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Efficientamento caldaia condensazione e riscaldamento a pavimento (+4 domande)

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  • Efficientamento caldaia condensazione e riscaldamento a pavimento (+4 domande)

    Buonasera,
    ho scoperto questo forum da 3 giorni e credo di aver letto l’80% dei contenuti postati negli ultimi 10 anni facendomi un minimo di cultura sugli impianti di riscaldamento a pavimento. Mi sfuggono però ancora alcune logiche.

    Ecco la mia situazione.

    Ho appena acquistato e ristrutturato un ultimo piano (6°) a Torino da 160mq voltato a nord.

    L’impianto che ho trovato è composto da:
    • caldaia a condensazione Veissman Vitodens 300 (4,5 - 66 KW) con sonda esterna;
    • circolatore DAB Evoplus 120;
    • serpentine sotto il pavimento in tutta la casa con parquet (ad eccezione dei bagni che hanno le piastrelle);
    • sanitaria gestita da una seconda caldaia in fase di installazione.


    In casa NON ci sono termostati.

    La prima accensione post ristrutturazione ha dato una botta da calore notevole tale da far crepare / scollare diverse doghe del pavimento
    Ho quindi allontanato l’idraulico e studiato faticosamente in prima persona la situazione.

    In caldaia adesso ho impostato:
    • una curva climatica che mi sembra abbia senso (la 0,8 Viessman);
    • una temperatura max di mandata di 37°;
    • una temperatura minima di mandata di 20° (impostazione di fabbrica);
    • potenza caldaia al 75%;
    • temperatura ambiente obiettivo di 21°;


    Il circolatore DAB è stato impostato dall’idraulico su “auto”.

    Ho avviato il tutto e sembra riuscire a mantenere in modo abbastanza costante 18,5° nella zona giorno e 19,5° nella zona notte.

    Ci sono alcune cose che vorrei sistemare ma non so cosa andare a modificare.

    1. Leggo ovunque che la massima efficienza si raggiunge quando la caldaia lavora H24 senza mai spegnersi ad un temperatura relativamente bassa e che questa specifica temperatura vada cercata andando a tentativi. La mia invece si accende per 5/10 min consecutivi, dove vedo inizialmente sulla mandata dei collettori 36° mentre sul ritorno mediamente 5/7° in meno fino a quando entrambe le temperature non scendono fino a 25° e 20° (circa). Dopo un tot di tempo si innesca un nuovo ciclo di riscaldamento.
    Cosa significa quindi trovare una temperatura che lasci accesa la caldaia tutto il giorno?
    A naso probabilmente se invece di oscillare da 36° a 25° stazionasse sui 28/30° costanti magari riscalderebbe a dovere. Ma come si fa? Non esiste una temperatura “fissa” da poter impostare. Su cosa dovrei agire?

    2. La curva prescelta, con T esterna a -10°, dovrebbe erogare acqua a 52° (che finirebbe di distruggere il parquet). Avendo però impostato una temperatura massima di mandata di 37° questo non dovrebbe accadere. Come farà quindi la caldaia a tenere in temperatura la casa? Aumenterà i cicli di riscaldamento? E se voglio aumentare di un paio di gradi la temperatura in casa, agendo sulla temperatura ambiente obiettivo, come fa la caldaia a darmi maggiore calore se già adesso raggiungere la T max impostata? Allunga i tempi di riscaldamento?

    3. Non avendo un termostato in casa, la caldaia non sa che temperatura ci sia. Come fa quindi a capire quando accendersi / spegnersi? Controlla la T dell’acqua di ritorno? Quindi potrebbe aver senso, per raggiungere l’obiettivo del punto 1., aumentare la temperatura minima di mandata e ridurre ancora la temperatura max di mandata?

    4. Ho regolato i flussometri di tutti i collettori a 1,5 L/M. Potrebbe avere senso portare i collettori della zona giorno a 2 L/M per aumentare la T ambiente risultante solo in quelle zone?

    Grazie di cuore a chi vorrà aiutarmi.

  • #2
    66kw????? ma ci scaldi il pavimento e ti mancano finestre e tetto????? e ACS con seconda caldaia???
    Dove l'ignoranza urla...l'intelligenza tace...è una questione di stile...
    Fv 3,6kw - 14 pannelli benq + Inverter Abb 3.0 out.

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    • #3
      Perdonami, forse ho detto una cavolata. Sono andato a cercarmi la scheda tecnica del mio modello e mi dice da 4,5 a 66KW, ed ho pensato che fosse una sorta di modulazione che si possa effettuare in caldaia. Forse descrive l'intera gamma di quel modello? Mi sbaglio?

      Un aiuto sui temi qui sopra? Grazie!

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      • #4
        forse se riporti il modello è meglio
        Dove l'ignoranza urla...l'intelligenza tace...è una questione di stile...
        Fv 3,6kw - 14 pannelli benq + Inverter Abb 3.0 out.

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        • #5
          Certo! Viessman Vitodens 300-w Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

Nome:   VITODENS-300-W.png 
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Dimensione: 78.8 KB 
ID: 1972274

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          • #6
            al max è da 35 kw. e se ti hanno fatto alzare le doghe è perché chi te l'ha fatta partite è un macellaio!
            Dove l'ignoranza urla...l'intelligenza tace...è una questione di stile...
            Fv 3,6kw - 14 pannelli benq + Inverter Abb 3.0 out.

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            • #7
              Sono abbastanza d’accordo con te sulla competenza dell’idraulico, anche se ciò che è accaduto non è chiarissimo: la caldaia l’ho trovata con una climatica folle (55 di mandata con 10 gradi fuori) ma la temperatura massima dell’acqua era comunque settata a 40 gradi.

              Andando oltre, puoi aiutarmi a chiarire i miei 4 dubbi del primo post?

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              • #8
                Originariamente inviato da simonez Visualizza il messaggio
                al max è da 35 kw. e se ti hanno fatto alzare le doghe è perché chi te l'ha fatta partite è un macellaio!
                Ho approfondito e modula da 3,8 a 35kw.
                Attraverso un menu interno dovrebbe essere possibile ridurre la potenzialità massima.

                Fino a che valore potrebbe aver senso scendere?

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                • #9
                  Originariamente inviato da Giuseppe82To Visualizza il messaggio

                  1. Leggo ovunque che la massima efficienza si raggiunge quando la caldaia lavora H24 senza mai spegnersi ad un temperatura relativamente bassa e che questa specifica temperatura vada cercata andando a tentativi. La mia invece si accende per 5/10 min consecutivi, dove vedo inizialmente sulla mandata dei collettori 36° mentre sul ritorno mediamente 5/7° in meno fino a quando entrambe le temperature non scendono fino a 25° e 20° (circa). Dopo un tot di tempo si innesca un nuovo ciclo di riscaldamento.
                  Cosa significa quindi trovare una temperatura che lasci accesa la caldaia tutto il giorno?
                  A naso probabilmente se invece di oscillare da 36° a 25° stazionasse sui 28/30° costanti magari riscalderebbe a dovere. Ma come si fa? Non esiste una temperatura “fissa” da poter impostare. Su cosa dovrei agire?
                  Esiste la curva e la max T di riscaldamento, cerca di tenerla più bassa possibile.


                  2. La curva prescelta, con T esterna a -10°, dovrebbe erogare acqua a 52° (che finirebbe di distruggere il parquet). Avendo però impostato una temperatura massima di mandata di 37° questo non dovrebbe accadere. Come farà quindi la caldaia a tenere in temperatura la casa? Aumenterà i cicli di riscaldamento? E se voglio aumentare di un paio di gradi la temperatura in casa, agendo sulla temperatura ambiente obiettivo, come fa la caldaia a darmi maggiore calore se già adesso raggiungere la T max impostata? Allunga i tempi di riscaldamento?
                  Se impianto dimensionato male , resterai al freddo. Altrimenti Agendo sulla curva con il vincolo della T max del radiante dovresti ottenere un comfort ma devi fotarti di termometri e vedere che succede.




                  3. Non avendo un termostato in casa, la caldaia non sa che temperatura ci sia. Come fa quindi a capire quando accendersi / spegnersi? Controlla la T dell’acqua di ritorno? Quindi potrebbe aver senso, per raggiungere l’obiettivo del punto 1., aumentare la temperatura minima di mandata e ridurre ancora la temperatura max di mandata?

                  4. Ho regolato i flussometri di tutti i collettori a 1,5 L/M. Potrebbe avere senso portare i collettori della zona giorno a 2 L/M per aumentare la T ambiente risultante solo in quelle zone?

                  Grazie di cuore a chi vorrà aiutarmi.
                  Flussimetri secondo me troppo chiusi. Aprili tutti al max e diminuisci al minimo la curva e poi sali con la curva fino a che non trovi il comfort e la T desiderata.. Con i flussimetri aperti , gli on off della caldaia dovrebbero essere inferiori a patto di diminuire la curva o cmq la mandata massima.
                  ABITAZIONE : consegnata nel 67, classe G circa 300 kWh/m^2 anno . RISCALDAMENTO : caldaia condensazione a gas metano su impianto a tubi a vista in rame con radiatori in ghisa classici. No raffrescamento. No VMC. No FV.

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                  • #10
                    scusate, ma con i flussimetri tutti aperti non si rischia di avere un ritorno troppo caldo e quindi venire meno la condensazione?

                    Commenta


                    • #11
                      Originariamente inviato da Lucas2 Visualizza il messaggio
                      Esiste la curva e la max T di riscaldamento, cerca di tenerla più bassa possibile.
                      La max T l'ho impostata a 36° (anche se la caldaia sale di testa sua fino a 39). Come curve sono ancora fra le più basse (curva 8 su 34).

                      Originariamente inviato da Lucas2 Visualizza il messaggio
                      Se impianto dimensionato male, resterai al freddo. Altrimenti Agendo sulla curva con il vincolo della T max del radiante dovresti ottenere un comfort ma devi fotarti di termometri e vedere che succede.
                      Ho 2 termometri wifi della Netatmo e fino ad ora sono riuscito a raggiungere 20,6° abbastanza stabili sia in zona notte che in zona giorno, ma fuori ci sono 8° in questi giorni.
                      Però non avevo pensato al discorso flussometri che giustamente mi fai notare.


                      Originariamente inviato da Lucas2 Visualizza il messaggio
                      Flussimetri secondo me troppo chiusi. Aprili tutti al max e diminuisci al minimo la curva e poi sali con la curva fino a che non trovi il comfort e la T desiderata.. Con i flussimetri aperti , gli on off della caldaia dovrebbero essere inferiori a patto di diminuire la curva o cmq la mandata massima.
                      Ottimo suggerimento. I flussometri una volta bilanciati fra di loro onestamente pensavo non servissero più. Invece in effetti potrebbero essere un collo di bottiglia.
                      Domani mattina apporto questa modifica.

                      Aggiungo che oggi ho notato un comportamento che faccio fatica spiegarmi.
                      Ho portato la potenza massima della caldaia al 40%, T max 36° e adesso, con 8° fuori e 20,5 dentro casa si comporta così:

                      - Accensione di 12 minuti in cui porta l'acqua di mandata da 30°a 39°; poi si spegne il bruciatore.
                      - L'acqua di mandata scende da 39° a 31° nell'arco di circa 10 minuti.
                      - L'acqua di mandata scende da 31° a 30° nell'arco di circa 10 minuti (con ritorno di soldi 2° più basso).
                      - (Nuova) Accensione di 12 minuti in cui porta l'acqua di mandata da 30° a 39°; poi si spegne il bruciatore.
                      - ecc...

                      E' normale che con 20° in casa l'acqua di 10° più calda ci metta così tanto a cedere 1°?


                      PS: grazie mille per i suggerimenti.

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