica della caldaia?
Se occorrono altre informazioni che vi possono aiutare ben venga.
Grazie nuovamente
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Originariamente inviato da Nicorubi Visualizza il messaggio
Ti ringrazio, che la caldaia sia sottodimensionata non credo.
rispetto a prima ho solamente aumentato la minima della pompa di circolazione lasciandola sempre settata come "modulante" ed ho visto portate nei flussimetri e più calore; anzi fin troppo.
Aggiungo che non ho sonda esterna e per abbassare la t interna ho agito sulla mandata riducendola di 1 grado al gg portandola da 36 a 33, è corretto?
La cosa che ho notato che adesso il ritorno misurato sul sensore della caldaia non scende sotto i 30°C con t mandata a 33°.
In un post di "Sergio &Teresa" si citava anche il DT che ad oggi è impostato a 15°.
Domande:- è corretto agire su mandata o devo abbassare un pochino il minima della pompa, oppure settarla a velocità fissa?
- è corretto che il bruciatore è sempre acceso?
- devo modificare anche il DT sui parametri di fabbrica della caldaia?
Se occorrono altre informazioni che vi possono aiutare ben venga.
Grazie nuovamente
tutti i circuiti adesso hanno un DT di circa 5/6°C ma ho dei dubbi sull'impostazione della pompa.
Allego il grafico della prevalenza e con le 2 possibilità di modalità operative.
Attualmente è impostata con la "Regolazione del differenziale della temperatura" che dai dati di fabbrica è impostato a 15°C (Parametro H38).
Tale valore osservando i dati sui sensori di mandata e ritorno non si raggiungerà mai considerato che è intorno a 6.
Restando nella modalità di DT posso pensare di ridurre il parametro da 15 a 5 e contemporaneamente portare la potenza minima della pompa al valore più basso in modo che effettivamente la pompa modula in base alla differenza mandata/ritorno che misura?
Oppure occorre settarla in valore fisso e costante a prescindere dalla velocità del circolatore.
Allego anche i parametri di fabbrica per un eventuale delucidazione sui settaggi.
Grazie a chi riesce a delucidarmi.
Grafico Prevalenza Pompa.pdf
Parametri Caldaia_Fabbrica.pdf
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